sabato 26 novembre 2011

Monti e il disegno del Nuovo Ordine Mondiale

Pubblichiamo qui sotto un interessantissimo e spaventoso filmato che riprende una intervista a colui che, purtroppo, è il nostro Presidente del Consiglio, Mario Monti, banchiere Goldman Sachs, massone della Trilaterale e del Bilderberg.

Qualunque parola che si possa scrivere non può minimamente tenere il passo a ciò che Monti esprime con una lucidità e una franchezza a dir poco disarmanti. C’è infatti poco da aggiungere. Nel filmato, Mario Monti afferma candidamente ciò che abbiamo sempre denunciato: l’Europa ha bisogno di crisi per fare passi avanti. E quali sarebbero questi passi avanti? “I passi avanti dell’Europa sono per definizione cessione di parti delle sovranità nazionali ad un livello comunitario. E’ chiaro che il potere politico, ma anche il senso di appartenenza dei cittadini ad una collettività nazionale, possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico e psicologico del non farle diventa superiore al costo del farle perchè c’è una crisi in atto visibile, conclamata [...] Certamente occorrono delle autorità di enforcement rispettate, che si facciano rispettare, che siano indipendenti e che abbiano risorse e mezzi adeguati. Oggi abbiamo, in Europa, troppi governi che si dicono liberali e che come prima cosa hanno cercato di attenuare la portata, la capacità di azione, le risorse e l’indipendenza delle autorità che si sposano necessariamente al mercato in un’economia anche solo liberale”.

Non si potrebbe essere più chiari di così rispetto a questo ometto in giacca, cravatta e cappuccio, vero e proprio rappresentante dei governi forti e delle lobbies massoniche internazionaliste, che puntano ad una vera e propria egemonia mondiale politica ed economica da ottenersi mediante crisi economiche – e conseguentemente politiche e sociali – che vadano a colpire i singoli governi nazionali per spingerli, al fine di superare la crisi stessa, a cedere una parte della propria sovranità nazionale a favore di gruppi di potere non eletti dai cittadini e, pertanto, non controllabili. Monti è anche polemico, se la prende con quei governi, che solo a parole si dicono liberali ma non lo sono abbastanza in quanto “cercato di attenuare la portata, la capacità di azione, le risorse e l’indipendenza delle autorità” sovranazionali. Insomma: meno Stato e più mondialismo. Non per niente quei governi non abbastanza liberali, come la Grecia e l’Italia, hanno visto un cambio di governo non democraticamente eletto dai cittadini ma imposto dall’alto, con la complicità di quel criminale comunista che viene pomposamente definito Presidente della Repubblica. E l’azione di questo governo di criminali in giacca e cravatta stiamo iniziando a sperimentarla: innalzamento dell’IVA, reintroduzione dell’ICI, balzelli e tasse che farebbero impallidire le tassazioni feudali a danno dei contadini medievali, nonché, come dichiarano candidamente gli indegni esponenti di questo governo, introduzione di una legislazione (in tema di immigrazione) che conceda la cittadinanza italiana ai figli di immigrati irregolari: da un atto fondamentalmente illegale, l’introduzione clandestina nel territorio di uno Stato (solo in teoria) sovrano in spregio delle leggi di quello stesso Stato, un diritto. Insomma: tassati per ridurci complessivamente ad una popolazione di schiavi tassati e impoveriti fino all’inverosimile, bastardizzati dall’invasione di feccia delle più varie nazionalità, portatrice di disordine sociale ed economico.

Non sappiamo in quale “eletto” convegno siano state pronunciate le parole di questo filmato, nè quando. Ma poco importa: è sintetizzato, brevissimamente, il percorso da compiere per la creazione di un Nuovo Ordine Mondiale sotto il simbolo del dollaro e della Massoneria. Un percorso antico, che parte da lontano, dalla seconda guerra mondiale, voluta per distruggere il Nazifascismo, l’unico che in nome di un socialismo nazionale si opponeva tanto all’inumano comunismo quanto al capitalismo massonico, e che si conclude in questi anni, con la creazione di una crisi economica mondiale, al confronto della quale quella del 1929 era una bazzecola, creata appositamente a tavolino per spogliare i singoli Stati di quei brandelli di sovranità nazionale ancora esistenti dopo i vari diktat della giudeo-massoneria mondialista: l’ONU, la NATO, Maastricht, Lisbona.

Questi sono anni capitali, fondamentali per il futuro dell’Europa e del mondo intero. Ci vogliono massacrare uno per uno. Lo faranno inesorabilmente, con il sorriso sulle labbra.



martedì 22 novembre 2011

Crisi ed infiltrati di regime

Durante i ciclici periodi di crisi della politica ufficiale, quello che normalmente è un piccolo timore per i dignitari del regime, diventa un vero e proprio terrore: il riaprirsi di spazi di manovra per la nostra ideologia Fascista (o nazionalsocialista, o socialista nazionale che dir si voglia)… Magari dall’esterno si noterà di meno, ma quando la crisi delle ideologie e delle loro applicazioni si fa critica, dall’interno della cosiddetta “area” vediamo spuntare puntualmente strani personaggi ed ancor più strane sigle di “partiti”, gruppi, associazioni, circoli e quant’altro, che tutti insieme sbarcano nella nostra area di pensiero al fine di frammentare e rendere ancora più confusionario un mondo che, a vario titolo, si dice seguace dell’ideologia Fascista.

