lunedì 22 agosto 2011

Perchè noi siamo migliori di loro....

Pubblicato sul mensile Il Lavoro Fascista, aprile 2001.

Articolo del Segretario Nazionale del Movimento Fascismo e Libertà, Dottor Carlo Gariglio

*****

Diciamo la verità, chiunque abbia una minima parte di cervello funzionante, sa bene che fra noi ed i tristi epigoni del comunismo ci sono anni luce di distanza. Ovviamente, parlando di “noi” mi riferisco ai pochi veri fascisti e nazionalsocialisti rimasti, non certo alla teppaglia della cosiddetta “estrema destra” che tanto assomiglia alla teppaglia di sinistra, sia nei comportamenti assolutamente incivili, sia nella totale mancanza di argomentazioni politiche, nonché nella vergognosa mania di strumentalizzare le disgrazie altrui per farsene falsi portavoce.

Lasciando da parte l’estrema destra, che non ci interessa affatto, la sinistra, ovunque ha avuto modo di applicare le teorie criminali della quale si fa portatrice, non ha creato nulla al di fuori di oppressione, gulag, stermini di oppositori e regimi politici retti esclusivamente da carri armati e cumuli di menzogne. Il Fascismo, al contrario, ha lasciato dietro di sé una traccia di conquiste sociali e Leggi all’avanguardia che nessun menzognero storico di sinistra riuscirà mai a cancellare del tutto; nonostante si affannino a definire il Fascismo come “braccio armato della borghesia e del capitale”, venti anni di Leggi sociali a favore dei meno abbienti e dei lavoratori sono là a dimostrare le infami menzogne dei “vincitori”.

Come mi è capitato più volte di dire, il Fascismo realizzò in un solo Ventennio (in Italia, perché in Germania lo realizzò in ancora meno tempo!) tutto quello che la sinistra ha sempre promesso e mai realizzato in nessuna parte del mondo ed in nessuna epoca storica.

Ma nonostante le prove di quanto dico siano scritte nella Storia, a disposizione di chiunque sappia leggere dei libri cartacei o delle informazioni virtuali disponibili in rete, ci sono ancora tanti idioti benpensanti convinti che il Fascismo sia il male assoluto, mentre la sinistra, in tutte le salse, sia l’unica vera difesa per le classi umili. Lorsignori, pur avendo sulle spalle qualcosa come 200 milioni di morti causati dai dittatori comunisti, riescono a spacciarsi per difensori della libertà di espressione, così come fanno i vigliacchi partigiani d’Italia, ovvero quelli che volevano sostituire al regime umano e moderato voluto da Mussolini, il regime criminale ed inumano di Stalin… Ed il bello è che pretendono anche di accusare gli altri di essere illiberali e di volere negare la libertà di espressione al popolo!

Per vedere quanto questi sudici figuri della sinistra italiana (e non solo) amino la libertà di espressione e siano tolleranti con chi non la pensa come loro, basta guardare i loro comportamenti attuali ed i loro slogan… Per loro uccidere un Fascista continua a non essere reato, e cercare di imporre la volontà di poche migliaia di pidocchiosi dei cosiddetti centri sociali a milioni di cittadini, continua ad essere cosa del tutto normale, specie se tentano di ottenerla con i loro assalti alle forze dell’ordine ed alla cosa pubblica. Di recente abbiamo toccato con mano quale sia il loro concetto di dialogo: sprangate, bottiglie molotov, bombe carta e tutto il resto dell’armamentario del perfetto terrorista pidocchioso, allevato a suon di “resistenza”, antifascismo e indegne porcate simili.

Lo scopo di questo articolo è, però, un altro… Infatti, quanto detto poc’anzi è di pubblico dominio, disponibile, come dicevo, per chiunque abbia una porzione di cervello ancora attiva, mentre alcuni episodi che mi ripropongo di rendere pubblici, mettono in luce impietosamente la squallida ipocrisia della sinistra e dei suoi vari epigoni appartenenti a sigle e siglette di ogni tipo, basandosi sull’esperienza diretta e su fatti sconosciuti ai più.

Una breve premessa è d’obbligo: noi Fascisti, ed il sottoscritto primo fra tutti, siamo caratterizzati da una forte onestà intellettuale e dall’assenza di preconcetti; chiunque può dire cose giuste, anche se appartiene ad una corrente politica diversa dalla nostra, e dovere di ogni persona onesta è riconoscere la giustezza di certe posizioni. Così ho ed abbiamo sempre fatto, ma in ogni occasione questa onestà si è scontrata con la stomachevole tendenza dei sinistri ad appropriarsi arbitrariamente di tematiche e problemi vari non per contribuire a risolverli realmente, ma semplicemente per strumentalizzarli e piantare le loro bandierine rosse sul tutto.

Diversi mesi fa, tanto per fare un primo esempio concreto, ci imbattemmo in una petizione online voluta da uno dei tanti oscuri gruppuscoli della sinistra italiana… Tale petizione aveva come scopo dichiarato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica italiana sulle condizioni di vita dei residenti di Gaza, ovvero la prigione a cielo aperto voluta dai macellai dello Stato – pirata detto Israele. Ovviamente, come avrebbe fatto qualsiasi essere umano dotato di raziocinio (quindi NON di sinistra!), ci siamo precipitati a firmare la petizione, chi sottolineando la sua appartenenza al MFL, chi qualificandosi semplicemente con la propria professione… Ebbene, anche se non ci crederete, abbiamo constatato, poco tempo dopo, che dall’elenco dei sottoscrittori erano stati eliminati tutti i nominativi collegabili al MFL, mentre erano stati lasciati quelli dei Camerati che non avevano indicato la loro appartenenza partitica!

