L’imitazione di essere
umano che vedete in foto si chiama Rodrigo Lanza, un anarco-comunista spagnolo
che qualche giorno fa, a Barcellona, ha ucciso, al grido di “Fascista! Fascista!”,
un uomo di 55 anni colpevole solo di portare delle bretelle con la bandiera
spagnola. È stato rincorso, aggredito (rigorosamente in 3 contro 1, come da migliore
tradizione antifascista), massacrato alla testa con una spranga di ferro, e
lasciato poi agonizzante al suolo, a morire dissanguato e col cranio spaccato.
Questo rifiuto umano non
era nuovo ad atti del genere. Già nel 2006 era stato coinvolto in una colluttazione
contro la Polizia spagnola, che cercava di sgomberare lui e altri escrementi
umani come lui da un immobile occupato abusivamente.
In carcere venne difeso
dalla madre a spada tratta. Ora quella stessa madre, anziché farsi
cementificare l’utero per impedire di partorire qualche altro subumano, chiede alla
gente di avere “pazienza”. Il che, effettivamente, non si sa bene che cosa
voglia dire. Tuo figlio uccide di botte un uomo che ha la sola colpa di avere
le bretelle con la bandiera spagnola e tu, ovviamente, te la prendi con chi lo
riempie di insulti e contumelie.
Ecco il retroterra umano,
prima ancora che politico, che agita i centri sociali: una masnada di
escrementi e rifiuti umani, protetti e coccolati da mamma e papà prima ancora
che dal Magistrato amico, che siamo quotidianamente costretti a subire nelle
nostre città mentre aggrediscono i partecipanti delle manifestazioni politiche
a loro sgradite, mettono a ferro e fuoco le città e occupano abusivamente
immobili e palazzi, con il beneplacito delle istituzioni, del sistema
giudiziario e dei giornali.
Dovete fare sempre il
solito giochetto: chiudete gli occhi e immaginare che cosa sarebbe accaduto se
un militante fascista o di estrema destra avesse massacrato di botte un uomo
colpevole solo di avere delle bretelle con – che so – il simbolo della falce e
martello. Come avrebbero reagito quelli stessi mass media che si indignano a
comando per una bandiera tedesca custodita nella sua stanza da un carabiniere
appassionato di militaria, o per dei militanti di destra che hanno il solo
torto di leggere un volantino senza torcere nemmeno un capello ad anima viva, o
per delle normalissime (almeno nelle scaramucce tra tifoserie calcistiche rivali)
figurine di sfottò con la foto di Anna Frank con la maglia della Roma?
Ci saremmo dovuti sorbire
i piagnucolii di Fiano, gli ammonimenti di Madonna Boldrini, e forse avremmo
anche dovuto sopportare qualche predica dal comunista con la papalina che
risponde al nome di Papa Francesco.
L’ennesimo esempio di come
i media manipolino l’informazione distorcendola quando si tratta di colpire
parti politiche nemiche o, come in questi casi, occultandola.
Che siate maledetti.
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