Così facendo, il solito vecchio e corrotto regime si difende dalle uniche idee che potrebbero portare ad una sua liquidazione, come in parte avvenuto nei meravigliosi anni che vanno dal 1922 al 1945, allorquando le forze sane dell’Europa, seguendo l’esempio del Fascismo Musssoliniano, si orientarono verso un socialismo nazionalista, epurato dalle tante cretinate internazionaliste del marxismo, il quale si proponeva di tutelare le masse lavoratrici non mediante l’eccidio delle classi borghesi, ma tramite una saggia collaborazione fra tutte le classi di una Nazione. Il fatto che tutto questo sarebbe divenuto intollerabile sia per il liberalismo capitalista, sia per il comunismo, fu presto chiaro agli altri Paesi da questi governati, e portò alla più innaturale ed immonda delle coalizioni della Storia, tenuta insieme dalla sola volontà di eliminare il Fascismo – Nazionalsocialismo per permettere a “lorsignori” di continuare a sfruttare le classi umili dell’Est e dell’Ovest con le armi del comunismo e del capitalismo.
Proprio per i motivi di cui sopra, ancora oggi, benché il Fascismo sia ormai scomparso da 66 anni e sia il più delle volte rappresentato da indegni figuri che nulla hanno a che fare con le nostre idee, quello che terrorizza a morte i padroni del mondo è proprio un ritorno in auge del vecchio Fascismo, il quale, se solo fosse compreso dal popolo bue che preferisce vantarsi di essere antifascista e di prenderla nel di dietro da destra e sinistra, potrebbe finalmente portare il mondo verso un periodo di pace e prosperità oggi inimmaginabili… Non sono certo i pagliacci di regime come Beppe Grillo che possono fare paura, né i rifiuti tossici dell’autonomia che si divertono a cambiare nome, ma che restano sempre dei pidocchiosi senza cervello incapaci di proporre qualsiasi cosa che non sia un “NO” o una manifestazione con annessi disordini… I coglioni non fanno mai paura ai regimi, ma i cervelli sì, ed è ben per questo che assistiamo da sempre all’accanimento giudiziario contro chi osa fare il saluto romano, chi si dice Fascista e chi, come noi, tenta di riportare il Fascismo (quello vero) nella politica italiana semplicemente partecipando ad elezioni in modo del tutto democratico. Repressione, ostracismo e persecuzioni contro chi ha idee buone, massima tolleranza anche nei confronti di chi delinque per i coglioni che non hanno nulla da dire… Ed oltre alle repressioni politico – giudiziarie, il regime “regala” ai Fascisti anche gli infiltrati, con lo specifico compito di dividere (oserei dire atomizzare!) l’area e di confondere quei giovani che, pur non sapendo granché del periodo Fascista, si avvicinano alle nostre idee con una certa simpatia.
Li vediamo in giro da anni, sempre sulla breccia e senza mai alcuna limitazione postagli dal regime che li ha generati o che li sfrutta perché ha compreso che fanno più danno loro, dall’interno, al nostro pensiero politico, di quanto non possa fare la repressione esterna… Ormai siamo abituati a convivere con i gruppi di falsi Fascisti che vanno per la maggiore, ovvero quelli che cercano di pescare consensi e voti dalla nostra area, salvo poi portarli a coalizioni politiche che si dicono fieramente antifasciste, benché di destra, così come ben conosciamo i gruppuscoli di sfigati nati con l’esclusivo scopo di arrecare danno e fastidio a noi del MFL-PSN… Come non pensare, infatti, alla ridicola creatura di un nostro ex (per fortuna) Segretario, il quale ha costituito un “movimento” avente quale unico scopo quello di diffamare il sottoscritto ed il MFL-PSN tutto, nonché di clonare i nostri siti internet nella vana speranza di dirottare qualche simpatizzante un po’ più imbecille degli altri dal nostro movimento al suo gruppuscolo… Così come non possiamo dimenticare il movimento clone del MFL-PSN, creato dai poveracci che nel passato tentarono di impadronirsi del nostro partito, dovendo poi accontentarsi di fondarne un clone con lo stesso simbolo e lo stesso Statuto, avente anch’esso quale unico scopo quello di disturbare la nostra attività.
Non è certo migliore il panorama se guardiamo a certi singoli personaggi che da anni imperversano liberamente nella nostra area di pensiero al fine di provocare danni e litigi vari… Dall’avvocato di Pordenone falso Camerata e vero infiltrato, che avvicina i Fascisti fingendo comunanza di idee e pensiero, salvo poi raggirarli con parcelle estorsive, diffamazioni assortite e porcate varie che si trascinano spesso in aule giudiziarie, al sedicente ex RSI di Perugia, il quale da anni fa il giro dei movimenti d’area, spacciandosi per Camerata duro e puro, salvo poi finire le sue visite con truffe, denaro estorto con le scuse più fantasiose e naturalmente denunce penali di ogni tipo contro chi osa contrastare o smascherare l’arzillo truffatore… E vogliamo dimenticare il Principe degli infiltrati, ovvero quel Gaetano Saya che da decenni armeggia con sigle e simboli che fanno parte della storia Fascista e Nazionalsocialista, salvo poi scrivere di suo pugno pagine di puro antifascismo ed antinazismo, nonché deliranti lodi alla massoneria e ad Israele? Costui, senza mai avere l’incomodo di qualche ostacolo legale, si è dapprima impadronito del nome e del simbolo del fu MSIDN senza suscitare gli strali di Fini e so(r)ci (i quali, stranamente, seppellirono di denunce tutti quelli che osarono farlo prima, da Pisanò a Rauti, passando per Bigliardo ed altri), arrivando negli ultimi tempi a fondare una patetica polizia privata che pretendeva di appropriarsi di simboli e divise proprie del partito Nazionalsocialista tedesco.

Meritano anche una citazione, dato che si parla di squallore, quei poveracci che dopo avere cercato di danneggiare il MFL-PSN dall’interno, finirono con l’uscirne per fondare patetiche sigle alternative, fallite subito dopo la loro nascita per totale mancanza di aderenti… Come dimenticare il mitico federale materano che pretendeva dal sottoscritto i soldi per fare attività politica, e che pochi anni dopo avere fondato la “RSI” finì nella Fiamma Tricolore ad anticipare soldi mai rivisti per l’europarlamentare Romagnoli? E il povero Cristo molisano, che fondò da solo il PFR dopo essere uscito dal MFL-PSN perché il sottoscritto non lo aveva autorizzato ad entrare nella Casa delle Libertà del Molise?
Certo, non tutti quelli citati sono veri infiltrati del regime, ovvero agenti che dipendono dal Ministero dell’Interno e che svolgono la loro stomachevole opera di disinformazione e frammentazione per guadagnarsi uno stipendio; molti altri iniziano le loro tristi attività per pura megalomania, sentendosi cioè dei prescelti dallo spirito del Duce per riportare in auge il “vero” fascismo, o magari per puro spirito di arrivismo, nella speranza cioè di mettersi in evidenza e farsi una carriera in un’area politica da sempre disastrata… O ancora, si tratta di semplici delinquenti che tentano di nascondere le loro illecite attività dietro ad una parvenza politica o giornalistica.
Quello che però è certo è il fatto che tutti questi signori, da qualsiasi luogo arrivino e da qualsiasi malattia mentale nascano, vengono tutelati e protetti dal regime, allorquando si scopre che il loro ruolo falsamente fascista torna utile non al Fascismo vero, ma a quanti hanno quale unico obiettivo quello di continuare ad affossare le nostre idee mediante l’atomizzazione dell’area e la creazione di fascismi all’amatriciana che nulla hanno a che vedere con il Fascismo ed il Nazionalsocialismo storici.
Inutile ricordare le mille querele presentate dal sottoscritto e da altri esponenti MFL-PSN contro questi personaggi alle Procure di Milano, Pordenone e Perugia… Querele che sono scomparse come neve al sole, senza mai arrivare ad un processo e senza mai neppure arrivare ad una comunicazione di archiviazione della pratica: ai Fascisti veri non spetta neppure ricevere le comunicazioni richieste e dovute per Legge… Viceversa, quando qualcuno di questi luridi figuri presenta una denuncia ai miei e nostri danni, essa giunge in carrozza, tramite corsie preferenziali a noi oscure, fino al processo, a volte persino con una condanna!
Ma non mi sono ripromesso di scrivere questo articolo per rivangare un passato più o meno remoto… Desidero, al contrario, mettere in guardia i Camerati da infiltrati più o meno nuovi, che spuntano come funghi da ogni parte, tentando di trascinarci in inutili liti e cercando di instillare nei Camerati più giovani e meno scafati dei dubbi dottrinari a proposito della vera essenza del Fascismo e del Nazionalsocialismo.
Fra gli ultimi arrivati nella fogna degli infiltrati ci sono i sedicenti fascisti del “Covo” (già il nome la dice lunga sul loro livello intellettivo), i quali imperversano da tempo sul passatempo dei coglioni (Facebook) lanciando messaggi deliranti a proposito di un “vero” fascismo (il loro, naturalmente!) che sarebbe stato tradito da tutti i movimenti della cosiddetta “area”, primo fra tutti, guarda caso, proprio il nostro MFL-PSN, ovvero l’unico movimento politico italiano che da sempre difende il Fascismo storico e tutte le sue scelte, non solo quelle che farebbero comodo agli infiltrati attuali.
I parassiti di cui sopra hanno iniziato da tempo una vera e propria campagna contro il MFL-PSN, fingendo naturalmente di prendersela con tutti i movimenti della cosiddetta “area” (i quali, essendo mai stati veramente Fascisti per loro stessa ammissione, non se la prendono certo molto per essere annoverati fra i falsi fascisti), ma avendo quale unico e vero obiettivo il nostro MFL-PSN, cioè l’unico movimento che potrebbe riportare in auge l’ideale Fascista e Nazionalsocialista senza ridurlo ad una parodia dello stesso creata ad arte dai pennivendoli di regime e dagli infiltrati sopra descritti.
Francamente ho molto riflettuto sull’opportunità di rispondere a certi parassiti anonimi, uno dei quali si divertiva a sproloquiare su Facebook firmandosi addirittura “Tiberio Gracco”… Si può prendere sul serio un emerito vigliacco che si nasconde dietro il nome di un Tribuno della plebe del 133 A. C. per diffamare il prossimo e per proporre le sue fantasiose visioni politiche? Sia esso uno dei tantissimi semplici vigliacchi, o uno degli squallidi brigadieri che si infiltrano per ordini superiori, non varrebbe certo la pena entrare in conflitto con costui… Però, essendo molti giovani ancora vittima del passatempo inventato dal giudeo Zuckerberg (Facebook) e non avendo, per ovvi motivi, l’esperienza necessaria per potere discernere le idee che derivano dal Fascismo da quelle inventate dal “Tiberio Gracco” di turno, mi sono ridotto a scrivere questo articolo, che non immagino utile a polemizzare contro delle nullità senza nome, ma se mai utile ai nostri giovani per non cadere in certe trappole.

