Sarebbe stato bello,
almeno oggi, poter chinare il capo e ricordare in religioso silenzio le
migliaia di italiani massacrati dai partigiani titini e italiani uccisi,
seviziati e gettati nelle foibe. Ma è un lusso che non possiamo permetterci.
Due avvenimenti rendono
plasticamente l’idea di quanto questo Stato sia infame verso i suoi stessi
concittadini e di quanto, allo stesso tempo, sia così pervicacemente suicida
nell’accettare e nel coccolare l’invasore africano che viene qui per stuprare,
uccidere e rubare.
Proprio mentre la cronaca
ci dice che Pamela è stata pugnalata da viva, quasi sicuramente stuprata, e ciò
è stato fatto non da una bensì da più persone, a Macerata la parte peggiore di
questa Nazione manifesta a fianco di decine e decine di sbandati africani che
non dovrebbero essere nemmeno qui, con a fianco tutti i peggiori rottami di
questa sinistra disumana e cresciuta nell’odio più vergognosamente anti-italiano:
ANPI, Gino Strada, Sabina Guzzanti, e altre miserabili canaglie. Non una sola
parola per Pamela, una nostra connazionale la cui vita, già disastrata di suo,
è finita fatta a pezzi in due valigie; non un solo pensiero per le centinaia di
italiani che, da anni, subiscono sulla propria pelle il miserabile inferno di
integrazione e di società multirazziale che la sinistra è riuscita a costruire
sul suolo Patrio, fatto di stupri, violenze, spaccio di droga e, più in
generale, criminalità e degrado. La parola d’ordine è la lotta contro le destre
e contro i Fascisti, il leit-motiv di questa banda di canaglie che sperano di
ricompattare attorno all’odio politico proprio della loro parte una popolazione
sempre più delusa, sempre più impoverita, sempre più incazzata – come ha ben
dimostrato il gesto di Luca Traini.
Un gruppo di miserabili comunisti
bastardi che, proprio nel giorno del ricordo delle foibe, si raduna con cessi
sociali, sinistri di vario genere e immigrati irregolari, alcuni dei quali,
forse responsabili dell’omicidio e del massacro di Pamela: questa è l’immagine
più chiara e peggiore di questa miserabile Italia antifascista.
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