venerdì 23 dicembre 2011

Totò truffa e Monti truffa


Di Carlo Gariglio

Come non provare un sentimento di nostalgia per quelle simpatiche truffe raccontateci nel passato dai personaggi di Totò o da quegli sfigati dei “soliti ignoti”, che si facevano in quattro per estorcere quattro soldi al malcapitato di turno con tecniche ingegnose e mezzi limitati?

Oggi ci tocca sorbirci le truffe di Monti, molto più odiose, in quanto messe in pratica da un presidente divenuto tale per un golpe bancario a suon di spread e bond, ai danni di un popolo che già non ne poteva più di sopportare le speculazioni bancarie dei soliti noti unite all’incapacità (o complicità) politica di quanti non facevano nula per prevenirle o attenuarle… Ma soprattutto molto più odiose perchè non fanno rischiare la galera al suo ideatore, a differenza di quelle molto più innocue di Totò e soci… Anzi! Mentre quelli erano chiamati mariuoli ed additati al pubblico ludibrio, questo personaggio viene chiamato “professore” e riceve centinaia di lettere di elogio da parte di italici Pulcinella che ancora si sgolano scrivendo sproloqui ai giornali ove attaccano il fu Berlusconi e plaudono al presidente del golpe bancario… Si sa, gli italiani hanno applausi pronti per tutti; un tempo applaudirono il Duce, poi trovarono più conveniente applaudire quegli “alleati” che avevano raso al suolo il loro Paese e che gli avevano riportato la mafia debellata dal Fascismo… Più i recente, hanno applaudito Berlusconi ed i suoi, salvo poi festeggiare la sua caduta e l’avvenuto golpe bancario – presidenziale voluto dalla Goldman Sachs e dal comunista Napolitano.

Chissà quanti applausi riserveranno all’astuzia di Monti quando scopriranno che il suo decreto non solo affama gli italiani con tasse vecchie e nuove, blocco delle rivalutazioni delle pensioni e aumenti di carburanti, ma anche con piccoli trucchetti da mariuolo nascosti fra le pieghe del suo decreto, tutti tesi a truffare soldi degli italiani a beneficio dei suoi veri datori di lavoro, ovvero i banchieri… Già la bella trovata di impedire ai vecchietti la riscossione della pensione in contanti porterà ai suoi colleghi banchieri migliaia di nuovi conti correnti, grazie ai quali il sistema bancario si arricchirà ulteriormente sulle spalle dei poveri Cristi, ma il vero colpo di genio è un altro, e lo scopriamo nell’art. 26 del decreto “salva Italia” (ma non era meglio “salva banchieri”?):

Articolo 26
Prescrizione anticipata delle lire in circolazione
1. In deroga alle disposizioni di cui all’articolo 3, commi 1 ed 1 bis, della legge 7 aprile 1997, n. 96, e all’articolo 52-ter, commi 1 ed 1 bis, del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, le banconote, i biglietti e le monete in lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell’Erario con decorrenza immediata ed il relativo controvalore è versato all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnato al Fondo ammortamento dei titoli di Stato.

Capito? Dato che c’erano ancora nelle tasche degli italiani qualcosa come 1 miliardo e 300 milioni di Euro in vecchie lire, e dato che la Legge dava tempo agli italiani fino al 29 febbraio 2012 per cambiarle presso le sedi della Banca d’Italia, il mariuolo Monti ha deciso di fare incamerare tutto alla suddetta Banca, che poi passerà allo Stato la sua parte del maltolto!

Certamente molti italiani, dopo avere visto i titoli del decreto “truffa Italia” di Monti, sarebbero corsi a recuperare le vecchie lire, magari tenute da parte per pigrizia o per senso di nostalgia, al fine di correre a cambiarle e camparci per qualche tempo… Ma il capo mariuolo ha previsto tutto in tempo, truffando 1 miliardo e 300 milioni di Euro al popolo…

Chissà quanti altri giochetti nascosti nel decreto “truffa Italia” troveremo, vero “professor” Monti?

Ma stia tranquillo, il popolo di Pulcinella che è stato chiamato a spremere in nome di banchieri e giudei la stima e si merita tutto questo… Si goda il suo popolo scodinzolante e ringrazi che di Italiani veri come noi ce ne sono, altrimenti avrebbe ben poco da godere!

Carlo Gariglio

www.fascismoeliberta.it

martedì 20 dicembre 2011

E se i cortei cominciassimo a farli noi?

Probabilmente i pennivendoli e la stampa di regime, asservita all’usura così come all’ipocrisia politicamente corretta, devono aver trovato qualche cosa di meglio di cui parlare. E viene da dire: meno male! Perchè gli speciali sui cortei degli immigrati, le richieste del PD di far chiudere partiti e associazioni (tra i quali noi di Fascismo e Libertà) legali e democraticamente partecipi – nel loro piccolo – della vita politica nazionale e locale, le interviste ai toscani che incitano alla vendetta politica, tutto ciò stava diventando a dir poco nauseante.

