venerdì 16 febbraio 2018

"Stop Soros": così l'Ungheria dà un altro schiaffo ai buonisti pro-invasione



Più esplicita di così non potrebbe essere: la legge che il governo ungherese di Viktor Orban ha appena presentato al Parlamento nazionale si chiama “Stop Soros” (il miliardario ebreo deus ex machina di tantissime crisi economiche – come la svalutazione della lira negli anni Novanta – e noto finanziatore delle ong pro migranti che hanno costituito una vera e propria testa di ponte per l’invasione africana): le ong saranno sottoposte ad accurate visite ispettive, avranno l’obbligo di rendicontare i bilanci direttamente al governo e, più in generale, saranno fortemente private della enorme libertà di azione che ha contribuito così fortemente a destabilizzare le nazioni europee con il massiccio e costante arrivo di immigrati clandestini, in primis africani. 

Dopo l’istituzione di un gigantesco muro di confine – con tanto di guardie armate e filo spinato – per bloccare la rotta balcanica dell’immigrazione clandestina (che ha tato indignato le anime belle pro-invasione ma ha salvato la nazione ungherese dall’arrivo di centinaia di migliaia di immigrati irregolari all’interno del suo territorio) l’Ungheria compie un ulteriore passo avanti nel nome del totale ripristino della sua sovranità nazionale e del rispetto dei suoi confini.

Prendiamo esempio: si può fare!

Nessun commento: