Più esplicita di così non potrebbe essere: la legge che
il governo ungherese di Viktor Orban ha appena presentato al Parlamento
nazionale si chiama “Stop Soros” (il miliardario ebreo deus ex machina di
tantissime crisi economiche – come la svalutazione della lira negli anni
Novanta – e noto finanziatore delle ong pro migranti che hanno costituito una
vera e propria testa di ponte per l’invasione africana): le ong saranno
sottoposte ad accurate visite ispettive, avranno l’obbligo di rendicontare i
bilanci direttamente al governo e, più in generale, saranno fortemente private
della enorme libertà di azione che ha contribuito così fortemente a
destabilizzare le nazioni europee con il massiccio e costante arrivo di
immigrati clandestini, in primis africani.
Dopo l’istituzione di un gigantesco muro di confine –
con tanto di guardie armate e filo spinato – per bloccare la rotta balcanica
dell’immigrazione clandestina (che ha tato indignato le anime belle pro-invasione
ma ha salvato la nazione ungherese dall’arrivo di centinaia di migliaia di
immigrati irregolari all’interno del suo territorio) l’Ungheria compie un
ulteriore passo avanti nel nome del totale ripristino della sua sovranità
nazionale e del rispetto dei suoi confini.
Prendiamo esempio: si può fare!
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