Intendiamoci: non abbiamo nessuna simpatia per chi uccide. Ma ancor meno ne abbiamo per chi, prendendo come spunto un semplice e banale caso di cronaca di un italiano che uccide degli stranieri – cosa assai rara, dato che molto più spesso le parti sono invertite – descrive scenari apocalittici in cui torme di italiani fanatici, col fucile a tracolla, girano per le strade giocando alla “caccia al negro”. Lo scopo è duplice: avvicinarsi a quella enorme massa di elettori immigrati e utilizzare un fatto di cronaca per fare vile propaganda politica, sempre contro i cattivi Fascisti.

Il Partito Democratico, come al solito, è all’avanguardia nella propaganda di linciaggio mediatico. Eppure non mi ricordo che qualcuno abbia chiesto la chiusura “d’ufficio” del PD quando, qualche tempo fa, si scoprì che lo stupratore seriale di Roma era il coordinatore di una sezione di quel partito. Ma probabilmente ricordiamo male noi...

I mass media seguono a ruota in questa orgia di demenza: siamo stati costretti a sorbirci per giorni e giorni interviste a cittadini imbufaliti, speciali sul corteo contro il razzismo, dibattiti sull’antisemitismo e il razzismo imperante in Italia, con tanto di Riccardo Pacifici che, dimentico dei crimini che i sionisti compiono ogni giorno contro la popolazione palestinese, spara pistolotti in TV sui diritti umani, la democrazia e la tolleranza. Lui che, quando i sionisti romani massacrarono di calci e pugni degli attivisti filo-palestinesi che ebbero il solo torto di esporre in bella vista uno striscione, liquidò con queste democratiche e tolleranti frasi la questione: “Se la sono andata a cercare”.

Chi scrive si pone una domanda. Nel corteo che gli immigrati hanno fatto contro il razzismo, sostenuti come sempre dalla feccia anarchica e comunista dei centri sociali, sarà stato ricordato anche Simone Naitana, il ragazzo di Cagliari ucciso da un senegalese ubriaco che aveva appena cercato di mettere le mani addosso ad una ragazza? Sarà stata ricordata la ragazza di Moscufo che ha rischiato di essere bruciata viva dall’ex convivente senegalese? Sarà stato ricordato il vigilante della Coin di Brescia che ha rischiato la vita a causa della coltellata di un ladro africano? Sarà stata ricordata la donna incinta di Balanzano che è stata massacrata senza pietà dal convivente marocchino, convinto che la convivente avesse una relazione con un ultra-ottantenne vicino di casa? Sarà stata ricordata la donna di Povegliano, portata in mezzo ad un campo abbandonato e violentata inumanamente da due albanesi? Sarà stata ricordata la coppia di fidanzatini che è stata pestata a morte, per poi lei essere violentata mentre il fidanzato è stato costretto ad assistere alla ignobile scena? Sarà stato ricordato il bambino recentemente investito ed ucciso sulle strisce pedonali da un albanese completamente ubriaco e strafatto di droga? Sarà stata ricordata la ragazza recentemente stuprata nel nord Italia, con tanto di cittadini che approffittano della presenza delle telecamere di Studio Aperto per denunciare la pericolosità nell’uscire dopo le cinque di sera?

Non lo sappiamo, ma crediamo vivamente di no.

Se questo genere di cortei e manifestazioni cominciassimo a farle noi cittadini italiani, sempre e comunque vittime di delinquenti immigrati che sono intoccabili e impuniti, in questo Paese non ci sarebbe tempo per fare nient’altro.

giovedì 15 dicembre 2011

Perché piangiamo

I vigliacchi e i fascisti cacasotto si vedono anche nel caso di Gianluca Casseri.
Io non esalto un camerata perché ha ucciso quattro immigrati. Non celebrerò mai gli assassini, come sta accadendo tristemente su qualche forum internet. Rispetto la vita di tutti, a prescindere dal loro colore della pelle o dalla loro religione. Non celebro e non esalto, ma non sono nemmeno un partigiano, pronto al salto della quaglia per compiacere qualche pennivendolo.
Piango un camerata che ha commesso un tragico gesto di follia; piango perché conosco il dolore di vedere la propria Patria presa d'assalto dai barbari, violentata fin nel suo intimo; piango perchè so cosa fu l'Italia un tempo, e cosa è oggi; piango perché conosco tutta l'impotenza di cercare di cambiare il sistema con tutti i mezzi disponibili, e nonostante tutto vedere che il nemico si rafforza sempre di più; piango perché vedo l'avanzare del marcio in ogni dove, perfino nelle acquesantiere; piango perché la devastazione la vedo in ogni dove, nelle strade, nei corpi, negli spiriti; piango perché so cosa vuol dire amare la propria Nazione e allo stesso tempo sentirsi odiati...
Piango perché penso al dolore e alla rabbia che un camerata non è riuscito a trattenere, spingendosi al gesto più folle e criminale che ci sia, per poi togliersi la vita, autopunendosi come questa democrazia di merda mai l'avrebbe punito.

martedì 13 dicembre 2011

Facce da culo (abbronzate)


Ne abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione: per fare il Presidente degli Stati Uniti ci vuole una bella faccia da culo. E quella di Barack Obama, anche se un po’ più abbronzata rispetto al predecessore, è e rimane comunque una faccia da culo.

