Guardate questa foto, relativa all'ultimo sbarco di "migranti" sull'accogliente suolo italico: essa trasuda disperazione e dolore.
Il clandestino con la maglietta gialla è palesemente fuggito da uno dei famigerati "all you can eat" libici, mentre quello col cappello rosso è stato rinchiuso per anni dentro una sala pesi; è commovente lo sguardo del clandestino all'estrema destra, reduce da una pericolosissima abbuffata in pizzeria.
Soddisfazione e commozione per il povero cagnolino, che ha sostenuto il suo padroncino anche nel momento più difficile: quello del tatuaggio tribale, tipica tortura dei mercanti di uomini. Grazie alla Guardia Costiera non finirà mangiato vivo in mezzo alla strada.
Soddisfazione di Laura Boldrini: "E altre 11 pensioni le abbiamo pagate!"
A Quartu Sant'Elena è stata
sgominata una banda di africani che facevano rapine col coltello; a
Cagliari un clandestino, sempre africano, ha quasi distrutto un
supermercato perché pretendeva di andare via senza pagare; sempre a
Cagliari è stato finalmente intercettato il marocchino che, con la scusa
di comprare bottigliette d'acqua e qualche panino, rubava merce come
caviale, superalcolici, creme per la pelle (non vorrete che i poveri
clandestini abbiano la pelle screpolata o
mangino quello schifo dei centri di accoglienza!); non si trovano,
invece, i clandestini ospiti di un centro di accoglienza che, poco prima
di far perdere le loro tracce, hanno fatto razzia di biciclette a
Sestu.
Il quotidiano
bollettino di guerra di una Nazione un tempo gloriosa, ora sotto scacco
di criminali e parassiti stranieri, che possono spadroneggiare solo perché i
traditori della sinistra - istituzionale e non - non sono ancora stati
messi tutti al muro per alto tradimento.
La storia che vi raccontiamo non
la sentirete sui giornali italiani o in TV: troppo abituati a stare in
ginocchio, a compiere fellatio ideologiche ai santoni del politicamente
corretto (Myrta Merlino docet) per descrivere gli antifascisti americani per
quello che sono (come tutti gli antifascisti, del resto): terroristi, banditi
ed assassini.
Questo avvenimento, che è solo l’ultimo
in ordine di tempo, rende bene l’idea del livello di delinquenza, misto ad una
arrogante certezza di impunità, che agita gli antifascisti americani, i quali
si possono permettere di mettere a ferro e fuoco una Nazione tra gli applausi
dei soloni radical chic (fino a che gli incendi e le devastazioni non toccano
la loro villettina con giardinetto fronte e retro, ovviamente!).
Aveva 24 anni, Jessica, mamma di
una bambina di 3 anni. Camminava tranquillamente per le strade di Indianapolis,
e quando a quei terroristi di “Black lives matter” che le hanno chiesto di
inginocchiarsi a baciare i loro stivali ha risposto che “All lives matter”
(Tutte le vite contano), ha continuato a passeggiare mano nella mano con suo
marito. Invece i terroristi l’hanno attesa qualche isolato più in là e l’hanno
freddata alla testa. Non una parola, non un insulto: in pieno stile brigatista
Jessica è stata freddata, una vera e propria esecuzione partigiana, senza che
il marito avesse nemmeno il tempo di reagire. Jessica muore per questo: sparata
in testa per aver affermato l’ovvio, per aver detto che tutte le vite contano.
Un movimento di criminali che
incita apertamente al terrorismo ed all’omicidio razziale, che distrugge interi
quartieri e città, che giustizia con esecuzioni terroristiche le persone che
incrocia per strada: cosa accadrebbe se una cosa del genere venisse fatta non
dal Black Lives Matter, bensì da una qualunque altra formazione politica o,
peggio ancora, dalla destra? La risposta la conosciamo.
È il caso di armarsi per
prepararsi ai tempi che arriveranno? Si, probabilmente. Se è vero che in Italia
le “mode” americane arrivano sempre qualche anno dopo, presto saremo costretti
anche noi a difendere, armi spianate, le nostre abitazioni ed i nostri negozi.