Ora, non vorrei violentare l’intelligenza di nessuno sottolineando cose lapalissiane, ma quando si ha veramente a cuore una causa e si lancia una petizione, così come una proposta referendaria o di Legge popolare, l’obiettivo unico è raccogliere quante più firme possibili, fossero anche quelle di Belzebù e Lucifero.. Arrivare alla ignobile bassezza rossa di sabotare la propria iniziativa pur di fare torto a dei Fascisti, dimostra meglio di ogni altra cosa quanto questi sudici essere se ne infischino della sorte dei Palestinesi; per loro, l’unica cosa importante è trovare qualcosa su cui piantare le loro bandierine rosso sangue, fosse anche un cadavere.

Più di recente, abbiamo avuto prova del fatto che questi comportamenti criminali non sono affatto casuali, bensì abituali per il lerciume che si nasconde dietro alla vuota parola “sinistra”.

Prima di scendere in particolari, un piccolo inciso. Mesi fa mi imbattei per caso nel blog di un certo Andrea Carancini: http://andreacarancini.blogspot.com/; tale blog è incentrato sul revisionismo olocaustico, ed è molto ben documentato e completo, ragion per cui, senza neppure chiedermi chi fosse l’autore ed a che corrente politica appartenesse, lo segnalai subito fra i collegamenti consigliati da siti e blog facenti capo al MFL-PSN. Inoltre, gli dedicai un breve articolo, inserendo a seguire uno dei tanti articoli revisionisti pubblicati dal Carancini: http://www.lavvocatodeldiavolo.biz/?p=486. Come spiegai nell’articolo suddetto, aldilà dell’appartenenza politica del singolo individuo, l’unico mio intento era: “contribuire a rendere un servizio alla libertà di pensiero ed a svegliare i cervelletti intorpiditi da decenni di lavaggio delle menti operati dai diffusori di menzogne olocaustiche”.

Non ebbi mai alcun contatto con il Carancini, fino a quando, il 18 aprile scorso, il Camerata Pier Giorgio Basile inviò questo comunicato al gruppo Yahoo riservato ai Militanti MFL-PSN: “Ave camerati, sul blog di Andrea Carancini ho trovato questo articolo:http://andreacarancini.blogspot.com/2011/04/il-conto-della-freedom-flotilla-paga\to.html
In fondo si parla di una manifestazione nazionale il prossimo 7 Maggio a Roma per la fine dell’assedio di Gaza, per il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, per il sostegno alle lotte dei popoli arabi per la libertà e la giustizia sociale. Ho pensato ad una nostra eventuale partecipazione come MFL-PSN; con il consenso del Segretario Nazionale scriverò agli organizzatori manifestando una nostra volontà di partecipazione. Vi terrò aggiornati; intanto, se qualcuno offre la propria di disponibilità a partecipare a tale evento mi faccia sapere che ci si inizia ad organizzare.

Cameratescamente,

Pier Giorgio Basile – MFL Abruzzo – Capo Provincia L’Aquila”

Memore dei fatti raccontati poco sopra, anticipai chiaramente al Camerata Basile come sarebbe finita, ma lo autorizzai a provare comunque a contattare gli organizzatori. Nel frattempo, svariati Camerati, specie quelli più vicini a Roma, si mettevano a disposizione del Basile per partecipare alla manifestazione…
Ed ecco la prova di come è finita:

Cari camerata, vi incollo qui di seguito il mio messaggio di richiesta di adesione alla manifestazione di cui vi parlavo nonché la risposta ricevuta.

Mio messaggio: “Salve,
parlo a nome del Movimento Fascismo e Libertà – Partito Socialista Nazionale (MFL-PSN); vorremmo aderire a tale alla manifestazione indetta per il prossimo 7 Maggio a Roma dal Coordinamento Nazionale della Freedom Flotilla Italia, su un link abbiamo visto che per aderire bisognava scrivere a questo indirizzo mail. In particolare, come si svolgerà tale manifestazione? Orari, luoghi etc.. Vi ringraziamo.

Movimento Fascismo e Libertà – Partito Socialista Nazionale”

Ed ecco qui di sotto la pronta risposta:

“Adesione non gradita. Non fatevi vedere nemmeno dipinti”.

L’immenso fetore antifascista a quanto pare arriva ovunque! A quanto pare decidono loro chi può partecipare e chi no ad una manifestazione nazionale, questa si che è libertà!
Cameratescamente,

Pier Giorgio Basile – MFL Abruzzo – Capo Provincia L’Aquila.

Giusto per non lasciare nulla al caso e verificare con certezza se anche il Carancini avesse questa infima statura morale, inviai direttamente al suo blog, come commento all’articolo che reclamizzava la manifestazione, una durissima nota di protesta, allegando la risposta ricevuta dalle masse di sterco rosse con le quali il Carancini mostrava di essere “culo e camicia”… Ovviamente il compagnuccio di merende Carancini copriva l’operato di questi ammassi di letame in camicia rossa, cancellando senza pubblicarlo il mio commento di denuncia!

Solita storia quando si ha a che fare con il sottosviluppo mentale dei sinistri di tutte le risme: gridano contro il regime che boicotta chi difende i palestinesi, ma boicottano loro per primi quelli che li difendono realmente e da sempre perché ci credono, e non per mettere in mostra le loro bandierine rosso sangue; tuonano contro la religione olocaustica, ma se il revisionista non viene da sinistra lo chiamano “sporco nazista”; blaterano a vanvera di libertà di espressione e pensiero, ma se qualcuno non esprime tristi pensieri di sinistra, gli impediscono di parlare e manifestare…

Qualcuno conosce una parola che descriva meglio gli appartenenti a tutte le sinistre del mondo, oltre a MERDE?

