martedì 22 dicembre 2020

Ennesima follia femminista dalla Danimarca

L’ultima notizia folle arriva dalla Danimarca: il sesso senza aver avuto il consenso della propria compagna è considerato tecnicamente uno stupro. Non che prima fosse possibile violentare impunemente le donne danesi sperando di non incorrere nella Giustizia: la questione è molto più grave e seria di quanto si sarebbe portati a pensare. La volontà di fare sesso dovrà essere chiara ed esplicitata, e l’uomo dovrà dimostrare di aver ottenuto il consenso. Come farà un uomo della Danimarca a conoscere una ragazza in un locale, portarla a casa, avere con lei una relazione sessuale, ed avere la certezza che il giorno dopo non verrà denunciato per stupro? Dovrà firmare un contratto? Un pezzo di carta, oltre a nuocere pericolosamente alla libido ed all’amplesso, può cessare la sua validità nel momento in cui la donna afferma di avere cambiato idea proprio durante l’atto sessuale. E se la ragazza è ubriaca ma ha accettato comunque di fare sesso? Di più: se invece fossero entrambi ubriachi, allora per chi varrebbe l’accusa di stupro?

Continua su tutto il continente europeo la criminalizzazione a tappe forzate dell’uomo bianco ed eterosessuale. Se in Italia piangiamo, però, nelle altre Nazioni di sicuro non ridono.

lunedì 21 dicembre 2020

Seguiamo l'esempio del capoccione della Pfizer!

“È arrivata la nuova variante del Covid19!”

“Blocchiamo tutti quelli che arrivano dall’Inghilterra!”

“Serve assolutamente il vaccino!”

La narrazione pandemica deve proseguire, in un modo o nell’altro, e deve sempre mantenere alta la paura nei cittadini. Senza la paura instillata da politici, persone dello spettacolo e mass media – h24, quasi come una vera e propria propaganda di guerra - tutte le misure apparirebbero per quello che sono: il tentativo spudorato do imporre un nuovo corso politico/esistenziale all’intera popolazione italiana, forse mai come in questi mesi laboratorio di sperimentazione economico-sociale per i grandi potentati economici e per lo “Stato profondo”.

Proprio mentre la Pfizer annuncia di aver ricevuto il via libera dagli Stati Uniti per la commercializzazione del vaccino, il suo amministratore delegato, Albert Bourla, dichiara candidamente che non farà il vaccino, o quantomeno non sarà tra i primi: “Io sono sano, relativamente giovane ed in buona salute: ritengo che le categorie più a rischio debbano avere la priorità”, si è giustificato. Ottimo. Anche tantissimi di noi sono relativamente giovani ed in buona salute, quindi saremo ben felici di dare la precedenza alle categorie a rischio che decideranno di sottoporsi ad un vaccino che è stato realizzato in meno di un anno, a fronte di tempi di realizzazione che per gli altri “normali” vaccini sono sempre stati di non meno di una decina di anni. Saremo responsabili come il capoccione della Pfizer. A proposito: indovinate a quale etnia appartiene?



Tanti auguri!

 


L'Italia nemica degli italiani, connivente con i clandestini


70.000 agenti schierati in tutto lo Stivale, droni, telecamere di sorveglianza, controllo e verifica delle segnalazioni anonime su eventuali raggruppamenti nelle case dei cittadini (ormai lo Stato si affida esplicitamente alla delazione anonima di italiani contro altri italiani, ben consapevole della completa e totale imbecillità di gran parte dei suoi componenti): è così che lo Stato ci controllerà durante le festività, per verificare che si rispettino le sempre più folli e demenziali misure contenute nei DPCM.

