Che le ong non fossero quelle umane e caritatevoli
organizzazioni umanitarie pronte spontaneamente ad aiutare il prossimo l’avevamo
già capito qualche anno fa, quando iniziarono, senza alcuno scrupolo per la
destabilizzazione sociale portata di forza nelle nazioni europee (Italia fra
tutte), ad inondarci di clandestini che andavano (anzi: vanno) addirittura a
prendere sulle coste africane per poi scaricarle qui da noi, tra hotel di
lusso, paghette con ricarica telefonica e wifi assicurato. La loro malafede era
poi diventata palese quando l’ennesimo governo di centrosinistra non eletto,
nel tentativo di arginare quella immigrazione di massa di africani che pur aveva
contribuito in maniera importantissima a fomentare e che rischiava di diventare
una vera bomba sociale (ricordate le manganellate sulla folla, tra cui donne e
bambini, di cittadini che avevano cominciato a protestare, da una città all’altra,
per impedire l’arrivo in massa di presunti profughi nei loro paesi?) aveva loro
imposto una sorta di vademecum per poter continuare a scaricare il loro
materiale umano in Italia, con tanto di Fratelli d’Italia che condusse una vera
e propria battaglia in Parlamento (poi fortunatamente vinta) per costringerle,
almeno quelle che usufruivano di soldi pubblici, a rendicontare al governo come
venivano spesi quelli stessi soldi: pochissime ong aderirono a quella sorta di
concordato col governo, mentre le altre preferirono ritirarsi da quello che,
fino a poco tempo prima, era stato un assai lucroso affare di centinaia e
centinaia di milioni di euro nel traffico di esseri umani.
Questi giorni veniamo a scoprire che i buoni, che non
erano così buoni, sono ancora meno buoni. Il vaso di Pandora è stato
scoperchiato: la ong Oxfam, organizzazione che fu particolarmente attiva
durante il terremoto di Haiti, è stata accusata di aver organizzato, sfruttando
anche la popolazione locale, orge sessuali e festini sadomaso, col benevolo
aiuto delle prostitute haitiane. Uno scandalo enorme, fatto di stupri dei
funzionari della multinazionale alle adolescenti haitiane, festini con
prostitute, droga e rituali orgiastici, di cui siamo venuti a conoscenza grazie
ad una inchiesta sul Times del 9 febbraio scorso, tanto da costringere alle
dimissioni la direttrice Penny Lawrence.
Medici Senza Frontiere, l’organizzazione internazionale
che è stata particolarmente attiva nella tratta di schiavi dalle coste africane
a quelle italiane, ha invece dichiarato in queste stesse ore di aver accertato,
all’interno delle sue strutture e perpetrati da suoi funzionari e dirigenti,
ben 40 casi di molestie e abusi sessuali.
Da delle organizzazioni al soldo di Soros e dei
Rotschild, ammantate di immigrazionismo, buonismo e terzomondismo d’accatto, ci
aspettiamo questo ed altro. I buoni, insomma, non sono così buoni come volevano
far credere. E la cosa non ci stupisce nemmeno un po’.
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