Di recente, i falliti anonimi del “Covo”, hanno pubblicato un farneticante articolo su un loro blog chiamato “Primato Fascista”; dal tipo di cretinate scritte, comprendiamo che c’è già un errore di fondo: il blog doveva chiamarsi “Primate” fascista, in quanto le argomentazioni esposte sono degne di quegli incroci fra uomo e scimmia che la Storia ci ha abituato a definire “primati”.
Già è interessante notare, giusto per toglierci ogni dubbio, come il nostro MFL-PSN sia stato il secondo movimento annoverato fra i “falsi” Fascisti dai nostri simpatici primati, subito dopo Forza Nuova… Si capisce subito l’onestà intellettuale e di intenti di costoro… Non parlano subito di Fiamma Tricolore, della Destra, della Mussolini, tutti attualmente inseriti nel PDL, né dei mille gruppuscoli nati da traditori del MFL-PSN che hanno quale unico obiettivo quello si sabotarci… E neppure delle creature del Saya, fiero di definirsi antifascista seppure mascherato da Fascista.
No, si attacca subito il MFL-PSN, subito dopo un articoletto dedicato a Forza Nuova, ove campeggia, fra le prove mostrate a testimoniare il fatto che FN non è Fascista, addirittura un articolo tratto da “La Stampa” di Torino che il sottoscritto ha pubblicato svariate volte negli ultimi anni… Ovvero, i cagasotto anonimi del “Covo” ci seguono con amore, tanto da salvarsi i documenti che pubblichiamo sui nostri giornali, blog e siti! Del resto, il povero primate e tribuno della plebe, su Facebook ha ammesso di avere il dente avvelenato con il sottoscritto, il quanto cacciato dal forum del MFL-PSN dopo avere diffuso un po’ delle sue teorie da Fascista all’amatriciana!
Ma quali sarebbero i motivi addotti da questi (ammesso che ne esista più di uno, dato che anche sul blog pubblicano demenzialità assortite firmate da nomi di battesimo o nick fantasiosi…) primati per definirci falsi Fascisti? Ovviamente, le solite demenzialità tanto care ai fascisti all’amatriciana, cioè l’accusa di essere nazionalsocialisti (come se il nazionalsocialismo fosse una cosa diversa, poveri idioti!), di essere razzisti (concetto che non comprendono in alcun modo, da buoni primati) e di avere aderito all’unione mondiale dei nazionalsocialisti, ove figurano movimenti ridicoli, che hanno una comprensione della storia Fascista e Nazionalsocialista pari a quella dei decerebrati del “Covo”.
Ciliegina sulla torta, i poveri primati credono di dimostrare l’avversione del Duce nei confronti del Nazionalsocialismo e del razzismo evincendo dalle migliaia di scritti mussoliniani la seguente frase:
“Noi possiamo guardare con un sovrano disprezzo talune dottrine d’oltralpe, di gente che ignorava la scrittura con la quale tramandare i documenti della propria vita, in un tempo in cui Roma aveva Cesare, Virgilio ed Augusto.” Dal discorso di S.E. Benito Mussolini a Bari il 6 settembre 1934- XII E.F.
Ora, partendo dalla fine, siamo ben consci che la stragrande maggioranza di quanti si dicono oggi nazisti sono in realtà delle nullità con nessuna formazione storica e politica, i quali credono che il nazismo sia quella parodia razzista e bieca descrittaci dai pennivendoli al soldo del giudaismo e del comunismo; siamo stati noi i primi a denunciare lo squallido ruolo del razzismo all’americana, ovvero quello basato sul colore della pelle e sulle aggressioni agli individui di etnie diverse… Chi ha un minimo di onestà intellettuale dovrebbe riconoscere che più volte mi sono scagliato, in prima persona, contro lo stupido razzismo alla White Power o KKK, cioè un razzismo aggressivo basato sul nulla, che non ha altro fine al di fuori dell’alienarci le simpatie di Camerati appartenenti ad altri popoli ed etnie.
Inoltre, equiparare il Nazionalsocialismo germanico al bieco razzismo in stile americano è una squallida operazione letteraria che la dice lunga sul livello culturale e di onestà di certi primati… Non sarà bello autocitarsi, ma non posso esimermi dal richiamare due mie precedenti articoli reperibili sul mio blog; nel primo, “Il razzismo Nazista” (http://www.lavvocatodeldiavolo.biz/?p=408), saccheggiando un documentatissimo studio del noto giornalista Alberto B. Mariantoni, mostravo agli idioti come quelli del “Covo” ed ai tanti razzisti all’amatriciana, come il Nazionalsocialismo tedesco non si fosse mai sognato di essere antistraniero, antiislamico o stupidamente razzista come certi movimenti americani… Al contrario, i Nazionalsocialisti ebbero ottimi rapporti con movimenti ad essi ispirati che nacquero nel cosiddetto Medio Oriente, nel Sud Est Asiatico e nella stessa Africa; molti nazionalsocialisti arabi ed africani appoggiarono apertamente la politica hitleriana e godettero di ampi finanziamenti da parte del Nazionalsocialismo germanico. Inoltre, in una intervista successiva (http://www.lavvocatodeldiavolo.biz/?p=417), evidenziavo come persino gli ebrei che non avevano mostrato ostracismo ed avversità nei confronti del Nazionalsocialismo poterono vivere indisturbati nella Germania dell’epoca, facendo anche carriera politica e militare. In particolare, citando me stesso:
“Secondo lo storico ebreo BRYAN MARK RIGG autore de “I soldati ebrei di Hitler”, furono ben 150 mila gli ebrei che combatterono per il Reich, fra i quali il feldmaresciallo Erhard Milch, decorato da Hitler per la campagna del 1940, l’Oberbaurat della Marina e membro del partito nazista Franz Mendelssohn, discendente diretto del famoso filosofo ebreo Moses Mendelssoh, l’ammiraglio Bernhard Rogge decorato da Hitler e dall’imperatore del Giappone, il comandante Paul Ascher, ufficiale di Stato maggiore sulla corazzata Bismarck. Gerhard Engel, maggiore aiutante militare di Hitler, il generale Johannes Zukertort e suo fratello il generale Karl Zukertort, il generale Gothard Heinrici, il generale Karl Litzmann, “Staatsrat” e membro del partito nazista, il generale Werner Larzahn decorato da Hitler, il generale della Luftwaffe Helmut Wilberg dichiarato ariano da Hitler, Philipp Bouhler, Capo della Cancelleria del Fuhrer, il maggiore Friedrich Gebhard, decorato da Hitler, il superdecorato maggiore Heinz Rohr, l’eroe degli U-802, i sottomarini tedeschi, il capitano Helmut Schmoeckel… Segue una sfilza di ufficiali, sotto-ufficiali, soldati. Tutti ebrei, o mezzi ebrei o ebrei per un quarto o addirittura per il 37,5 per cento, come il Gefreiter Achim von Bredow. Persino Reinhardt Heydrich, Capo dell’ufficio per la sicurezza del Reich, generale delle SS, diretto superiore di Eichmann, era ebreo da parte di padre ed ebbe l’esenzione da Hitler… Cosa dimostra questo? Semplicemente che sono favole tutte quelle che si raccontano a proposito del razzismo biologico Nazista e dello sterminio sistematico degli ebrei, in quanto non sarebbero esistite le “esenzioni” e/o le dichiarazioni di “arianità” concesse ad ebrei! Né avremmo visto 150 mila uomini collaborare con valore alla eliminazione di loro stessi!”.