L’antifascismo andrà affrontato
per quello che è: terrorismo, violenza e morte.Oggi come ieri.
Articolo del Segretario Nazionale del Movimento Fascismo e Libertà - Dott. Carlo Gariglio
Racconto questa poco edificante storiella per fare capire a tutti che il
fenomeno delle Sardine, cioè stupidi figli di papà senza arte, né
parte, non riguarda solo la sinistra italiana, ma è ormai trasversale.
Chi mi conosce sa bene che, a differenza degli “eroi” da social, da
quando faccio politica, ho sempre messo in bella vista nome, cognome,
indirizzo e telefono su qualsiasi volantino, stampato e materiale di
propaganda vario.
Tuttavia, da alcuni anni ho smesso di rispondere
al telefono a chi non è nella mia rubrica, o a chi non si annuncia in
forma scritta evidenziando motivi seri; troppo tempo sprecato a
chiacchierare con falliti di ogni risma, che ogni volta si annunciavano
come leader di gruppuscoli costituiti da veri “fascisti” ai loro ordini…
Per non parlare degli infiltrati giudei che si lamentavano per la
nostra alleanza con il nazionalsocialismo (come se il Duce si fosse
alleato con i giudei…), o per l’alleanza con l’Islam, o per il
“tradimento” delle origini e delle tradizioni cristiane…
Anche se i
più fastidiosi e disgustosi sono sempre stati quelli che prima fondavano
ridicole sigle composte da 2 – 3 pseudo fascisti e poi ci contattavano
proponendo alleanze, collaborazioni e magari il confluire nel loro
gruppo da sinagoga!
Chi vuole fare politica nel MFL-PSN, o
collaborare in qualsiasi modo, deve semplicemente tesserarsi e mettersi a
disposizione; regola che, per quanto semplice da comprendere, non è
stata ancora capita neppure dai miei più alti dirigenti.
Pochi
giorni fa noto qualche decina di chiamate dallo stesso numero; penso al
solito call center, ma a fine giornata arriva una mail: un tizio
sconosciuto vuole parlarmi… Gli suggerisco, dato che mi ha scritto, di
spiegarmi chi è e cosa vuole in forma scritta.
Risponde di essere
“leader” di un gruppo giovanile Fascista (sarà facile!), composto da 60
Fascisti ai suoi ordini… Che diventano 100 alla mail successiva, perché
non aveva contato i 40 in fase di valutazione!
Ovviamente questi
prodi “Fascisti” non pensano affatto ad aderire al movimento: vogliono
diventare la nostra organizzazione giovanile…
Non sono mai stato
favorevole alle organizzazioni giovanili, poiché se una persona si
interessa alla politica, non capisco perché debba limitarsi ad azioni da
bamboccio e non impegnarsi direttamente nei temi che interessano gli
adulti, ma non è questo il punto.
Spazientito per tutto questo
blaterare di “Fascisti”, “Camerati” e quant'altro, spiego che il minimo
indispensabile che ci si possa attendere da qualcuno che voglia fare
politica in nome e per conto del MFL-PSN è il tesseramento.
Apriti
cielo! Il bamboccio abituato alla paghetta di papà si indigna… 40 €
annui sono un furto, bisogna badare alle idee e non ai soldi!
Ovviamente pensa ai suoi soldi, perché sui nostri (stampa di tessere e
bollini adesivi annuali, acquisto all'ingrosso di spillette da fornire
ai vari parassiti come lui, cura e redazione di un mensile online da
spedire in pdf, buste e francobolli per andargli il tutto comodamente
all'indirizzo di papà) crede di avere pieni diritti… Senza considerare
che il nostro è l’unico movimento politico che non riceve contributi da
nessuno, e che non ha alla spalle organizzazioni delinquenziali (come
capita agli illustri “camerati” dell’area) che gli permettono di
incassare migliaia di Euro e magari di essere presente alle elezioni
europee pur avendo risultati dello 0,0%!
