giovedì 28 febbraio 2008

Contrordine compagni: rallentiamo sull'Iran

Da diversi mesi e anni il Grande Fratello mediatico propaganda, con grande dispiegamento di uomini e mezzi, la pericolosità dell’Iran e il suo folle progetto di dotarsi del nucleare. Ahmadinejad è il nuovo Hitler [ ... ], l’Iran è la nuova Germania che vuole a tutti i costi annichilire ed eliminare quel piccolo staterello, poverino piccino tutto bagnato e indifeso, che di nome fa Israele. Ma no, di più! L’Iran – questo pericoloso paese islamico – vuole annichilire tutta l’Europa, non solo Israele, radere al suolo tutto l’Occidente e trasformarci tutti in musulmani barbuti che lapidano le donne adultere e costruiscono moschee su moschee… Per convincerci di ciò, dicevo, ha messo in moto tutti i Magdi Allam che c’erano in circolazione.
Adesso sappiamo, dalla stessa voce di quelli che ci hanno riempito la testa di simili buffonate, che non era vero. L’Iran ha interrotto i suoi piani nucleari dal 2003, non è in grado di dotarsi di un ordigno nucleare nel breve-medio periodo, e non solo non ha gli strumenti adatti per costruire la Grande Bomba, ma neanche le conoscenze tecniche e teoriche. Queste sono, in sintesi, le conclusioni del National Intelligence Estimate della CIA americana, che rifilano uno sganassone a buona parte della politica estera americana di Bush, giocata sul pericolo degli Stati canaglia e sulla stabilizzazione del Medio Oriente.
Del resto, questo è solo l’ultimo di una serie di avvenimenti che si sono susseguiti negli ultimi anni a testimoniare la profonda malafede anti-Iran.
Ricordate lo spazio concesso alle famose vignette blasfeme contro l’Islam, pubblicizzate e propagandate a bella posta per far incaz… i musulmani? E come non ricordare tutte le varie prove che gli USA e Israele ci hanno mostrato sui propositi bellicisti iraniani? Per l’esattezza, prove dello stesso tenore di quelle che dimostravano la presenza di armi di distruzione di massa in Iraq, o la complicità dello stesso con l’11 settembre. Oggi sappiamo che sono tutte frottole. Ancora: ricordate le famose parole di Ahmadinejad sul voler cancellare “Israele dalla mappa geografica?” Addirittura in Italia ci fu una imponente manifestazione ( quando il padrone chiama i servi devono rispondere ) di solidarietà ad Israele, e addirittura i principali esponenti della comunità ebraica italiana dissero che chi non era presente a quella manifestazione avrebbe dovuto dare giustificazioni, o alla meglio mandare il certificato medico attestante l’impossibilità di manifestare a Roma. Io non ho partecipato a quella manifestazione, né ho mai mandato alcun certificato medico a Luzzatto. Devo aspettarmi una denuncia della ADL a breve? Comunque, col senno di poi, coloro che hanno avuto la pazienza di informarsi un po’ di più di quanto fosse loro consentito dal Tg5 o dal Corriere della Sera, sanno che Ahmadinejad non ha mai pronunciato, in quel famoso discorso, né la parola “mappa”, né la parola “geografica”, né qualcosa che avesse a che fare con “eliminare”, “cancellare” o simili, e che si trattava soltanto di un richiamo ad una profezia, quella dell’Ayatollah Khomeini, che l’agenzia che si occupa di tradurre i discorsi diplomatici medio-orientali per le varie agenzie di stampa europee, la Memri ( diretta, amministrata, controllata e finanziata da importanti esponenti di Israele ), ha volutamente distorto a suo piacimento. Ancora: ricordate la storia dei soldati britannici che furono catturati dalla Marina Iraniana, con l’accusa di aver sconfinato illegalmente nelle acque iraniane? Subito la macchina della propaganda partì in quarta, prevedendo punizioni corporali, torture e quant’altro. Oggi invece sappiamo bene come furono trattati quei prigionieri: li abbiamo visti giocare a ping-pong, mangiare il tè con i biscotti, guardare la tv e altre pericolose attività simili. Ci dissero, i nostri bravi organi di informazione, che era tutta una vergognosa pagliacciata dell’Iran per nascondere i suoi vergognosi crimini. Peccato che la prima cosa che fecero i prigionieri inglesi, non appena messo piede sul suolo britannico ( quindi non più in mani iraniane, per intenderci ), fu quella di salutare e ringraziare gli iraniani per il trattamento ricevuto, affermando che sarebbero volentieri ritornati in Iran come turisti. Quindi le tv e la stampa montarono una montagna di accuse – ancor prima di sapere con esattezza gli avvenimenti e senza un minimo di prova – volte a screditare l’Iran e a farlo apparire come una Nazione di barbari. Lo stesso atteggiamento, tanto per essere chiari, che tenne la stampa francese alla vigilia della prima guerra mondiale contro la Germania, quando scrisse che i soldati tedeschi lanciavano in aria i bambini per poi infliggerli al volo con le baionette. Oggi sappiamo che entrambe le cose sono false, sia le menzogne sull’Iran sia quelle sulla Germania, e abbiamo avuto modo di vedere quali sono gli Stati che veramente praticano la tortura ai loro prigionieri ( Abu Ghraib, Gaza ), in seguito a guerre intraprese unilateralmente in disprezzo del più elementare diritto internazionale.
Nessuno, né Bush, né Israele, né il Memri, né altri, hanno mai dato conto di queste informazioni spacciate con dovizia di particolari e in perfetta malafede.
Del resto, i nostri non ci hanno mai spiegato come mai l’Iran dovrebbe costruire “una” bomba atomica per cercare di eliminare lo Stato di Israele, quando quest’ultimo è il terzo o quarto esercito del mondo, dispone tra 300-500 bombe atomiche, sistemi anti-arma sofisticatissimi, e la capacità di una seconda risposta nucleare via mare. Nessuno oserebbe mai attaccare uno tra gli eserciti più forti, più tecnologicamente e militarmente armati come Israele: avrebbe la certezza di essere incenerito subito dopo.
Nessuno ci ha mai spiegato come mai si sbraita tanto contro l’Iran, e contro il famigerato “terrorismo islamico” che vuole ucciderci tutti, quando siamo noi occidentali, cagnolini scodinzolanti degli USA, che abbiamo invaso e incenerito due paesi sovrani ( Iraq e Afghanistan ) e ne minacciamo continuamente altri di ugual sorte.
Ci si aspetterebbe, da parte della comunità internazionale, degli Usa e di Israele, le scuse ufficiali a Teheran e la richiesta della immediata cessazione delle sanzioni che l’Iran ha sempre considerato ingiuste e non motivate sulla base del principio che i suoi sforzi sono volti a sviluppare il nucleare energetico per scopi civili ( e quindi una maggiore indipendenza energetica ed economica ). Del resto, a conferma di ciò, vi sono anche diversi rapporti dell’AIEA nonché il trattato di quest’ultima con l’Iran, volto ad assicurare una collaborazione tra il Paese degli ayatollah e l’agenzia internazionale.
Ma Bush non si spaventa per così poco e rilancia: "Se gli iraniani avevano un programma nucleare chi ci dice che non possano riprenderlo?" Ovvio. Del resto chi ha mai negato che l’Iran non stesse portando avanti un programma nucleare? Contro ogni evidenza, poi, il Nostro si scaglia ancora contro l’Iran, auspicando sanzioni ancora più severe contro Teheran, in quanto sarebbero proprio queste che hanno impedito ad Ahmadinejad di sviluppare il suo programma nucleare. Ma se abbiamo appena detto che l’Iran ha bloccato i lavori già dal 2003, e le sanzioni sono successive a tale data, di cosa parla Bush? Davvero crede che gli italiani, gli europei e il mondo possano essere così imbecilli - o servi - da bersi le sue dichiarazioni? Possiamo, possiamo…

Lunedì 10 dicembre 2007
Andrea Chessa – Coordinatore Regionale MFL Sardegna

mercoledì 20 febbraio 2008

Resisti Ugo!

Erano sicuramente più persone. L’hanno circondato e riempito di calci e pugni, fino a mandarlo in coma. Facile facile nell’asse mediano notturno e buio, dove quotidianamente passano migliaia di macchine, ma tutti guardano solo la strada, e nessuno vede mai niente. Per i cagliaritani che, come me, fanno tante volte a settimana quel tratto di strada Ugo era quasi diventato un amico; stava al semaforo che si incrocia tra l’asse mediano e Viale Marconi, e leggeva, leggeva sempre. Dai libri importanti ai fumetti. A fargli compagnia un simpatico Yorkshire, che era uno dei suoi pochi amici. Gli davo sempre qualcosa, e ormai riconosceva la mia automobile: mi mostrava sempre il cagnolino e mi sorrideva: ci accomunava l’amore per gli animali, oltre che quello per le persone. Ugo non lo conosco molto bene. Le nostre conversazioni si riducevano a quei pochi secondi durante i quali aspettavo il verde del semaforo; una volta scesi e scambiai quattro chiacchere con lui. Avrei voluto offrirgli qualcosa, ma lì non ci sono caffé o locali nelle vicinanze, solo l’asfalto che lancia le macchine in velocità. Mi ripromisi che una volta saremmo usciti insieme, da qualche parte, ma non sono mai riuscito ad andare oltre quei brandelli di conversazione che avevamo quando frugavo tra le mille cose inutili dentro la mia automobile, cercando una moneta o una banconota da cinque. Lui aveva degli occhioni sorridenti, mi guardava sempre come se si sentisse in colpa. Avrei voluto dirgli che non c’era niente di male a fare quella vita, soprattutto se si era persone pacifiche come lui. Certo, avevo avuto modo di dirgli che un pasto caldo al giorno e un tetto sulla testa erano sicuramente preferibili a quella vita, secondo me. Ma Ugo era un po’ intimorito: quotidianamente si prendeva i suoi vaffanculo, barbone di merda, ma vai a lavorare, levati dal cazzo… però non rispondeva mai. Non aveva soldi, ma era un signore, non si abbassava a certe volgarità. Spero che sentisse che in tanti gli volevano bene, tra cui io. Non ho fatto in tempo ad offrirgli quel famoso caffè. L’altra notte dei maledetti – quasi sicuramente – l’hanno circondato e pestato a sangue. Ora è all’ospedale di Cagliari, in coma. Polizia e Carabinieri indagano, ma intanto lui è lì e lotta tra la vita e la morte. Resisti Ugo. Prima o poi devo offrirti quel benedetto caffè, in questa vita o nell’altra.

