venerdì 29 marzo 2013

Le stronzate di Oreste



“Signor” Francesco Paolo Oreste, 

veniamo a conoscenza delle sue dichiarazioni farneticanti circa la chiusura del noto covo di criminali e di teppisti che viene pomposamente definito Asilo45 dalla stampa asservita al suo partito. La cosa, ad essere sinceri, non ci stupisce affatto. Quelli come Lei, appartenenti alla sua stessa area politica, abbiamo imparato a conoscerli fin troppo bene, sulla nostra pelle. Quelli della Sua area politica sono per la libertà di opinione e per i diritti umani, ma poi li troviamo a cantare in piazza che “Uccidere un Fascista non è reato”; quelli della Sua area politica manifestano per la pace, ma poi li troviamo nelle nostre strade, a mettere a ferro e fuoco la città, certi della copertura e dell’impunità garantitegli dai loro amici giornalisti e magistrati; quelli della Sua area politica sono per la cultura e per la libertà di espressione, ma poi li vediamo piagnucolare perché uno storico ha osato contraddire le balle storiche dei loro padroni anglo-americani e della lobby che li protegge; quelli della Sua area politica sono per la democrazia, ma poi piagnucolano con il Presidente della Repubblica perché si attivi per chiudere movimenti e partiti del tutto legali ma a loro sgraditi; quelli della Sua area politica, più semplicemente, sono animati da un odio ed un livore che è tipico di quei malati mentali che ancora credono sia alla moda definirsi antifascisti.

Ci sembra molto improbabile che non sappia di quali atti criminosi si siano macchiati quei banditi che per Lei, e per quelli come Lei, non sono altro che attivisti politici(per la “democrazia”, ovviamente, non è vero?). Occupazione abusiva, spaccio di droga e altre sostanze stupefacenti, vandalismo, truffa ai danni dello Stato (visto che questi “eroici” attivisti erano abusivamente attaccati alla rete elettrica che i cittadini normali, tartassati da quel massone golpista che grazie ai voti del Suo partito si è garantito quasi un anno di governo per distruggere lo Stato sociale, devono pagarsi salatamente), per finire con il crimine più vigliacco e disonorevole di tutti: l’aggressione fisica, in 5 contro 1 (che eroici democratici!), al Nostro dirigente Regionale Raffaele Balsamo, che gli ha causato venti giorni di prognosi in ospedale. Quell’aggressione fu portata avanti da esponenti dell’Asilo45, che ebbero anche la grande idea di vantarsi delle loro azioni criminali sulla loro pagina Facebook, con tanto di nomi, cognomi e foto del profilo. Tutto materiale che correda la denuncia che il nostro Movimento ha presentato alle autorità competenti. Ma non abbia paura! Il nostro fascicolo verrà sicuramente preso in carico da qualche magistrato, orgogliosamente antifascista, che archivierà la nostra denuncia e permetterà a quei teppisti che Lei difende di farla franca. Del resto che importa? Noi siamo Fascisti, giusto? Se ucciderci non è un reato, come cantate nelle vostre stomachevoli pagliacciate pubbliche, che cosa mai dovrebbe accadere a chi riempie di calci e pugni un nostro dirigente e lo manda in ospedale?

Ha capito, “signor” Oreste? Altro che partite a scacchi e corsi di teatro per bambini! Non ci ricordiamo alcuna Sua indignata presa di posizione in merito a questo episodio. Non ci ricordiamo che Lei, né quelli come Lei, abbiate mai espresso solidarietà nei confronti del militante di un Movimento politico regolarmente e legalmente costituito, che distribuiva semplicemente dei volantini di propaganda politica e che è stato insultato ed aggredito violentemente, finendo in ospedale. Chissà che cosa sarebbe accaduto se fosse stato aggredito un immigrato o qualche sudicio noglobal, anziché uno sporco Fascista, vero “signor” Oreste? Avremmo dovuto sorbirci i Vostri farneticanti comunicati sul pericolo del nascente razzismo e balle varie, vero “signor” Oreste? Avreste chiesto più controlli, più vigilanza, più attenzione contro l’intolleranza, e magari avreste scritto un ennesimo delirante comunicato al Presidente della Repubblica perché chiudesse movimenti legalmente costituiti che hanno il solo torto di non pensarla come voi, vero “signor” Oreste?

