A causa di ciò che sto per scrivere, probabilmente,
anche qualcuno di voi penserà che io mi sia imborghesito; probabilmente anche
io sono vittima della presunta mistificazione dei fatti che Laura Boldrini, con
la collaborazione di Beppe Severgnini, che ha raccolto sommessamente il
piagnucolio della nostra presidenta della Camera, ha attuato dalle pagine del
Corriere della Sera. Se cambierò idea, comunque, ve lo farò sapere.
Di cosa sto parlando? È presto detto. Laura Boldrini ha
affermato che da ora in poi procederà a querelare coloro che, sulla sua pagina
Facebook e non solo, la offenderanno gravemente e violentemente. Ho letto i
commenti incriminati e mi sono convinto che no, augurare ad una donna la morte
per sfondamento anale o lo stupro di gruppo ad opera di una banda di nigeriani
infoibati non è una legittima critica politica. Di critiche politiche, in
questo senso, non se ne vedono affatto.
Certamente, il personaggio riesce a tirare fuori il
marcio che c’è in noi, ne prendo atto. Con l’aria da maestrina da Libro Cuore,
la faccina sempre compunta in una smorfia di accidiosa tristezza (tranne che al
passaggio della Folgore nella parata del 2 giugno: in quel caso la smorfia è di
schifo malcelato), la Boldrini si è caratterizzata, agli occhi di una buona
parte degli italiani, per battaglie imbecilli nel migliore dei casi, e per uno
spocchioso atteggiamento anti-italiano (la sua costante, perversa e tenace
opera in sostegno della “pulizia etnica dolce” che è in atto nel Nostro Paese
con l’arrivo di massa dei fancazzisti sub sahariani che le piacciono così
tanto).
Quasi imbucata dalla politica (il suo partito di
riferimento, Sinistra Ecologia e Libertà, nelle ultime elezioni nazionali che
ci sono state – parliamo quindi di qualche annetto fa, ha preso il 2% e
nonostante tutto ce la ritroviamo a rappresentare la terza carica dello Stato),
la ricordiamo per i suoi strali contro le pubblicità televisive in cui la mamma
porta la colazione al marito e ai figli; per la sua battaglia contro la lingua
italiana (fin dal suo insediamento ha voluto essere chiamata “Presidenta”, causando
diverse sincopi e svenimenti all’Accademia della Crusca); le menate sul
femminicidio in base ad una visione femminista che relega l’uomo sempre ed
esclusivamente al rango di assassino, e la donna sempre e comunque nel ruolo di
vittima; il suo tentativo di imbavagliare Facebook scrivendo a Zuckerberg di
mettere a tacere le pagine fasciste o che in qualche modo si richiamavano al
Fascismo; la sua lotta contro le fake news (un esempio di fake news? La sola di
Repubblica relativamente al mai avvenuto salvataggio in mare della nave di
Generazione Identitaria ad opera di una ONG, mai accaduto) che altro non erano
se non un tentativo di catalizzare l’informazione, indirizzare e controllarla;
la battaglia contro i simboli del Fascismo, primo fra tutti l’obelisco di Roma
con la scritta “Dvx”, che l’hanno trasformata in una pericolosa imitatrice di
quell’Isis che abbatteva le statue cristiane di Palmira; l’anti-militarismo
sfacciato (la sua faccia al passaggio della Folgore è tutto un programma); la
famosa frase in cui “i migranti sono portatori di uno stile di vita che presto
sarà di tutti noi” (ci metteremo pure noi italiani, tra qualche anno, ad
infibulare le nostre bambine o, al meglio, a cacare nelle piazze?); e, infine,
quello per cui si è guadagnata l’ira di più: quel suo sostegno incondizionato,
tenace, perverso e costante all’invasione migratoria che l’Italia subisce ogni giorno,
ammantando la figura dell’immigrato di una componente quasi cristologica,
messianica, redentrice, che ha fatto pensare ai più, me compreso, che in
effetti la Presidenta non stesse tanto bene di testa.