venerdì 15 febbraio 2008

Sessantaquattro anni fa il crimine di Montecassino

Sessantaquattro anni fa le fortezze volanti dei gangsters americani riducevano in cenere uno tra i monumenti più belli e importanti ( ricco di importanti documenti, tra i quali vi sono anche conservate le prime testimonianze dell'italiano volgare, i "Placiti Capuani" ) dell'Italia, ben consapevoli che lo stesso non rappresentasse alcun obbiettivo militare. I bombardamenti a tappeto indiscriminati, le violenze, gli eccidi e i sorprusi degli invasori americani non compariranno a Norimberga, il luogo in cui, alla fine della guerra, i carnefici si ergono a giudici.

lunedì 11 febbraio 2008

Un'altra lista nera contro gli ebrei

Qualche giorno fa, come i più sapranno, ha suscitato vivaci discussioni e allarme la presunta lista nera di docenti ebrei accusati di creare una lobby a favore di Israele, apparsa su un sito internet prontamente oscurato. Avrei voluto scrivere e dire qualcosa, ma me ne sono volutamente astenuto proprio per non turbare gli animi. Qui abbiamo anche troppo rispetto e considerazione nei confronti dei nostri detrattori. Quello che avrei principalmente voluto scrivere è che innanzitutto le liste di proscrizione non mi piacciono, a prescindere. E, allo stesso modo in cui non mi piacciono le liste di proscrizione, non mi piacciono neanche i due pesi e le due misure tipiche del democratico Occidente. Avrei voluto scrivere, ieri o l'altro ieri, che mentre su internet suscita - giustamente - notizia una lista nera di docenti o uomini ebrei, viceversa non interessano a nessuno le continue liste di "antisemiti" che gruppi come l'Anti Defamation League, l'AIPAC, il JINSA o lo stesso Stato di Israele ( mi pare che si chiami "Global Antisemitism Report", o qualcosa di simile ) compilano e aggiornano perennemente, catalogando e schedando gruppi politici, associazioni, fondazioni, centri culturali o anche semplici personalità politiche, culturali o intellettuali, spesso in antitesi tra loro. Lo scopo di queste liste spesso si riduce a mettere tutti dentro uno stesso calderone e a gridare: "Vedete chi sono gli antisemiti? Fascisti, comunisti, liberali, destra e sinistra tutti uniti dall'antisemitismo e dall'odio verso Israele!" A parte il fatto che essere contrari alle politiche israeliane non significa affatto tenere in spregio tutti gli ebrei in quanto tali, e che quindi il sionismo e l'ebraismo restano, a mio personalissimo modo di vedere, due cose ben distinte e separate ( come ben sanno gli ebrei del Neturei Karta ), questi signori non si sono mai chiesti come mai gruppi e associazioni così diverse tra loro critichino - legittimamente, come si critica qualunque Stato o personalità politica di questo mondo - lo Stato di Israele. Sarà perchè Israele è l'unico Stato che ha violato 73 risoluzioni ONU senza che nessuno battesse ciglio? Sarà perchè Israele è l'unico Stato che, mentre tutti noi dobbiamo sorbirci i pistolotti sulla società multirazziale, sul melting pot e sulla convivenza di culture diverse e opposte tra loro, può definirsi "Stato ebraico"? Pensate a cosa succederebbe se domani, che so io, la Germania si definisse "Stato ariano". Sarà perchè Israele pratica una politica di sopraffazione ai danni del popolo palestinese? Sarà perchè Israele dispone tra le 200 e le 400 bombe atomiche, e per bocca di un suo ministro qualche anno fa ha detto di tener puntato un missile su ogni capitale europea?
Avrei voluto scrivere tutto questo ma, mi son detto, ce ne sarà sicuramente occasione. Oggi, tra le notizie di Alice, leggo questa notizia che potete leggere qui: http://notizie.alice.it/notizie/politica/2008/02_febbraio/11/ebrei_forum_palestina_denuncia_c_e_un_altra_lista_nera,14026217.html?pmk=nothppol. Andando sul sito che compare con la notizia mi trovo davanti ad un qualcosa molto meglio progettato del blog antisemita: un elenco, suddiviso per ordine alfabetico, nel quale vi è una rapida biografia di tutti coloro che sono considerati antisemiti o contro Israele; campeggia in alto la scritta "Jewish S.h.i.t. List", che, per chi non lo sapesse, suona all'incirca come "Lista di ebrei di m...". Scorgo rapidamente i nomi: mi sembra di leggere attivisti per i diritti umani, ebrei con cittadinanza americana o inglese, cittadini o persone comuni assieme a nomi come Naomi Klein ( autrice di testi come "No Logo" e, l'ultimo, "Shock Economy" ) o Norman Finkelstein ( l'autore de "L'industria dell'Olocausto" ), il tutto condito, qua e la, da epiteti poco simpatici. Il mio inglese è un pò arrugginito e non sto a tradurre tutto, ma quello che leggo basta.
Che dite? Ci possiamo aspettare che Veltroni e Pacifici e Toaff, appena saputa la notizia, chiedano l'oscuramento del sito, lancino l'allarme della nuova intolleranza e dell'antisemitismo, protestino contro le liste di proscrizione? Già che ci siete, se mai una volta vi è capitato di bisbigliare qualcosa di poco politicamente corretto, se vi siete dimenticati di genuflettervi il 27 gennaio e frustarvi a sangue la schiena per la vostra colpa di ottanta anni fa, se avete mai osato leggere o anche solo poggiare lo sguardo su un libro della nuova eresia laica, il "revisionismo", date un occhiata in quella lista. Non si sa mai. Magari ci trovate anche il vostro nome.

domenica 10 febbraio 2008

Colpevoli di essere italiani

























Stavolta sono io che non dimentico, che non voglio stare zitto, che non voglio farmi imporre la verità dei vincitori. Che voglio ricordare coloro che - con la complicità dei terroristi partigiani - furono torturati, uccisi e seviziati non solo perchè ebbero il torto di non tradire e di difendere fino alla fine l'Italia dai gangsters americani, ma anche i familiari, le donne, i bambini, i preti. Non è furore di guerra civile, ma una sistematica opera di uccisioni mirate del PCI che vuole impedire ai suoi nemici di prendere il potere e di contendergli la scena nel futuro prossimo dell'Italia.
Molti di questi sadici torturatori sono morti con la pensione INPS, come onorevoli e senatori, come eroi di guerra.