Uno Stato crudele e vessatorio nei confronti dei suoi stessi appartenenti, quanto permissivo – quando non complice – con orde di stranieri che sbarcano indisturbati nelle coste della penisola: questa è diventata l’Italia. Una Nazione in cui sono ti sanzionano se non mantieni la mascherina ben appiccicata sul volto, ma in cui puoi venire sgozzato da due nigeriani irregolari davanti alla Stazione Centrale di Milano, oramai terra di nessuno abitata da criminali, clandestini, spacciatori e troie a buon mercato: un’oasi di degrado che spinge il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala(h), a chiedere più sicurezza, proprio lui, (in)degno rappresentante di una ben precisa parte politica che la sicurezza non solo del capoluogo lombardo, ma della Patria tutta, la ha barattata nel nome del politicamente corretto, dell’immigrazione incontrollata e del lucroso traffico di esseri umani messo su da ONG scafiste.

venerdì 18 dicembre 2020

L'ennesimo crimine impunito


 “Stiamo lontani oggi per riabbracciarci domani”.

“Dobbiamo impegnarci tutti: bisogna evitare la seconda ondata”.

“Chiudiamo tutto adesso per poter fare un Natale sereno”.

“Dobbiamo evitare i tradizionali pranzi natalizi per ripartire a gennaio”.

Se non lo capite nemmeno così, c’è davvero poco da fare, ed allora meritate tutto.

Altra apparizione del bastardo in giacca e cravatta (preceduta da un “A fra poco” su Facebook, nemmeno si trattasse dell’idraulico che viene a casa per riparare il lavandino) e regole draconiane: nei festivi (24, 25, 26 dicembre, e 31, 1, 6 gennaio) l’Italia diventa totalmente zona rossa. Spostamenti vietati se non per gravi necessità familiari, in ogni caso da giustificare con l’autocertificazione, e non ci si possono portare dietro i figli maggiori di 14 anni. Quindi chi ha figli adolescenti, secondo questi geni, dovrebbe lasciarli soli a casa, se vuole andare a trovare i genitori.

Avrebbero dovuto potenziare il trasporto pubblico, aumentare le terapie intensive, ristorare le categorie vessate (ristoranti e caffè primi fra tutti, costretti a subire un’altra batosta): non hanno fatto nulla di tutto questo. Hanno solo ribadito misure draconiane totalmente inutili: siamo stati la Nazione al mondo che ha imposto più limitazioni ai propri cittadini, insieme all’Argentina, ed insieme a quest’ultima stessa abbiamo il più alto tasso di morti per Covid19: a nessuno viene in mente che tutto ciò non serva assolutamente a nulla?

Quando applicherete quella Costituzione che tanto decantate quando si tratta di mettere a tacere gli avversari politici scomodi al sistema?  

Sono riusciti ad eliminare il Natale ed il Capodanno, a distruggere la socialità, a separare nuclei familiari che magari attendono proprio queste festività per incontrarsi.

E nonostante tutto arriverà la terza ondata, puntuale come l’Agenzia delle Entrate, e la colpa sarà vostra, per aver fatto il brindisi col vostro gatto.

giovedì 17 dicembre 2020

Se questa è l'opposizione...

Mentre il Governo continua senza sosta la pianificata e lucida distruzione dell'economia nazionale, con interi settori totalmente disintegrati (si pensi a quello della ristorazione e della caffetteria), il principale capo dell'opposizione in Italia, anziché dare battaglia e vendere cara la pelle, si fa l'autoscatto con il succo di carota.

Come si può, anche all'interno di quella che dovrebbe essere la nostra area politica, continuare a dar visibilità a questo personaggio?




Mascherina alzata e testa bassa: siamo la rana bollita perfetta

Se pensavate che il Governo avrebbe rinunciato, almeno per le festività natalizie, a tenervi chiusi in gabbia e con la museruola, le cose sono tre: o siete dei drogati, o siete degli imbecilli, oppure una via di mezzo. Con le vostre museruole, storditi dal tam-tam mediatico che vi impone una narrazione catastrofista h24, senza pause, con uno spiegamento di uomini e mezzi – questo si da “guerra” – quasi totale, siete completamente incapaci di vedere il quadro più ampio; di elevarvi al di sopra del vostro gel per le mani e di quegli inutili ammassi di germi e malattie che pomposamente chiamate “mascherine” per vedere che si, effettivamente, c’è una strategia in atto: quella di rendere la Nazione completamente succube dei poteri forti trans-nazionali, ai quali non pare vero di aver trovato sulla propria strada un Governo di inetti, di vigliacchi e di incapaci, completamente privi di qualunque briciolo di orgoglio nazionale (ridateci Craxi ed Andreotti, per piacere!) e totalmente sordi ai bisogni del popolo perché privi di qualunque legittimazione politica ed elettorale. Gli esecutori perfetti del piano di distruzione dell’Italia, che si vuole smembrata, impoverita ed impaurita, pronta a vendersi per un pezzo di pane.

