Certamente qualche Camerata o presunto
tale, si indignerà per questo articolo e per le fonti che utilizzerò a
seguire, ma francamente me ne infischio del giudizio di qualche idiota
che ancora non si decide a capire la differenza fra chi fa politica
seguendo dei valori e degli ideali, ed i tanti “mercanti del tempio” che
si infiltrano nel nostro mondo per i loro tornaconti personali, seppure
spacciandosi per Fascisti e Camerati.
Una delle gocce che ha fatto traboccare
il vaso della mia pazienza è stato il sentirmi dire di recente che il
nostro movimento non ha alcuna possibilità di incidere sul panorama
politico italiano, indi, tanto varrebbe sostenere i falsi Fascisti di
Casa Pound Italia, o magari gli ancora più finti Camerati preti mancati
di Forza Nuova e pagliacci assortiti alleati con loro… Magari sarà vero,
noi non siamo riusciti ad incidere quasi per nulla nella politica
italiana, ma non certo per colpa nostra; oddio, magari se i militanti
che ci hanno seguiti nel corso degli anni avessero fatto il loro dovere,
invece di limitarsi a mettersi in tasca una tessera per poi non farsi
mai vedere, né sentire, per un anno intero, le cose sarebbero andate
diversamente… Ma il vero problema non consiste nei tesserati più o meno
incapaci, ma in quelli che la tessera non l’hanno mai voluta fare,
preferendo nascondersi come scarafaggi in attesa di altre formazioni
della cosiddetta “area” più propense a spendere soldi in sedi di partito
pagate chissà come, in faraoniche quanto inutili campagne elettorali,
nonché nel lancio continuo di nuove sigle e nuovi movimenti, il più
delle volte composti dai soli fondatori e da qualche amico di costoro.
Si sa, l’italiano medio è una sorta di
ritardato mentale privo di cultura e soprattutto vigliacco, indi oltre a
non avere dimestichezza con il vero Fascismo, che altro non è se non un
diverso modo di definire il Socialismo Nazionale, mai schieratosi a
destra e fiero di essere stato alleato della Germania Nazionalsocialista
nella guerra del sangue contro l’oro, non ha neppure dimestichezza con i
sacrifici necessari per sostenere un’ideale politico contro tutto e
tutti, rischiando in proprio e soprattutto contribuendo a questa lotta.
Così, come ho denunciato più volte
invano, nel corso degli anni abbiamo visto spuntare per ogni dove
gruppuscoli di falsi Fascisti che si sono inventati di tutto, pur di
essere accettati dall’opinione pubblica e dalla solita innominabile
lobby giudaico – massonica; alcuni, addirittura, a fronte di un falso
“antifascismo” di facciata, raccolgono soldi e finanziamenti proprio da
questi soggetti che si fingono nemici, tipo servizi segreti, ministero
dell’interno e sinagoghe varie.
O Franza o Spagna, purchè se
magna, che tradotto significa: “Lecchiamo il culo alla lobby ebraica,
agli USA, o magari alla Russia e pure all’Europa dei banchieri, purché
ci scappino i soldi per fingerci prodi sostenitori del Fascismo!”
Così abbiamo visto il finto Fascismo
integralista cattolico e nemico dell’Islam, che in realtà fu fedele
alleato del Nazionalsocialismo, il finto Fascismo che ha mutuato il
razzismo volgare nato negli USA ed esportato in Israele, il finto
Fascismo di destra e mille altre porcate che hanno ridotto un’area
politica storica che ha rischiato di governare tutto il mondo, in una
parodia ridicola e patetica messa in piedi da personaggi che in casa
propria si esibiscono in saluti romani assortiti, ma che pubblicamente
smentiscono qualsiasi rapporto con il Nazionalsocialismo per aderire ad
un Fascismo mai esistito e che vorrebbero alleato di USA, Israele e
delle varie comunità ebraiche.
Personalmente sono in politica dal
lontano 1991 (ed ho tanta voglia di uscirne), e da allora ho visto
nascere continuamente movimenti privi di ogni senso: la Fiamma
Tricolore, Forza Nuova, i Nazionalpopolari che poi si scissero formando i
Nazionalsociali, il Fronte Nazionale, fino poi ad arrivare a CPI,
Fratelli d’Italia (i cui membri, checché ne dica la Meloni, si spacciano
per Fascisti!) ed alla atomizzazione rappresentata da decine di
“fiammelle” sorte sulle ceneri del fu MSIDN e della stessa Fiamma
Tricolore.