sabato 9 febbraio 2008

Solidarietà al professor Melis

Può accadere che – nel libero e democratico Occidente – un professore universitario sia messo al rogo per le sue idee? Certo che si. O meglio, precisiamo: non messo al rogo – in quanto per i goym non sono ancora previste questo genere di sanzioni – ma costretto a pagare 4.000 euro di multa più 40.000 euro di risarcimento danni alle persone che si sono costituite parte civile nel processo contro di lui, più otto mesi di reclusione.
Parliamo del professor Pietro Melis, docente di Storia e Filosofia alla Facoltà di Scienze della Formazione di Cagliari, il quale, nel suo testo del 2005 intitolato "Scontro tra cultura e metacultura scientifica; l'occidente e il diritto naturale", così scriveva: "Gli ebrei hanno sofferto meno nelle camere a gas naziste di quanto soffrano tuttora gli animali nei mattatoi a causa del rito sacrificale ebraico accolto anche dagli islamici. In considerazione di ciò, è giusto dichiararsi antisemiti nei riguardi degli ebrei credenti, nè ci si può dolere del fatto che questi siano finiti nelle camere a gas naziste. Essi, non riconoscendo che vi deve essere un limite invalicabile - che è il diritto naturale a non soffrire quando la sofferenza può essere evitata-, non possono pretendere che si abbia rispetto per la loro vita se non hanno avuto alcun rispetto per la vita degli animali, sacrificati al rispetto della barbarie della loro tradizione religiosa" . Già la bomba è lanciata. Il professor Melis ha oltraggiato il politicamente corretto, quello alla cui sorveglianza sono addetti i gendarmi della memoria, sempre pronti a ricordarci la Storia, ma solo quella che piace a loro. Ancora, Melis ha suscitato anche le ire della comunità omosessuale con questi passi: Ancora, Melis ha suscitato anche le ire della comunità omosessuale con questi passi: "gli omosessuali che ricercano un riconoscimento giuridico dell’inculamento"; "le loro manifestazioni per le strade dovrebbero essere proibite, non perché immorali, ma a causa del senso di repulsione fisica che possono generare (pag 31)"; "…essendo gli omosessuali errori della natura (PAG 40)"; "… l’OMS, sotto la pressione degli mosessuali, ha dichiarato che l’omosessualità non è una malattia. Se non lo è fisicamente lo è, tuttavia, psichicamente (pag 30, nota 43)". Non abbiamo fonti precise e affidabili di quanto dice Melis: i nostri riferimenti sono quelli della UCEI e del Movimento Omosessuale Sardo, non proprio due esempi di obbiettività in questa faccenda. Tuttavia questi dovrebbero essere i passi incriminati.
Comunque sia, Melis ha toccato i pericolosi tasti del politicamente corretto: non solo non si cosparge il capo di cenere per il presunto sterminio degli ebrei nelle camere a gas ( sterminio che non è mai stato oggetto di un confronto aperto e oggettivo, in quanto le centinaia di voci fuori coro vengono boicottate con tutti i mezzi, politici, giuridici, culturali, economici e di intimidazione e minaccia fisica, onde permettere la comprensione e l’installazione nella memoria collettiva di una e una sola verità ), ma osa criticare – dal punto di vista di un animalista convinto quale lui è – i metodi di macellazione ebraici e musulmani. Metodi che consistono, in estrema sintesi, nel lasciar agonizzare la povera bestia per ore, facendola morire dissanguata, onde permettere la completa pulizia dell’animale dal sangue; ancora, Melis definisce l’omosessualità contronatura, in palese contraddizione con quanto stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Ce n’è abbastanza. Chi osa criticare anche il minimo aspetto riguardante gli ebrei – sia la macellazione ebraica o i loro atteggiamenti nei confronti della popolazione palestinese – o gli omosessuali, immediatamente diventa: antisemita, filonazista, filofascista, hitleriano – spesso questi ultimi tre utilizzati come insulti – fanatico, folle, razzista, terrorista, ignorante, becero, bombarolo e via dicendo. Poco importa che il Melis abbia simpatie filo-leghiste, che allo stesso modo in cui si è scagliato contro la macellazione ebraica ha fatto esattamente lo stesso con quella musulmana, che si sia pronunciato più volte favorevole alle politiche di Israele. La nuova religione non ammette alcun ripensamento, alcun dubbio di coscienza, ma solo cieca obbedienza. Lo sterminio programmatico e sistematico di sei milioni di ebrei, la catagolazione del Fascismo e del Nazionalsocialismo come male assoluto, l’equiparazione di eterosessuali e omosessuali nei diritti di prole: questo è il dogma. E come qualunque dogma, le domande non sono ammesse. Bisogna crederci, e basta.
Ma Pietro Melis è un docente, si dirà. Non può usare la cattedra per fare politica. Lo concedo. Ma perché questo discorso non lo si fa per i professori rossi? Quanti professori ci sono – nelle Scuole, nelle Facoltà – che fanno propaganda politica, spesso e volentieri a sinistra, senza neanche avere il pudore di nasconderlo? Quanti professori ci sono che utilizzano le loro ore di lezione per fare propaganda per questo o quel partito, meglio se di sinistra? Professori che scelgono, per le loro lezioni, testi che nascondono le foibe, gli stermini stalinisti, di Pol Pot, di Mao; testi che non accennano minimamente alle autorevoli ( fino a che non vanno controcorrente ) voci di storici che discutono l’Olocausto e i suoi metodi, testi che negano le grandi conquiste del Fascismo e del Nazionalsocialismo. Se le università o le scuole dovessero essere svuotate dai professori che approfittano della loro posizione di privilegio per fare propaganda politica, allora si decimerebbe tutto il corpo docente, e dovremmo chiudere tutti gli istituti.
Ora, si potrà dire quello che si vuole del professor Melis. Si potranno contestare le sue posizioni, si potrà anche fortemente criticarlo, si potrà protestare pubblicamente per le sue idee con tutte le manifestazioni e le espressioni di dissenso che qualunque cittadino deve poter fare in uno Stato civile e democratico. Si potranno contestare le sue posizioni sugli ebrei e sulla macellazione ebraica e musulmana, si potranno contestare le sue posizioni sugli omosessuali, si potrà considerarlo retrogrado e poco progressista. Si potranno contestare le sua posizioni animaliste, che forse qualcuno potrebbe trovare troppo radicali ( per me non lo sono affatto. Più e più volte mi sono espresso per la chiusura immediata dei mattatoi all’interno dei quali non viene risparmiato alcun tipo di sofferenza agli animali, siano essi ebrei, musulmani, cristiani, pagani o costruiti in nome di Odino ). [ Tra l’altro, proprio in merito alla macellazione degli animali, ci piacerebbe sapere perché la macellazione musulmana trova – e giustissimamente – consensi bipartisan, mentre la macellazione ebraica, che non ha niente da invidiare a quella islamica, suscita così tante reazioni da lavandaie ]. Tutto concesso, e ci mancherebbe altro! Ma, l’abbiamo detto più volte, reagire contro il libro di un docente con la denuncia, l’intimidazione fisica ed economica, il tentativo di ridurlo sul lastrico e mendicante agli angoli di una strada, mi sembra francamente come un atto di isteria diffusa, oltre che una dimostrazione di insicurezza delle idee che si vogliono portare avanti. Ancor di più nel momento in cui il professor Melis non diffama nessuno, non insulta nessuno, non utilizza metodi violenti o antidemocratici, ma esprime solo le sue idee in un libro. Che, come tutte le idee, sono passibili di critica e di dissenso. Anche quelle che riguardano il popolo eletto.

Andrea Chessa

FONTI
1) http://www.cinziaricci.it/nosilence/archivio193.htm
2) http://www.movimentomosessualesardo.org/melis.htm
3) http://www.ucei.it/uceinforma/documentazione/250105doc01.asp
4)http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/%C2%ABGli-ebrei-meritano-i-lager%C2%BB:-docente-a-giudizio/1530129/6+ù

