venerdì 12 febbraio 2021

Questa Nazione deve essere distrutta e ricostruita daccapo

 

Come volevasi dimostrare. Come era fin troppo facile prevedere.

L’Italia viene “salvata” da coloro che le hanno stretto il cappio intorno al collo, solo per poter staccare meglio i piedi da terra. I soldi del MES, più di 200 miliardi, facevano troppo gola: l’accordo, tra i traditori della Nazione, andava trovato a tutti i costi, e poco importa se per ripagare questa enorme montagna di soldi ci attendono anni di povertà, di tagli alla spesa pubblica, di tasse ancora più esose ed esorbitanti. Eccoli, quindi, tutti insieme: Partito Democratico, Cinque Stelle, Lega, Forza Italia, solo Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni a giocare il ruolo dell’opposizione (del resto, nella tragedia, ognuno ha il suo ruolo).

Luigi Di Maio agli Esteri, per portare le sue figure di merda – tra congiuntivi ignorati e nomi di Capi di Stato esteri completamente sballati (Ci Jinping chiamato confidenzialmente “Ping”, davanti ad una stampa che a fatica tratteneva le risate) – anche oltre confine; la Lamorgese ancora Ministro dell’Interno, per poter continuare a fare esattamente ciò che un Ministro dell’Interno, tradizionalmente, non fa: permettere l’invasione dei confini da parte di centinaia di migliaia di parassiti africani all’anno; Roberto Speranza rimane esattamente lì dove lo abbiamo lasciato, al Ministero della Salute: l’unico Ministro che è riuscito nell’impresa di scrivere un libro (poi ritirato in fretta e furia dalle librerie) in cui viene espressamente dichiarata l’incapacità propria e del proprio Governo di gestire il problema Covid19; Vittorio Colao, Ministro alla Transizione Digitale (qualunque cosa questa voglia dire), grande alfiere della finanza massonica e sovranazionale.

Nient’altro che un Governo misto di tecnici-camerieri (chiamarli politici sarebbe troppo lusinghiero, pur col turpe significato che il termine “politica” ha assunto in Italia) che disintegrerà ancora di più l’economia della Nazione, messa nelle mani di un banchiere massone, che la farà a tocchetti per servirla su un piatto d’argento alla Markel, a Macron, alla Von der Leyen.

Questa è una Nazione da distruggere completamente dalle fondamenta e da ricostruire da capo. Distruggere tutto, tranne i muri: quelli servirebbero per le fucilazioni.

martedì 9 febbraio 2021

Non siamo nelle favole: il drago non è stato sconfitto, ma siede a Palazzo Chigi

Ormai la democrazia della Nazione è stata definitivamente affossata, posto che questa Repubblica nata da una accozzaglia di mafiosi, massoni e puttane ne abbia mai avuto anche solo un briciolo.

Le normali procedure parlamentari sono letteralmente saltate: un personaggio straniero – da sempre espressione dei poteri forti e dell’Europa, viene investito Presidente del Consiglio per sporcarsi le mani nel nome dell’austerity e dello spread; lo scopo? Svendere la sovranità italiana, distruggere la Nazione e farne tocchettini da poter poi portare su un piatto d’argento alla Francia, alla Germania, ai poteri sovranazionali.

Chi meglio di Mario Draghi per fare il lavoro sporco? Il massone già a capo della BCE, che si è ripetutamente espresso a favore della cessione all’Europa di pezzi della sovranità nazionale italiana, l’uomo del Britannia – la nave della Regina d’Inghilterra dove, nel 1992, venne deciso di avviare la privatizzazione dell’Italia e la svendita dei suoi gioielli industriali e statali – è l’uomo giusto al posto giusto per concludere quello che un altro criminale massone, Mario Monti, aveva iniziato.

In questo ridicolo teatrino tutti scalpitano per un pezzettino di torta. Che sarà anche bella grande: 200 miliardi di euro del MES e del Fondo di Recupero Europeo che l’Italia potrà risarcire solo con tagli consistenti alla spesa nazionale e tasse da lacrime e sangue alle partite IVA ed agli imprenditori, gli unici che in Italia ancora riescono a produrre qualcosa. Solo Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni rimane all’opposizione: anche Matteo Salvini sta seriamente pensando di andare a testa bassa dal massone sovranazionale per avere qualche tozzo di pane. Così tutti giocano il loro copione: il Governo di unità nazionale imbarcherà anche la Lega sovranista, a braccetto con Partito Democratico e Cinquestelle – cioè coloro che il capo politico della Lega, Salvini, appunto, stanno cercando di sbatterlo in galera – e la Meloni giocherà il ruolo di opposizione.

Dagli italiani nessuna risposta: un anno di terrorismo mediatico e di impoverimento totale hanno creato una massa di disgustosi falliti ipocondriaci, che spacciano il loro fancazzismo e i loro deliri mentali per senso civico – “Chiudete tutto!”, “Vietate gli assembramenti!”, “Denunciate chi fa il cenone di Natale con i genitori anziani!” – mentre intere categorie di imprenditori sono state letteralmente eliminate e messe in ginocchio.

Siamo cresciuti idealisti e sognatori: nelle nostre favole il cavaliere senza macchia e senza paura, dopo una prova di crescita fisica e morale, alla fine uccideva il drago, tra le acclamazioni della popolazione. Guardiamo costernati la realtà: il drago ha vinto, e siede a Palazzo Chigi.

Quello che si prospetta è uno scenario da incubo: la Nazione è stata commissariata, le prerogative democratiche e parlamentari sono state sospese per macinare quel che resta del tessuto economico italiano e trasformarlo in succulenti bocconcini da servire in Europa.

Se siete credenti pregate, se siete Fascisti lottate, anche se ciò fosse solo il mantenere in Sé un proposito di ribellione.

Tutto crolla, e non ci resta che questo. Non sappiamo cosa altro consigliarci, e consigliarvi.