Vi è bastato un servo bastardo in giacca e cravatta, con i modi pacati e lo sguardo malizioso da belloccio, per accettare tutto ciò che vi è stato imposto senza un “ma”, anzi trasformandovi nei servi più ligi e devoti che qualunque regime avrebbe mai potuto desiderare, pronti a fare gli sceriffi alla Posta ed al tabacchino se qualcuno osa abbassarsi la mascherina per provare a respirare decentemente, oppure non mantiene la distanza, oppure non si igienizza adeguatamente le mani con quell’impiastro alcolico: una massa miserabile di ipocondriaci incarogniti, in ginocchio, con le mani giunte, a chiedere catene ancora più strette, mascherine ancora più soffocanti, pene esemplari per i corridori della domenica. Era difficile farci provare ancora più disgusto per il popolo italiano, eppure è successo…

Finestra di Overton dopo finestra di Overton, siete stati la rana bollita perfetta: vi hanno cucinato piano piano, alzando la temperatura progressivamente, facendovi arrivare ad accettare – persino ad implorare, finanche ad esigere – ciò che solo fino a dodici mesi fa sarebbe stato inconcepibile. Gente che gira bardata dalla testa ai piedi, bambini in assetto da guerra a scuola, interi settori economici disintegrati (secondo l’ISTAT hanno chiuso, per non riaprire più, 17000 aziende), e voi coglioni che continuate a cianciare di attività non fondamentali. In fondo, per un certo periodo di tempo, si può anche fare a meno di andare a cena fuori o di assembrarsi in palestra, no? Del resto, quando appartieni alla categoria che in Italia è quella privilegiata per eccellenza, vale a dire quella dei dipendenti pubblici – cioè gente che nel migliore dei casi ha dimezzato la propria produttività e non si è vista togliere nemmeno un centesimo dalla busta paga che è continuata ad arrivare puntuale ogni mese, e nel peggiore dei casi ha continuato a non fare un cazzo, quanto e più di quanto accadeva negli uffici comunali o nelle aule scolastiche – è molto facile dare lezioni al prossimo su quali siano le attività imprescindibili e quelle di cui invece si può fare a meno, giusto?

Come si è arrivati a ciò? Come lo abbiamo permesso? Sembra un secolo fa, invece tutto è cominciato a febbraio, rassicurandovi che tutto era sotto controllo, che il virus in Italia non sarebbe mai arrivato – e si che il Covid19 di febbraio non aveva certamente la carica virale di quello attuale, e quindi le paure e i timori di una buona parte della popolazione erano comprensibili e giustificati – che gli ospedali italiani erano pronti, che non c’era bisogno di chiudere o di vietare alcunché: ve lo ricordate il servo bastardo in giacca e cravatta in diretta TV? Chiunque si sia permesso di chiedere misure restrittive assolutamente blande – specialmente in confronto a quelle che ci stanno imponendo in queste settimane – come controlli medici per chi proveniva dalle zone a rischio oppure cordoni sanitari per le zone che presentavano focolai di infezione, è stato descritto come un Fascista ed un razzista. Ed in nome dell’antifascismo e dell’antirazzismo vi hanno spinto a fare gli aperitivi pre-cena, oppure a riversarvi in massa nei ristoranti cinesi, ché tanto non c’era nulla di cui preoccuparsi e non bisognava dare retta ai soliti cattivi maestri che ne approfittavano per “seminare odio”.