giovedì 7 febbraio 2008

Carlo Gariglio - In risposta ad un camerata napoletano sul problema rifiuti

Carissimo Camerata Iovine,
Innanzi tutto mi scuso per il ritardo nella risposta, causato da una serie di equivoci; la tua lettera, infatti, è stata consegnata direttamente al Vice Segretario Mazzer, il quale ha provveduto a rispondere, girandola poi al sottoscritto. Ringrazio anche per l’invio del bollettino della vostra associazione, che ho inserito a pagina 3 nella rubrica “abbiamo ricevuto”. Un po’ di pubblicità non guasta, anche se non siamo certo “La Repubblica”!Che dire? Innanzi tutto grazie per la definizione di “ultimo baluardo della politica italiana che abbia a cuore le sorti del nostro Paese”; tale definizione ci inorgoglisce, ma è subito il caso di sottolineare che finché il popolo continuerà a preferire i soliti noti quali amministratori locali e nazionali, noi, ultimo baluardo, potremo fare ben poco se non denunciare le storture del sistema tramite i pochi mezzi di cui disponiamo.A Napoli come a Torino il popolo è cloroformizzato, e si reca a votare sempre i soliti nomi, ignorando quanti hanno a cuore veramente l’interesse comune; che siano i Bassolino o i Chiamparino (il sindaco di Torino votato da quasi il 70% degli idioti locali), poco cambia e poco importa. Chi tenta di spezzare questi oligopoli ne esce sempre con le ossa rotte [...] Detto questo, circa il problema dei rifiuti, credo che il tutto si collochi nel solito vergognoso andazzo da tempo in voga in Italia, cioè la mania di dire: “NO”! Da anni vediamo persone di vario tipo unite da una sola parola d’ordine: rifiutare tutto quanto viene proposto da autorità e tecnici per risolvere i problemi più urgenti… Si grida contro la TAV, contro l’ampliamento delle autostrade, contro il nucleare, contro il Mose di Venezia, contro il Ponte sullo Stretto di Messina, contro i ripetitori, contro le discariche, contro gli inceneritori… Ed i risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti: una Nazione regredita a livelli da Terzo Mondo, invasa dalle immondizie, ridotta a pregare i suoi cittadini affinché risparmino energia elettrica paventando rischi di lunghi black out, percorsa da orde di cialtroni noglobal e similari che protestano contro cose di cui spesso non sanno nulla… Oggi in Italia contano più i pareri di esseri inutili quali Caruso e Pecoraro Scanio, che non quelli di premi Nobel per la fisica! Abbiamo rifiutato il nucleare, con il bel risultato di pagare esattamente il triplo per la produzione di 1 KWATT di energia elettrica rispetto alla Francia, che il nucleare lo utilizza realizzando anche ottimi proventi dalla vendita dell’energia così prodotta… E questo rifiuto non solo ci ha escluso dai benefici del nucleare, ma ci lascia comunque inclusi fra quanti condividono i rischi di eventuali incidenti, in quanto le centrali nucleari presenti poco oltre il confine francese (ma ce ne sono anche in Slovenia!) ci espongono agli stessi rischi ambientali di eventuali centrali nucleari site in Italia… A meno che i “verdi” (ma meglio sarebbe chiamarli “angurie”, cioè verdi fuori ma rossi nel profondo!) non siano convinti che eventuali scorie nucleari si prenderanno la briga di rispettare i confini politici delle Nazioni!Nessun beneficio, ma tutti i rischi, come si usa nell’italietta del dopoguerra!Ma vogliamo riparlare di rifiuti? Tempo fa seguii un programma televisivo che illustrava il funzionamento di una megadiscarica con inceneritore ed impianto per il riciclo dei rifiuti… Dov’era questo impianto? Alle porte di Parigi! E nessun Masaniello locale assaltava gli impianti, nessun Caruso illustrava ai parigini i rischi cui andavano incontro, nessun cittadino manifestava contro l’inquinamento, nessun politico fallito si inventava rischi apocalittici per tentare di raccattare qualche voto in più.Che significa questo? Che i francesi sono tutti degli idioti, o che gli idioti sono gli italiani? Io propendo per la seconda ipotesi, e non certo perché ho particolare simpatia nei confronti dei francesi.In Italia troppi interessi più o meno occulti fanno sì che i vari problemi si affrontino senza tenere conto dell’obiettivo e dei mezzi per perseguirlo… Chi ha interessi propri si batte per nasconderli dietro paraventi ideologici o “scientifici”, chi è politicamente morto cerca di rifarsi una verginità con la scusa della difesa dell’ambiente e dell’interesse delle popolazioni locali, chi viene escluso dai gruppi tecnici che studiano i vari problemi si vendica divulgando in giro previsioni tragiche e studi di parte…A questo uniamo poi il classico egoismo italico, riassumibile nell’assioma: “Aumentiamo discariche ed inceneritori, purché lontano da casa mia”, ed il quadro di questa “repubblica delle banane” è completo!Certo, tutti noi vorremmo vivere nel verde, lontani da radiazioni, da ingorghi autostradali, da inquinamento acustico ed ambientale, da discariche ed inceneritori… Ma dato che tutto questo è incompatibile con lo sviluppo umano, dato che le discariche e gli inceneritori servono, dato che l’aumento del traffico è un dato di fatto che nessun “verde” in bicicletta potrà mai mettere in dubbio, vediamo di metterci in testa che i “NO” non servono a nulla e che dovrebbero essere sostituiti dai “SI, MA…”! Ovvero, realizziamo le opere che servono, ma con un forte controllo da parte di autorità, tecnici e cittadini interessati. Se in ogni parte del mondo ci sono discariche, inceneritori, termovalorizzatori, impianti per il riciclo dei rifiuti riutilizzabili, perché non andiamo a vedere come diavolo fanno gli altri Paesi a realizzare tutte queste cose nella massima sicurezza?Possibile che le uniche cose che gli italiani sanno importare dall’estero sono le porcate, tipo discoteche, concerti rock e fast food?Bando alle cialtronerie italiche, allora, e cerchiamo di risolvere i problemi come li risolvono quegli altri Paesi che cerchiamo di scimmiottare quando ci vantiamo di fare parte del G8 o G9 che sia!Ma soprattutto, diamoci da fare per cambiare questa classe dirigente parassitaria ed inaffidabile, altrimenti tutto quanto qui scritto perderà di senso… Dobbiamo arrivare ad avere politici di cui fidarci quando dicono che una discarica deve sorgere in un certo luogo e che non vi sono rischi per la popolazione, e dobbiamo arrivare ad avere tecnici preparati ed onesti che non svendano le loro competenze al politicante di turno per permettergli di nascondere la verità alla popolazione. Guardiamoci in giro, anche andando oltre al problema rifiuti: esistono tecnici e specialisti che su uno stesso problema danno risposte divergenti e spesso opposte… Quando si parla di OGM c’è chi giura che non facciano male alla salute e chi giura che siano cancerogeni… Quando parliamo di antenne - ripetitori per la telefonia mobile c’è chi giura che le emissioni non siano affatto dannose per la salute, e chi paventa rischi mortali per i residenti nei pressi delle antenne… E quando parliamo di inceneritori, c’è chi certifica che le emissioni di diossina nell’atmosfera non hanno concentrazioni dannose per la salute pubblica, e chi evoca scenari apocalittici con diffusione di tumori e malattie varie. Di chi fidarsi? Di chi è pagato per mentire? O di chi mente perché non lo pagano?Non siamo di fronte a questioni semplici, purtroppo, né risolvibili velocemente. Cambiare il modo di pensare della gente comune e sradicare una classe dirigente cancerogena come quella attuale non sarà facile… Ma se non ci proviamo, non potremo neppure lamentarci se quintali di rifiuti spunteranno sotto le nostre finestre… Ce lo saremo meritati, così come ci meritiamo la Magistratura che si muove solo per danneggiare gli avversari politici ed i politicanti che agiscono solo nell’interesse del loro conto in banca.Intanto, giusto per concludere sull’emergenza rifiuti in Campania, mi permetto un consiglio niente affatto tecnico ma pratico: sarà anche vero che incenerire i rifiuti inquina, che stoccarli nelle discariche potrebbe creare altro tipo di inquinamento, che le “ecoballe” se bruciate aumenteranno le emissioni nocive nell’atmosfera… Tutto vero, non voglio neppure provare a metterlo in dubbio… Ma quello che è certo è che vivere quotidianamente con quintali di rifiuti che crescono sotto le finestre, alla mercé di pantegane enormi e di batteri e germi di ogni tipo è ancora più nocivo, così come è certamente più inquinante nell’immediato il cospargere i rifiuti di benzina ed incendiarli!Dunque, nell’attesa dell’uomo nuovo e di una nuova stagione politica per la nostra martoriata Italia, proviamo a fare quello che si è sempre fatto per evitare alla popolazione di morire sepolta dalle immondizie… E puniamo chi non comprende l’emergenza e tenta di fare prevalere i suoi interessi di bottega sul bene pubblico.In ultimo, dato che a nessuno piace smaltire rifiuti prodotti da altri, sarebbe ora di comprendere che ogni provincia italiana si deve dotare di discariche ed inceneritori (o qualsiasi altra diavoleria!) atti a smaltire e/o riciclare i rifiuti prodotti in loco… Forse così si attenueranno molte invidie e gelosie ancora vive nell’Italia dei mille campanili!
Carlo Gariglio
http://www.fascismoeliberta.info/