Potrei anche parlare di certi gruppetti
microscopici nati con il solo intento di fare danno al MFL-PSN, ma non
vorrei dare troppa importanza a questi miserabili falliti, indi evito di
citarli.
Quello che è certo è che in tutti questi
anni la stragrande maggioranza dei sedicenti Fascisti non ha mai
appoggiato in alcun modo il nostro movimento, preferendo in molti casi
attaccarci per questioni ideali e/o personali, quasi come se il nemico
di questi cialtroni fossimo noi, cioè gli unici veri sostenitori del
Fascismo storico e non di una parodia dello stesso.
Decine di sedicenti intellettuali hanno
continuato a discutere di questioni di lana caprina senza appoggiarci,
centinaia di avvocati si sono affrettati ad aderire a questo o quel
gruppuscolo d’area, evitando accuratamente di mostrarci vicinanza (se
non per tentare di truffarci spillandoci soldi senza mai combinare nulla
di buono), mentre migliaia di potenziali militanti hanno preferito fare
i pagliacci a Predappio, in qualche cimitero, in inutili marce
commemorativa… Senza dimenticare le curve degli stadi, dove orde di
sottosviluppati con bandiere Fasciste buttano tempo e denaro
accapigliandosi con altri sedicenti Fascisti, ma sostenitori di squadre
diverse!
Oggi, a testimonianza dello squallore
che li contraddistingue, migliaia di questi scarafaggi nascosti da anni,
spuntano sui famosi social esibendo nelle foto del profilo i simboli di
CPI e FN, invitando votare per loro!
Già, loro incidono sulla politica
italiana, non come noi… Ci dicono di essere attivi nel sociale, regalano
le tessere, aprono sedi fisiche che perdigiorno e debosciati possono
frequentare e addirittura riescono a raccogliere le firme per essere
presenti alle elezioni nazionali, mentre fino a ieri non riuscivano
neppure a presentarsi nei piccoli Comuni ove ci presentiamo noi da quasi
20 anni.
E allora, cari Fascisti all’amatriciana
che siete spuntati dalle vostre tane per sostenere “lorsignori”, fate un
viaggio con il sottoscritto in alcune recenti inchieste giornalistiche,
così magari capirete quali sono i “valori” perseguiti da certa gente e
per quale motivo spesso vi accettano fra le loro braccia senza chiedervi
il pagamento di una quota associativa, quota che si paga regolarmente
per iscriversi a qualsiasi bocciofila, o circolo ricreativo, ma che
tanti sedicenti Fascisti vedono come un furto, se richiesta dal povero
MFL-PSN, che non ha mai preso soldi dai servizi, dalle sinagoghe e men
che meno dall’Europa.
Cominciamo con un simpatico articolo del
25 febbraio scorso, pubblicato su Repubblica e visibile integralmente a
questo indirizzo:
“Ue, così l’estrema destra anti – Europa riesce ad avere soldi da Bruxelles.
Curata da un ex Fiamma tricolore,
l’Alleanza europea dei movimenti nazionali raggruppa diversi
responsabili della destra xenofoba di tutto il continente e ha ottenuto
oltre 2 milioni di euro. In tutto i partiti anti europei
all’Europarlamento nel 2017 riceveranno 7 milioni di finanziamenti su un
totale di 50”
Capito questi prodi “Fascisti” fieri avversari di Europa ed Euro?
“L’Alleanza europea dei movimenti
nazionali, altrimenti detta Aemn, è curata da un italiano, Valerio
Cignetti, ex Fiamma tricolore. Società di diritto alsaziano, l’Aemn
raggruppa diversi responsabili dell’estrema destra di tutto il
continente e dal 2012 è riconosciuta come ‘partito politico europeo’.
Statuto grazie al quale ha incassato pù di un milione e mezzo di euro
dal Parlamento di Strasburgo che sommati ai denari presi dalla
fondazione associata Identità e tradizioni europee, arriva a 2,2
milioni. Senza avere mai eletto un parlamentare. Il trucco consiste nel
raccogliere firme di deputati nazionali e regionali di sette Paesi in
modo da guadagnare il rango di movimento europeo. Il presidente
di Aemn è Bela Kovacs, eurodeputato ungherese di Jobbik, partito noto
per le sue derive antisemite, già al centro di un’inchiesta giudiziaria
per spionaggio in favore della Russia”.