Tanto Le dovevamo, per rendere Giustizia delle Sue stronzate.

domenica 24 marzo 2013

Italietta di Terz'ordine



Dirò la verità: nemmeno io, che nei confronti del governo del massone cravattaro sono a dir poco pessimista, avevo immaginato che ci si sarebbe spinti a tanto. Evidentemente, con la vicenda dei due marò, chi, come noi, pensava che più in basso di così, nella reputazione internazionale dell’Italia, non si potesse scendere, è rimasto amaramente deluso.

Sorprendendo un po’ tutti, e gli italiani in primis, il Ministro degli Esteri (sic!) Terzi aveva garantito che i nostri marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, non sarebbero rientrati in India ma sarebbero stati giudicati in Italia. E molti tra di noi avevano pensato: “Era ora! Almeno, prima di andarsene via, questo governo di scellerati ha avuto un sussulto di dignità!” Ma subito dopo, a mente fredda, è bastato poco per farci passare l’entusiasmo.

In primis l’ambasciata italiana a New Delhi, che a quanto sappiamo era tenuta all’oscuro dell’iniziativa italiana di trattenere in Italia i due marò, si è trovata letteralmente circondata dai militari indiani. E l’ambasciatore italiano, che aveva garantito per i due marò, si è visto revocato il divieto di espatrio verso un Paese estero. Praticamente l’hanno sequestrato, come a dire: non ci date i due marò e noi allora ci prendiamo l’ambasciatore. Qualunque governo non dico di esperti, ma di persone dotate di un minimo di buon senso, avrebbe come minimo avvertito la propria ambasciata, magari mettendo in sicurezza tutti i suoi dipendenti. Ma il peggio doveva ancora venire. Mentre le agenzie di stampa avevano appena finito di battere la notizia che i nostri due soldati sarebbero rimasti in Italia, ecco che, grazie all’incompetenza e alla vigliaccaggine di Terzi, si compie ciò che nessuno di noi aveva nemmeno immaginato. Dietrofront. “A seguito delle rassicurazioni fornite dalle autorità indiane” i marò ritornano in India. E mentre il Ministro degli Esteri indiano gongola, affermando che “La linea dura ha pagato”, dobbiamo subire le immagini di Girone che sale sull’auto che lo porta in aeroporto con le lacrime agli occhi. E non sono lacrime di dolore. Sono lacrime di rabbia. Perché una Nazione che svende così i suoi soldati, per incompetenza, per vigliaccheria e per piaggeria, non merita il loro sacrificio. Quelle lacrime di rabbia, noi che ancora non ci rassegniamo al fatto che l’Italia debba essere umiliata sempre e comunque da chiunque, le abbiamo provate anche noi. Perché abbiamo capito che non valiamo niente. Che il nostro Paese (non chiamiamola Patria, per favore, che quella è tutta un’altra cosa!) accoglie indiscriminatamente clandestini, criminali e feccia varia da tutte le altre nazioni più disastrate del mondo, imponendoci il multiculturalismo e una depravata società multirazziale in nome di questi fantomatici “diritti umani”, ma non è assolutamente in grado di tutelare noi comuni cittadini. I nostri diritti umani, a quanto apprendiamo, non valgono. Perché se il Governo se ne fotte così di due suoi ufficiali di Marina, cosa mai potrebbe interessargli di noi?