Ricordate la storia del RQ-170 Sentinel di qualche giorno fa? Il Sentinel è il famoso drone senza pilota che, guardacaso, violava lo spazio aereo dell’Iran per poi venire catturato dagli stessi soldati iraniani, pronto a svelare agli scienziati della Repubblica Islamica le sue complicate e costose tecnologie.

Per carità! Sebbene, in teoria, violare lo spazio aereo di una Nazione con la quale non sia sia esplicitamente in guerra sia violato dalle risoluzioni internazionali, non saremo certo noi a stupirci del fatto che uno Stato, per di più uno Stato-canaglia come gli USA, invade lo spazio aereo di un altro; a maggior ragione se l’altro in questione è l’Iran, costantemente minacciato di aggressione militare da parte dei due Stati-canaglie per eccellenza: Stati Uniti e Israele.

Ma gli USA, dopo qualche manovra diplomatica non andata a buon fine, escono allo scoperto: chiedono espressamente all’Iran che il drone venga riconsegnato. Un po’ come il ladro che denuncia il padrone di casa perché, sorpreso a rubare, gli appioppa un sonoro ceffone, buttandolo dalla finestra. Farebbe ridere se le azioni di questa Nazione criminale e pirata non fossero ammantate sempre e comunque da un’aura di santità. Nella conferenza stampa di ieri Barack Obama dichiara: "Abbiamo chiesto che ci venga riconsegnato. Vedremo quale sara' la risposta iraniana".

E gli iraniani, che sanno ancora ridere, hanno risposto per bocca del loro diplomatico Saeed Jalili, in visita a Mosca: “In un futuro non lontano, l’Iran sarà in grado di fabbricare il drone RQ-170”.

Due ceffoni, zitto e a casa.

mercoledì 7 dicembre 2011

Il decreto "affonda-Italia"

Nella neo-lingua di questo Stato di Polizia il massone Monti, stipendiato Goldman Sachs, l’ha chiamato “decreto salva-Italia”. Quindi anche chi non ha letto i giornali di questi giorni, ma ha letto almeno “1984” di Orwell, sa bene che significato dare a questo decreto. Se non ha letto nemmeno uno dei libri più interessanti e profetici degli ultimi trent’anni, gli sarà bastato uscire stamattina a fare rifornimento. A Cagliari il diesel costava – udite udite! – € 1.70 al litro.

La manovra è molto semplice. A fronte di qualche taglio – doveroso! – qui e lì, tutto il grosso della manovra economica può essere sintetizzato in tre parole: tasse, tasse, tasse. Ovviamente se gli italidioti pagheranno l’ICI in media mille euro in più di quella che pagavano prima che il tanto odiato governo Berlusconi eliminasse questa tassa vergognosa – i 3/4 miliardi di euro che si sarebbero ottenuti facendo pagare anche il Vaticano non ci saranno. Ecco il grande privilegiato in tonaca (e cappuccio). Amen.

Su una manovra di 30 miliardi di euro, 12/13 miliardi sono una riduzione di spesa: tutto il resto sono altre tasse e gabelle. Reintroduzione dell’aliquota ICI-IMU sulla prima casa (avete esultato per la caduta di Silvio Berlusconi? Pagate!); superbollo per le auto di lusso sopra i 170 kw (avete fatto tanti sacrifici per comprarvi una bella macchina? Pagate!); liberalizzazione dei farmaci di fascia C (sappiamo bene come vanno a finire le liberalizzazioni: pagheremo il triplo anche le aspirine!); aumento dell’IVA di due punti percentuali a partire da settembre 2012: il che significherà, nè più nè meno, l’aumento di qualunque cosa.

E, in aggiunta, una riforma delle pensioni che più devastante di così non si sarebbe potuta fare, con tanto di Ministro ipocrita che piange in diretta nella conferenza stampa. Si rassereni, Ministro Fornero! Per la sua ricetta neoliberista, per cui lei si è commossa un minuto, gli italiani piangeranno per anni! Ma nel frattempo, da buoni cretini, gli italidioti vanno in brodo di giuggiole da chi li bastona amaramente. Non c’è limite allo squallore ed al degrado morale e civile della Patria.

Non molliamo.