Nella
vicenda di Claudio Palmulli, il disabile di CasaPound al quale il sindaco di
Pesaro, Matteo Ricci, avrebbe negato una sala comunale proprio a causa dell’appartenenza
di Palmulli al suddetto movimento, è solo l’ennesimo sfregio e l’ennesima
mancanza di rispetto operata da una parte politica che crede e pretende, essa
sola, di di monopolizzare l’intero dibattito politico.
I
fatti, ormai, sono noti. Claudio Palmulli avrebbe dovuto presentare, in una
sala di Pesaro, il suo libro “Il vento sulle braccia”, e con i soldi ricavati
comprare una handbike per partecipare alla maratona di New York: una
grandissima dimostrazione di forza e di energia da parte di un ragazzo affetto
da una grave disabilità ma che, nonostante tutto, ha scelto di non arrendersi e
di lottare. Il sindaco, quota PD, Matteo Ricci, ha deciso di negare l’autorizzazione
all’utilizzo della sala dopo aver saputo che Palmulli è un militante di
CasaPound. CasaPound che, in tutto questo, non c’entra assolutamente nulla: l’iniziativa
è di Claudio Palmulli, non di CasaPound. Quante volte abbiamo visto personaggi
di sinistra che, approfittando della loro appartenenza politica e di tutte le
porte che questa ha aperto loro, pubblicizzare e propagandare eventi che li vedevano
coinvolti – almeno apparentemente – come privati cittadini?
Questa
cricca di mafiosi e di parassiti, che solo qualche giorno fa ha avuto la faccia
tosta di profanare la tomba di Benito Mussolini e che ha dimostrato per l’ennesima
volta di non avere nessun rispetto dei morti (specie se sono della parte
politica avversa), gestisce la cosa pubblica come se fossa cosa loro.
Ovviamente
il democratico Ricci ha approfittato della situazione per sventolare presunti
patenti di fascismo e di antifascismo, spalleggiato da quell’associazione filo-terroristica
che risponde al nome di ANPI, e per qualche insulto ricevuto sui social network
(quando discrimini un disabile perché di destra che cosa ti aspetti? Una medaglia?)
ora gira pure con la scorta, sempre fedele a quell’eterno coro di piagnistei e
vittimismo che a sinistra non si stancano mai di cantare.
Qualcuno
dovrebbe dire a questi cricca di criminali che CasaPound, come Fascismo e
Libertà e come tanti altri movimenti che risultano sgraditi a lor “signori”,
sono movimenti perfettamente legali e che operano nel pieno rispetto della
legge italiana: se così non fosse la Magistratura – che in questo Paese non è
certo di destra – si sarebbe già mossa da tempo, con la stessa solerzia e
velocità con la quale si muove per mettere in galera due poveri cristi che
fanno un saluto romano ad una cerimonia funebre, o che indagano dei ragazzi di
destra colpevoli solo di aver letto un volantino in una sede di traditori
immigrazionisti.
Che
questi miserabili si arroghino il diritto di decidere chi può e chi non può
parlare è la dimostrazione più evidente non solo che tutti i principi di
solidarietà, apertura verso l’altro e tolleranza che i sinistri pubblicizzano
ai quattro venti è solo aria nei denti, cui non segue nessuna applicazione
pratica, ma anche che questi parassiti non hanno alcuna concezione dello Stato
e delle Istituzioni, alle quali si richiamano un giorno si e l’altro pure, che
gestiscono e utilizzano con metodi mafiosi, come fosse cosa loro.
Esseri
umani miserabili, capaci tanto di aprire le porte a centinaia di migliaia di
fancazzisti africani con la scusa della solidarietà e dell’amore verso l’altro,
quanto pronti poi a discriminare ferocemente i propri connazionali, se di
destra, anche se disabili.
Ecco
perché, umanamente prima ancora che politicamente, non potremmo mai essere di
sinistra, nemmeno se, per qualche taratura mentale, lo volessimo: siamo troppo
puliti, troppo semplici, troppo poco meschini e troppo poco vili per essere
come loro.
2 commenti:
L'odio, l'atavico rancore, l'arsura di violenza di cui sono intrise le anime infernali di questi miserabili aumenta esponenzialmente ogni giorno. Non si rendono conto che la giostra della storia questo giro sta per terminarlo....e nel prossimo il biglietto lo PAGHERANNO.
Io me lo auguro. Sono esempio di viltà, di vigliaccheria, di codardia e di bassezza morale come pochi ne esistono.
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