Poi il virus è arrivato, ed è esploso come una bomba. Il servo bastardo in giacca e cravatta vi diceva che era tutto sotto controllo, che le terapie intensive erano pronte, che se fosse stato necessario sarebbero piovuti miliardi di euro sugli ospedali per acquistare tutti i macchinari necessari: mentre lui si costruiva un mini-ospedale all’interno di Palazzo Chigi – acquistando scorte impressionanti di gel, mascherine, dispositivi di protezione individuale – noi poveri coglioni non trovavamo nemmeno le luride pezze da metterci in faccia per poter rispettare i DPCM, e siamo stati costretti a girare come degli imbecilli, negozi su negozi, e non certo perché la cosa ci facesse piacere, ma semplicemente perché dovevamo uscire di casa, fosse anche solo per comprare il pane, oppure li dovevamo consegnare ai nostri dipendenti, e nemmeno ci potevamo lamentare, perché eravamo tra i pochissimi codici ATECO che potevano continuare a lavorare, quindi testa bassa e lavora coglione, sei pure fortunato e non ti devi nemmeno lamentare.

Aperture parziali dei negozi, poi divieti di assembramento, poi chiusure totali: avanti così, a buttare la palla avanti, di settimana in settimana, mentre il tessuto economico nazionale cominciava a sgretolarsi. Il tutto imposto in dirette su Facebook in cui venivano sparati con cadenza impressionante i DPCM. Già, proprio lui, il DPCM… con questa sigla – Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – il servo bastardo in giacca e cravatta ha messo in ginocchio, chiudendoli, interi settori di attività, non prima di essersi premurato di metterle ulteriormente sul lastrico costringendole ad adeguarsi alle fantasiosissime norme sulle sanificazioni ambientali, la distanza tra i tavoli, l’obbligo di gel e mascherine, vetri in plexiglas tra un commensale e l’altro. Il DPCM è stato il vero e proprio cavallo di Troia con il quale il servo bastardo in giacca e cravatta ha affossato l’economia nazionale, se ne è strafottuto del consenso popolare – del resto non è mai stato eletto nemmeno come segretario per le assemblee condominiali, cosa cazzo gliene potrà mai fregare a lui? – ed ha imbavagliato l’opposizione. Già, l’opposizione… nome troppo altisonante e nobile per chi, anziché dare battaglia fino all’ultimo sangue e farsi portavoce delle categorie oppresse dal servo bastardo in giacca e cravatta, aveva come unica preoccupazione quello di andare in TV a fare gli elenchi della spesa oppure gli autoscatti col pane e Nutella.

Poco prima dell’estate hanno aperto leggermente il recinto, dicendovi che adesso la catena si poteva, almeno per un po’, allentare. Voi avete alzato la mascherina, avete abbassato la testa, e siete usciti a prendere aria. Del resto è stato lo stesso servo bastardo in giacca e cravatta a dirvi che bisognava incentivare i consumi estivi – che lui stesso aveva contribuito, con le sue decisioni sciagurate una dopo l’altra, ad abbattere – e si è perfino inventato il “bonus vacanza” per farvi sgambettare ancora più felici. Voi cosa avete fatto? Avete fatto le vacanze, ovviamente (almeno quelli tra voi che se le potevano permettere, si intende). Tutto funzionale alla demonizzazione della popolazione italiana che ne è scaturita subito dopo: “Ma cosa avete fatto, brutta razza di coglioni? Vi siete assembrati? Siete andati a fare lo spritz in riva al mare? Ecco che risale la curva dei contagi, a causa della vostra irresponsabilità!”

Anziché incazzarvi come delle bestie e chiedere a gran voce la testa del servo bastardo in giacca e cravatta avete alzato ancora più su la mascherina, avete abbassato ancora di più la testa, ed avete accettato tutto quello che è venuto dopo. L’asticella di ciò che prima non si poteva fare ed ora si può fare è stata alzata nuovamente, per l’ennesima volta, e voi siete rimasti zitti. I vostri figli sono stati privati della loro socialità, spediti a scuola con la mascherina appiccicata sul volto, mentre i vostri soldi venivano spesi in banchi a rotelle e bonus monopattino e vi dicevano di stare chiusi in casa, a morire di fame, perché non c’erano abbastanza terapie intensive per curare tutti. Curioso che gli stessi che vi hanno chiusi in casa per non portare gli ospedali al collasso, al punto di non ritorno, siano gli stessi che nell’ultima decina di anni abbiano sottratto al settore della Sanità risorse per un 10/12 miliardi di euro, il tutto mentre ne spendevano una cinquantina per andare in giro per il Mediterraneo a raccattare parassiti africani, per la gioia di Laura Boldrini ed ONG. Ed indovinate un po’ chi ha governato negli ultimi dieci anni (tolta la parentesi di un anno e mezzo del primo Governo Conte, si intende)? Ma si, esatto. Sono crimini contro la Nazione che, in tempi civili, si sarebbero conclusi con una condanna per alto tradimento ed un confetto di piombo piantato nella tempia. Siccome, però, non viviamo in tempi civili, gli stessi che ci hanno derubato, umiliato ed impoverito ci danno pure le lezioni.