lunedì 4 febbraio 2008

La lettera semiseria di Gariglio

Chi ha un minimo di dimestichezza con le scuole superiori non avrà difficoltà nell’individuare l’opera di Giovanni Berchet a cui mi sono ispirato per intitolare e redigere questo mio articolo… Degli altri, francamente, me ne infischio!Il fatto è che ho deciso, in questo mio ultimo scritto, di rendermi particolarmente antipatico e di dire, una volta per tutte, cosa penso dei tanti idioti che mi circondano in questo “meraviglioso” mondo dei “camerati” Fascisti… Ci avevo già provato con un recente articolo, “Fascisti all’Amatriciana”, ma probabilmente sono stato troppo “soft” nello stigmatizzare le tante incongruenze e le tante deficienze presenti nella cosiddetta “area” e nello stesso MFL… Ci riprovo oggi,decidendo di infischiarmene del rispetto per i presunti Camerati, conscio del fatto che dopo questo articolo sarò ancora più odiato dentro e fuori il MFL. Ma chi se ne frega!Sarà il bisogno di sfogarsi una volta per tutte, sarà il bisogno di reagire alle tante insolenze digerite negli ultimi tempi, sarà la triste consapevolezza del basso livello culturale e mentale dei tanti che si spacciano per “camerati”, sarà la voglia di contrastare l’ondata di melassa buonista con la quale veniamo ricoperti ogni qualvolta si avvicina il periodo natalizio, sarà la stanchezza generata da un trasloco che mi vedrà cambiare residenze (e sede della segreteria nazionale MFL) entro la fine di gennaio, ma questa volta dirò tutto! E se qualche Fascista all’Amatriciana si offenderà , pazienza, cavoli suoi!Ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginare, diceva più o meno il protagonista di un noto film… Ho visto e sentito tante cazzate contrabbandate come fascismo dalle tante “Amatriciane” che infestano il nostro ambiente che voi non Fascisti non potete neppure immaginare, dico io…Ma prima di cominciare questo viaggio semiserio all’interno delle zucche vuote che popolano l’area, ritengo doverosa una premessa; essendo amante delle metafore e delle similitudini, mi piace paragonare il Fascismo ad un libro composto da mille pagine. Per comprenderlo appieno sarebbe necessario leggere tutte queste pagine o quanto meno, per farsene un’idea abbastanza precisa, sarebbe necessario conoscerne un buon numero.Io, benché oggi mi sia ripromesso di rendermi odioso, saccente e sferzante, non ho la pretesa di conoscere tulle le mille pagine, ma ho la certezza di averne lette molte (ma molte!) di più dei tanti che si atteggiano a novelli “duci” del Fascismo o a feroci critici degli altri Camerati… Chi, al contrario, pur avendo letto poche decine di queste mille pagine, si costruisce un “fascismo” tutto suo e personale, saltando quello che non sa e non considerando quello che non gli piace, non merita il titolo di Fascista ma solo e semplicemente quello di cretino!Se così non fosse, non si capirebbe come mai esistono tanti idioti convinti di professare idee Fasciste ma che, in realtà, professano idee proprie e vere distorsioni della storia, spacciandole per dottrina Fascista… Abbiamo i Fascisti “di destra”, quelli convinti che il vero Fascismo debba essere cattolico, quelli che pensano di dovere insultare i negri che incontrano per strada per essere dei veri Camerati, quelli che rinnegano l’alleanza con il nazionalsocialismo, quelli che pretendevano la neutralità in guerra dell’Italia Fascista, quelli che rifiutano la svolta antiebraica del regime, quelli che negano la validità delle Leggi razziali, quelli convinti che il razzismo nazionalsocialista volesse al potere individui di carnagione color latte e con capelli biondi ed occhi azzurri… Ognuno, in base alle sue preferenze ed alle sue scarse letture, getta nella pattumiera la parte di Fascismo che non approva (o che non capisce) ed esalta quanto a lui (ma solo a lui!) piace.Si costruiscono così mille “fascismi”, ciascuno dei quali vero in minima parte, ma menzognero nella stragrande maggioranza dei suoi postulati. E non sono certo io a dire che varie cose sono menzognere e non hanno nulla a che fare con il Fascismo… E’ la storia a farlo!Qualcuno obietterà che il Fascismo vide unirsi sotto la stessa bandiera individui provenienti dalle più diverse esperienze: cattolici e mangia preti, liberali e socialisti, repubblicani e monarchici… Ed è certamente vero, ma è altrettanto vero che all’epoca tutti si consideravano in primis Fascisti, e solo secondariamente qualcos’altro… Mentre oggi, all’opposto, ci si considera prima cattolici o filo islamici, monarchici o repubblicani, di destra o di sinistra, ma solo dopo “fascisti”. Non a caso, il livello di litigiosità fra quelli che dicono di ispirarsi al Fascismo è maggiore di quello fra Fascisti e non Fascisti!Tanti sono i responsabili di questa deriva, che ha portato, dopo 62 anni di disinformazione e di personalismi spacciati per dottrina Fascista, ai tristi livelli odierni, ove ragazzotti senza arte né parte si divertono ad inventarsi un Fascismo personale, lanciando strali nei confronti di quanti chiedono solo un minimo di aderenza alla realtà storica.Le nuove generazioni (e ce ne accorgiamo, purtroppo, anche guardando alle polemiche interne che nascono nel MFL), traviate dalla falsa storia messa in giro dall’antifascismo e dall’altrettanto falso indottrinamento operato dai tristi epigoni del neofascismo, si ritrovano con la testa zeppa di cretinate, costruendosi un Fascismo, un nazionalsocialismo ed un razzismo che nulla hanno a che fare con quanto accadde nel periodo 1919 - 45.Oggi ci troviamo spesso di fronte a borgatari ignoranti, senza cultura storica né generale, proclamare di essere Fascisti perché odiano “Er negro”, o perché considerano gli islamici come dei nemici ed i giudeo americani come alleati… Alcuni pretendono di difendere il cattolicesimo dalle aggressioni islamiche, dimenticando che il mondo islamico fu il maggiore alleato del Fascismo e del Nazionalsocialismo, mentre la Chiesa ci ha da decenni relegati al ruolo di “male assoluto”. Altri si richiamano ad un paganesimo che neppure conoscono, confondendolo con manifestazioni di “satanismo” all’Amatriciana derivante dal mondo musicale del Black Metal.Questa stomachevole situazione di ignoranza e di negazione della storia vede molti colpevoli, in primis proprio quel mondo di ex combattenti della RSI che avrebbe dovuto fungere da faro per quanti, come me, non hanno vissuto direttamente neppure un giorno dell’epopea Fascista.Perché dico ciò? Semplicemente perché fra molti ex RSI è in auge la moda di rinnegare le alleanze dell’Italia Fascista e della stessa RSI… Oggi, su molta pubblicistica dei reduci possiamo leggere frasi oltraggiose nel confronti dell’alleato nazionalsocialista, tendenti a dividere le responsabilità fra tedeschi e Fascisti… Non è raro trovare scritti di ex combattenti che dichiarano di non avere saputo nulla dell’olocausto (come se questo fosse possibile!) e che rinfacciano ai Nazisti di avere sterminato 6 milioni di ebrei mentre loro erano distratti! Così come è facile trovare scritti che lamentano le ingerenze dei nazisti nelle questioni della RSI, come se fosse tanto difficile immaginare il perché di una certa sfiducia nei loro confronti, dopo il 25 luglio e l’8 settembre!Eppure anche gli analfabeti sanno che il PFR e la RSI nacquero principalmente per riscattare il Fascismo e l’Italia dal tradimento operato nei confronti del Duce e dell’alleato Nazista, e che i Fascisti rimasti fedeli cambiarono persino il loro simbolo (dal Fascio littorio a quello repubblicano) per rimarcare la loro differenza dai traditori del 25 luglio.Dunque un’alleanza rivendicata e non tradita mentre sulle teste dei Fascisti rombavano le fortezze volanti dei terroristi anglo-americani, viene oggi rinnegata per paura del giudeo di turno e del Mastella che minaccia decreti Legge contro i revisionisti!Altra strana mania degli ex RSI, che ha fortemente contribuito alla disinformazione delle nuove generazioni circa il periodo Fascista, è quella di identificare il Fascismo, che nacque nel 1919 e prese il potere nel 1922, con il solo periodo repubblicano… Certo, è cosa lodevole il ricordare la socializzazione delle imprese pensata durante la RSI, ma ridurre il Fascismo a questo, cioè ad un qualcosa che rimase spesso sulla carta e che vide ben poche realizzazioni pratiche, è quanto meno riduttivo e fuorviante. Perché non parlare ai giovani dello Stato sociale del Ventennio, delle Leggi a tutela delle classi meno abbienti, delle realizzazioni nel campo della scienza e della tecnica, dei primati nello sport, delle città costruite dal nulla ove prima esistevano solo paludi e desolazione?Ma, francamente, potevamo aspettarci di più da un mondo, quello degli ex combattenti RSI, ancora oggi diviso in mille sigle in rotta fra loro, alcune delle quali ancora indissolubilmente legate ad AN, cioè ad un partito che fin dal giorno della sua fondazione si propose come partito antifascista? Almeno il MSIDN, che pur si comportò nei fatto come un partito antifascista, ebbe l’astuzia di presentarsi all’esterno come movimento nato allo scopo di non disperdere l’eredità del Fascismo, anche se servì soltanto a traghettare i pochi Fascisti rimasti nel sistema, facendone dei mezzi democristiani fedeli all’alleanza Atlantica, al giudaismo di Israele ed all’imperialismo americano.Se questi dovrebbero essere i nostri “maestri”, figuriamoci i discepoli! In più, aggiungiamoci circa 40 anni di MSI ed una dozzina d’anni di AN, MSFT, FSN, FN, nuovo MSIDN… Cosa otteniamo? Lo schifo e la confusione che abbiamo oggi sotto gli occhi!A ben guardare il nostro mondo non è tanto diverso da quello dei cosiddetti “rossi”; anche fra loro, migliaia di decerebrati si divertono ad inneggiare a cose e persone che neppure conoscono, con esiti a metà fra il drammatico ed il comico… Comunisti che difendono i gay, quando chiunque abbia studiato sa bene che “miti” come Che Guevara o Stalin sbattevano nei gulag i gay dell’epoca, oppure che lanciano strali contro i “crimini” del Fascismo, dimenticando di conoscere i milioni di morti causati dai vari Lenin, Stalin, Mao, Pol Pot, nonché dagli italici partigiani.Ma non è su questo mondo dei “rossi”, marcio ed immondo per definizione, che voglio concentrarmi oggi. Preferisco parlare del mondo “nero”, che dovrebbe rappresentare l’elite della politica, ma che a ben vedere è altrettanto marcio ed immondo, quanto meno nella maggioranza dei suoi esponenti.Faccio politica attiva da 1990 ed ho ormai visto e sentito di tutto, aiutato in questo dai contatti Internet che si hanno tramite il forum ufficiale di discussione del MFL, i gruppi Yahoo e le tante mail private che ricevo da Camerati e presunti tali… Così, in questo mio articolo semiserio e volutamente provocatorio, proverò a riassumere e catalogare il cretinismo con cui mi sono scontrato da quando (ahimè!) mi sono messo in gioco diventando Segretario Nazionale dell’unico partito (veramente) Fascista esistente oggi in Italia.Una canzone degli anni 70 degli “Amici del Vento” diceva, più o meno: “Compagni facciamo un girotondo, mostriamo un po’ alla gente com’è che state al mondo”… Oggi il girotondo lo facciamo fare ai “camerati” per lo stesso motivo. Cominciamo con quelli che chiamerei Fascisti antifascisti… Questi sono i più cretini del panorama politico italiano; disadattati con tendenze delinquenziali che credono a tutte le balle storiche messe in giro dagli storici di regime a proposito del Ventennio e della guerra, ma che proprio per le loro smanie criminali gradiscono ed approvano questa parodia di Fascismo… Gli idioti di cui sopra li troviamo spesso a riempire gli stadi di