Norma Cossetto fu stata
stuprata, violentata e torturata ripetutamente, prima di essere gettata, ancora
viva, dentro una foiba dai criminali jugoslavi. Eppure, a distanza di ottanta
anni, per questa povera anima non c’è ancora pace. I “degni” eredi di oggi dei
criminali di ieri, vale a dire quei militanti dei centri sociali che in una
Nazione civile verrebbero fucilati in massa senza nemmeno eseguire una farsa di
processo, hanno vandalizzato per l’ennesima volta la tomba che ricorda il
sacrificio di Norma e degli altri sessantamila infoibati dai partigiani
comunisti.
Che cosa sarebbe accaduto
se fosse accaduto il contrario? Se fosse stata disegnato uno swastika, per
dire, su qualche monumento che ricorda i caduti dall’altra parte? La Boldrini
in corteo, magari coi suoi amici immigrati, e uno canea di ciarlatani e venduti
che avrebbe chiesto un giro di vite esemplare per il Fascismo che ritorna.
Invece, come al solito,
silenzio. Nessuno condanna i centri sociali, dalla sinistra non viene una
sillaba, e tutto passa in cavalleria come sempre.
Criminali e vigliacchi
ieri, criminali e vigliacchi oggi. Sono sempre più degni eredi dei loro infami
nonni partigiani.
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