Apprendiamo che Terzi sarebbe stato sfiduciato durante l’ultima riunione del CISR (Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica) ma abbia candidamente ammesso “Io non mi dimetto”. E allora, di fronte a tanta arroganza e incompetenza, viene un dubbio atroce. Perché, come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato ma spesso e volentieri ci si azzecca. A noi viene da pensare che, sotto sotto, Terzi e la combriccola di criminali come lui non siano stati solo vigliacchi, incompetenti, incapaci e cacasotto. Ma che abbiano espressamente voluto questa situazione. Diciamolo e scriviamolo chiaramente. Giulio Terzi di Sant’Agata è un massone di alto grado. Per lui, e per quelli come lui, la bandiera italiana e lo Stato italiano come Stato indipendente e sovrano non contano assolutamente nulla. Anzi, sono fumo negli occhi. Quando fai parte di un’organizzazione che ha tra le sue più imponenti ramificazioni organizzazioni come l’Unione Europea, la Commissione Trilaterale e il Bilderberg Group, tutti organismi che da sempre si impegnano per disintegrare le singole sovranità nazionali in nome di entità sovranazionali guidate da ristrette elites di comando, per perseguire lo scopo che i tuoi amici si propongono da almeno qualche secolo ti basta poco: se la sovranità nazionale non la puoi distruggere nominalmente, puoi sempre impegnarti a farlo praticamente, nella sostanza. E in questo Terzi di Sant’Agata – grande protetto, e come dubitarne?, di Gianfranco Finoglio – è riuscito alla perfezione. Il fatto che non sia stato sfiduciato già nel momento in cui consegnò i due nostri militari indiani all’esercito indiano nel porto di Karachi la dice lunga su come questo governo di banchieri e di massoni intendesse gestire i rapporti diplomatici di quello che purtroppo è il nostro Paese. Ma voi vi immaginate se una cosa simile fosse accaduta negli Stati Uniti? In Francia? In Inghilterra? Vi immaginate un Ministro degli esteri statunitense o francese che consegna volontariamente dei propri soldati nelle mani di un Paese straniero, che ha già ampiamente dimostrato di avere il massimo disprezzo per le leggi internazionali, col rischio che vengano messi a morte? Perché di questo si tratta. Terzi ha provato a giustificarsi: “Ho avuto garanzie che, nell’eventualità che vengano ritenuti colpevoli, non saranno condannati a morte”. Ma dal Ministero degli Esteri indiano è arrivata la replica a secco giro di posta: “Mai preso accordi con l’Italia”.

Chiediamo l’incriminazione di Giulio Terzi di Sant’Agata per collaborazionismo con uno Stato straniero, che potrebbe costare la morte o l’incolumità di due nostri fucilieri di Marina.

giovedì 21 marzo 2013

In alto i cuori!

94 anni fa Benito Mussolini dava vita ai Fasci di Combattimento. Iniziava un'avventura stupenda che ancora oggi anima i cuori di molti giovani che non vogliono rassegnarsi a vedere distrutta la propria Patria. Abbiamo perso una guerra mondiale, molti di noi sono stati imprigionati, molti altri sono stati uccisi, e i più fortunati di noi devono combattere quotidianamente non solo con un intero sistema repressivo e culturale che falsifica la Storia e vieta addirittura i nostri pensieri, ma anche contro l'ostracismo delle proprie famiglie e dei propri amici. Quando questo cumulo di menzogne si dissolverà, ci si chiederà come abbiamo potuto resistere soli, isolati, braccati, disprezzati e derisi, spesso divisi anche fra di noi, ma ognuno di noi costituente una scintilla di resistenza e di speranza per la rinascita. Abbiamo 94 anni, e non ci siamo mai sentiti così vivi, così fiduciosi, così moderni.
In alto i cuori, camerati!

venerdì 8 marzo 2013

Che la terra ti sia lieve, Presidente



Non ci sono parole migliori di quelle pronunciate niente meno che da Fidel Castro per comprendere chi è stato davvero Hugo Chàvez e quale significato la sua rivoluzione bolivariana acquisti non solo per i venezuelani e l’America Latina, ma anche per tutti gli uomini liberi del mondo, che si sentono liberi e vogliono lottare per continuare ad esserlo.
Poche parole ed è sintetizzata tutta la vita di un popolo e di un mondo, e l’ipocrisia di gran parte di quell’Occidentr che scambia la sua lascivia culturale e spirituale per libertà.