Potrei terminare qui, ma priverei i Camerati lettori di una buona dose di risate da farsi alla faccia dei più ridicoli e disinformati sostenitori della sinistra, ovvero l’arcipelago del mondo Gay – Trans – Lesbo denominato Arcigay… Intendiamoci, non è affatto mia intenzione esprimere concetti omofobici od offensivi sulla sessualità di lorsignori, in quanto il mio considerarli ridicoli non è riferito alla loro condizione di gay, bensì a quelli di estimatori della sinistra!

Se costoro, infatti, si fossero presi la briga di leggere anche qualche libro, oltre che perdere tempo ad urlare contro le presunte discriminazioni che subirebbero, saprebbero bene che se ci furono dei regimi veramente repressivi e criminali nei confronti dei gay furono proprio quelli rossi… Ed a sostenerlo non sono io, bieco Fascista, ma addirittura il Dott. Enrico Oliari, uno dei leader del gruppo “Gaylib”, ovvero quella piccola parte del mondo gay che quanto meno non ha svenduto la propria dignità alla sinistra in cambio di un minimo di sostegno e visibilità: “Benché, tendenziosamente, spesso vengano ricordati solo gli omosessuali perseguitati dal nazi-fascismo, in realtà l’omosessualità è stata condannata, anche duramente, in molti paesi comunisti, quasi a dimostrare che l’omofobia non ha colore. Cinquantamila gli omosessuali scomparsi nei Gulag sovietici, senza contare quelli internati in Cina, a Cuba ed in molti altri paesi soggetti a regime comunista. Nonostante fu lo stesso Che Guevara ad inventare i campi di concentramento (UMAP) per i gay cubani, durante ogni gay pride è possibile vedere centinaia di giovani con il suo volto ritratto su bandiere e maglie, quasi le sofferenze e gli orrori patiti dalle vittime non abbiamo nessuna importanza. Ipocrisia, dovuta all’ignoranza, dovuta alla svendita della dignità propria e di tutti ai partiti”. (http://www.oliari.com/storia2/comunismo.html).

Ma torniamo al discorso principale; alcuni mesi or sono, con mia somma sorpresa, all’indirizzo mail della Segreteria Nazionale MFL cominciarono ad arrivare periodicamente i comunicati stampa dell’Arcigay, tutti firmati da tal Stefano Bolognini, responsabile dell’ufficio stampa.

Inizialmente pensai allo scherzo di qualche mattacchione, dato che in molti siti è possibile richiedere l’invio di newsletter inserendo l’indirizzo mail di qualsiasi sconosciuto… Ma visitando i siti dell’Arcigay e non trovando alcun modo per richiedere l’invio della loro rassegna stampa, capii che l’inserimento dei nostri recapiti era stato volontario, ovvero opera se non proprio del suddetto responsabile, quanto meno di qualcuno molto vicino a lui, magari addetto ad aggiornare le liste di indirizzi cui inviare i comunicati.

Francamente fui quasi contento della cosa: finalmente questi signori, pensavo, hanno messo da parte il loro ridicolo antifascismo e ci considerano interlocutori politici e sociali al pari degli altri… Quanto mi sbagliavo!

Fra un comunicato e l’altro, alcuni quasi condivisibili, altri semplicemente farneticanti, mi sono presto reso conto che gli esponenti dell’Arcigay hanno ben presto acquisito la mentalità dei comunisti che ipocritamente fingono di appoggiarli; infatti, esattamente come i loro maestri, si riempiono la bocca di paroloni quali tolleranza, rispetto, libertà, citando la Costituzione un giorno sì e l’altro anche, ma se qualcuno osa contraddirli con qualsiasi semplicissima osservazione, sono pronti a vomitare parole d’odio e persino a pretendere Leggi a loro tutela… L’uguaglianza fra tutti i cittadini che dicono di pretendere è la tipica uguaglianza alla maniera comunista: per loro tutti i diritti, per gli altri ostracismo e repressione.

Tanto per fare capire il loro modus operandi, e forse anche il perché dei comunicati inviati al MFL, riporto a seguire un breve passo di un comunicato stampa del 28 aprile:

“Comunicato stampa. Europride Roma 2011. I Gladiatori si amano? Ecco le prove.
Il bacio sulle labbra tra due gladiatrori nello spot di Europride Roma 2011 (visibile al link: http://www.youtube.com/watch?v=ujy-1KTbht0) ha suscitato l’indignazione di Pdl e della Fiamma tricolore.
In particolare Fabio Sabbatani Schiuma, componente dell’esecutivo romano del PdL ha dichiarato: “L’ennesima e inutile pagliacciata lo spot dei due gladiatori che si baciano in bocca: non aiuta di certo la condivisibile da tutti battaglia sui diritti civili delle persone”. Lo ha seguito nello sfoggio di pregiudizio anche Stefano Tersigni, il Segretario Romano e Dirigente della Fiamma Tricolore Destra Sociale che, in un comunicato stampa, ha detto: “Vergognoso il video ufficiale di Europride Roma 2011. La predetta manifestazione, che celebrerà l’orgoglio lgbtqi italiano ed europeo a Roma, sarà come il suo spot: una pagliacciata (…)”.

Ecco dunque la discriminante; liberi loro di pretendere i matrimoni gay, l’adozione di figli, le Leggi speciali a loro tutela e certe squallide manifestazioni che hanno quale unico scopo quello di oltraggiare il comune senso del pudore, ma se altri osano dissentire anche solo con un semplice scritto, si scatenano tuoni e fulmini, accompagnati dallo sputtanamento degli autori, citati con nome, cognome e partito di appartenenza.