Voi, ovviamente, siete rimasti zitti e tranquilli a casa, perché è un periodo un po’ così, bisogna tirare la cinghia, e prima o poi passerà, bisogna solo avere pazienza e rispettare diligentemente le indicazioni in diretta Facebook date dal servo bastardo in giacca e cravatta. Poco importava che nel frattempo cominciavano a dirvi “Niente sarà più come prima”, “La pandemia [che poi pandemia non è, perché non esiste un documento ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in cui questo termine venga utilizzato per rifersirsi al Coronavirus, ndr] durerà almeno altri due o tre anni”: altra finestra di Overton aperta, per meglio farvi familiarizzare con la mancanza di socialità, il distanziamento tra gli esseri umani, la diffidenza, quando non il vero e proprio odio, verso l’altro.

Mentre voi stavate dentro il vostro recinto, bravi e buoni, nel frattempo continuavano ad arrivare clandestini dall’Africa in quantità incredibili. Per farvi accettare meglio la cosa hanno perfino detto che bisognava eliminare i decreti sicurezza dell’ex Ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Risultato? Frotte di clandestini che sono arrivati in Italia ed hanno cominciato a scorrazzare liberi ed indisturbati in giro, fottendosene di Covid, di mascherine, di isolamenti. Nemmeno vedere gli stranieri in giro che si sputtanavano la paghetta alle macchinette mentre voi iniziavate a contare le monete da un euro vi ha fatto incazzare. Macchè… Nemmeno il bonus monopattino vi ha acceso una lampadina. Nulla...

E qui, finalmente, hanno fatto e detto quali erano le loro vere intenzioni, a tal punto che anche il più imbecille degli imbecilli avrebbe potuto capire. Ma non voi. “Non abbiamo abbastanza soldi, l’economia nazionale è in ginocchio, quindi servono i soldi dell’Europa. Ci servono soldi per le terapie intensive, per i tamponi”. Poco è mancato che il servo bastardo in giacca e cravatta, in una delle sue dirette Facebook, ci invitasse ad uscire in strada con i secchi, per meglio poter prendere al volo i soldi che sarebbero piovuti, di lì a poco, dall’Europa. Soldi con i quali tutte le categorie sarebbero state ristorate, tutti avremmo trovato la felicità, e ci sarebbe stata perfino una fontana di cioccolato in ogni strada, per rendere il tutto più petaloso.

Meccanismo Europeo di Stabilità e Fondo di Ristoro (Recovery Fund): parole magiche, soluzione a tutti i mali dell’Italia, valanghe di soldi dall’oggi al domani. Arrivano i soldi, ce li darà l’Europa! Si sono dimenticati di dirvi, guarda caso, che i soldi dell’Europa sono, né più né meno, i soldi nostri. E si sono anche dimenticati di dirvi che questi soldi non ci verranno regalati per i modi affabili e carini del servo bastardo in giacca e cravatta, o per la superba capacità di azzeccare i congiuntivi di Luigi Di Maio, bensì avranno un costo, un costo salatissimo, che se l’Italia non potrà onorare nei modi e nei tempi previsti porterà ad una massiccia ristrutturazione del debito pubblico. Traduzione: svenderemo le nostre migliori aziende a francesi e tedeschi, tagliando su Istruzione, investimenti pubblici, Sanità. Perfino quelli dei Cinquestelle, in Parlamento, hanno protestato contro questo vergognoso voltafaccia, l’ennesimo, del Movimento del “vaffa” che avrebbe aperto il Parlamento come una scatoletta di tonno.

