Sophie Johansson, una
bellissima ragazza svedese di 19 anni, è diventata, suo malgrado, l’immagine
della Svezia, quel paese del nord Europa che per anni ci è stato descritto come
il paradiso del politicamente corretto, della convivenza tra culture diverse e
della società multirazziale. Eccola, Sophie, presa a bottigliate in faccia perché
si è rifiutata di farsi palpeggiare le parti intime da un immigrato in una
discoteca di Molmo.
La Svezia, da paese all’avanguardia
per lo Stato sociale e per l’innovazione tecnologica, è diventata una Nazione in
cui, grazie all’islamizzazione forzata e all’iniezione continuata di centinaia
di migliaia di sbandati africani, vi è il più alto tasso europei di stupri e di
violenze sessuali contro donne bianche commesso da rifugiati mediorientali e
africani.
Questo è quello che sta
diventando l’Europa, questo è quello che sta diventando la nostra Nazione: per
duemila anni faro della civiltà mediterranea e mondiale e ora terra di
conquista per bande di subanimali senza alcuna regola e senza alcuna legge che
non siano quelle della violenza.
Vogliamo davvero finire
così?
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