A riprova di quanto sopra, ecco un altro illuminante brano tratto da un comunicato dell’Arcigay datato 29 aprile:

“Con un comunicato diffuso nella serata di ieri il Partito democratico ha aderito ufficialmente a Europride Roma 2011, la manifestazione dell’orgoglio lgbt europeo.
Nel comunicato si legge: “Il Partito Democratico sostiene Europride 2011, manifestazione europea per i diritti e l’uguaglianza delle persone GLBT che si terrà a Roma nel mese di giugno 2011.
Il valore dell’uguaglianza sostanziale tra tutti i cittadini – affermato solennemente dalla Carta Costituzionale – e la rimozione di ogni discriminazione, incluse quelle basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, sono parte integrante del patrimonio e dei valori del nostro partito e dei partiti socialisti e democratici europei. L’Italia sconta peraltro un grave ritardo legislativo nei confronti dei cittadini GLBT e recentemente la Corte Costituzionale ha sottolineato che al Parlamento spetta legiferare sulle unioni omosessuali”.
“Il Partito Democratico – continua la nota – è impegnato, in parlamento e nelle sedi di partito, a favorire la conoscenza di un fenomeno sociale di crescente rilevanza e ad individuare soluzioni legislative tali da assicurare a tutti i cittadini, anche in Italia, diritti che sono ormai patrimonio consolidato della civiltà giuridica del nostro continente. La delegazione ufficiale del Partito Democratico a Europride 2011 comprenderà Ivan Scalfarotto, Vicepresidente dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico; Ettore Martinelli, Responsabile Diritti della Segreteria del PD; l’Onorevole Anna Paola Concia e l’Onorevole David Sassoli, capogruppo del PD al Parlamento Europeo”.

Il Partito democratico si aggiunge così a Idv, Radicali italiani, Sel e al Partito marxista-leninista italiano (PMLI) che hanno inviato la loro adesione alla manifestazione nei giorni scorsi (…)”.

Le parti evidenziate in grassetto dal sottoscritto sono le più interessanti… Poche righe sotto la solita litania circa l’uguaglianza fra tutti i cittadini affermata dalla Costituzione, e rifiutata in primis proprio da questi sinistri da strapazzo, l’Arcigay si vanta del sostegno del PMLI, partitino microscopico che esalta sul suo sito assassini riconosciuti come Lenin, Stalin e Mao, proponendosi come metodo di azione politica l’omicidio dell’attuale premier tramite incitazioni inequivocabili del tipo: “Una nuova piazzale Loreto per il neoDuce Berlusconi”! Ogni lettore potrà giudicare da solo l’orrore che suscitano certi mascalzoni con le loro farneticanti iconografie omicide, dando uno sguardo ad un paio di foto tratte dal loro sito e pubblicate qui a lato.

Con buona pace delle decine di migliaia di gay trucidati dai “maestri” del PMLI nei gulag ricordati dallo scritto del Dott. Enrico Oliari riportato poc’anzi! Ed alla faccia delle Leggi liberticide volute da questi mascalzoni ai danni dei Fascisti (e dei presunti tali) dopo che le baionette straniere li avevano rimessi al potere in Italia nel 1945!

Ovviamente, nessun magistrato rosso si è mai preso la briga di indagare questi farabutti per apologia di reato, incitamento all’odio ed alla violenza e decine di altri reat; i compagni (di merende) in toga sono tutti troppo occupati a monitorare i siti Fascisti ed a procedere duramente contro chi osa fare il saluto romano in piazza!

Non temete, Camerati lettori, la storia che vi stavo raccontando non è finita!

Sempre il 28 aprile, in ben due mail consecutive inviateci alle ore 17:28 e 17:34 ci giungeva il seguente invito:

“E’ nostro piacere invitarla alla conferenza stampa di presentazione della Campagna nazionale contro l’omofobia 2011 organizzata da Arcigay che si terrà mercoledì 4 maggio alle 11, presso la sede di rappresentanza Arcigay in via di San Giovanni in Laterano 10 a Roma.
Saranno presenti: Paolo Patanè, Luca Trentini, Paola Concia, Franco Grillini, Vladimir Luxuria. E’ stata invitata il Ministro per le pari opportunità Mara Carfagna e i rappresentanti delle associazioni che hanno aderito alla campagna. Distinti saluti, Stefano Bolognini.

Stefano Bolognini
Ufficio Stampa Arcigay
Tel: 3486839779
Skype: ste_bolo

Tali parole erano accompagnate da un allegato Pdf che riproduciamo nella pagina successiva, giusto per fare capire a tutti che non si poteva trattare di un equivoco.

A questo punto decidevo di contattare il Camerata Augusto Sensi, il quale, oltre ad essere il nostro Vice Segretario Nazionale per il Centro Italia, vive e lavora proprio a Roma, sede dell’annunciata conferenza stampa dell’Arcigay; comunicavo, quindi, al Sensi di avere ricevuto questo invito riprodotto, che prontamente gli inoltravo, e chiedevo contemporaneamente se era interessato ed aveva la possibilità di recarsi a questa conferenza. Sensi, che da buon Fascista ragiona senza paraocchi ideologici e senza discriminazioni pretestuose, rispondeva di non avere nulla in contrario alla cosa: se ci tenevano tanto ad avere i Fascisti alla loro conferenza stampa, li avrebbero avuti.

Così, seguendo le istruzioni contenute nella mail di invito, il Camerata Sensi telefonava all’addetto stampa dell’Arcigay, Stefano Bologini… E qui cominciavano le comiche!