Ecco dunque ridicolizzata con i fatti l’affermazione tipica di certi fascisti all’amatriciana che amano equiparare il Nazionalsocialismo ai movimenti razzisti attuali! Lo stesso discorso vale per il Fascismo; è ben vero che Mussolini varò le famose Leggi Razziali del 1938, ma è altrettanto vero che esse contenevano al loro interno tali e tante esenzioni da renderle sostanzialmente inapplicabili a tutti gli ebrei italiani… Si esentavano dagli effetti delle Leggi Razziali tutti gli ebrei che avevano combattuto durante la I Guerra Mondiale, quelli che avevano partecipato alla Marcia su Roma, quelli che avevano combattuto durante la Guerra d’Etiopia e quella di Spagna, nonché i loro parenti… In sostanza, nessun ebreo che aveva mostrato attaccamento allo Stato Italiano ed al Fascismo ebbe nulla da temere da quelle Leggi, mentre molto potevano avere da temere quegli ebrei, soprattutto sionisti, abituati a vivere come parassiti in un Paese che non consideravano la loro vera Patria! Dunque quello che erroneamente viene chiamato razzismo, non ha nulla a che fare con le dottrine deliranti (rimaste Leggi negli USA fino a tutti gli anni 60) che dividono gli uomini fra superiori (bianchi) ed inferiori (negri)… Nel cosiddetto razzismo Fascista e Nazionalsocialista non era certo l’aspetto biologico ad essere privilegiato, anzi! Avete mai visto un ebreo o un negro diventare biologicamente ariani per editto governativo?
Volendo poi giocare sullo stesso sporco piano dei primati “fascisti” del “Covo”, ecco quanto sosteneva Benito Mussolini il 4 giugno 1919 dalle colonne del Popolo d’Italia:
«Se Pietrogrado non cade, se Denikin segna il passo gli è che così vogliono i grandi banchieri ebraici di Londra e di New York, legati da vincoli di razza con gli ebrei che a Mosca come a Budapest si prendono una rivincita contro la razza ariana, che li ha condannati alla dispersione per tanti secoli. In Russia vi è l’ottanta per cento dei dirigenti dei soviet che sono ebrei… La finanza mondiale è in mano degli ebrei. Chi possiede le casseforti dei popoli, dirige la loro politica. Dietro i fantocci di Parigi, sono i Rothschild, i Warburg; gli Schiff, i Guggenheim, i quali hanno lo stesso sangue dei dominatori di Pietrogrado e di Budapest. La razza non tradisce la razza. Il bolscevismo è difeso dalla plutocrazia internazionale. Questa è la verità sostanziale. La plutocrazia internazionale è controllata e dominata dagli ebrei»
Capito? Nel 1919, ovvero quando nessuno in Europa aveva sentito parlare di Hitler! Altro che scelte imposte dall’arroganza dell’alleato Nazionalsocialista! Altro che totale assenza di razzismo nella politica mussoliniana!
Mussolini aveva, ben prima di Hitler, il quadro dello strapotere ebraico molto ben chiaro ed in evidenza, e non ebbe bisogno di nessuna sollecitazione per muoversi non contro gli ebrei in generale, ma contro quegli ebrei che si scagliarono contro la Germania e contro l’Italia in difesa del bolscevismo e delle plutocrazie occidentali controllate economicamente e politicamente da loro confratelli!
Inoltre, a prescindere dalle citazioni riportate dai primati e dal sottoscritto, ogni persona dotata di buon senso sa che nella vita al mutare delle condizioni, mutano anche gli atteggiamenti dei singoli… Mussolini ebbe certamente delle diffidenze nei confronti dello sconosciuto Hitler che pareva scimmiottare il Fascismo italiano, così come, dopo avere combattuto una I Guerra Mondiale a loro fianco, era convinto di potere avere in Francia, Gran Bretagna ed USA dei validi alleati… Ma con il variare delle posizioni, con la vergogna delle Sanzioni volute dai Paesi forti contro l’Italia che tentava di affacciarsi in Africa e con la rivolta dei capitalisti e dei comunisti terrorizzati dall’idea di essere liquidati da questa nuova ideologia che aveva preso piede in Italia e Germania, ma che vedeva movimenti analoghi avanzare in Spagna (La Falange), in Belgio (il Rexismo di Degrelle), in Romania (La Guardia di Ferro di Codreanu), in Ungheria (le Croci Frecciate) e nella stessa Gran Bretagna (le camicie nere di Sir Oswald Mosley), senza contare i Paesi extraeuropei citati nell’articolo “Il razzismo nazista”, non potevano che mutare alleanze e posizioni sullo scacchiere internazionale.
Tanto per mostrare quanto sia ridicolo e patetico il tentativo dei nostri primati del fascismo di fissare un’idea eincendo dal contesto originario poche righe del pensiero di un uomo, eccovi le dichiarazioni che M. W. Churchill fece alla stampa italiana nel gennaio del 1927, durante un viaggio a Roma:
“Il vostro movimento ha reso un servizio al mondo intero. Sembra che ciò che caratterizza tutte le rivoluzioni sia una progressione costante verso la sinistra, una sorta di slittamento inevitabile verso l’abisso. L’ Italia ha dimostrato che esiste un mezzo per combattere le forze sovversive che possono ingannare le masse popolari e che queste, ben condotte, possono apprezzare il valore di una società civilizzata e difendere l’onore e la stabilità. E’ l’Italia che ci ha dato l’antidoto necessario contro il veleno rosso. (“La decomposizione dell’Europa liberale”, pag. 178 – M. Bertrand de Jouvenel).
Questo è lo stesso Churchill criminale che preferì allearsi dapprima segretamente, poi palesemente, con l’URSS di Stalin, al fine di cancellare il Fascismo ed il Nazionalsocialismo dall’Europa…
Terminato di ridicolizzare questi pagliacci senza nome, sena cervello e senza dignità che si arrogano il diritto di parlare di Fascismo senza averne compreso nulla, e per giunta con abbondante utilizzo di falsità assortite, vorrei limitarmi a ricordare ai Camerati giovani, che spesso si fanno cogliere dai dubbi, che nessuna ideologia può essere applicata da diverse persone in diversi Paesi nella stessa identica maniera. Così come ci furono innegabili differenze fra il comunismo in URSS, in Cina e nel resto del mondo, ci sono state e ci sono differenze a volte macroscopiche fra i partiti che nel mondo si richiamano al socialismo o al cosiddetto Partito Popolare… Addirittura, possiamo vedere come nel Partito Popolare Europeo confluiscano diversi partiti italiani che in Patria sono schierati su fronti opposti, così come soltanto in Italia esistono socialisti schierati a destra e socialisti schierati a sinistra…
Indi, pretendere di considerare come cose distinte e separate due movimenti gemelli, per il solo fatto di essere andati al potere in due Paesi diversi, come accadde a Fascismo e Nazionalsocialismo, e di essere stati, quindi, adattati a due realtà molto diverse, è operazione infame e degna dei farabutti che si infiltrano nella nostra area al solo scopo di creare attriti e divisioni.
Leon Degrelle, fondatore del Rexismo in Belgio, chiamò così il suo movimento derivandolo dalla frase “Cristo Rex”… Ma non esitò a schierarsi, per comunanza di vedute, dalla parte della crociata Fascista e Nazionalsocialista contro il bolscevismo, senza nascondersi dietro alla differenza che esisteva fra lui, cristiano di ferro, ed Hitler, che certamente non fu l’esempio del cristiano praticante. Degrelle combatté sul fronte dell’Est e si guadagnò decine di decorazioni, anche per i combattimenti corpo a corpo… Partì soldato e tornò Generale.
Hitler stesso, parlando con Degrelle, ebbe a dirgli: “Se avessi avuto un figlio, lo avrei voluto come Lei”.
Ecco, cari Camerati: io ai topi di fogna che cercano di reinterpretare la Storia a loro uso e consumo, restandosene nascosti dietro all’anonimato per gettare letame sui veri Camerati, preferisco i Camerati veri che si gettarono in prima linea, senza nascondersi, per difendere le loro idee e quelle dei Camerati come loro, indipendentemente dal fatto che esistessero alcune differenze ideologiche fra loro.
A voi la scelta se essere degni di Leon Degrelle o del vigliacco con QI da primate che si firma eroicamente “Tiberio Gracco”!

