Sinistro-destro, uno-due, e Salvini manda al tappeto
centinaia e migliaia di imbecilli pseudo-fascisti che hanno sostenuto, ed alle
prossime elezioni sosterranno, il “camerata” Salvini.
Il primo pugno è la candida affermazione, esternata
dalle pagine del giornale per eccellenza della borghesia italiana, Il Corriere
della Sera: a prescindere dalla vittoria elettorale, lui il 25 aprile prossimo sarà
in piazza. E non certamente per commemorare i caduti della Repubblica Sociale
Italiana e quanti non si arresero all’invasione anglo-americana, bensì accanto
all’ANPI e alle altre sigle di sinistra che, in maniera ultimamente sempre più
esplicita, non hanno mancato di riempire di insulti la Lega, i suoi militanti
e, bene o male, tutti i partiti contrari all’immigrazione incontrollata.
Il secondo ceffone è di queste ultime ore: Salvini sta
parlando con la Meloni durante la pausa in un comizio che i due hanno fatto
insieme e, non accorgendosi che una telecamera è rimasta accesa, il candidato
premier della Lega si lascia scappare un “Spero che il PD prenda il 22%”. Frase
assolutamente fuori luogo: che Salvini si auguri un successo del PD rispetto ai
Cinque Stelle – rispetto ai quali la distanza politica sembra quasi incolmabile
– per cercare il governo delle larghe intese, anche detto inciucio?
Su, dai, raccontateci quella simpatica storiella che “Salvini
sotto sotto è un camerata perché è di destra ed è contro l’immigrazione
illegale”. Come se essere contro l’immigrazione illegale debba essere per forza
una cosa di destra e non, invece, una cosa da persone normali.
Ma che ve lo diciamo a fare?
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