Il Bolognini, colto evidentemente di sorpresa, prendeva a bofonchiare frasi incerte, del tipo: “Ma siete veramente interessati a partecipare?”, o ancora: “Ma veramente avete ricevuto l’invito?”

Per uscire dall’imbarazzante situazione, il responsabile dell’ufficio stampa non trovava altro da fare che prendere tempo: “Mi dia il tempo di informarmi e mi richiami fra alcune ore”.

E dopo avere lasciato al sig. Bolognini tutto il tempo necessario per comprendere che sia lui, sia la sua organizzazione stavano facendo una figura meschina, il buon Sensi ha diligentemente richiamato, ricevendo una risposta di questo tipo: “Ci scusiamo, ma l’invito vi è giunto per errore, pertanto alla nostra conferenza non sarete graditi, in quanto noi dell’Arcigay siamo antifascisti convinti”.

Bontà sua, il mitico responsabile dell’ufficio stampa Arcigay, aggiungeva la seguente frase: “(…) Se comunque volete inviarci una vostra presa di posizione scritta sull’omofobia, la leggeremo volentieri (…)”.

Quale delicatezza e sensibilità! Data l’incomprensione, gli amici dell’Arcigay si dichiaravano addirittura lieti di leggere una nostra presa di posizione, ovviamente inviata da lontano, senza quindi fare vedere i nostri brutti ceffi di Fascisti, Nazisti, Razzisti e chissà cos’altro!

Ora, provate ad immaginarvi se fosse successa una cosa analoga, ma a parti invertite: noi del MFL che inviamo comunicati ogni giorno all’Arcigay per sfotterli, e loro che ci chiamano dicendo che avrebbero gradito partecipare ad una nostra conferenza stampa… Cosa sarebbe successo se gli avessimo risposto: “No, signori, non siete graditi in quanto froci?”

Immagino uno sciopero della fame di Pannella, un corteo antifascista capeggiato dal PMLI, un’inchiesta in TV sulle persecuzioni patite dai gay ad opera dei Nazifascisti e magari l’apertura di un bel fascicolo da parte di un compagno magistrato, pronto a procedere contro di noi per violazione della Costituzione e della Legge Mancino…!

Invece, dato che a discriminare sono loro, i lamentosi gay di sinistra, e ad essere discriminati siamo noi, cioè i Fascisti, Nazisti e Razzisti che non hanno diritto di parola, tutto è passato sotto silenzio.

Ovviamente, dato che non sono tipo da sopportare certe prese per il deretano senza neppure abbozzare una reazione, mi sono preso la briga di inviare una comunicazione scritta direttamente al mitico Sig. Bolognini:

“Preg.mo Sig. Bolognini,

da molto tempo riceviamo i Vs. comunicati stampa e, in ultimo il Vs. invito alla conferenza stampa… Invito che ci è giunto ben due volte, ieri, alle 17:28 ed alle 17:34… Un po’ troppo per pensare ad un errore, come Lei ha dichiarato oggi al nostro Vice Segretario Nazionale, Augusto Sensi.

Evidentemente avete inserito il nostro indirizzo mail come provocazione, convinti forse di ricevere risposte volgari che avreste certamente reso pubbliche, giusto per continuare con le Vs. litanie sui Fascisti brutti, sporchi e cattivi… Ma la provocazione non ha avuto successo, ed avete dovuto spiegare al nostro delegato romano che non era persona gradita alla Vs. conferenza stampa… Proprio Voi che da tempo immemorabile tuonate contro chi discrimina ed invocate l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla Costituzione ed alla Legge. Siete in ottima compagnia, con i vari Di Pietro, Vendola e “sinistri” assortiti, sempre pronti a recitare il ruolo delle vittime, ma ancora più pronti a discriminare in base al credo politico… Eppure l’articolo 21 di quella Costituzione che tanto invocate recita, fra l’altro: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, mentre l’art. 49 dice: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”…. Per non parlare dell’articolo 3, che recita, fra l’altro: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Ma forse voi, come tutta la sinistra italiana, siete ferrati soltanto in Disposizioni Transitorie, vero? O più semplicemente, siete specializzati nel reclamare soltanto DIRITTI per voi stessi, mentre ve ne infischiate dei diritti altrui?

Prendiamo comunque atto, senza polemiche, del fatto che l’Arcigay non gradisce alle sue conferenze stampa i Fascisti, e che invia loro inviti e comunicati solo al fine di provocarli e studiarne le reazioni…

In ogni caso, qualora vogliate allargare i Vs. orizzonti, Le invio il link relativo ad una mia vecchia intervista, ove potrete verificare le nostre posizioni sull’argomento gay: http://www.oliari.com/interviste/gariglio.html

Le consiglio, infine, di visitare la seguente pagina dello stesso autore: http://www.oliari.com/storia2/comunismo.html.

Potrete verificare che con un minimo di cultura storica in più molti esponenti del mondo gay potrebbero evitarsi la figuraccia di dirsi antifascisti e di manifestare, invece, avendo a fianco bandiere cubane e ritratti del Che… Come evidenzia il buon Dott. Enrico Oliari, che non è né Fascista, né eterosessuale, né omofobo (indi, potete fidarvi), “Nonostante fu lo stesso Che Guevara ad inventare i campi di concentramento (UMAP) per i gay cubani, durante ogni gay pride è possibile vedere centinaia di giovani con il suo volto ritratto su bandiere maglie, quasi le sofferenze e gli orrori patiti dalle vittime non abbiamo nessuna importanza. Ipocrisia, dovuta all’ignoranza, dovuta alla svendita della dignità propria e di tutti ai partiti”.