Mando l’idiota a quel paese
e lo diffido dal farsi risentire, ma il giorno dopo, giusto per
mostrare la sua “potenza di fuoco” in stile Conte, il coglione mantenuto
mi fa arrivare più di 40 E-mail da parte di presunti suoi militanti per
sostenerlo… Ovviamente almeno l’80% delle mail è scritto dallo stesso
coglione, e quasi sempre da indirizzi fantasma e senza firma… Un
militante, un legionario, un iscritto…
Neppure bambini di 6 anni potrebbero concepire simili bassezze!
In tutte le mail ci sono lamentele per avere trattato male il “leader” e
soprattutto offese varie per non essere veri “camerati” (chissà perché
non parlano di “compagni di biberon”… Sarebbe più adatto!) e per pensare
solo ai soldi.
In verità almeno tre mail sono certamente vere: tre
membri del gruppo che, nonostante questo, mi invitando a diffidare di
quel coglione del loro leader, interessato solo a farsi un nome ed a
cercare di assorbire il nostro movimento!
Capito? Non ci hanno
fermati, in questi 29 anni di vita, né gli sbirri, né i magistrati, né i
tanti infami che hanno tentato di impadronirsi del movimento in ogni
modo, ma dovrebbero riuscirci la banda dell’asilo infantile che pretende
di comandare in casa altrui e senza neppure prendersi il disturbo di
aderire al movimento!
Generazione di falliti, smidollati ed
invertebrati, che spero di vedere sparire presto sotto i colpi dei negri
che ci stanno invadendo e che certamente non avranno difficoltà a
sopraffare queste piccole merde che si faranno mantenere da papà fino a
40 anni ed oltre!
Escrementi senza ideali, che spendono ogni mese
cifre folli per tatuaggi, piercing, movida, smartphone e giga vari, ma
che ritengono intollerabile l’idea di investire 40 € annui in un’idea
che fingono di volere sostenere!
E poi vi stupite se faccio il tifo per gli immigrati, gli islamici e magari l’ISIS?
Dovrei difendere un popolo di merde con la mascherina, antifascisti,
giudei, cattolici e soprattutto falsi Fascisti che spuntano come funghi
per danneggiare le nostre idee? Gente pronta a schierarsi con chiunque
non gli chieda di investire meno di 3,50 € al mese per sostenere un
movimento politico nel quale dicono (fingono) di credere?
Per questa
gente non solo approvo l’idea dell’aborto al nono mese di gravidanza,
ma anche quella dell’aborto retroattivo fino al compimento del 18 ° anno
di vita!
Per la cronaca, il gruppetto di escrementi si definisce
pomposamente “LIL”, che non è il nome di un cane, ma l’acronimo di
Legione Italiana Littoriale…
L’unica notizia di questi ridicoli
bambocci l’ho reperita su Twitter e la condivido con voi con questa
foto… Ben 5 “followers”… Si vede che gli altri 95 membri non avevano
tempo di sottoscrivere!
Continua
senza sosta l’invasione della Nazione da parte dei parassiti africani. Nessun controllo
da parte delle autorità, nessuna presa di posizione da parte del Governo,
nessuna iniziativa tesa non dico tanto fermare, quanto almeno arginare quello
che si configura sempre più come un assalto alle coste italiane da parte di
genti straniere che, come i numeri affermano impietosamente, non scappano da
nessuna guerra.
In
questa volontà sistematica e diabolica di disintegrare la Nazione, di
annullarla dal punto di vista etnico, prima ancora che culturale, c’è un dato
di fatto che farebbe sorridere, se non fosse tragico: mentre gli italiani sono
stati chiusi per mesi in casa, buona parte delle loro attività distrutte (si
pensi ai ristoratori – buona parte di loro non è riuscita a riaprire – ed,
ancor più alle discoteche, che rimangono chiuse, con gravissime ricadute
economiche anzitutto sulle attività, e poi sul turismo), costretti per mesi a
compilare una autocertificazione anche solo per andare in bagno, il tutto per scongiurare
una pandemia che l’OMS non ha mai dichiarato e che, come dimostrano i dati
scientifici, ammesso e non concesso che ci sia mai stata oramai è
definitivamente scomparsa, gli invasori africani arrivano senza alcun controllo
sanitario, spesso e volentieri malati di Covid-19.
