giovedì 22 marzo 2018

Il Trattato di Caen: in tempi civili sarebbero stati fucilati per alto tradimento



Hanno cercato di farla passare per una bufala ma apprendiamo, con sgomento, che bufala non è: quando Paolo Gentiloni era Ministro degli Esteri del Governo Renzi firmò, col suo omologo francese, il cosiddetto trattato di Caen, che va a ridisegnare i confini marittimi all’altezza di Liguria e Sardegna a tutto vantaggio della Francia. Si tratterebbe, in particolar modo, di tratti di mare particolarmente pescosi e ricchi di risorse naturali (si parla di un importantissimo giacimento di gas).

Immediata la presa di posizione del PD, che ha affermato che il trattato non è ancora in funzione perché non è stato ratificato dal Parlamento Italiano. Bene, ma non benissimo: i francesi, già in questi giorni, avrebbero ridisegnato le loro carte nautiche intercettando e bloccando alcune navi da pesca italiane che, almeno nominalmente, stazionavano all’interno dei confini nazionali. 

Nel 2016, del resto, ci fu un brutto precedente: nel gennaio di due anni fa un peschereccio italiano venne intercettato e bloccato nel Porto di Nizza, per poi rilasciarlo su cauzione pagata da parte del Governo. Insomma: sono entrati nelle nostre acque, hanno sequestrato un nostro mezzo e lo Stato Italiano, anziché mobilitare l’Esercito e la Marina Militare, avrebbe pagato il riscatto. Se così fosse sarebbe una umiliazione enorme, come Nazione e come Stato. 

Un pericolosissimo precedente che col trattato di Caen sarebbe diventato realtà. Mauro Pili di Unidos ha chiosato: “ Sono stati beccati e sono stati costretti a cambiare il tutto a 4 giorni dalla scadenza”. La Francia si è scusata e si è impegnata a riutilizzare le tradizionali cartine nautiche: ciò significa, né più né meno, che i francesi avevano già cominciato a comportarsi come se quel tratto di mare fosse stato già loro, con in più l’arroganza di sequestrare le nostre navi.

A parte tutto, rimane una domanda: perché il rappresentante del Governo Italiano avrebbe svenduto degli importanti tratti di mare ad una potenza straniera?

Si chiama alto tradimento e, se non fossimo in un tempo di barbarie, sarebbe stato punito nell’unico modo possibile: fucilazione. Magari alla schiena, come si conviene, ai traditori.

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