Detto questo, la saluto cordialmente e Le chiedo cortesemente di evitare in futuro l’invio di Vs. comunicati… Dato che siete fieri di dirvi antifascisti, evitate di coinvolgere chi è orgogliosamente Fascista nelle vostre questioni e nelle vostre provocazioni.

Dott. Carlo Gariglio – Segr. Naz. MFL
www.fascismoeliberta.info
www.lavvocatodeldiavolo.biz”

Pensate che il Sig. Bolognini, o qualsiasi altro esponente dell’Arcigay, abbia trovato il coraggio di replicare in alcun modo alla missiva di cui sopra? Pensate che abbiano avuto una qualche impennata d’orgoglio per provare, almeno, a mettere una pezza alla meschina figura fatta dall’Arcigay?

Nossignori! Loro, i fieri antifascisti sempre pronti ad esigere il pieno rispetto della Costituzione, incassano in silenzio e si limitano ad eliminare il nostro indirizzo mail dalla loro lista di indirizzi cui inviare i comunicati stampa!

Ecco, dunque, l’ennesima prova provata di quanto vado sostenendo dall’inizio dell’articolo… A lorsignori rossi dà noia la repressione quando la subiscono, non quando la fanno subire… La Costituzione si invoca per reclamare diritti, ma diventa lettera morta quando gli stessi diritti li dovrebbe garantire agli altri… Le libertà di espressione e manifestazione valgono solo per chi inalbera stracci rosso sangue al posto delle bandiere… Il revisionismo storico si può fare solo da sinistra, altrimenti diventa bieco Nazismo…

E così, torniamo alla domanda che ho già posto: esiste altro modo efficace per definirli al di fuori di MERDE?

Ed esistono persone pensanti ed in buona fede che possano schierarsi politicamente a fianco di questi luridi ipocriti nostalgici di gulag e di raffiche di mitra alla schiena in stile partigiano per chi non la pensa come loro?

NO!

Carlo Gariglio

www.fascismoeliberta.it


venerdì 19 agosto 2011

Ecco i criminali della Libia

C'è un solo modo, chiaro e diretto, anche se capace di scandalizzare qualche pio pancino, per farvi comprendere al meglio che cosa stia realmente accadendo in Libia. Farvelo vedere. Non c'è soluzione migliore che mostrarvi i crani vuoti dei bambini, o la assoluta dignità delle donne che baciano i loro piccoli prima di seppellirli, o i medici libici che cercano di salvare centinaia di vite, o indugiare sulle zoomate degli arti mozzati, delle braccia spezzate. E allora guardate che cosa stanno facendo i cosiddetti liberatori in Libia, dietro l'ipocrito paravento della libertà e della democrazia, leggasi petrolio e interruzione del rapporto strategico Italia-Libia.

Coloro che ieri violentavano l'Italia, la Germania e il Giappone, gli unici tre Stati che nella prima metà del secolo scorso si opposero con forza ai piani di dominio mondiale degli statunitensi e della giudeo-massoneria, oggi sono coloro che invadono l'Iraq, l'Afghanistan, la Palestina, la Libia, e che minacciano costantemente altri Stati di ugual sorte. Guardateli, i liberatori. E pensate anche un'altra cosa: che se ci fosse anche solo un unico filmato che mostra le forze fedeli a Gheddafi mentre compiono le stesse azioni criminali, ve lo avrebbero già fatto vedere per rafforzare la loro propaganda. Dopo questo filmato non potrete più dire: non sapevo.