In
queste ultime ore sono decine i clandestini sbarcati, ovviamente senza alcun
controllo, molti di loro malati, come dicevamo, di Coronavirus. Alcuni sono
fuggiti da un centro di accoglienza in Calabria, pronti a portare la malattia
ovunque; altri sono stati visti bighellonare sulla strada statale 554, l’arteria
principale che unisce la Sardegna da nord a sud e che taglia la Regione quasi
per tutta la sua parte centrale, spesso e volentieri in bicicletta (inutile
dire che la 554 è una strada a scorrimento veloce ed in bicicletta è vietato
andare, perché pericolosissimo): sarà un caso che molti abitanti di una vicina
cittadina, Sestu, abbiano denunciato le sere precedenti almeno una decina di
furti di biciclette?
Gli
italiani a casa, braccati da droni e volanti della municipale, costretti a
rispettare le regole per contenere una pandemia inesistente ma che ha avuto il
potere di buttare giù il PIL italiano a -20, ed i clandestini in giro a
bighellonare, senza che nessuno dica un “ba”.
In
sottofondo la notizia che il Governo ha deciso di prolungare ulteriormente lo stato
di emergenza fino al 31 dicembre. “E’ per essere più veloci ed attivi se l’emergenza
dovesse arrivare in autunno”, dicono.
L’emergenza,
qualcuno lo faccia notare a Rocco Casalino ed a Giuseppe Conte, c’è già: una
Nazione in piena recessione economica, umiliata ad elemosinare in Europa i
soldi che lei stessa ha dato negli anni precedenti (con la UE siamo in attivo
di +100 miliardi, qualcosa come almeno 6/7 finanziarie medie), che si vede
trattare a pesci in faccia da gente conosciuta per le puttane esposte in
vetrina, i paradisi fiscali e la droga venduta a buon mercato, che vede il suo
prodotto interno lordo crollare e le sue attività economiche chiudere a migliaia
al giorno, in cui bande di predoni africani scorrazzano impunemente a rubare,
uccidere, stuprare, spacciare.
I barbari, dentro e fuori la Patria, si accampano per fare bottino. Noi, però, non siamo certo i Romani.
Il
Movimento 5 Stelle si indigna perché la concessione del Ponte Morandi
di Genova, mai revocata dai 5 Stelle alla famiglia Benetton, è stata
rinnovata dal Governo di cui i 5 Stelle costituiscono il Partito di
maggioranza.
E' semplicemente incompetenza oppure urgono degli psicologi a Palazzo Chigi?
Se non ci fossero 43 morti sulla coscienza della
Nazione ci sarebbe da ridere per l'arroganza di questi miserabili debosciati.
L’Italia
è l’unica Nazione che permette l’ingresso di centinaia di clandestini al
giorno, senza alcun controllo delle frontiere e senza attuare alcun protocollo
sanitario – tanto che sono diversi i casi di clandestini malati di Coronavirus –
ma blocca in aeroporto, come pericolosi criminali, turisti stranieri che sono
venuti in Italia con lo scopo di investire sul Nostro territorio.
È
accaduto in Sardegna, e precisamente all’imprenditrice oristanese Federica
Fanari, sbarcata il 1 luglio scorso all’aeroporto di Elmas con degli amici
americani che avevano tutta l’intenzione di dare un’occhiata al territorio
sardo per avviare alcune attività imprenditoriali. Una vera e propria manna dal
cielo, per una delle Regioni più povere non solo d’Italia, ma addirittura d’Europa,
piegata ulteriormente dall’emergenza Coronavirus.
Il
gruppo, però, è stato bloccato in aeroporto e poi rispedito indietro. Il TAR
Sardegna ha poi confermato che quel rispedimento era illegittimo, ma intanto la
figuraccia fatta dallo Stato Italiano resta: gli americani investiranno i loro
soldi altrove, in una Nazione che non sia governata da criminali.
La
figuraccia mondiale è immensa: chi entra nel Nostro territorio rispettando le
regole viene fermato e rispedito indietro come un pericoloso criminale, ma intanto
chi arriva su barconi, barchini e navi ONG sbarca tranquillamente, perfino se ha
il Covid, come la cronaca ha ampiamente documentato.