“Guardate chi piange Chàvez, e chi invece gioisce della sua scomparsa”, così si è espresso Castro.

Chàvez viene pianto dal suo popolo, innanzitutto. Specialmente da quella parte del popolo venezuelano, ed è la maggioranza, che delle riforme del socialista bolivariano ha grandemente beneficiato. Riforma della sanità, della Scuola, ammodernamento dei servizi sociali e di sostegno alle famiglie povere e, soprattutto, nazionalizzazione del petrolio. Un atto inaudito, un vero e proprio schiaffo non solo economico, ma anche e specialmente morale, con la quale il popolo venezuelano ripristinava la propria sovranità economica su una risorsa importante della Nazione venezuelana, e per la quale Chàvez aveva espressamente affermato la necessità di far si che il petrolio venezuelano fosse una fonte di guadagno e di miglioramento, innanzitutto, per i venezuelani stessi. E fanculo al libero mercato!

Non solo. La riforma scolastica di Chàvez ha permesso al Venezuela di dichiararsi libero dall’analfabetismo, e ben 3 milioni di cittadini sono stati inseriti nell’istruzione primaria. Per la prima volta da quando il Venezuela è indipendente, quasi il 70% di tutta la popolazione (più o meno 20 milioni di persone) hanno accesso libero e gratuito all’assistenza sanitaria. Si somministrano più di un milione e 700 mila tonnellate di alimenti a prezzi modici, e più di un milione di persone riceve assistenza alimentare gratuitamente. La mortalità infantile, inoltre, è scesa sotto il 2%; in Italia, giusto per fare un raffronto, si aggira su una media del 3%.

Basta poco per capire chi fu il Presidente, scrivevamo. E infatti a piangere davanti alla sua bara troviamo non solo tutto il popolo venezuelano, ma anche vari capi di governo delle Nazioni latino-americane e anche il Presidente dell’Iran, Mahmoud Ahmadinejad, che anche lui di ribellione al sistema giudeo-americano ne sa qualcosa. A quanto ci risulta, nessun rappresentante italiano, né il boia comunista né il massone golpista né nessun altro, ha mandato un messaggio di cordoglio al Venezuela. Questa squallida dimostrazione di servilismo verso il padrone americano (che, morto Chàvez, spera che il Venezuela torni ad essere un semplice suddito dell’impero come prima dell’avvento del Presidente) fa da triste contraltare alle immagini in cui il boia Pertini bacia commosso la bara del criminale di guerra Josif Tito, responsabile della pulizia etnica (occultata e mascherata per decenni dal Partito Comunista, e ancora oggi sostanzialmente sconosciuta alla gran parte della popolazione italiana) di decine e decine di migliaia di nostri connazionali fiumani e giuliano-dalmati.

Noi, che ci riteniamo uomini mentalmente e spiritualmente liberi, piangiamo la morte di chi ha avuto la capacità di dimostrarci che l’impossibile può essere possibile. In questo senso Chàvez non è morto. Non muoiono gli eroi quando continuano a vivere e ad illuminare il cuore e l’anima di chi li ricorda.

Che la terra ti sia lieve, Presidente.