calcio, sventolando bandiere con celtiche, svastiche e ritratti del Duce… Cantano slogan del tipo: “10, 100, 1000 Auschwitz” o “Ebrei ai forni”… Per costoro il revisionismo non esiste ed anzi, se sospettassero che qualche serio studioso ha dimostrato che l’olocausto e le camere a gas non sono mai esistite, avrebbero dei seri traumi… Dimenticavo: molti di questi coglioni, per dimostrare meglio la loro “cattiveria”, si prodigano nella messa in scena di parodie di “messe nere” mutuate da certi deliranti cantanti di black metal in auge nella cosiddetta “area” (dei disadattati!). Unica nota positiva: difficilmente gli idioti di questa risma si avvicinano ai movimenti politici, dato che le loro “idee” si realizzano ghettizzandosi in qualche branco di falliti simili a loro; è più facile trovarli negli stadi o rovesciati sotto i tavoli di qualche birreria.Abbiamo poi i fascisti invasati, quelli cioè che pretendono di imporre all’ideale Fascista una loro personalissima convinzione religiosa: di solito sono cattolici integralisti, ma di recente abbiamo conosciuto anche un gruppo di pecorai sardi, allevati in un ovile, che esigevano la creazione di un MFL anticristiano… E per rafforzare questa loro “tesi”, sull’esempio dei “fascisti” descritti prima, si dilettavano durante le ore notturne in simpatici passatempi tipo percuotere statue del Cristo o crocifissi!A parte i pastorelli sardi, cacciati dal MFL prima che potessero coinvolgerci in danni molto gravi, gli invasati mistificano la realtà del Fascismo cancellando completamente le correnti anticlericali e lo stesso programma di S. Sepolcro del 1919… Per loro valgono solo le poche decine di pagine del Fascismo che collaborò con la Chiesa Cattolica, ma diventano ciechi e sordi quando si tratta di parlare del tradimento operato dalla Chiesa stessa ai danni del Fascismo e di Mussolini. Fanno parte dei tanti che si limitano a leggere dieci pagine su mille, magari strappando le cinque che non gli piacciono. Anche con costoro non c’è possibilità di fare una politica seria, a causa della loro disonestà intellettuale e della totale incapacità di comprendere che il Fascismo ebbe varie sfaccettature ed evoluzioni, nonché varie correnti interne che andavano dai “mangiapreti” ai filo-clericali convinti. Inoltre, mai nessuno di questi invasati è riuscito a spiegarci come risolvere un enigma degno di “Arlecchino servo di due padroni”, dato che pretendono di essere contemporaneamente seguaci di un’ideologia politica Fascista e di una religione il cui capo, supremo ed infallibile per definizione, bolla questa ideologia politica come “male assoluto”.Altra categoria simile alla precedente è quella dei fascisti arroganti e saccenti… Lorsignori, pur non avendo studiato poco e capito ancora meno del Fascismo, passano il loro tempo a lanciare anatemi contro quelli che definiscono “pseudofascisti” (e che in realtà sono Fascisti più veri di loro); non paghi della loro ignoranza e della loro cecità, si costruiscono un fascismo del tutto personale e scomunicano chiunque cerchi di riportarli sulla retta via della verità storica. Appartengono a questo gruppo quelli che cercano di dimostrare che il Fascismo avrebbe dovuto allearsi con Churchill e gli USA, che il Duce fu obbligato da Hitler a fare determinate scelte, che l’avversione per la lobby ebraica è sbagliata, che il nazismo è incompatibile con il Fascismo e tante altre cretinate simili. Questa gente, per fortuna, riempie i partiti della cosiddetta “area”, ma purtroppo qualche infiltrazione sgradita si fa sentire qualche volta anche nel MFL, benché il sottoscritto vegli affinché questi signori si dirigano verso i lidi a loro più adatti: AN, FT, nuovo MSIDN di Gaetano Saya, La Destra di Storace…Quelli che fanno più tenerezza sono i Fascisti inconsapevoli… Costoro si fanno in 4 per mostrarsi Fascisti; vanno a Predappio più volte l’anno, si slogano il braccio destro a suon di saluti romani, espongono il busto del Duce nel loro studio… Ma finiscono per militare senza accorgersene in partiti e movimenti antifascisti! L’esempio più eclatante sono i tanti idioti ancora in AN, senza avere compreso che quel partito, fin dal giorno della sua nascita a Fiuggi, si è dichiarato contrario al Fascismo ed ha riconosciuto il contributo della “lotta” partigiana per il ritorno di democrazia e libertà in Italia… Ma non sono messi meglio i “fascisti” di FT, i quali si dannano l’anima per salutare Berlusconi come il lodo nuovo “duce”, mentre il leader Luca Romagnoli in TV, ospite dell’ebreo Mentana a “Matrix”, non trova di meglio da fare che attaccare i revisionisti della conferenza di Teheran e riconoscere che la vittoria degli alleati nella II Guerra Mondiale è stato un bene! E che dire dei tanti fessi che militano in Forza Nuova esponendo svastiche e celtiche, mentre il loro capoccia, Roberto Fiore, lancia strali contro il nazismo, definendolo una setta pagana? Non parliamo poi dei seguaci della Alessandra Floriani, convinti di essere Fascisti ma al servizio di una gentile signora che non si è mai definita Fascista in pubblico e che ha sempre e solo dichiarato di volere difendere la memoria del nonno, non del Fascismo, o infine dei neonati seguaci della Destra di Storace… Camerati duri e puri che non si accorgono di avere come leader, a fianco di Storace, un certo Salerno, ebreo torinese ex AN che diffida chiunque a presentarsi con celtiche e svastiche in quanto lui, oltre ad essere ebreo, è anche riservista dell’esercito israeliano!E’ proprio il caso di dire: “Signore perdonali, perché non sanno quello che fanno”!Ma vogliamo negare una citazione ai “mitici” Fascisti di destra?Per questi signori, che non hanno capito nulla delle origini socialiste e delle posizioni sociali, proletarie ed anticapitaliste del Fascismo, i veri fascisti sono quelli del quotidiano “Libero”, cioè ebrei e massoni stipendiati dalla CIA e dal Mossad, tanto per intenderci… Loro odiano gli islamici in quanto “terroristi”, amano gli USA ed Israele, sono anticomunisti e berlusconiani… Un esempio di questa idiozia lo abbiamo avuto anche nel MFL, tal Alberto C. di Isernia, il quale dopo essersi stufato di un Segretario Nazionale come il sottoscritto, che tentava di erudirlo su cosa fosse il Fascismo, si è lanciato nella fondazione del “Partito Fascista Repubblicano”… Partito con un solo iscritto la cui seconda tessera venne regalata dall’Alberto C. al giornalista Marcello Veneziani il quale, non essendo mai stato Fascista ma se mai di destra, ringraziò il buon Alberto con una raffica di insulti contro i Fascisti dalle pagine di Libero!Che dite cari lettori, dobbiamo ridere o piangere di questa gente?Tanto ci sarebbe ancora da dire su questo “meraviglioso” mondo “fascista”, ma il mio viaggio sta volgendo al termine… Rimangono ancora da citare i “fascisti” della nuova generazione, ovvero quelli che vanno dai 15 ai 25 anni. Certo, molti di loro sono catalogabili nelle categorie precedenti, ma alcune “perle” meritano una classificazione separata… Infatti, a causa dell’esagerata diffusione di Internet e del modo demenziale di usare questa risorsa, da un po’ di tempo stanno nascendo i fascisti “virtuali”, ovvero quelli che esistono solo sulla rete e che tolti dalla tastiera del loro computer perdono ogni forma di vita.Costoro, abituati a fare sesso virtuale con le chat ed a fare politica tramite i forum ed i gruppi di discussione, si creano un’identità telematica stile “Second Life” e, nascosti dietro uno pseudonimo spesso ridicolo, lanciano strali contro questa società, invocano il manganello contro immigrati e comunisti, si riempiono la bocca di slogan e paiono pronti a morire in battaglia per le loro idee… Peccato che quando qualcuno chiede loro di dare un senso alle lagne virtuali facendosi conoscere e dandosi da fare nella politica attiva, questi bamboccioni spariscono semplicemente! Si scopre così di avere a che fare o con bambini di 15 anni che si nascondono dietro ai “paparini” che non li vogliono vedere frequentare Fascisti, oppure con emeriti vigliacchi che trovano il coraggio di parlare solo nascosti dietro ad un monitor… Del resto non ci si può aspettare molto di più da una generazione di personaggi senza valore e senza attributi, capaci solo di passare ore al computer di papà senza neppure immaginarsi come utilizzarlo per migliorarsi… Quelli come il sottoscritto alla loro età si pagavano con sacrifici i libri che parlavano di Fascismo e revisionismo, spesso introvabili; loro, pur avendo a disposizione la rete Internet, che offre gratuitamente decine di migliaia di siti e pagine utili per crearsi una cultura, si limitano ad usare questa risorsa per chattare (vocabolo che si può tradurre come masturbarsi davanti ad un monitor mentre si parla con un individuo del sesso opposto) e per scrivere cazzate sui forum di discussione o sugli immancabili “blog”. Ovviamente, sono talmente disabituati al contatto con l’essere umano reale ed all’impegno concreto, che si volatilizzano non appena si tenta di farli trasferire dal mondo virtuale a quello reale. Meglio campare di illusioni telematiche e di sms insulsi scritti con l’immancabile cellulare di ultima generazione…Se questo è il futuro che ci attende e questi sono i giovani che dovranno riportare in auge il Fascismo, meglio ritirarci tutti a vita privata!Assenza di valori, cultura generale a livelli da terzo mondo, paura del mondo reale, conoscenza della storia e della politica prossima allo zero, indulgenza verso mode e modi di vivere che nulla hanno a che fare con la nostra realtà… Se poco c’era da aspettarsi dalla generazione del sottoscritto, nulla c’è da attendersi da quelle successive! Oramai i giovani “fascisti”, oltre alla mancanza di cultura storica e politica, non fanno altro che esibire le proprie frustrazioni ed i propri desideri, camuffandoli da ideologia politica… Abbiamo i giovani (di entrambi i sessi) che si deturpano il corpo con tatuaggi e buchi vari (detti “piercing” da quelli che vogliono fare gli americani!), senza rendersi conto che così facendo si dimostrano peggiori di quei negri che tanto dicono di disprezzare… Almeno i negri si comportano allo stesso modo per conservare usi e costumi della loro razza!Abbiamo ragazzini immaturi ed insicuri che spesso si scoprono “razzisti” solo perché invidiano il successo che gli extracomunitari hanno con le donne (o che le extracomunitarie hanno con gli uomini!); ragazzine senza arte né parte che si dicono “camerate” perché hanno il vizio di andare a letto con bambocci che si dicono “camerati” (a ben vedere, nel letto delle giovani camerate si realizza la tanto agognata “unità dell’area”, dato che per molte di loro farsi scopare da uno di FN o di FT o del MFL poco cambia: basta trovare qualcuno che le degni di un minimo di attenzione!)… Per non parlare dell’estetica del vestiario, ormai ridotta a puro voltastomaco, con idioti di entrambi i sessi che circolano, credendosi belli e “sexy”, con pantaloni allacciati poco sopra il sedere, tasche posteriori all’altezza dei polpacci e naturalmente mutande in vista!Da gente di questo calibro potremo aspettarci mai qualcosa di buono? Dalle “camerate” che esibiscono salami e salsicce dai loro pantaloni a vita bassa, convinte di essere Dee della bellezza, e che saltano da un letto all’altro, possiamo aspettarci che diventino mai madri e mogli affidabili? Mah!Quello che è sicuro è che certi personaggi entrati abusivamente nel nostro ambiente umano mi fanno capire come sia sbagliato il concetto di razzismo biologico… Infatti, davanti a questa gente nostrana, anche l’ultimo dei negri diventa elegante, bello e preparato culturalmente!
Carlo Gariglio