In
sintesi: noi, poveri coglioni italiani, siamo stati bloccati per mesi, le
nostre attività economiche sono state messe in ginocchio (almeno quelle delle
partite IVA e degli imprenditori, i soli veri creatori di ricchezza, a fronte
di una pletora di parassiti del settore pubblico – in primis gli insegnanti –
che ha continuato a ricevere lo stipendio senza minimamente lavorare), dovevamo
produrre l’autocertificazione anche per andare in bagno, il tutto mentre l’Italia
era ed è terra di conquista di ONG e scafisti vari; contemporaneamente le
persone normali, che prendono un aereo per venire in Italia, e non come
turisti, ma addirittura come investitori, cioè per creare ulteriore ricchezza
in un territorio che diventa sempre più povero, vengono respinti e rimandati
indietro.
Verrebbe da dire che siamo
governati da incompetenti, ma la situazione è addirittura peggiore. Siamo
governati da incompetenti e criminali, la cui azione, ogni singolo giorno, ogni
singolo minuto, è quella di disintegrare la Nazione. O quel che ne resta.
A
Campiglia Marittima un clandestino, appena scappato da un centro di
accoglienza, cucina un gatto in mezzo alla strada, dopo averlo selvaggiamente
pestato a terra (come si vede dalle macchie di sangue del filmato che lo ritrae
mentre una donna si indigna, facendogli notare che se ha i soldi per le
sigarette evidentemente ha anche 1 euro e 50 per comperarsi un panino, e lui la
minaccia con un bastone); a Rosarno, in Provincia di Reggio Calabria, un altro
clandestino gira tranquillamente in motorino, tenendo un gatto – si spera già
morto, per il bene della povera bestiola – per una zampa, tra lo sconcerto dei
passanti.
Guardo
la mia cagnolina, una creatura indifesa di sette chili che dorme accucciata ai
miei piedi, e penso che se mai dovessi assistere ad una scena simile potrei
anche uccidere.
Mi
chiedo, però, di che cosa vi scandalizziate.
Una
classe politica di criminali ha permesso, negli ultimi 10 anni (unica eccezione
il primo governo Lega-5 Stelle, con Matteo Salvini che ha provato almeno a
contenere l’invasione della Nazione ed è finito sulla graticola mediatica e giudiziaria),
l’ingresso di centinaia di migliaia di criminali, di parassiti e di malati di
mente, che lapidano pappagallini indifesi mentre svolazzano al parco (è successo
all’uccello del noto attore comico Enzo Salvi, che, intromessosi per cercare di
difendere il suo animale, è stato pure picchiato), che cucinano animali d’affezione
in mezzo alla strada, una pratica barbara che noi italiani abbiamo praticato
solo durante la guerra e nell’immediato dopoguerra, e di certo non ne andiamo
fieri.
Ma
davvero: di cosa vi stupite? Avete già dimenticato il caso di Pamela
Mastropietro o di Desiree Mariottini? La prima è stata fatta a pezzi,
presumibilmente ancora viva, dopo essere
stata violentata e drogata, e messa a tranci dentro due valigie poi
abbandonate, diversi organi mancanti, presumibilmente utilizzati in qualche
rituale selvaggio; la seconda è stata drogata, portata in un casolare
abbandonato e poi ripetutamente violentata da almeno una dozzina di
clandestini, e poi lasciata lì a morire, ed una volta morta l’hanno stuprata
nuovamente.
Oppure
potreste chiedere agli abitanti dell’isola di Lampedusa, che di stranieri che
cucinano cani e gatti ne sanno qualcosa già da almeno una decina d’anni (eppure continuano a votare a sinistra: rappresentazione plastica della coglionaggine degli italiani).
Forse
è il caso di rinfrescarvi la memoria, e ricordarvi cosa dicevano i due amici di
Oshegale, il galantuomo che ha ucciso Pamela Mastropietro, in una
intercettazione dei Carabinieri:
Desmond: «L’ha tagliata… l’ha tagliata,
l’ha tagliata», «Gli ha tolto l’intestino… è molto coraggioso (inteso Innocent
Oseghale)»
Awelima: «Quell’intestino forse l’ha
buttato nel bagno»
D.: «L’intestino è lungo. Come puoi
buttarlo dentro al bagno?!»