giovedì 18 agosto 2011

Nazionalisti all'amatriciana

Nell’Italia di Pulcinella, terra di Fascisti all’amatriciana, comunisti all’amatriciana, cattolici all’amatriciana e razzisti all’amatriciana, potevano forse mancare i nazionalisti all’amatriciana ed i loro tristi rituali? L’occasione per costoro è offerta dai festeggiamenti per il 150° anniversario dell’unità d’Italia, che tecnicamente dovrebbero partire dal marzo di quest’anno, dato che Vittorio Emanuele II venne proclamato Re d’Italia il 17 marzo del 1861, ma che in realtà sono partiti fin dai primi dell’anno con esortazioni varie da parte dei mezzi d’informazione nei confronti dei cittadini, invitati a sentirsi tutti uniti, tutti belli, tutti bravi e soprattutto orgogliosi di essere italiani. Senza dimenticare, naturalmente, l’invito ad appendere il tricolore al balcone di casa! Ora, non sarò certo io ad ironizzare sul sentimento puro e sincero di amor Patrio che pochi nazionalisti provano e che io stesso condivido appieno, ma trovo nel contempo insopportabile vedere una pletora di cialtroni che dell’Italia e delle sue tradizioni se ne sono sempre fregati, convertirsi improvvisamente al ruolo di veri patrioti con tanto di bandiera esposta. Siamo alle solite: quello italiano è un popolo di Pulcinella che canta, salta e balla a comando, senza neppure capire ciò per cui sta facendo tanto rumore… Basta che i capibastone della politica ed i cosiddetti “media” indichino al “volgo” che è ora di festeggiare e di tirare fuori la bandiera, per vedere tutti in subbuglio… E così una Nazione vinta nel 1945 e da allora divenuta una colonia degli USA (e della lobby giudaica che determina la politica di questi ultimi), che conta ancora oggi, a 66 anni dalla fine del conflitto, ben 113 basi di occupazione targate USA o NATO sul proprio suolo patrio, si scopre improvvisamente orgogliosa di essere unita (sarà…) ed indipendente (ma quando mai!). A condurre le danze, come al solito, è quella stessa classe politica che ha svenduto la Nazione allo straniero… E poco importa se lo straniero fosse Stalin o i giudeo – americani, poiché oggi, crollato su se stesso l’impero del male comunista e cessato il flusso milionario (in dollari) dall’URSS che intascavano gli indegni partiti di ispirazione comunista italiani, tutte le parti politiche hanno scoperto quanto sia redditizio e gratificante lustrare la suola degli stivali con la lingua al mondo giudeo – massone che vede in USA, Israele, G. Bretagna e Francia i suoi massimi esponenti. Il comunista Napolitano, che nel novembre 1956 così si esprimeva in occasione dell’invasione sovietica dell’Ungheria: “Come si può, ad esempio, non polemizzare aspramente col compagno Giolitti quando egli afferma che oltre che in Polonia anche in Ungheria hanno difeso il partito non quelli che hanno taciuto ma quelli che hanno criticato? E’ assurdo oggi continuare a negare che all’interno del partito ungherese – in contrapposto agli errori gravi del gruppo dirigente, errori che noi abbiamo denunciato come causa prima dei drammatici avvenimenti verificatisi in quel paese – non ci si è limitati a sviluppare la critica, ma si è scatenata una lotta disgregatrice, di fazioni, giungendo a fare appello alle masse contro il partito. E’ assurdo oggi continuare a negare che questa azione disgregatrice sia stata, in uno con gli errori del gruppo dirigente, la causa della tragedia ungherese. Il compagno Giolitti ha detto di essersi convinto che il processo di distensione non è irreversibile, pur continuando a ritenere, come riteniamo tutti noi, che la distensione e la coesistenza debbano rimanere il nostro obiettivo, l’obiettivo della nostra lotta. Ma poi ci ha detto che l’intervento sovietico poteva giustificarsi solo in funzione della politica dei blocchi contrapposti, quasi lasciandoci intendere – e qui sarebbe stato meglio che, senza cadere lui nella doppiezza che ha di continuo rimproverato agli altri, si fosse più chiaramente pronunciato – che l’intervento sovietico si giustifica solo dal punto di vista delle esigenze militari e strategiche dell’Unione Sovietica; senza vedere come nel quadro della aggravata situazione internazionale, del pericolo del ritorno alla guerra fredda non solo ma dello scatenamento di una guerra calda, l’intervento sovietico in Ungheria, evitando che nel cuore d’Europa si creasse un focolaio di provocazioni e permettendo all’URSS di intervenire con decisione e con forza per fermare la aggressione imperialista nel Medio Oriente abbia contribuito, oltre che ad impedire che l’Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione, abbia contribuito in misura decisiva, non già a difendere solo gli interessi militari e strategici dell’URSS ma a salvare la pace nel mondo” è oggi chiamato a guidare le celebrazioni dell’unità d’Italia… Anche se dalle sue parole passate pareva più interessato all’unità dell’Europa dell’est sotto il tallone sovietico…

Del resto Napolitano, che il servilismo di politici e cittadini italiani ha promosso a strenuo difensore della Patria, è degno compagno di partito di quel criminale chiamato Palmiro Togliatti, il quale, per dimostrare tutto l’amor di Patria del quale erano (e sono) capaci i comunisti, ebbe ad esprimersi così in occasione del XVI Congresso del PCUS (26 giugno – 13 luglio 1930): “È motivo di particolare orgoglio per me l’aver abbandonato la cittadinanza italiana per quella sovietica. Io non mi sento legato all’Italia come alla mia Patria, mi considero cittadino del mondo, di quel mondo che noi vogliamo vedere unito attorno a Mosca agli ordini del compagno Stalin. È motivo di particolare orgoglio aver rinunciato alla cittadinanza italiana perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere diecimila volte più del migliore cittadino italiano”. Ma il Pulcinella italico, ignorante di storia Patria e privo di memoria, non ci trova nulla di strano in queste scandalose conversioni, e da buon trinariciuto di guareschiana memoria, corre ad esporre il tricolore al balcone, anche e soprattutto se ha sempre votato a sinistra, ed anche se fino a pochi lustri fa erano proprio i comunisti italiani a bruciare il tricolore in piazza e ad aggredire chi osava esporlo, immancabilmente accusato di essere il solito irriducibile Fascista, sciovinista, nemico della classe operaia ed altre cretinate simili. Le fotografie che mostrano un mare di bandiere esposte ai balconi sono riferite alla città di Torino, triste luogo ove ad ogni elezione i partiti della sinistra, da quella estrema a quella più moderata, raggiungono circa il 70% dei consensi…

Alle elezioni amministrative del 2006, la coalizione rossa che sosteneva il Sindaco Chiamparino vinse con la percentuale bulgara del 66,6 % dei consensi… E non tutte le liste schierate a sinistra sostenevano Chiamparino… Non c’è che dire, bisogna dare atto alla spazzatura sinistra di sapersi trasformare in maniera camaleontica non appena l’interesse lo richiede… Abbiamo già parlato, nel numero scorso, delle baldracche rosse che in gioventù predicavano il sesso libero, salvo poi pretendere di diventare paladine della moralità in chiave antiberlusconiana… Oggi vediamo la conversione degli indegni epigoni della bandiera rossa, che pretendono di agitare il tricolore in chiave antileghista… Intanto, i pochi nazionalisti veri e sinceri, che ancora si battono per vedere l’Italia indipendente e priva di eserciti stranieri sul proprio suolo Patrio, nonché priva di immigrati clandestini di ogni sorta che bivaccano a spese del nostro popolo, calpestando i nostri usi, costumi e tradizioni, vengono criminalizzati da questi stessi mascalzoni che hanno rubato il tricolore per i loro turpi scopi… Xenofobi, razzisti e Fascisti: ecco le etichette che vengono riservate agli unici che avrebbero diritto di definirsi nazionalisti! Altra vera e propria infamia storica, che non ha certamente turbato il nostro popolo di ignoranti Pulcinella, è il logo ufficiale del 150° anniversario dell’unità, che vediamo raffigurato qui accanto…