Comunicato stampa della federazione Abruzzo

 COMUNICATO STAMPA
SIAMO SINCERAMENTE DISPIACIUTI DI DOVER ROVINARE LA FESTA A QUANTI STARANNO FESTEGGIANDO CON FIUMI DI CHAMPAGNE LA SENTENZA EMESSA DAL CONSIGLIO DI STATO IN DATA 06/03/2013 ,CREDENDO CHE LA “TELENOVELA” DI MONTELAPIANO SIA CONCLUSA, COMUNICANDO CHE I NOSTRI AVVOCATI SONO GIA’ AL LAVORO PER PRESENTARE REGOLARE RICORSO .QUINDI CONSIGLIAMO DI METTERVI COMODI NELL’ATTESA CHE SIA MANDATA IN ONDA LA TERZA PUNTATA.
CREDIAMO PROBABILE CHE TALE SENTENZA SIA DOVUTA AL FATTO CHE, DURANTE IL PRIMO ANNO DI GIURISPRUDENZA FREQUENTATO DAI SUOI AUTORI, NEL MANUALE DI DIRITTO PRIVATO SIA STATA OMESSA PER SBAGLIO LA PUBBLICAZIONE DEL CAPITOLO RIGUARDANTE “L’INTERPRETAZIONE DELLA LEGGE”. INOLTRE, PRIMA DI INOLTRARE LA QUERELA CHE IL SIG. SINDACO DI MONTELAPIANO SI STA PER GUADAGNARE, SAREMMO INFINATEMENTE GRATI AL SIG. SCOPINO SE VOLESSE DARCI DELUCIDAZIONI IN MERITO LA SUA DICHIARAZIONE ALLA STAMPA DI OGGI SU COSA VOLESSE INTENDERE CON”ERAVAMO CONVINTI DI ESSERE DALLA PARTE GIUSTA E SOPRATTUTTO SIAMO CONTENTI DI AVER CONTRIBUITO SU UN TEMA,QUELLO DELLA DIFESA DELLA DEMOCRAZIA …”(IL CENTRO VENERDI’ 8 MARZO 2013 ). E SOPRATTUTTO COME MAI, VISTO CHE SECONDO IL SUO PUNTO DI VISTA SIAMO LA RICOSTITUZIONE DEL PNF, CI PERMETTA DI AFFIGGERE I NOSTRI MANIFESTI CON TANTO DI “FASCIO”(REPUBBLICANO) A MONTELAPIANO DIETRO PAGAMENTO DELLA RELATIVA TASSA. NELL’ATTESA DI UNA SUA CORDIALE DELUCIDAZIONE IN PROPOSITO, ATTENDIAMO FIDUCIOSI CHE IL CONSIGLIO DI STATO O LA SOTTOCOMMISSIONE ELETTORALE DI ATESSA FACCIANO RICHIESTA ALLA MAGISTRATURA DI EMETTERE UN MANDATO DI CATTURA NEI CONFRONTI DEGLI ISCRITTI AL MOVIMENTO FASCISMO E LIBERTA’ POICHE’, SECONDO LORO,COLPEVOLI DI ESSERE I RICOSTITUENTI DEL PNF. NELL’ATTESA CHE CI VEGANO AD AMMANETTARE TRASCORREREMO IL TEMPO,PER NON ANNOIARCI,DOCUMENTANTOCI SULLE LEGGI OCCULTE RECENTEMENTE SCOPERTE DAL CDS DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO E COSTITUZIONALE.
P.S. GENT.ME REDAZIONI,
NELLA SPERANZA CHE ABBIATE LA CORTESIA DI PUBBLICARE NELLA SUA INTEREZZA IL NOSTRO COMUNICATO STAMPA, RICORDO GENTILMENTE CHE E’ TUTT’ORA VIGENTE LA “PAR CONDICIO”,E FIDUCIOSA CHE DARETE AL NOSTRO COMUNICATO LO STESSO RILIEVO CHE AVETE DATO ALLA SENTENZA DEL CDS PUBBLICATA OGGI NELLE PRIME PAGINE DI TUTTE LE VOSTRE TESTATE, TRANNE CHE SULLA LISTA DI BABBO NATALE,RINGRAZIO E PORGO DISTINTI SALUTI.
VICE SEGRETARIO NAZIONALE SUD ITALIA MFL-PSN
KATIA DE RITIS