E dunque si sono anche inventati i
partiti finti per ingrassarsi alla faccia nostra, nonostante non si
presentino mai ad un’elezione e non eleggano neppure un cane!
“La compagine per prendere i soldi
della Ue ha usato un semplice trucco: ha copiato lo statuto europeista
del Partito popolare europeo. Per intenderci, il primo gruppo di
Strasburgo, quello della Cdu di Angela Merkel e di Forza Italia. Un
trucchetto elementare per aggirare le regole di Strasburgo, che per
finanziare i movimenti europei chiede che questi rispettino i principi
dell’Unione, libertà, democrazia rispetto dei diritti dell’uomo e delle
libertà fondamentali, a partire dallo Stato di diritto”
Non c’è che dire, una raro esempio di riaffermazione dei valori del Fascismo e del Nazionalsocialismo!
“Stesso discorso vale per l’Ukip e i
suoi alleati, M5S, Partito popolare danese è il vecchio Movimento per
un’Europa delle Libertà e della democrazia, chiuso dopo una serie di
accuse di frode. In tutto i partiti anti europei rappresentati
all’Europarlamento nel 2017 riceveranno 7 milioni di finanziamenti su un
totale di 50.
Spesso l’Europa è l’unica fonte di
entrate per i partiti euroscettici in quanto molti di loro, come Ukip e
Fn, in patria faticano ad eleggere parlamentari. E spesso
usano i soldi in modo fraudolento, tanto che il Parlamento europeo oltre
ad avere chiesto indietro a Marine Le Pen 360 mila euro per l’inchiesta
che ha toccato la sua guardia del corpo e il suo capo di gabinetto,
pagati per lavorare a Strasburgo ma invece impiegati altrove, in tutto
al Front ha chiesto la restituzione di 1,1 milioni. 500 mila euro invece
i soldi che dovrà restituire lo Ukip”.
Chi l’avrebbe mai detto? Questi “partiti” in patria faticano ad eleggere loro rappresentanti!
“Tra i 36 deputati nazionali e
regionali che hanno firmato per dare sostegno ai movimenti nazionalisti
di estrema destra che hanno potuto accedere ai fondi UE pur senza avere
eletti, ci sono anche tre italiani. Secondo Le Monde si tratta di Franco
Cardiello e Daniela Ruffino di Forza Italia e Maurizio Marrone di
Fratelli d’Italia”.
Prendete nota: complici di Forza Italia e Fratelli d’Italia altri fulgidi esempi di valori del Fascismo!
Veniamo ora ad un paio di articoli del
settimanale “L’Espresso”, entrambi dell’8 novembre 2017; il primo è
visibile integralmente al seguente indirizzo:
“Tutti i soldi e le società di CasaPound e Forza Nuova: così si finanziano i partiti neofascisti
I gruppi di estrema destra
puntano a entrare in Parlamento. Grazie ai fondi di società e privati in
Italia e all’estero. Ecco quali sono, tra esercizi commerciali e
misteriosi trust”.
Dio, patria e famiglia. Ma anche
ristoranti, catene di abbigliamento, gioiellerie, barberie, franchising
di poste private, scuole di lingua, startup di comunicazione, imprese
immobiliari, misteriosi trust e qualche strana società offshore.
Dietro la facciata ufficiale dei
fascisti del terzo millennio si nasconde una galassia imprenditoriale
che dall’Italia si allarga a Francia e Regno Unito. Passando per Cipro e
arrivando fino alla Russia di Vladimir Putin. Una multinazionale nera
dove gli ideali di purezza del ventennio si intrecciano alle più attuali esigenze dell’economia di mercato. Con imbarazzanti corollari”.
