Avete visto Matteo Renzi
alla prima seduta del Senato (quello che voleva abolire, tra l’altro)? Arrogante,
impettito, guascone, dal sorrisetto smargiasso mentre parla il suo ex amico
Napolitano. Matteo Renzi ricorda molto il bulletto che, alle gite, si
posizionava in ultima fila, al centro, e faceva il capo-ultras della
situazione. Solo che quando il bullo di periferia lo fai a 12 anni può anche
essere comprensibile, quando lo fai a 44 anni, dopo essere stato un Presidente
del Consiglio Italiano che ha ridotto allo sfascio questa Nazione, impoverita e
preda di bande di delinquenti e di criminali importati per foraggiare
generosamente le coop rosse dei tuoi amici, è ben più fastidioso.
Si, è vero, non dobbiamo
più sorbircelo da Presidente del Consiglio, quando chiamava “bestie” tutti
coloro che non la pensavano come lui, ma anche da senatore il personaggio è
spocchioso, ridicolo, irritante, fastidioso.
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