sabato 2 febbraio 2008

Topi da laboratorio, scienza costituita e i mostri che siamo tutti diventati

DI MICKEY Z
Atlantic Free Press
“Le atrocità non sono meno atroci quando succedono in laboratorio e sono chiamate ricerca medica”G. Bernard Shaw
Un articolo dell’Associated Press (AP) del 24 gennaio scorso era svergognatamente titolato “Topi di laboratorio perdono il lavoro”. (Mi fece pensare che se l’autore, Michael Hill, avesse scritto della liberazione di Auschwitz, avrebbe probabilmente dichiarato che gli ebrei europei erano improvvisamente diventati dei “senzatetto”). Nel suo pezzo, Hill parla di possibili “alternative altamente tecnologiche” alla sperimentazione sugli animali. Prima di pensare che questo significhi un importante passo avanti sia moralmente sia scientificamente, leggete la parte finale dell’articolo di Hill: “Taylor Bennett, senior consulente scientifico dell’Associazione Nazionale per la Ricerca Biomedica, sostiene che i test sugli animali costituiscono un metodo essenziale per essere certi che i nuovi prodotti farmaceutici siano sicuri ed efficaci per gli esseri umani”.Sicuri ed efficaci? Non è così, asserisce Robert Mendelsohn, M.D.: “La ragione per cui sono contrario alla sperimentazione animale è perché non funziona”, spiega. “Non ha valore scientifico e ogni scienziato che si rispetti lo sa”. Aysha Z. Akhtar, M.D. e M.P.H., senior consulente, e Jarrod Bailey, Ph.D. e senior consulente del Comitato per la Medicina Responsabile, sono unanimi nel dire che “più studiamo la rilevanza degli esperimenti sugli animali, più evidenti ne diventano le lacune”. In una lettera al British Medical Journal del 9 febbraio 2007, Akhtar e Bailey scrivono: “Persino le più impercettibili diversità fisiologiche tra esseri umani e animali possono manifestarsi come profonde differenze nella fisiologia delle malattie e nel loro trattamento efficace e sicuro. Ad esempio, esistono numerose differenze nella fisiologia del cordone spinale, come nella reazione alle ferite tra specie diverse e perfino tra ceppi diversi della stessa specie. E’ probabile che tali differenze abbiano contribuito ai ripetuti fallimenti nella terapia per il cordone spinale, nonostante gli stessi si fossero rivelati sicuri ed efficaci sugli animali.”Inoltre, aggiungono Akhtar e Bailey, “esperimenti su roditori per predire agenti cancerogeni, con un tasso negativo che si avvicina ai due terzi, può potenzialmente causare una vasta esposizione ad elementi cancerogeni negli esseri umani.” Fanno poi riferimento al superfarmaco Vioxx, che non aveva avuto reazioni negative sugli animali, ma che si è rivelato potenzialmente letale per l’uomo.“I risultati dei test sugli animali non sono trasferibili tra le specie, perciò non possono garantire prodotti sicuri per l’uomo”, asserisce Herbert Gundersheimer, M.D.“Da molto tempo è auspicabile un cambiamento di rotta nel nostro metodo di ricerca”, dichiarano Akhtar e Bailey. “Spostare la sperimentazione sugli animali verso metodi di studio delle malattie e di contrasto più accurati è scientificamente superiore e più etico per l’umanità, così come per gli animali”.“Se si chiede agli sperimentatori perché fanno test sugli animali, la risposta sarà: ‘Perché gli animali sono come noi’,” dice il Professor Charles R. Magel. “Se si chiede agli sperimentatori perché è moralmente giusto fare esperimenti sugli animali, la risposta sarà: ‘Perche gli animali non sono come noi’. Gli esperimenti sugli animali si basano su di una contraddizione di logica”. Se gli esperimenti sugli animali sono eticamente di una crudeltà insostenibile e segno di una scienza falsa nella fattispecie, perché mai siamo ancora soggetti ad articoli così disinformati come quello di Michael Hill “Topi di laboratorio perdono il lavoro”? Una possibile risposta ci è data dal dottor Gundersheimer: “In realtà i test sugli animali non forniscono ai consumatori protezione da prodotti insicuri, ma piuttosto sono usati per proteggere le varie società a livello legale”.(Ho appena sentito qualcuno gridare: “Bingo!”?)James Baldwin ci ricorda che: “Chiudendo gli occhi alla realtà la gente non fa che favorire la propria distruzione”, e che “chiunqe insista nel restare in uno stato d’innocenza molto dopo averla persa, diventa un mostro”.
Michey Z. è autore dell’imminente libro “CPR per manichini” (Raw Dog Screaming Press). Lo potete trovare al sito: http://www.mickeyz.net Fonte: www.atlanticfreepress.comLink: http://www.atlanticfreepress.com/content/view/3342/32/30.01.08
Tradotto per www.comedonchisciotte .org da GIANNI ELLENA