Carlo Gariglio

www.fascismoeliberta.it

domenica 20 novembre 2011

Consiglio Regionale da' addio ad Equitalia

Vista la gravità della situazione italiana, e in particolare, sarda, segnaliamo con piacere l'articolo di giovedì scorso de L'Unione Sarda (fonte: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/242676)

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Sulla spinta delle proteste popolari capeggiate dal popolo delle partite Iva e sfociate nel digiuno di un gruppo di donne indipendentiste accampate davanti al palazzo della Regione, il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato un ordine del giorno unitario che dà l'addio ad Equitalia, accusata di prelievi forzosi e vessatori.

Il documento impegna la Giunta a trasmettere al nuovo governo, che viene 'sfidato' a dimostrare che non è soggetto ai poteri forti, il disegno di legge costituzionale varato ieri dall'esecutivo di Ugo Cappellacci. L'obiettivo è quello di riscuotere tasse e tributi direttamente in Sardegna attraverso una apposita Agenzia regionale e di trasferirle solo in un secondo momento allo Stato in base alle quote di compartecipazione. Equitalia quindi sparirebbe. In questo modo, secondo Cappellacci, i meccanismi della riscossione verrebbero adeguati alla gravità delle difficoltà economiche in cui si dibattono imprese e famiglie sarde. La proposta prevede una modifica di una legge costituzionale, lo Statuto sardo, e per essere approvata deve passare al vaglio del Parlamento. Il documento, scaturito dopo una discussione in Aula su otto documenti - cinque mozioni e tre interpellanze - proposti da entrambi gli schieramenti, chiede poi alla Giunta un intervento incisivo per una moratoria non onerosa sui crediti vantati dalla Regione e dai Comuni e l'apertura di un tavolo di confronto con Equitalia e gli istituti di credito, provvedendo, nel contempo, a rifinanziare, anche per il 2012, il fondo di garanzia più un altro fondo per la rateizzazione del debito in cambio della liberazione degli immobili d'impresa ipotecati. L'esecutivo dovrà inoltre chiedere al governo nazionale l'attuazione della dichiarazione dello stato crisi per l'economia sarda, la sospensione delle azioni esecutive in atto e il concordato fiscale. Su questo punto e sul fondo di garanzia per rateizzare il debito, il gruppo del Pd si è astenuto ritenendo le due misure "non aderenti alla realtà". Complessivamente, al 2010, sono 64.104 su 160 mila le aziende sarde indebitate con il fisco per oltre 3,5 miliardi di euro, mentre sono 2.351 le imprese isolane che non sono riuscite a fronteggiare la pressione fiscale e hanno dichiarato fallimento. Per il 2011 le previsioni sono in salita del 22%: 70.430 imprese indebitate con Equitalia per circa 4,27 miliardi di euro.

giovedì 17 novembre 2011

Esultate, coglioni, esultate...

C’è un’altra data importante e nefasta nella Storia d’Italia, che va ad aggiungersi, e per molti versi ne è il completamento, a quella dell’otto settembre 1943, la data in cui, mettendo fuori gioco Benito Mussolini con una certa compiacenza del fascismo voltagabbana e truffaldino, il Re nano (dal punto di vista morale, non di statura) consegnava la Nazione nelle mani dell’invasore.

La data fatidica è 13 novembre 2011. In Italia si è compiuto un colpo di Stato. La nostra Nazione perde ogni briciolo di sovranità nazionale, se pur di questa aveva ancora qualcosa, nelle mani di un servo massone e mondialista dell'alta finanza rapace e crudele. 8 settembre 1943: comincia quel percorso di appropriazione delle risorse italiane, che passa per l’anno 1992, quando i massoni mondialisti si incontrarono sul Britannia per farsi consegnare dagli sgherri italiani i gioielli di famiglia, e si conclude oggi.
Il male assoluto, quel Mario Monti che fino a qualche giorno fa era sconosciuto ai più e che già gli eurousurai si preparavano a sistemare sullo scranno di Palazzo Chigi, è ciò che nemmeno il più pessimista di noi avrebbe mai potuto immaginare.
Massone, mondialista, banchiere in servizio permanente ed effettivo della Goldman Sachs, la banca giudaica responsabile della crisi mondiale che ha messo in ginocchio decine di solide e stabili Nazioni, membro del Bilderberg Group e della Trilateral, organismi massonici e mondialisti altamente esclusivi ed esoterici, Mario Monti è l’uomo perfetto delle grandi banche che hanno dissanguato i patrimoni nazionali per essere salvate dopo i loro vergognosi imbrogli, della Banca Centrale Europea di quel Van Rompuy che ha sentenziato, con una chiarezza agghiacciante, che in Italia non c’è alcun bisogno di elezioni, ma di un uomo dell’Europa capace di mettere in atto le riforme ordinate, con la famosa lettera diktat dell’agosto scorso, da Draghi e Trichet: privatizzazioni, svendita delle aziende italiane, dismissioni del patrimonio pubblico, innalzamento dell’età pensionabile per uomini e donne, liberalizzazioni, tagli alla Sanità, alla Scuola, all’Istruzione. E voi, per la maggior parte di sinistra, che lo acclamate e lo incensate come l’uomo nuovo, dimostrate nè più nè meno quello che siete e quello che noi vi abbiamo sempre considerato: degli emeriti coglioni.
Ecco chi è Mario Monti. Il male personificato. Vedere la plebaglia che esulta e che lo acclama come il nuovo liberatore non può non richiamare alla mente gli anni 1943, 1944, 1945, quando, mentre la gioventù italiana ed europea si immolava sui campi di battaglia europei e davanti agli improvvisati plotoni di esecuzione dei partigiani servi dell’usura armata, gli invasori americani entravano nelle nostre città, che avevano ridotto a niente più che ad un cumulo di macerie, celebrati ed osannati da quelle ragazze italiane costrette a prostituirsi con i negri yankees per una tavoletta di cioccolato.
Ma se quelle immagini sono comunque squallide e tristissime, è innegabile che nel secondo dopoguerra vi fu una classe politica italiana che, per quanto strano possa sembrare, si mostrò molto più indipendente (Andreotti, Cossiga, per non parlare di Craxi e di Sigonella) rispetto ai diktat americani di quanto si sarebbe mai osato sperare in quei frangenti. Invece qui non c’è stato un solo nome importante, uno che sia uno, che abbia avuto il coraggio di dire ai cravattai europei che l’Italia è una Nazione sovrana, e non può accettare l’imposizione dall’esterno di misure economiche fatte di lacrime e sangue. E, magari, rimettere in discussione i trattati di Maastricht e dell’usura armata. Avviene invece esattamente il contrario: il fallimento della politica in favore dell’economia si dimostra palese ed esplicito quando un governo ed un Premier democraticamente eletti (e quindi invisi alle plutocrazie e ai massoni cravattari) vengono sostituiti dall’uomo targato Goldman Sachs, che nessuno conosceva fino a qualche settimana fa, per tacitare i mercati e far abbassare lo spread.
Ma, al di la di tutto, emerge un altro fatto incontestabile. Nonostante ormai i suoi propositi siano chiari, espliciti, e non sia più una setta segreta dai riti indecifrabili ma un apparato di potere che è ben conosciuto nei suoi metodi e nelle sue finalità, emerge la capacità della Massoneria di posizionare i suoi uomini chiave negli scranni più alti delle istituzioni nazionali e sovranazionali. C’è da aver paura. Questi ci ammazzano con il sorriso sulle labbra.
Esultate, poveri coglioni, esultate. L’unica cosa che mi auguro è che, quando verrà il momento, almeno ci venga data la soddisfazione di vedervi sanguinare e sbattere i denti per primi.

mercoledì 16 novembre 2011

Intervista a Fascismo e Libertà

Pubblichiamo di seguito l'intervista, realizzata al Segretario Nazionale del Movimento Fascismo e Libertà Carlo Gariglio, effettuata dal gestore del sito Terzo Fronte.

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Cos’è Fascismo e Libertà?

Il MFL-PSN è un movimento politico chiaramente e dichiaratamente Fascista e Nazionalsocialista, nato nel lontano 1991 grazie a Giorgio Pisanò, all’epoca ancora Senatore del MSIDN; scopo principale del MFL-PSN attuale è la lotta senza quartiere a quanti, all’interno della cosiddetta “area”, pretendono di stravolgere il Fascismo inventandosi fratture con gli storici alleati nazionalsocialisti e pretendendo ridicoli avvicinamenti a quel mondo politico giudeo-massone ed occidentale che fu e rimane il nostro peggiore nemico…

Quali sono i punti fondamentali della politica di Fascismo e Libertà?

Noi siamo per il Fascismo storico, che fu combattuto dai rossi, ma anche e soprattutto dalle lobbies finanziarie che dominavano il mondo occidentale, trovando quali unici alleati i movimenti nazionalsocialisti europei, arabi, nordafricani e del Sud Est Asiatico; non siamo, dunque, come i tanti falsari d’area che blaterano a vanvera circa un Fascismo cristiano o cattolico (i cattolici furono i primi a tradire Mussolini, benché egli avesse donato onori e benefici alla Chiesa, mentre l’Islam rappresentò un alleato fedele fino agli ultimi giorni di guerra), o come i razzisti all’amatriciana di casa nostra (che preferiscono, evidentemente, un bianco cattolico ed antifascista ad un arabo islamico di idee nazionalsocialiste), o ancora come i decerebrati che vaneggiano circa presunte volontà mussoliniane di allearsi con i nostri peggiori nemici di USA e G. Bretagna. La strada Maestra è proseguire nel considerare il Fascismo quello che fu nelle idee di Mussolini, ovvero una forma di socialismo nazionalista, epurato dalle cretinate internazionaliste alla Marx, che si erge come Terza Via fra la criminale visione comunista e quella non meno deleteria del liberalcapitalismo di destra.

Come vedete la situazione politico-economica italiana ed europea attuale?

Siamo nelle mani di banchieri appartenenti alla ben nota ed innominabile lobby giudaica, i quali non esitano a rovinare interi popoli per fare i loro sporchi interessi finanziari e speculativi. E proprio in queste ore, in Italia, i banchieri stanno per andare addirittura al Governo, al posto di chi, pur criticabile per mille motivi, aveva vinto democraticamente le elezioni. Stiamo passando da un Governo occulto di banchieri ad uno palese, con l’aggravante di un popolo di cerebrolesi, di destra e di sinistra, che plaudono alla cosa come se fosse l’unica salvezza per l’Italia e l’Europa intera!

Qual è la posizione di Fascismo e Libertà nei confronti di associazioni, movimenti e partiti con forti idee separatiste, in particolare nei confronti di Lega Nord?

Non sprecherei tante parole per certi squallidi figuri: due pedate nel deretano sono l’unica cosa che meriterebbero… Ma più di tutti, le meriterebbero i tanti pseudo-fascisti che stanno comodamente accasati nella Lega ed in altre gruppuscoli antiitaliani perché non hanno i necessari attributi per fare una politica chiaramente Fascista. Come si possa stare in un partito secessionista ed antiitaliano, il cui leader ogni giorno tuona contro i “fascisti” entrati arbitrariamente nella Lega, e sostenere nel contempo una coalizione dichiaratamente e fieramente antifascista, seppur di destra, è per me uno dei grandi misteri della politica italiana.

Quali sono per Fascismo e Libertà le soluzioni più efficaci per affrontare le problematiche sociali ed economiche del nostro paese?

Ritornare allo Stato sociale del Ventennio Fascista, che dava al popolo la sanità gratuita (oggi si pagano i “ticket” per qualsiasi cosa), il diritto di proprietà della casa (oggi un lavoratore non riesce a pagarsi una casa neppure con un mutuo trentennale), gli ammortizzatori sociali (oggi quasi del tutto aboliti), un’istruzione gratuita e completa dal punto di vista teorico e pratico (oggi l’Università se la possono permettere solo i ricchi, ed i laureati non sono in grado di svolgere alcuna professione pratica) e che aveva modernizzato l’Italia con imponenti opere pubbliche (oggi tanti pseudo-fascisti si accodano ai pidocchiosi rossi ed anarchici, giocando a fare i “NO TAV” e dicendo NO a qualsiasi tentativo di modernizzare il Paese).

Ovviamente, per fare questo, occorrerebbe uscire immediatamente da questa Europa di banchieri e rapinatori giudei, ripristinare una moneta nazionale di proprietà dello Stato (cioè senza pagare il signoraggio ai “signori” di cui sopra) e soprattutto uscire immediatamente dalla NATO, con conseguente ritiro di tutte le truppe inviate in giro per il mondo a sostenere le guerre volute da USA ed Israele per fare i loro sporchi interessi; guerre che, è bene ricordarlo in un periodo ove si finge di cercare chissà dove delle risorse finanziarie, costano al popolo italiano migliaia di miliardi e non ci portano alcun beneficio.

