Daisy Osakue, l’atleta nigeriana con cittadinanza
italiana alla quale dei balordi hanno lanciato un uovo in testa, è stata
ufficialmente ingaggiata dalla sinistra radical chic nell’ennesimo episodio di cronaca
strumentalizzato dai sinistri.
I fatti sono noti: mentre rincasava nella sua
abitazione di Moncalieri, la ragazza sarebbe stata presa di mira da un gruppo
di balordi che, a bordo di un’auto che si è subito dopo dileguata tra le vie
del centro, le avrebbero tirato addosso alcune uova.
Nemmeno il tempo di dare la notizia, che i sinistri, da
indegni sciacalli quali sono, starnazzano in coro di clima di odio e di
intolleranza verso gli immigrati. Il che, già di per se, è una clamorosa balla
smentita dai dati, che dimostrano come gli stranieri delinquono otto volte più
degli italiani, specialmente per quanto riguarda i reati contro la persona
(rapine, aggressioni, violenze sessuali, molestie). Già questo basterebbe a
metterli a tacere. Ma, quando questi dati ISTAT furono resi pubblici, all’epoca
furono perfino in grado di negare pure l’evidenza dei fatti, piagnucolando con “Vedete?
Gli italiani delinquono più degli stranieri”, con un misto tra malafede,
arroganza e ignoranza da far prudere le mani. Ne parlammo qui: https://chessaandrea.blogspot.com/2017/09/gli-stranieri-stuprano-otto-volte-piu.html.
Eppure l’evidenza non ferma i sinistri: se le loro idee
non coincidono con la realtà, tanto peggio per la realtà!
Così La Repubblica ingaggia la discobola africana per
la sua personale battaglia pro-immigrati, nonostante siano stati gli stessi
inquirenti, fin da subito, a smentire la pista razzista: si tratterebbe di una
banda di balordi e di teppisti, tali con bianchi, gialli e neri.
Matteo Renzi prova ad affossare ulteriormente le
percentuali di gradimento del PD presso gli elettori con un intervento su
Twitter in cui l’atleta sarebbe stata addirittura “picchiata selvaggiamente”.
Ora, la lingua italiana dovrà pur significare ancora
qualcosa. Tirare un uovo in faccia è un conto, picchiarlo selvaggiamente un
altro. Neppur l’uovo in faccia fa molto piacere – anzi, se arriva da una certa
distanza fa certamente male, e infatti la povera ragazza è stata ricoverata in
ospedale per tutti gli accertamenti del caso, riportando anche qualche giorno
di prognosi – ma è sempre meglio di un pestaggio selvaggio, che è tutta un’altra
cosa. Matteo Renzi potrà prendere la cronaca degli ultimi mesi, se proprio
vuole strafare degli ultimi anni, e vedere le aggressioni di cui si sono
macchiati i suoi amici dei centri sociali, tra i quali pestaggi ai militanti di
Fascismo e Libertà, assalti ai banchetti di CasaPound con annessi pestaggi di
disabili, agguati in 6 contro 1 come quello ai danni di un militante di Forza
Nuova palermitano. Eppure, in quei casi, nessun cinguettio, nessuna indignata
presa di posizione, nessun articolo di Repubblica.
Indignati a comando, a corrente alternata, a seconda
che le aggressioni le subiscano i loro amici o i loro avversari politici. A dimostrazione
di una viltà e di una tendenza al piagnucolio che a sinistra permangono da
ottanta anni a questa parte.
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