venerdì 5 dicembre 2014

Fucilateli tutti...



Se mai ce ne fosse bisogno, adesso l’abbiamo capito un poco meglio. È più chiaro perché, già da decenni, la nostra Patria è stata vittima di una vera e propria invasione teorizzata, programmata, voluta e scientemente attuata con la complicità di tutta la classe politica, di destra e di sinistra. Ci hanno chiamato Fascisti (come se fosse un insulto e non un onore, tale appellativo!), xenofobi, razzisti, estremisti, quando già da decenni dicevamo che una immigrazione incontrollata e senza regole si sarebbe rivelata una bomba per la nostra Patria, minata sia nelle sue fondamenta spirituali, razziali e culturali che più propriamente economiche. 

Mentre erigevano un enorme sistema di menzogne per mettere a tacere le voci contrarie a questo gigantesco stupro di massa contro la Nazione che un tempo abbiamo amato e della quale eravamo orgogliosi, mentre il meticciato, il multiculturalismo e il buonismo terzomondialista d’accatto venivano diffusi a piene mani da politici e media di regime, mentre il mettere alla fame il nostro popolo con salari miserabili veniva spacciato per competizione e libero mercato… ecco che loro si arricchivano alle nostre spalle.

Dice bene il criminale e massone Carminati, l’ex NAR che aveva abbandonato la cultura della rivoluzione per darsi agli affari di esseri umani: «Con gli immigrati e i rom si fanno molti più soldi che con la droga». Facile a credersi: la droga si deve far entrare illegalmente in Italia, deve essere custodita, tagliata e infine venduta in un pericoloso moltiplicarsi di passaggi illegali. L’immigrato, viceversa, viene direttamente”in casa”, non costa alcunché perché i soldi e la pelle la rischia solo ed esclusivamente lui. Di più: da almeno un anno la nostra Marina Militare - quella forza che, almeno teoricamente, dovrebbe pattugliare e difendere i mari della nostra Nazione – i clandestini li va a prendere direttamente a casa loro: una vera e propria attività di scafismo che, in un Paese civile, avrebbe visto i principali responsabili fucilati per alto tradimento. 

Non si era mai visto, in millenni e millenni di civiltà e organizzazioni politiche come Stati, Imperi e organizzazioni territoriali più o meno sovrane e padrone del proprio territorio, qualcuno che utilizzasse il proprio esercito non per difendere i sacri confini, bensì per favorire una vera e propria invasione legalizzata di una enorme massa di criminali e parassiti per i quali l’Italia altro non è se non una gigantesca terra di nessuno, via privilegiata verso l’Europa del Nord nel migliore dei casi, terra di illegalità e impunità diffuse nel peggiore.

Gli svantaggi di queste “risorse” (economiche, almeno nel loro caso)? Loro hanno potuto avere i posti migliori, le case migliori, i locali migliori, i quartieri migliori. Gli spacciatori agli angoli delle strade, le prostitute a tutte le ore, i quartieri in cui si ha anche paura ad uscire di casa, i rom che entrano nella tua azienda per rubare tutto il rubabile: tutto questo, invece, lo hanno lasciato ai pezzenti come noi. E quando qualcuno si è sacrosantemente stufato di subire in silenzio, ed ha provato ad alzare la testa, ecco che era già pronto l’anatema politico-sociale: fascista, razzista, intollerante, estremista, violento. Chiedere a quelli di Tor Sapienza, che di Fascismo e Libertà non sono di sicuro, per credere. 

In tutto questo dobbiamo pure sorbirci la finta indignazione della Presidentessa Laura Boldrini, una che come dirigente dell’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati prima, e come attivista di sinistra e Presidente della Camera poi, ha attivamente contribuito per far diventare questo Paese lo schifo che è oggi, ed è una dei principali responsabili di questo scempio. 

Ma no, non basta ancora. Dobbiamo pure leggere i tweet di Nichi Vendola e dei poveri coglioni che gli danno retta. Come se non sia stato Renzi a decidere di commissariare tutta la sezione romana del suo partito, come se il PD non c’entri nulla con lo scandalo (e invece se la stanno facendo sotto anche loro), come se Ozzimo e Coratti si siano dimessi per solidarietà con la destra. L’innata ipocrisia e faccia da culo di quelli di sinistra si vede anche su Twitter.



Qualcuno lo dica, all'antifascista pugliese: se c'è qualcuno che la mafia l'ha sconfitta a calci nel culo, quello è stato proprio il Fascismo. Non a caso Giovanni Falcone, uno che di mafia qualcosa ne sapeva, scrisse: «L'unico tentativo serio di lotta alla mafia fu quello del prefetto Mori, durante il Fascismo, mentre dopo, lo Stato ha sminuito, sottovalutato o semplicemente colluso. Sfidiamo gli antifascisti a negare che la mafia ritornò trionfante in Sicilia ed in Italia al seguito degli "Alleati" e degli antifascisti, in ricompensa dell'aiuto concreto che essa fornì per lo sbarco e la conquista dell'isola!"
 
Servirebbe aggiungere altro, per mettere a tacere lo stronzetto  pugliese? Ma si! Al contrario dei suoi amici di sinistra, Mussolini non si arricchì mai personalmente. Quando venne appeso a testa in giù, dalle sue tasche non cadde nemmeno un centesimo. Leggiamo cosa scrisse a tal proposito il Ministro dell’Interno dell’epoca Fascista, Gianpietro Pellegrini: «Nel novembre era stato preparato un decreto, da me controfirmato, con il quale si assegnava al Capo della Rsi l’appannaggio mensile di 120 mila Lire. Il decreto, però, che doveva essere sottoposto alla firma del Capo dello Stato, fu da lui violentemente respinto una prima volta. Alla presentazione, effettuata dal sottosegretario di Stato, Medaglia d’Oro Barracu, seguì una seconda del suo segretario particolare Dolfin. A me, che, sollecitato da Dolfin e dall’economo, ripresentai per la terza volta il decreto, Mussolini disse: “Sentite, Pellegrini, noi siamo in quattro: io, Rachele, Romano e Annamaria. Mille lire ciascuno sono sufficienti”. Dovetti insistere nel fargli notare che, a parte l’insufficienza della cifra indicata in relazione al costo della vita, occorreva tener conto delle spese della sua casa e degli uffici. Dopo vive sollecitazioni finì per accettare, essendo egli anche Ministro degli Esteri, solo l’indennità mensile di 12.500 lire assegnata ad ogni altro Ministro. Nel dicembre 1944, però, mi inviò una lettera che pubblicò, rinunciando ad ogni e qualsiasi emolumento, ritenendo sufficienti alle sue necessità i diritti d’autore».

Capito, stronzetto pugliese? Parliamo di qualcuno di un po’ più rispettabile dei Carminati, degli Alemanno, degli Ozzimo, dei Coratti, di tutto il PD romano, e di quei coglioni che danno retta alle stronzate che dici.

Ora lo sappiamo, ne abbiamo una ennesima dimostrazione. Il loro non è libero mercato, ma la nuova frontiera dello schiavismo. Non è vero che ci sono lavori che gli italiani non vogliono più fare: ci sono salari da fame che gli italiani non possono accettare, e che invece gli immigrati accettano benissimo. La loro non è integrazione, ma disintegrazione, dell’Italia in primis. La loro non è bontà, è buonismo, e sulla pelle nostra, tra l'altro.

E fanno schifo. Tutti collusi. Tutti colpevoli. Tutti meriterebbero di essere fucilati al muro per alto tradimento. Miserabili.