venerdì 1 febbraio 2008

Cade il governo all'ombra della squadra e compasso

Marcello Pamio - 28 gennaio 2008
A cavallo tra la Xa legislatura (finita il 22 aprile 1992) e la XIa legislatura (iniziata il 23 aprile 1992) di Giuliano Amato, s’inserisce l’inchiesta del Procuratore di Palmi, Agostino Cordova. Un’inchiesta delicatissima sui rapporti tra massoneria, ’ndrangheta calabrese e politica, che sviluppò decine e decine di faldoni composti da centinaia di migliaia di pagine! Cordova svolse approfondite indagini sulle obbedienze italiane, arrivando ad accertare che nessuna di esse risultava svolgere le nobili attività dell’arte muratoria, ma che molte invece erano dedite ad attività affaristiche e in alcuni casi illecite, e all’interno delle logge, importanti politici andavano a braccetto con mafiosi e criminali! Tutta la colossale inchiesta del Procuratore di Palmi finì a Roma, e come si sa, Roma è la capitale non solo dell’Italia ma anche degli insabbiamenti giudiziari. Quando infatti si vuol archiviare una inchiesta, basta spostarla lì.
Il 25 aprile il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga attraverso un messaggio televisivo si dimette dalla carica, con ben due mesi di anticipo, e sarà sostituito da Oscar Luigi Scalfaro. Il 23 maggio a Capaci, lungo l’autostrada, 1000 chili di tritolo cancellano in un istante la vita (ma non certo la memoria!) del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta: Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Giovanni Falcone, stava indagando - tra le altre cose - sui flussi di denaro sporco, e la pista stava portando a pericolosi collegamenti tra mafia e importantissimi circuiti finanziari internazionali.[1] Aveva anche scoperto che alcuni prestigiosi personaggi di Palermo erano affiliati ad alcune logge massoniche di Rito Scozzese Antico e Accettato (R.S.A.A. nonostante il nome ha sede a Washington).
Il 2 giugno al largo di Civitavecchia sul panfilo della Regina Elisabetta II (Sua Maestà ufficialmente è arrivata in Italia per mettere dei fiori sulla tomba di Falcone!) avviene il più grande saccheggio dei patrimoni pubblici d’Italia, per opera dei potentati bancari.In quell’incontro (vero e proprio complotto) i rappresentanti della finanza internazionale (poteri anglo-olandesi e statunitensi) discussero assieme ad esponenti del mondo bancario e societario italiani le privatizzazioni e le riforme politiche per l’Italia, nel contesto del “progetto euro”.
Non a caso il Trattato di Maastricht, che codifica il sistema euro-EMU, fu sottoscritto proprio quell’anno.[2] Giulio Tremonti, presente sul panfilo - per sua stessa ammissione - come “osservatore”[3] disse al Corsera che la “crociera sul Britannia simbolizzò il prezzo che il paese dovette pagare tanto per ‘modernizzarsi’ quanto per restare nel club” Tra i partecipanti c'erano i rappresentanti delle banche Barings e S.G. Warburg, Merrill Lynch, Goldman Sachs, Salomon Brothers, Mario Draghi direttore generale del ministero del Tesoro, Beniamino Andreatta dirigente ENI, Riccardo Galli dirigente dell’IRI, ecc. Importanti aziende (come Buitoni, Locatelli, Neuroni, Ferrarelle, Perugina, Galbani, ecc.) sono state svendute ad imprenditori che agivano in comune accordo con l’élite finanziaria anglo-americana, altre (Telecom, ENI, IRI, ecc.) sono state smembrate e/o privatizzate.
Il 19 luglio il giudice Paolo Borsellino salta in aria in via d’Amelio, assieme alla scorta (Emanuela Loi, Walter Cosina, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli e Claudio Traiana). In settembre 1992 lo speculatore ungaro-statunitense-israeliano George Soros (presente pure lui nel Britannia) lancia un attacco speculativo alla lira.
Carlo Azeglio Ciampi (che per i suoi preziosi servigi verrà premiato con la Presidenza della Repubblica) all’epoca è governatore di Bankitalia e Lamberto Dini Direttore Generale. Tale criminoso attacco da parte dell’élite anglo-olandese e statunitense, rappresentata in quella circostanza dall’israelita Soros (agente dei Rothschild), portò ad una svalutazione della lira del 30% e il prosciugamento delle riserve della banca d’Italia che fu costretta (ovviamente era tutto concordato) a bruciare 48 miliardi di dollari nel vano tentativo di arginare la speculazione. L’enorme crisi portò alla scioglimento del Sistema Monetario Europeo (SME).
Nello stesso periodo s’inserisce pure la grandiosa bufala di Tangentopoli che ha avuto altri obiettivi rispetto a quelli paventati mediaticamente. Manipulite è servito ad attaccare obiettivi politici ben precisi, e dare a noi popolo l’illusione di una pulizia che invece non è mai avvenuta. I poteri forti, quelli veri, hanno continuato a lavorare nell’ombra, assolutamente indisturbati… La veloce carriera politica del superpoliziotto Antonio di Pietro, oggi Ministro della Repubblica, dovrebbe far riflettere…Dopo gli assassini dei due grandi magistrati e grazie anche a Manipulite, l’inchiesta Cordova è andata nel dimenticatoio: tutta l’attenzione mediatica è stata dirottata altrove!
Arriviamo ai nostri giorni, perché il 27 marzo del 2007, il procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris inizia una inchiesta da nome particolare Why Not (sulla falsariga di quella di Cordova) proprio sui rapporti tra criminalità organizzata (mafia, n’drangheta, camorra, ecc.), politica e finanza. L’inchiesta parte dalla Calabria ma si estende rapidamente al resto d’Italia e finiscono nel mirino politici (di destra e sinistra), consulenti a livelli altissimi, finanzieri, un generale della Guardia di Finanza, magistrati, affaristi, alcuni spioni dei servizi segreti (il capogruppo del Sismi di Padova e uno del Cesis) e anche dei massoni. Ventisei perquisizioni e venti indagati.
Sono ufficialmente indagati tra gli altri il Presidente del Consiglio Romano Prodi (per abuso d’ufficio), l’ex Ministro della Giustizia Clemente Mastella (per abuso d’ufficio, finanziamento illecito ai partiti, truffa all’Unione europea e allo Stato italiano).[4] Si tratta di finanziamenti illeciti per milioni di euro alla Compagnia delle Opere che passeranno nelle logge occulte di San Marino, per poi svanire nel nulla, esattamente come l’inchiesta De Magistris! Farà la medesima fine di quella del procuratore Cordova. In una recente intervista al Corsera, De Magistris sfoga denunciando una “strategia della tensione per opera di una manina particolarmente raffinata: poteri occulti e massoneria, soprattutto”. [5] Continua dicendo che da quando ha iniziato “a indagare sui finanziamenti pubblici europei. Da allora, è scattata la strategia delle manine massoniche”.[6]
I media - tutti controllati - hanno veicolato la notizia falsa dell’iscrizione di Mastella nel registro degli indagati per violazione della Legge Anselmi sulle associazioni segrete. Ma la cosa più interessante è che Mastella stesso, prima che le agenzia di stampa lanciassero la notizia falsa, aveva rilasciato una dichiarazione che con le associazioni massoniche lui non ha nulla a che fare! E’ stato avvisato in anticipo dall’amico giornalista o è semplicemente cascato nella trappola che gli è stata preparata per far cadere il suo governo? Quale trappola vi chiedereste? Alla fine sarà tutto più chiaro. De Magistris ha fatto il grave errore di sollevare il velo o grembiulino delle fratellanze occulte e della loro interconnessione con la politica, gli affari istituzionali, il denaro riciclato e la mafia.
I nuovi guru dell'informazione difendono l'operato di De Magistris e della Forleo, ma senza spiegare perché c'è stato questo vergognoso attacco alla Giustizia italiana: li difendono a spada tratta senza dire che le loro indagini stavano scoperchiando il vaso di Pandora...Il popolo non deve sapere che se l’Italia è unita (o controllata?) lo si deve ai massoni (la storia del Risorgimento è infatti una storia massonica: Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso, Umberto I erano fratelli. Come pure i primi passi del parlamento italiano: erano massoni Francesco Crispi, Agostino Depretis, Giuseppe Zanardelli, Mameli e il suo inno “Fratelli d’Italia…”). Il popolo non deve sapere tutto questo, e neppure che oggi l’Italia, e tutti i gangli vitali dell’economia della finanza, delle telecomunicazioni, ecc., sono nelle mani di fratelli legati da giuramenti di sangue!
Forse sto esagerando? Durante l’incontro della Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia (la prima loggia per obbedienza in Italia con 18 mila fratelli) tenutosi a Rimini dal 13 al 15 aprile 2007, dopo l’inno garibaldino “All’armi” e “C’era una volta il West” di Morricone, il Gran Maestro Gustavo Raffi ha letto il saluto di un grande amico della massoneria, il Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Successivamente, arriva anche il saluto ufficiale del governo Prodi, letto in sala (davanti a migliaia di massoni con grembiulino, il collo cinto da una fascia di raso terminante con un medaglione), dal sottosegretario delle politiche giovanili Elidio De Paoli.
[7]
Avete capito? Il governo dello Stato italiano, per voce di De Paoli, saluta i massoni di Palazzo Giustiniani! Cosa questa non strana, perché Prodi è stato (e forse lo è ancora) legato alla più potente banca ebraica privata del mondo, la Goldman Sachs , ed è membro dell’Aspen Institute for Humanistic Studies, di cui ne è stato anche il direttore, passando per la Fabiana (Fabian Society) London School of Economics, ospite sempre gradito anche dall’Opus Dei, la massoneria del vaticano. Sempre a Rimini non poteva mancare all’appuntamento lo storico Paolo Prodi, fratello questa volta di sangue del più famoso Romano, che definisce la massoneria del Grande Oriente come una “delle più importanti agenzie produttrici di etica che abbia creato al suo seno la storia dell’Occidente[8]” Numerosi poi sono stati i prestigiosi relatori delle tre giornate (tra cui il giornalista Oscar Giannino), ma per problemi di spazio non è possibile elencarli tutti.
Per meglio comprendere a che livelli è infiltrata la massoneria, è necessario tornare indietro di qualche anno e precisamente all’11 luglio 2002 quando il Gran Maestro Giuliano Di Bernardo deposita a Roma, presso un notaio, l’atto costitutivo degli Illuminati, la cui sede si trova al numero 31 in piazza di Spagna.[9] Membri di quest’ordine, che ricorda gli Illuminati di Baviera, sono: Carlo Freccero (già direttore di Rai2 ed ex programmista di Fininvest),[10] Rubens Esposito, (avvocato responsabile degli affari legali per la Rai ), Sergio Bindi (tredici anni consigliere di amministrazione della Rai), il medico Severino Antinori (lo specialista in fecondazione artificiale), il filosofo Vittorio Mathieu (rappresentante dello spiritualismo cristiano), il generale Bartolomeo Lombardo (ex direttore del Sismi) e moltissimi altri. Quindi troviamo uomini legati ai media, all’esercito, alla finanza, all’economica, ecc. Vicina agli Illuminati di Di Bernardo sembra anche essere oggi anche una delle realtà ebraiche più importanti a livello internazionale, un vero e proprio simbolo della “Israel Lobby”. Possiamo ricordare l’Anti-Defamation League, braccio armato del B’nai B’rith (B’B’, la potentissima massoneria ebraica di cui perfino Sigmund Freud ne era membro), l’AIPAC, ecc. Questi sono solamente alcuni nomi dei numerosissimi fratelli che lavorano nel mondo bancario, nel mondo societario, all’interno delle istituzioni, della politica, ecc.
Tutto questo per concludere, che parlare di massoneria, poteri forti, Stato, mafia, poteri bancari, crimine organizzato è la stessa medesima cosa. Non sto dicendo che tutti i massoni sono disonesti, ma come disse qualcuno: “non ho mai conosciuto un criminale che non fosse un massone”. Verità sacrosanta. Il collante tra i vari gruppi appena visti è la tessera di appartenenza a qualche loggia occulta, coperta o meno, di stampo massonico o paramassonico. Anzi possiamo affermare senza paura di smentita, che per giungere ad occupare determinate poltrone o carriere, è necessario appartenere a qualche loggia. Il motivo è presto detto: all’interno di una gerarchia verticistica piramidale si è meglio controllati dai vertici! Ecco perché la caduta del governo Prodi è stata volutamente provocata con lo scopo di distrarre e distogliere l’attenzione pubblica dirottandola su qualcos’altro apparentemente molto più importante.
Il bubbone stava per scoppiare di nuovo, l’ennesima inchiesta della magistratura (questa volta è toccato a De Magistris) stava per concludere che la politica, come la mafia, sono strumenti nelle mani della libera muratoria deviata! E questo non sa da fare e non sa da dire… Passeranno le settimane, i mesi, e poi tutto tornerà come prima: ci sarà un nuovo governo, magari tecnico con Dini o Draghi, nuove promesse agli elettori, nuove illusioni di democrazia, nuovi scontri televisivi (tutti fasulli) tra politici nei teatrini confezionati ad hoc, come per esempio “Porta a Porta”, “Ballarò”, “Matrix”, ecc., il tutto con i sogni tranquilli dell’élite economico-finanziaria, che riposa sempre all’ombra del compasso e della squadra…
Poi verrà un giorno, che un altro spregiudicato e incosciente magistrato aprirà una inchiesta che porterà alla luce, per l’ennesima volta, la collusione tra massoneria, apparati dello Stato e criminalità organizzata, e naturalmente finirà tutto con un attentato, con un cambio di governo e lo spostamento a Roma dell’indagine. Pochi se ne accorgeranno perché il restante popolo sarà intrattenuto, rimbambito e deviato dalla luciferica televisione…Questa è l'Italia!
[1] “Come è stata svenduta l’Italia” di Antonella Randazzo, www.disinformazione.it/svendita_italia2.htm
[2] Movimento internazionale per i diritti – Solidarietà, Movisol - www.movisol.org/ulse275.htm#anchor
[3] Intervista a Giulio Tremonti, Corriere della Sera del 23 luglio
[4] «Contro di me i poteri occulti Ora rischio pallottole e tritolo», Corriere della Sera del 21 ottobre 2007
[5] Idem
[6] Idem
[7] “Fratelli d’Italia”, Ferruccio Pinotti, ed. BUR
[8] Agenzia di stampa Ansa
[9] Op. cit. pag 464