A.: «L’intestino poteva tagliarlo a
pezzi»
D.: «Tagliarlo in pezzettini?»
A.: «Sì. Pezzi, pezzi. Così buttava a
pezzetti. Così sarebbe stato più facile… Forse lui (inteso Innocent) ha già
ucciso una persona così».
D.: «Gli ha tolto tutto il cuore»
A.: «Poteva mangiarlo. Perché non l’ha
mangiato?»
D.: «Poteva metterlo in frigo»
A.: «Lo metteva in frigo e cominciava
a mangiare i pezzi»
D.: «Così sarebbe stato meglio per lui
mangiare il corpo»
A.: «Sarebbe stato meglio. Avrebbe
avuto solo il problema per la testa, quella avrebbe dovuto buttarla. Tutto il
resto invece lo metteva dentro il frigo e poi quando voleva lo cucinava.
D.: «Faceva il brodo»
A.: «Sì, continuava a mangiare il
brodo poco a poco»
D.: «Se lui avesse avuto un
congelatore grande, avrebbe potuto metterlo lì»
A.: «Poi lui quello che non riusciva a
cucinare, lo buttava piano piano…»
D.: «Però lui ha detto che non è stata
lui a tagliarla e forse per questo stanno ancora investigando»
A.: «Per questo stanno cercando
qualcun altro»
Vi
sembra così inconcepibile che persone che fanno cose simili a degli esseri
umani, a delle ragazzine, e che hanno il sostegno e l’approvazione dei propri simili, non abbiano alcun problema a
farlo con gli animali?
Potreste
rispondere che gli stranieri che si macchiano di atti simili siano una
minoranza, a fronte di tanti altri che vengono qui per migliorare la propria vita
ed integrarsi. Sbagliato. Gli stranieri sono tra il 5 e l’8% della popolazione
ma delinquono per quasi la metà per quanto riguarda i reati contro la persona
(aggressioni, scippi, violenze sessuali, omicidi); al 1 gennaio 2018 gli
stranieri presenti in Italia – tra regolari ed irregolari (questi ultimi sono
la maggior parte e, tenetevi forte, vi do’ una notizia: contrariamente ai
regolari, che sono pochissimi, non contribuiscono a pagarci le pensioni,
casomai fanno solo la raccolta di pomodori ad 1 euro e 50 l’ora, in condizioni
da schiavi, per la gioia della Bellanova), erano poco più di 5 milioni: ebbene,
nelle carceri italiane un terzo dei detenuti è straniero. Riepilogando: una
piccolissima parte della popolazione, al massimo l’8%, riempie le carceri per
un terzo e compie metà dei reati contro la persona: c’è un problema di
incidenza dei reati e di proporzionalità? Si. Significa che abbiamo fatto
entrare in Italia centinaia di migliaia di subumani che non possono – né tantomeno
vogliono – integrarsi qui, e che anche se volessero non hanno i minimi mezzi
culturali ed economici per farlo? Si. Nei loro Paesi è pure peggio? Si. Leggetevi
Paolo Barnard, giornalista che non può certamente essere accusato di essere
Fascista, e che non può essere Fascista ve ne accorgerete dalla cazzata che
spara alla fine articolo che vi proponiamo (del resto ha fatto un articolo
interamente contro i selvaggi africani, doveva equilibrare in qualche modo con
una sana professione di antifascismo), e che è reperibile solo sul sito di
Maurizio Blondet, nemmeno sul sito di Paolo Barnard stesso, chissà perché. Il grassetto
è mio, non dell’articolo originale:
“L’avete vista la foto qui sopra? No, guardatela ancora, prima di leggere.
No, non è colpa nostra qui, no. Un attimo e vi spiego chi è quel bimbo, e c’è
da vomitare sui NEGRI.
Non capivo, non mi ci racapezzavo. Ero nell’ex Rhodesia, al confine con lo
Zambia, e vedevo queste donne accasciate per le strade a chiedere l’elemosina.
Sapete com’erano? Eramo mostri inimmaginabili neppure dal peggior make up
artist della Hollywood dell’horror. Partite dai seni, se ancora li avevano, e
andate in su. Normalmente ci sono le spalle e il collo e il volto, no? No.