“Latitanze dorate
Forza Nuova e CasaPound, per quanto diverse tra loro, sono unite da una radice comune. Si chiama Terza Posizione, è un movimento neofascista nato nel 1978 e morto ufficialmente quattro anni dopo. Tra i suoi fondatori, all’epoca poco più che ventenni, c’erano Roberto Fiore e Gabriele Adinolfi. Inseguiti dalle indagini giudiziarie sul terrorismo di destra, fra cui l’attentato alla stazione di Bologna, Fiore e Adinolfi scapparono dall’Italia rifugiandosi in Inghilterra, il primo, e in Francia, il secondo. Quarant’anni dopo, con alle spalle processi e condanne, i due ragazzi sono tornati. Fiore è diventato il segretario nazionale di Forza Nuova, Adinolfi l’intellettuale di CasaPound. Le radici con il passato non si sono però mai interrotte. Almeno quelle degli affari”.
Forza Nuova e CasaPound, per quanto diverse tra loro, sono unite da una radice comune. Si chiama Terza Posizione, è un movimento neofascista nato nel 1978 e morto ufficialmente quattro anni dopo. Tra i suoi fondatori, all’epoca poco più che ventenni, c’erano Roberto Fiore e Gabriele Adinolfi. Inseguiti dalle indagini giudiziarie sul terrorismo di destra, fra cui l’attentato alla stazione di Bologna, Fiore e Adinolfi scapparono dall’Italia rifugiandosi in Inghilterra, il primo, e in Francia, il secondo. Quarant’anni dopo, con alle spalle processi e condanne, i due ragazzi sono tornati. Fiore è diventato il segretario nazionale di Forza Nuova, Adinolfi l’intellettuale di CasaPound. Le radici con il passato non si sono però mai interrotte. Almeno quelle degli affari”.
“Fiore segreto.
Londra, 1980. Per capire l’oggi è
necessario tornare ancora agli anni di piombo, subito dopo la bomba che
uccise 85 persone a Bologna. Quando Fiore arriva in gran segreto nella
Londra di Margaret Thatcher insieme a Massimo Morsello e ad altri
militanti di Terza Posizione, ad aiutarli – si legge in un rapporto
sull’eversione nera firmato dai servizi segreti italiani (Sisde) del
1982 – è la League of Saint George, snodo internazionale della destra
europea, di cui fa parte tra gli altri anche l’ex presidente del British
National Party Nick Griffin. Anni nebulosi, punto di partenza della
carriera imprenditoriale del giovane neofascista italiano. Con un’ombra mai chiarita: «Era
un agente dei servizi segreti britannici (MI6) fin dai primi anni
Ottanta», scriverà in un documento del 1991 letto da L’Espresso la
commissione d’inchiesta sul razzismo e la xenofobia del Parlamento
europeo, gettando un’ombra inquietante sul legame tra Fiore e il Regno
Unito”.
“Francia connection.
Se dal punto di vista ideologico
Forza Nuova è la truppa neofascista più tradizionale, i cugini di
CasaPound rappresentano l’evoluzione moderna del cameratismo. Benché i
contenuti della propaganda politica siano identici, a mutare sono i
metodi. Così mentre Fiore e soci puntano soprattutto ad ampliare la rete
dei contatti internazionali (Forza Nuova ha aperto da pochi anni una filiale negli Usa), i leader di CasaPound hanno lanciato l’assalto al cielo dei consensi in patria”.
“Avanguardia fashion.
I pacchi alimentari, i picchetti, le
occupazioni. Prima gli italiani. L’azione trascina le masse esauste del
degrado delle periferie. Ma c’è un livello di interlocuzione che
CasaPound ritiene indispensabile: gli intellettuali. Per fare cultura le tartarughe di Iannone non badano a spese. L’ultima sfida è l’informazione. Da
tempo è online il quotidiano “Il Primato Nazionale”, recentemente
affiancato dal mensile cartaceo. Periodico sovranista, si definisce”.
Intanto noi poveri pezzenti, ma Fascisti
veramente, abbiamo difficoltà a pubblicare regolarmente il nostro
misero bollettino interno!
“La società editrice de Il
Primato Nazionale è la Sca 2080 e ha un capitale sociale di 100 mila
euro. La prima tiratura del mensile è stata di 20 mila copie”.
Per concludere questo viaggio intorno ai
“valori” condivisi da questi falsi Fascisti, ecco l’ultimo articolo
visibile integralmente al seguente indirizzo:
“Così Casapound prende soldi con il 5 per mille.
Il partito neofascista attraverso una
cooperativa riceve i fondi della quota Irpef. Forza Nuova e Fiamma
tricolore invece incassano fondi da quell’Europa che criticano
continuamente. Ecco come”
“Mamma Europa aiutaci tu. La
richiesta è legittima e la avanzano tutti i partiti. Tuttavia è curioso
che la richiesta di sostegno economico arrivi dal partito-movimento Apf.
