Di Maurizio Atzori, Capo Provincia MFL Carbonia-Iglesias
Ma guarda che coincidenza: la Banca Centrale Europea attribuisce la
ripresa agli immigrati.
Ha ragione. Per la BCE, come per il Pd, c'è
ripresa quando le multinazionali e i miliardari fanno più soldi e i
lavoratori smettono di essere disoccupati perché accettano impieghi
precari e sottopagati.
Un ricatto che funzionava male nell'Europa del novecento, in cui la
popolazione si era stabilizzata e cominciava lentamente a diminuire.
Cosa intollerabile per multinazionali e miliardari:
il capitalismo è crescita o non è, e poco importa che sia
insostenibile: il capitalismo non ha morale, non ha memoria storica, non
ha una visione di lungo termine; è puro presente, puro consumo. La
società capitalista vuole soltanto produrre merci e soltanto in funzione
del loro valore di scambio – per venderle, non per migliorare la
qualità della vita o rendere il mondo più bello.
Adesso sta raschiando
il fondo del barile e lo farà finché ci saranno risorse naturali o
sociali da sperperare, spazi da cementificare, miserabili da esportare,
giovani disposti a vendersi per l'ultimo gadget della Apple.
Fino alla
fine il capitalismo continuerà a imporre la crescita, economica e dunque
demografica, cieco a ogni evidenza. Le migrazioni incontrollate di
massa fanno parte di questo progetto.
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Di Maurizio Atzori, Capo Provincia MFL Carbonia-Iglesias
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