martedì 20 marzo 2018

Dai partigiani alla Balzerani: sono sempre gli stessi miserabili figli di puttana



Barbara Balzerani, e gli altri suoi compagni criminali, se la ride allegramente. Anche quando fu arrestata, con l’accusa di aver fatto parte del commando che scaricò su Aldo Moro, quaranta anni fa, una pioggia di piombo devastante, che uccise il fu Presidente della Democrazia Cristiana e cinque uomini della sua scorta, rideva.

Rideva quaranta anni fa e ride anche oggi, mentre in un centro sociale fiorentino, con tanto di falce e martello alle sue spalle, insulta e dileggia i familiari delle vittime: 

«C’è una cosa in questo Paese che ci riporta… altro che alla caverne! Ci riporta ad un livello insopportabile… c’è una figura, la vittima, che è diventato un mestiere. Una figura stramba, per cui la vittima ha il monopolio della parola. Io non dico che non abbiano diritto a dire la loro, figuriamoci! Ma non ce l’hai solo te il diritto! Non è che la storia la puoi fare solo te! [..] Tutto questo marasma… questa isteria che c’è oggi nel voler ridurre la ricchezza di quegli anni, le conquiste di quegli anni… concentrati in un episodio, in una mattinata. Come se il 16 marzo fosse venuto da Marte… […] Non è mai esistita una storia senza conflitto. Senza rotture non si va da nessuna parte! Lo spauracchio di quel 16 marzo è questo… Non si discute di come sia stato possibile che in questo Paese ci sia stata una guerriglia comunista armata, che è durata per più di dieci anni… Sarebbe interessante saperlo, no? Cosa facevano, ad esempio, le altre forze politiche? Perchè la guerra non la fai certo da solo! […] Stamattina stavo guardando la televisione e c’era una ragazzetta che seguiva la cerimonia di… come cavolo si chiama…? (via Fani ndr). Questa ragazzina diceva che c’erano quattro uomini che hanno sparato e poi che ce ne erano anche altri quattro? Ma che stai dicendo? Che cosa hai capito? Che racconti? Perché uno deve sopportare una cosa del genere? E poi uno viene a fare la presentazione di un libro alla CPA (un centro sociale fiorentino, ndr) e c’è l’indignazione…. L’indignazione di che? Vengono fuori i titoloni: la Balzerani al CPA!….Ma che vogliono? Tutta questa manfrina… perché?».

Tutto questo mentre gli antagonisti dei centri sociali, gli stessi che scrivono e diffondono in rete i manuali con tanto di indirizzi, nomi e cognomi per aggredire alle spalle i fascisti (“massimizzare i danni e ridurre le perdite” – sembra un manuale di guerriglia sudamericana) senza che nessuno muova un dito – benché meno quella Magistratura che invece, quando si tratta di noi altri, è sempre particolarmente solerte – ascoltano senza un fiato. 

Mai una parola di contrimento, di commozione, di dolore: solo quel sorriso stampato sulle labbra, perenne quanto ipocrita, di chi è stata condannata a diversi ergastoli e invece, dopo 25 anni, è tranquillamente fuori. Come sono fuori tutti gli altri: sono diventati scrittori, maestri del pensiero, riciclati alla perfezione in una Nazione dove se fai un saluto romano vai in galera e se ammazzi a sangue freddo sei persone sei poi invitato nei programmi televisivi della TV pubblica a fare salotto.

Nessun Magistrato ha sgomberato il centro sociale; nessun Magistrato ha indagato la Balzerani; nessun esponente di sinistra ha mosso un dito. Questo perché, sotto sotto, sono sempre gli stessi, da ottanta anni a questa parte: miserabili e bastardi vigliacchi dell’assalto alle spalle, della eliminazione fisica dell’avversario politico, della calunnia e della menzogna che si ergono a sistema di mantenimento del potere. Sono quelli dell’agguato a Giovanni Gentile, sono quelli che sabotavano le fabbriche italiane dove si producevano i proiettili che poi i nostri ragazzi avrebbero sparato contro l’invasore, sono quelli della macelleria di Piazzale Loreto, sono quelli delle lapidi delle foibe divelte e/o imbrattate, sono quelli delle bombe con i chiodi e i bulloni lanciati contro le forze dell’ordine, sono quelli dell’accoglienza indiscriminata per favorire – oggi come ieri – l’invasione della Nazione da parte di genti straniere, sono quelli degli agguati sempre e comunque in superiorità numerica. Sempre e solo gli stessi, miserabili figli di puttana che impestano questa Nazione da ottanta anni a questa parte.

Il vento non cambia. Ma se cambia…

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