Il nome, Alleanza per la pace e la libertà, non tragga in inganno. Non
si tratta di un’associazione di pacifisti. L’acronimo Apf è la casa
europea dei neofascisti. A guidarla è Roberto Fiore, il leader di Forza
Nuova. Lui è il presidente e fondatore di Apf. Del partito-movimento
fanno parte nazionalisti britannici, spagnoli, belgi, slovacchi,
svedesi. Conta tre rappresentanti, che eletti con i rispettivi partiti
nazionali hanno, poi, aderito al progetto di Fiore”.
“Tra i quadri dirigenti di Apf c’è,
per esempio, l’amico di una vita, l’inglese Nick Griffin. Ammirano
Putin, parteggiano per Assad, sognano l’Euro-exit. Tuttavia
nonostante lo scetticismo radicale verso le istituzioni di Bruxelles,
il 19 aprile dell’anno scorso hanno aperto una sede nella cittadella
europea a soli 4 minuti dal tanto vituperato palazzo del Parlamento.
E da due anni li troviamo in coda, come tutti gli altri odiati partiti
del “sistema”, a chiedere le sovvenzioni allo stesso Parlamento. Finanziamenti, cioè, che l’istituzione concede da ormai 13 anni ai partiti politici europei e alle fondazione collegate”.
“La galassia neofascista di Fiore
drena risorse anche tramite fondazioni “amiche”. Negli ultimi due anni,
quelle vicine a Apf, “Europa terra nostra” e Pegasus (sponsorizzata da
Coalition pour la vie et la famille, movimento in cui ha avuto un ruolo
Stefano Pistilli legato a Fiore) hanno ottenuto 649 mila euro. Dunque, sommando le varie cifre i neofascisti di Apf, e quindi Fiore e Forza Nuova, potrebbero incassare potenzialmente più di 1 milione e 200 mila euro.
Non sono tuttavia gli unici nazionalfascisti a chiedere soldi
all’Unione europea. A seguire, infatti, troviamo l’Alleanza europea dei
movimenti delle nazioni (Aemn). I leader sono gli ungheresi di Jobbik.
Ma del gruppo fa parte anche Fiamma Tricolore, con Valerio Cignetti (ex
Msi) che ricopre il ruolo di segretario generale. Tra il 2012 e il 2015
l’Aemn ha già incassato dall’Europa poco meno di 1 milione e 200 mila
euro, mentre è in attesa di riceverne altri 700 mila già concessi per i
successivi anni”.
“Discorso diverso per CasaPound.
Se Fiamma Tricolore e Forza Nuova, infatti, succhiano risorse a
Bruxelles, il movimento di Iannone ha trovato una soluzione alternativa.
Lo fa chiedendo ai contribuenti un aiutino attraverso il 5 per mille.
Il codice fiscale da inserire nella dichiarazione dei redditi non è,
però, quello di CasaPound, bensì della cooperativa l’Isola delle
Tartarughe. La tartaruga è il simbolo dell’organizzazione neofascista
guidata da Gianluca Iannone e Simone Di Stefano. Solo che CasaPound è
ormai a tutti gli effetti un partito, perciò gli spetterebbe il 2 per
mille e non il 5. Gli ultimi dati ufficiali disponibili riguardano il
2015, anno che segna il record di incasso: 41.036 mila euro. A partire
dal 2007 è stato un continuo crescendo. E il confronto con i 4 mila e
pochi spiccioli di dieci anni fa fotografa la crescita degli eredi di Marinetti e Mussolini.
Sommando sei anni contributivi, a partire dal 2010, si sfonda quota 200 mila. Tesoretto
che fa sempre comodo, utile per finanziare feste, banchetti,
iniziative, manifesti. A queste entrate vanno aggiunte le contribuzioni
libere, i tesseramenti (aumentati di molto), le attività sul territorio.
Non c’è che dire, è decisamente cresciuto questo movimento. Un’onda
nera di seimila tesserati, con un centinaio di sedi sparse per l’Italia,
una web radio, associazioni di vario genere, librerie, società
editrici. E con azienda e cooperative di riferimento, come ogni partito
che si rispetti”.