Noterete che, pur essendoci ben tre tricolori in questo logo, nessuno di questi si degna di riprendere l’unica vera bandiera che avrebbe titolo di raffigurare il ricordo di quel 1861 che segnò l’inizio dello Stato italiano unitario, ovvero il tricolore sabaudo, già vessillo del Regno Sardo – Piemontese, divenuto poi bandiera ufficiale del Regno Italiano fino al noto referendum truccato del 1946, che scippò, grazie alle armi dei comunisti ed ai mille brogli da loro ispirati, la vittoria alla Monarchia… E così ben 85 anni di storia Patria, dal 1861 al 1946, vengono cancellati con un tratto di penna dai nostri infami politicanti, i quali hanno una tale coda di paglia da sentirsi terrorizzati al solo comparire di un gagliardetto che possa ricordare ai cittadini chi veramente si batté per l’Italia, magari contrapponendolo a quanti si batterono per l’URSS e/o si batterono e si battono per la gloria di US-raele! Fortunatamente, anche nella rossa e cloroformizzata Torino, possiamo notare da qualche balcone il timido apparire del tricolore storico sabaudo…

Segno che non tutti i cervelli sono all’ammasso come quelli dei Pulcinella di sinistra che seguono il nuovo corso dei vari Napolitano italici! Intendiamoci, non è che se guardiamo al comportamento dell’altra fazione politica italica i miei giudizi possano diventare più lusinghieri… Ma quanto meno il clan dei destri, indipendentemente dalle recenti divisioni interne, ha da sempre mostrato una coerenza ferrea nel prendere ordini e leccare il deretano ai soliti USA ed Israele…

E questo fin dai tempi di Almirante e del defunto MSIDN. Non possiamo, dunque, stupirci più di tanto nel vedere Berlusconi, Fini, La Russa, Frattini, Storace, la Mussolini, la Santanchè e chissà chi altro, mentre fanno opera di prostrazione e sottomissione allo strapotere della ben nota lobby giudaica…

Possono dividersi su tutto, rischiare di fare cadere il Governo, persino fondare nuovi partiti che tentano di accordarsi con i nemici di sempre della sinistra, ma su una cosa saranno sempre d’accordo: inginocchiarsi senza indugio davanti a qualsiasi esponente del duo USA – Israele, appoggiare qualsiasi loro porcheria ai danni degli altri popoli e persino dei loro stessi cittadini, nonché rispondere: Obbedisco, ogniqualvolta lorsignori richiedono un pronto intervento militare per rapinare qualche Stato sovrano, impadronirsi delle sue risorse e magari assassinare il suo legittimo Presidente…

Che a ben pensarci, è esattamente quello che hanno fatto a suo tempo con Italia, Germania e Giappone, avvalendosi di altri giulivi lacchè definiti eufemisticamente “alleati”, per rovesciare governi legittimi, voluti dai popoli e proprio per questo molto pericolosi per gli interessi dei giudeo – massoni e dei comunisti di ogni parte del mondo, al fine di sostituirli con classi dirigenti di mafiosi e servi dei loro interessi… Oggi, se questi traditori imposti da armi straniere vi chiedono di esporre il tricolore, mandateli pure a quel paese! Loro con il tricolore non hanno nulla a che fare! Che continuino a sventolare stelle di Davide e bandiere stelle e strisce!

Carlo Gariglio

www.fascismoeliberta.it

sabato 6 agosto 2011

Non dimentichiamo l'olocausto di Hiroshima e Nagasaki

Giappone. 66 anni fa. La guerra è ormai perduta, ma si vuole almeno perderla onorevolmente. È per questo che lo Stato nipponico è impegnato, già da diverso tempo, in complicate e segrete trattative con gli alleati. I quali, dal canto loro, esigono la resa incondizionata. È l’arroganza del vincitore, supportata dall’utilizzo spropositato della forza anche e specialmente contro la popolazione civile delle nazioni nemiche, che guida i politici americani, inglesi e sovietici. È il 6 agosto quando dalle basi americane decollano gli aerei che trasportano le bombe atomiche da sganciare su Hiroshima e Nagasaki. Se il Giappone non vuole capitolare definitivamente, sarà costretto a farlo dopo quel carico di morte e devastazione che viene dal cielo, completamente inutile perché effettuato quasi con sadismo contro una Nazione ormai in ginocchio.

Sono passati sessantasei anni. Ma l’arroganza di chi ha vinto – ahimè! – quella guerra è ancora intatta. Noi non dimentichiamo un olocausto vero: quello dei 150.000 morti in pochi giorni, a cui aggiungere le centinaia di migliaia di feriti e mutilati che continueranno (e in molti casi continuano ancora oggi) a pagare in termini di esposizione alle radiazioni e malformazioni il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki. Che si sommano alle vittime di Dresda, di Napoli, di Cagliari, di San Lorenzo...

Noi non dimentichiamo che coloro che ieri bruciavano Dresda, Hiroshima e Nagasaki, oggi sono gli stessi che, in nome di una falsa democrazia e di una finta libertà, stuprano e violano l’Iraq e l’Afghanistan. Criminali erano ieri, e criminali sono oggi. E, oggi come ieri, rimane immutato il nostro odio e la nostra rabbia.