Si, certamente la Boldrini ha fatto ben poco per
accattivarsi la simpatia degli italiani. Inoltre, se gli dai pure degli
ignoranti perché, in un sondaggio della Camera (quindi voluto e diretto dalla
Boldrini stessa), il 65% di loro giudica gli immigrati non come una risorsa ma
come un peso che andrebbe rispedito al mittente, ci metti pure del tuo per far
girare le scatole al prossimo. Tutto vero, tutto giusto.
La domanda, però, è questa: quale vantaggio abbiamo
noi, che le idee della Boldrini e della sinistra radical shit le avversiamo
profondamente (e che le abbiamo procurato pure un brutto mal di pancia quando
ha saputo che a Mura, vicino Brescia, quattro di Fascismo e Libertà sono divenuti
consiglieri comunali) nell’insultarla gratuitamente e violentemente, senza
alcuno spirito propositivo e costruttivo? Le idee degli avversari non vanno
solo combattute, ma anche confutate con altre idee. L’insulto gratuito mette
una persona sempre e comunque dalla parte del torto, e noi specialmente.
“La Boldrini, però, tutte queste cose se le merita
perché è antipatica, una imbucata della politica, una maestrina da Libro Cuore
e una coccolanegri”: questa è la sintesi che leggo su molte bacheche di
Facebook. Attenzione: questo modo di pensare è un’arma a doppio taglio. Perché se
la Boldrini si merita che le si auguri lo stupro di gruppo allora noi Fascisti
ci meritiamo da questo Stato di tutto e di più, come quando Fascismo e Libertà
Sardegna perse una causa contro dei simpatici ragazzotti di Elmas che avevano
pensato bene di vandalizzare materiale propagandistico regolarmente pagato e
affisso e di vantarsene su Facebook: il giudice sentenziò che il nome del
Movimento, “Fascismo e Libertà”, era un nome “provocatorio”, e pertanto la
reazione dei cittadini, che si erano trovati davanti a quel nome e a quei
simboli, era stata legittima. Tradotto: siete Fascisti, quindi contro di voi la
legge non vale. A suo tempo ci eravamo indignati e la cosa, ovviamente, non ci
aveva fatto per nulla piacere: in uno Stato di diritto, pensammo, le regole
dovrebbero valere per tutti, anche per un Movimento che, per quanto
provocatorio possa essere, è legalmente riconosciuto e svolge la propria
attività politica nel rispetto delle regole che seguono tutti gli altri
movimenti e partiti. Perché ciò dovrebbe valere per noi, e non per gli altri?
Non invochiamo censure e bavagli per gli avversari
politici (cosa che la Boldrini ha fatto spesso e volentieri), non desideriamo
metterli a tacere con le maniere forti, perché ci riteniamo perfettamente in
grado di vincerli con la forza delle nostre idee, e rivendichiamo il diritto di
chiunque senza essere insultato o minacciato fisicamente. Questo vale anche per
Laura Boldrini. Proprio perché noi non siamo come lei.
4 commenti:
LA boldrini e' il perfetto finto bersaglio che I nostri padroni ebrei ci permettono di sbranare come I cani sull'osso di caucciu,la valvola di sfogo niente piu ,la boldrini segue lo spartito che altri le hanno dato ,gli ordini arrivano dalle banche ebree e dall'informazione, mentana augias mimun ferrara saviano ecc ecc ,sono gli ebrei che intrallazzano dietro le quinte da secoli
Comodo sfogarsi su una donna rincoglionita dal potere ,lo so io come si chiama il malessere che avvilisce gli Italiani: si chiama Vigliaccheria e ne sono colpiti tutti ,chi piu chi meno dai giornalisti al popolino tutti una massa di vigliacchi che danno la colpa a tutti tranne che a se stessi
Che la Boldrini sia al servizio della giudeo-massoneria internazionale è abbastanza palese.
E'palese ma non lo dice nessuno comunque vi stanno portando alla guerra civile e non ve me rendete neanche conto di chi e'il manovratore: sono gli ebrei che fomentano l'odio vedi Ferrara,Mentana De benedetti Luttwak Friedman Soros sono tutti Ebrei che dai loro giornali e TV indirizzano LA rabbia del popolo dove vogliono,Fuori gli ebrei con le loro banche e TV e vedrete che gli immigrati e I politici massoni se ne andranno col padrone Ebreo
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