E ora? Ora la palla è stata buttata ancora un po’ più avanti, in attesa del prossimo DPCM che arriverà per “ripartire di slancio” nel 2021. Ma nel 2021 non si potrà ripartire di slancio. Perché voi disattenderete le restrizioni governative e quindi darete il via alla terza ondata. E poi vi abituerete.

giovedì 3 dicembre 2020

Partecipare alle orge omosessuali e difendere la famiglia tradizionale non è una contraddizione

 

Jòzsef Szájer, eurodeputato di Fidesz, il partito di destra del Primo Ministro ungherese Viktor Orban (notoriamente sovranista), è stato pizzicato a Bruxelles durante un’orgia tra uomini; ha provato a fuggire ma è stato immediatamente bloccato ed identificato.

Immediatamente la stampa e la politica, in particolar modo quella di sinistra (vale a dire la stragrande maggior parte), si è letteralmente scatenata: non è sembrato vero, a questi miserabili pennivendoli ed ai loro capi-borsone, di poter ficcare il naso nel letto di un politico appartenente ad un partito politico notoriamente sovranista e di destra, per poterlo dileggiare, umiliare, e nel contempo gettare ulteriori badilate di fango sulle idee della famiglia tradizionale.

Ma non erano loro quelli che ci hanno sempre detto che le scelte sessuali sono insindacabili e non devono incidere minimamente sulla reputazione di una persona e sulla sua dignità di essere umano? Eppure eccoli qui, col loro solito ditino puntato, a dare lezioni di morale e di politica. Al di là di questa critica scontata all’antifascismo militante – critica scontata perché, oramai, conosciamo bene l’ipocrisia e la doppia morale dei sinistri, che applicano la propria legge con i nemici e la interpretano con gli amici – se Szájer ci insegna qualcosa è, a ben vedere l’esatto opposto: per essere sostenitori della famiglia tradizionale non si deve essere per forza dei donnaioli che picchiano la moglie e vanno a puttane (velocissima ed iconica descrizione di come l’eterosessuale viene dipinto in molte caricature della sinistra lgbtfjbrfweo e genere-fluida). Si può essere anche degli omosessuali, amanti delle orge tra uomini, e nonostante tutto essere per la famiglia tradizionale. La tendenza dell’uomo è sempre stata – e dovrebbe continuare ad essere – il tendere a qualcosa di superiore rispetto a tutto ciò che compete la mera carne, la pura istintualità, la semplice soddisfazione degli appetiti più immediati, anche se noi stessi siamo portatori di quegli stessi istinti. Spesse volte ho esagerato con l’alcol – in discoteca, in ristorante, alle cene con gli amici – ma ciò nonostante non mi sognerei mai di promuovere campagne per l’alcolismo a scuola, né di sostenere che sia lecito guidare in stato di ebbrezza, anzi, esattamente l’opposto. Allo stesso modo, nella propria vita privata, si possono avere degli atteggiamenti che vengono poi contraddetti – ma solo apparentemente – dalle proprie convinzioni politiche; “apparentemente” perché è il buonsenso, la propria condizione di homo politicus, di essere pensante, che ci eleva dalle nostre funzioni corporali per farci tendere a qualcosa di più grande, di più nobile, di più giusto, perfino di Noi stessi. L’esatto opposto della sinistra e del moderno antifascismo, per il quale vale solo ed esclusivamente la glorificazione della carne, dell’animalità elevata a simbolo ed a ragione di vita. In questo senso un Jòzsef Szájer che fa delle orge omosessuali è un milione di volte preferibile ad un eterosessuale dichiarato, donnaiolo incallito, che invece spinge per l’equiparazione della famiglia omosessuale a quella tradizionale: il primo eleva la politica e ciò che essa dovrebbe tutelare – la società tutta – a qualcosa di più alto, vale a dire l’ordine naturale delle cose, come è stato e come dovrebbe essere, mentre il secondo la abbruttisce, la svilisce, la mortifica.