Quelle donne negre sopra i seni avevano una colata di carne fusa putrefatta a
forma di cono, con talvolta due buchi in alto che dovevano essere stati gli
occhi. Le vedevo con una mano tesa a chiedere l’elemosina. E sapete voi bella
gente chi erano?
Erano donne che i NEGRI, i NEGRI dell’Africa LIBERA DAI PORCI INGLESI,
AMERICANI, MULTINAZIONALI E ALTRI BASTARDI, erano donne che i negri prendevano legavano a un albero, gli mettevano un
copertone d’auto attorno al collo inzuppato di benzina e gli davano fuoco[pratica, del resto,
ampiamente utilizzata dall’African National Congress, il partito di Nelson
Mandela, ndA]. Quando il cranio il collo
e le spalle si erano fuse in un orrore di ustioni liquefatte, spegnevano il
fuoco, poi appena le donne si
riprendevano, quelle che non morivano, le mettevano in strada a fare l’elemosina
col sistema del racket, la quota al pappone.
E aspettate: credete che i negretti che passeggiavano per i fatti loro si
fermassero ad aiutarle? No, nessuno, nessuno neppure le cosiderava, erano
‘paesaggio’. I bravi normali negri.
E il pappone di queste povere atroci donne non era Goldman Sachs, o
Whitehall, o la Monsanto. No, erano NEGRI, che alla faccia di quel falsario
venduto alla Rand Corporation e al Fondo Monetario di Nelson Mandela, erano e
rimangono delle bestie in così tanti casi dove i bianchi non c’entrano e
mai c’entrarono (i bambini soldati della Liberia? eh? chi li recluta? Bush? La
Fiat? Putin? Perché i ‘bravi negri’ non si rifiutano di farlo anche se
fosse Soros a pagarli? eh?). I negri
d’Africa sanno essere le peggiori bestie disumane del pianeta. E gli inglesi
non c’entrano più un cazzo oggi.
Ora il bambino della foto.
In Nigeria il bambino di 5 anni della foto sopra arranca per le strade
fortunato di essere ancora vivo. E’ infestato dai vermi, pesa un terzo di un
nostro bimbo della stessa età. Nooo, chi l’ha ridotto così non è Goldman Sachs,
o Whitehall, o la Monsanto. Lo hanno ridotto così i NEGRI dell’Africa, gente
che ancora in immense maggioranze crede alla stregoneria, alla magia nera, e questo bimbo, come decine di migliaia come
lui, è stato accusato di essere… no, no, giuro sulla mia vita che non è una
provocazione… E’ stato accusato…
… di essere una strega.Lo hanno torturato, a 5 anni, lo hanno
torturato. Poi bambini così li cacciano dalle loro madri e dai villaggi, ed
ecco come li riducono, a 5 anni, i NEGRI dell’Africa. Ci ha pensato una
donna danese a lanciare al mondo la verità di cosa sti fetenti NEGRI
dell’Africa sanno fare ai loro simili. Lei si chiama Anja Ringgren Lovén e ha
fondato una ONG per questi poveri inimmaginabilmente straziati piccoli. Affermo
con assoluta certezza che le Capò dei Lager Nazisti mai arrivarono a infliggere
ai piccoli ebrei torture di questo tipo prima di ammazzarli. I negri…
Questa cosa mi perseguitava la coscienza ogni volta
che ero in Africa e vedevo, e io vedevo cazzo che orrori indicibili erano
perpetrati da negri su negri, e cazzo, l’imperialismo NON C’ENTRAVA PIU’ NULLA.
E’ CHE SONO BESTIE LORO, non tutti certo, ma a milioni lo sono.Non sono stati
gli inglesi che hanno insegnato ai negri a uccidere i negri albini per cavarne
gli occhi nelle credenza che mangiarli curi le loro malattie. Non mentiva
il missionario veneto che mi soccorse quando ero alla disperazione nella
baraccopoli di George Compund in Zambia, e che mi disse: “Sono 16 anni che tento in
tutti i modi di elevare questa gente al di sopra della bestialità, ma non ce la
fanno, e qui non c’entrano la multinazionali”. A 50 metri dalla sua
parrocchia vidi un infante di meno di 5 mesi abbandonato nell’indifferenza dei
genitori in una pozza di acqua e carbone, nudo e semi affogato. Urlava aiuto,
io ero in agonia, ma nessuno intorno lo considerava.
