Probabilmente lo conoscete. Si vanta di essere il giornalista più ricercato sul web, rockstar di Facebook, moralizzatore di chiunque e su qualunque cosa, sempre col ditino indice puntato e la vocina fastidiosa a dare lezioni. Lo ricordiamo per cadute di stile che, se fatte da chiunque altro non di sinistra, gli sarebbero costate l’esonero dall’Albo dei Giornalisti: a lui al massimo qualche rimbrotto e tante pacche sulle spalle. Date da sé stesso, ovviamente.
Fu quel genio di guerra che il bullismo lo critica negli avversari politici ma non si fa scrupoli ad applicarlo contro gli avversari stessi, come quando se ne uscì con questa perla sui piedi di Maria Elena Boschi “cicciuti che ‘spanciano’, sono grassottelli e in più lei ha una caviglia bruttina”.
Fece il bis quando, negli studi di Otto e Mezzo, davanti ad una Lilli Gruber che cercava di calmarlo rispose così al renziano Marattin: “sei inguardabile contenutisticamente. E non parlo di estetica perché ho ben altri gusti”. Un modo carino per dire a Marattin che è un cesso (sarebbe bastato dirgli “inascoltabile”), ma senza farsi accusare di bullismo.
Bisogna essere dei geni per farci simpatizzare con la Boschi e Marattin, ma vabbè…
Arrogante, saccente, vanaglorioso (tutte qualità preminenti nei sinistri) nel tempo questo personaggio – nient’altro che un Marco Travaglio che non ci ha creduto abbastanza – è riuscito a costruirsi l’aura del moralizzatore, dell’opinionista contro-corrente, che non ha padroni e quindi può dire ciò che vuole senza peli sulla lingua. Niente di più falso: i bersagli di Andrea Scanzi sono sempre e comunque a destra, fatta eccezion per i renziani che viaggiano sott il 4% e quindi sono deboli, come la tradizione dei mass media ufficiali richiede.
Succede che il nostro aggiunge un’altra perla alla sua collezione di figure di merda: viene beccato da Il Primato nazionale ad occupare due posti per disabili col suo SUV della BMW.
Non esiste gesto al mondo più stronzo e più miserabile di quello di occupare i posti per i disabili: è l’emblema del menefreghismo eletto a stile di vita, dell’arroganza nei comportamenti, del totale disinteresse verso il prossimo, specialmente se è un disabile che ha il diritto di occupare quel parcheggio (purtroppo per lui).
Sarebbe fin troppo facile fare ironia su questo cialtrone affermando che, almeno idealmente, egli abbia effettivamente diritto di occupare almeno uno di quei parcheggi.
La verità, però, è che Andrea Scanzi è l’immagine perfetta del giornalista di sinistra: arrogante, prepotente, maleducato, pronto a stigmatizzare i comportamenti altrui quanto nel fare il bulletto da quattro soldi prendendo in giro gli altri per il loro aspetto fisico.
Solo i grillini potevano avere questo cialtrone come loro punto di riferimento.
2 commenti:
È solo un pezzente.
Antipatico, arrogante, saccente, borioso: è il perfetto antifascista rancoroso, non a caso amato e venerato dai grillini e dagli antifascisti più imbecilli.
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