Volge ormai al termine questo squallido
viaggio nel mondo di quanti, grazie alle entrate sopra descritte (ed a
tante altre), si stanno impadronendo del nostro ideale, attirando a sé i
cialtroni che preferiscono appoggiare questi ricchi signori, invece di
dare forza e contributi a chi ha dalla sua soltanto idee ed ideali.
Spero che questo scritto serva a
qualcuno per evidenziare il livello di coerenza di “lorsignori”, nonché i
misteriosi motivi per i quali il nostro piccolo movimento non ha mai
attirato avvocati, imprenditori, politici di lungo corso ed uomini delle
istituzioni; così come, speriamo sia ora chiaro perché il nostro
MFL-PSN non ha Radio, Televisioni, Quotidiani, Settimanali…
E giusto per concludere l’argomento
della coerenza ideale di certi personaggi, vi segnalo un altro articolo
visibile integralmente a questo indirizzo:
“Genova, il portavoce di Casapound che inneggia a Mussolini ma prendeva lo stipendio dagli ebrei”.
“Gabriele Parodi,
cinquantenne, manager di primo piano di Messina da un paio di anni dopo
esserlo stato presso altre società e altri terminalisti, è un dirigente
di casa Pound Genova. Lui stesso il 21 ottobre sul Secolo XIX
si definisce “portavoce di Casa Pound” quando annuncia che il suo
partito si schiera a fianco dei cittadini di Multedo che boicottano
l’accoglienza ai migranti nell’ex asilo Govone.
Ma Parodi è un personaggio particolare che si discosta dalla maggior parte dei simpatizzanti neofascisti che dopo la vittoria in Comune del centro destra sono apparsi, o riapparsi con maggior evidenza, sulla scena genovese.
Passa infatti dal gessato alla maglietta d’ordinanza della tartaruga nera, disquisisce nelle interviste di traffici portuali, mentre nella sua pagina Facebook oltre a foto con Iannone, leader di Casa Pound, e a proclami a favore dell’italianità e contro lo “ius soli” e l’accoglienza ai migranti, o contro gli operai Fiom, ci sono anche numerosi con post inneggianti a Mussolini. Nulla di strano per un militante di Casa Pound.
Ma il risvolto curioso è che nella sua vita da manager Parodi è stato per otto anni, fino al 2015, un alto dirigente di Zim , la società di shipping dello stato israeliano”.
Ma Parodi è un personaggio particolare che si discosta dalla maggior parte dei simpatizzanti neofascisti che dopo la vittoria in Comune del centro destra sono apparsi, o riapparsi con maggior evidenza, sulla scena genovese.
Passa infatti dal gessato alla maglietta d’ordinanza della tartaruga nera, disquisisce nelle interviste di traffici portuali, mentre nella sua pagina Facebook oltre a foto con Iannone, leader di Casa Pound, e a proclami a favore dell’italianità e contro lo “ius soli” e l’accoglienza ai migranti, o contro gli operai Fiom, ci sono anche numerosi con post inneggianti a Mussolini. Nulla di strano per un militante di Casa Pound.
Ma il risvolto curioso è che nella sua vita da manager Parodi è stato per otto anni, fino al 2015, un alto dirigente di Zim , la società di shipping dello stato israeliano”.
Ovviamente, gli articoli citati
provengono da giornali antifascisti, quindi non hanno alcun interesse ad
evidenziare un piccolo particolare: non è che quelli di CPI e soci sono
Fascisti che prendono soldi e contributi dalla lobby ebraica, ma se mai
costoro non sono affatto Fascisti, ma stipendiati da certi personaggi
proprio per ridicolizzare il Fascismo e renderlo sempre meno credibile,
Questo è l’unico appunto da fare ai pennivendoli che vorrebbero
associarli a noi. Quindi, cari Camerati e presunti tali, correte a marzo
a votare questi squallidi individui, e correte ad evidenziare sui
vostri inutili profili Facebook il vostro grugno affiancato ai simboli
di CPI e/o FN… Tanto con loro non rischiate certo denunce ed ostracismo
sul lavoro come evidenziando il nostro simbolo.
Solo, fate un favore al mondo ed a voi stessi: piantatela di definirvi Fascisti, non vi si addice; di “destra” basta ed avanza!
Carlo Gariglio
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