Quando un qualche timido ma erudito storico dell’Africa all’università di
Bologna osò nel 1994, l’anno del genocidio del Rwanda, dire che sti negri, sti Hutu e Tutzi, si erano massacrati in quel
modo di routine per secoli prima del 1994, fu zittito dalle ’belle anime’
perché non si doveva dire che i NEGRI sono spesso le peggiori bestie del
pianeta. Bisognava dire che la colpa era dei Belgi, dei Francesi, dell’ONU,
e di certo una parte la fecero, ma no, erano secoli che si massacravano
così. Cosa potevo fare o dire io quando
nei Paesi dell’Africa Sub Sahariana vedevo i negri arricchiti, quelli in
Mercedes e vestiti di abiti firmati, trattare i propri simili con un razzismo
da far impallidire Cecil Rhodes? Giuro, quello era il peggior razzismo che
io avessi mai visto in vita mia. Cazzo, vedevo
ste merde di donne negre grasse e ricche trattare bambini e servi negri come
neppure Goebbels avrebbe fatto.
Imparate, voi infarciti di idee fasulle dalla retorica della dittatura
culturale della ‘sinistra’ terzomondista delle ‘belle anime’ che incolpa sempre
noi bianchi per le disgrazie dei negri. Quella retorica trainata dagli inglesi,
eh certo, quegli assassini incalliti dei britannici che dopo aver fatto 20
Olocausti alla Hitler nel mondo (Churchill solo lui ne ha ammazzati oltre 29
milioni) ora sono devastati dalla colpa, e hanno inventato il “non toccate i negri” (il politically
correct). Riguardate la foto qui sotto, imparate cosa sono la maggioranza dei
negri e cosa sanno fare a un piccolino come lui, prima di sparlare di giustizia
globale.
Cosa voglio dire? Solo che è ora di dirci la verità, come sugli italiani. Esistono esseri-bestie, esseri
scimmie-cani, in ogni angolo del mondo, sono irriformabili, no! non saranno
mai educabili, e sono la grande maggioranza. E’ ora che ci ficchiamo
in testa che vanno solo costretti da elite umanitarie a obbedire verso un
mondo migliore. Costretti a obbedire.
Fine. Guardate che dall’Illuminismo in poi, il 90% di noi è divenuto civile
solo per obbligo ed emulazione, ma al primo allentamento della corda che
ci trattiene torniamo bestie, e gli esempi storici si sprecano qui.
Non abbiamo tempo di ‘educare’ i negri che sanno fare questo al bimbo qui
sotto, il bimbo-strega… Non ci possiamo permettere quel tempo. Avreste concesso
ai tedeschi e alle SS nel 1940 il tempo di educarsi al rispetto degli ebrei
mentre ne bruciavano 6 milioni, con 3 milioni di omosessuali, deportati e zingari?”
Sorvolate sulla frase finale, la solita cazzata degli
antifascisti che ad ogni articolo devono dimostrare di essere tali per cercare
di allargare il pubblico di lettori (problema che il sottoscritto non ha, ché
non mi legge nemmeno mia madre). Il punto è che voi, questa gente, l’avete
fatta entrare a centinaia di migliaia, per portare le loro usanze selvagge qui
da noi, usanze estinte almeno da qualche secolo. Quando osavamo dire qualcosa
ci avete riempito di insulti, alla meglio, e di querele, alla peggio, dalla
quale ci siamo sempre difesi uscendone vincenti, ma intanto abbiamo dovuto
spendere tempo e soldi (mica come quei coglioni che votate, che spendono i
vostri, di soldi).
Per dimostrarvi l’ovvio: che far entrare una pletora
di parassiti e di selvaggi, con cultura e tradizioni selvagge, provenienti da
Paesi selvaggi, avrebbe reso l’Italia più selvaggia. Complimenti, eh.
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