In quale situazione, secondo voi, si trova ora l’attuale area di destra della scena politica italiana?

Non è che la cosa mi interessi più di tanto, dato che siamo fieri di non avere nulla a che fare con quell’area ed abbiamo voluto sottolinearlo di recente, aggiungendo alla denominazione storica “MFL” quella di Partito Socialista Nazionale (PSN), al fine di sottolineare fin dal nome come la nostra collocazione non sia affatto di destra, ma intuendo che la domanda sia rivolta verso quell’area che, più o meno, dice sottovoce di rifarsi in qualche modo al Fascismo, posso dire che non solo non vi abbiamo mai avuto a che fare, ma che anche in futuro le cose saranno così, in quanto non intendiamo mischiarci né con quelli che tuttora annaspano per restare affiliati al PDL berlusconiano (Fiamma, La Destra, MIS di Rauti e le varie creature degli infiltrati come la Alessandra Mussolini e Gaetano Saya), né con quelli che dopo essere stati al loro fianco per anni, oggi cercano di prendere per il deretano il popolo riscoprendosi “duri e puri”, come Forza Nuova, che nel 2006 era fiera di sostenere alle elezioni il trio Berlusconi, Bossi e Fini insieme alle sigle sopra riportate. Tanto meno vogliamo avere qualcosa da spartire con le mille sigle e siglette apparse negli ultimi anni con il falso scopo di “unificare”… Chi vuole unificare non crea una sigla nuova al giorno, ma se mai rispetta il lavoro di chi è sulla scena da 20 anni, come il MFL-PSN, unendosi negli sforzi… Anzi, dirò di più: chi crea nuove sigle, spesso e volentieri è un infiltrato di regime gettato nella mischia proprio con lo scopo di rendere ancora più divisa e litigiosa un’area politica che, se unita e ben disciplinata, potrebbe fare molta paura al regime. A questo proposito ho scritto un recente articolo, visibile a questo indirizzo: http://www.lavvocatodeldiavolo.biz/?p=758

Credete possibile la creazione di un unico partito di destra?

E’ un problema che non ci tocca; chiedetelo ai vari Storace, Fiore, Romagnoli, Rauti… E magari anche ai loro “fratelli maggiori” Fini, Berlusconi, La Russa, Bossi… Noi siamo interessati ad un unico partito Fascista e Nazionalsocialista, che già esiste, sia chiama MFL-PSN, e sarebbe certamente molto più grosso e conosciuto senza le frammentazioni create ad arte dagli infiltrati sopra descritti.

martedì 15 novembre 2011

Non c'è limite al peggio

Avevo appena finito di pubblicare il commento precedente e l’annesso articolo di Paolo Barnard, quando ne ho scoperta un’altra… E nel frattempo continuo a leggere commenti di giubilo per la nomina del losco individuo Mario Monti e Presidente del Consiglio, nonchè lettere alla Stampa di persone felici per la fine dei “17 anni” (SIGH!) di Governo di Berlusconi…

Eccovi, dalle parole della giornalista Ida Magli, pubblicate a questo indirizzo, http://www.italianiliberi.it/Edito11/no-questo-no.html, la vera biografia del “galantuomo” specchiato Mario Monti.

Occhio a non vomitare!

Carlo Gariglio

www.fascismoeliberta.it

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No! Questo No!

di Ida Magli
Italiani Liberi | 10.11.2011

No, Signor Napolitano, non sopporteremo una simile nauseante “furbata”. Creare all’improvviso un senatore a vita per far credere che si tratti di un politico e fingere così che l’Italia non si sia consegnata nelle mani dei banchieri, è un sotterfugio intollerabile. Quale disprezzo per i poveri Italiani! Quale disprezzo per la Repubblica e per la politica! Abbiamo, dunque, così la misura della spaventosa miseria civile e morale dei nostri “rappresentanti”. La Bibbia afferma che “Dio vomita gli ipocriti”. Sono certa che non ha mai vomitato tanto.

Senatore a vita il signor Mario Monti? Un cittadino benemerito della Repubblica e di specchiati costumi? Forse non tutti i cittadini lo sanno o se lo ricordano (e su questa ignoranza ha contato, oltre che sul complice silenzio dei politici e dei giornalisti, Giorgio Napolitano nel nominarlo) che Mario Monti è stato costretto, nella sua qualità di Commissario europeo sotto la presidenza Santer, a dare le dimissioni “per l’accertata responsabilità collegiale dei Commissari nei casi di frode, cattiva gestione e nepotismo” messi in luce dal Collegio di periti nominato appositamente dal Parlamento Europeo. La Relazione fatta da questi Saggi al Parlamento, nonostante la prudenza del linguaggio ufficiale, fa paura. Si parla infatti dell’assoluta mancanza di controllo nella “rete di favoritismi nell’amministrazione”, di “ausiliari esterni” e di “agenti temporanei”, di “minibilanci espressamente vietati dalle procedure amministrative”, di “numerosissimi esterni fuori bilancio, ben noti all’interno della Commissione con il soprannome di sottomarini”, che operano con “contratti fittizi”, dietro “raccomandazioni e favoritismi”; di abusi che hanno comportato, con il sistema dei “sottomarini” l’erogazione non controllata di oltre 7.000 miliardi nell’ambito dell’Ufficio Europeo per gli Aiuti umanitari d’Emergenza (miliardi usciti dalle nostre tasche, naturalmente, e che dovevano andare, ma non ci sono arrivati se non in minima parte, ai bambini della Bosnia, del Ruanda morenti di fame). Evidentemente Mario Monti è inamovibile, o meglio può perdere un posto soltanto per guadagnarne uno migliore. Nel 1999, al momento di una caduta così ignominiosa, ha provveduto la successiva Commissione, con presidente Romano Prodi, a riconsegnargli il posto di Commissario. Cose che succedono soltanto nell’onestissimo ambito delle nostre istituzioni politiche. I semplici cittadini vanno sotto processo per gli ammanchi, o come minimo perdono l’incarico.

Perché mai, dunque, dunque, dovremmo affidare a questo signore i nostri ultimi beni? In omaggio, forse, al truffaldino sotterfugio inaugurato dalla Presidenza della Repubblica? I politici che lo voteranno come capo del governo sappiano che, visto che non possediamo nessun altro potere, annoteremo ogni loro “Sì” per cancellare per sempre il loro nome da qualsiasi futura elezione.

Ida Magli
10 novembre 2011