La
campagna contro il Governo Italiano – concentrata in questi giorni sulla
vicenda della Diciotti – sale di livello e, come prevedibile, la sinistra manda
in prima linea la sua migliore artiglieria pesante: la Magistratura. Quella stessa
che non ha aperto nemmeno un’indagine per il crollo del ponte di Genova. Il
Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è ufficialmente indagato dalla Procura
di Agrigento per abuso d’ufficio e sequestro di persona.
Per
l’ennesima volta, in Italia, si cercano di modificare gli equilibri politici
mediante l’arma giudiziaria, utilizzando i magistrati come vero e proprio
grimaldello per scardinare un Governo che, bene o male, sta cercando di fare
quello che in questa Nazione non si faceva da tanto: difendere i confini
nazionali da una vera e propria invasione di clandestini. Invasione che avviene
nel totale disinteresse di un’Europa che, anche nell’ultimo vertice europeo, ci
ha risposto quello che ci dice ormai da anni: arrangiatevi.
Non
si capisce, a questo punto, perché gli strali dei sinistri di casa nostra non
siano dedicati in massima parte a quell’Unione Europea che ci ha lasciato
completamente soli a gestire un fenomeno che dovrebbe coinvolgere l’Europa
tutta. Di più: dobbiamo sorbirci Emma Bonino, sul Corriere della Sera, che
starnazza “I nostri alleati europei ci guardano e rimangono allibiti”. No: quelli
che sono nient’altro che i nostri nemici europei non muovono una mano per
aiutarci e ci hanno detto molto chiaramente che a loro, della sorte dei
clandestini della Diciotti e di quelli che puntualmente arriveranno, non
importa un fico secco. Perché la Bonino non ha nulla da dire su questo? L’Europa
non ha nessuna colpa? Nessuno dei Paesi membri dell’Unione si è fatto carico
dei clandestini che, secondo gli accordi, avrebbe dovuto prendere: solo la
Francia ne ha presi una ventina, per il resto è zero assoluto.
La
Costituzione, si dirà. Come al solito i peggiori criminali sono mossi dalle
migliori volontà umanistiche. Gioverebbe ricordare che la Costituzione è stata
fatta dagli italiani e per gli italiani: dove mai c’è scritto che la sola
Italia dovrebbe accollarsi, da sola, tutti i poveri e i derelitti del mondo
(ammesso e non concesso che lo siano per davvero)?
Andiamola
a vedere, questa Costituzione, citata così spesso e volentieri:
“Art. 1. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle
forme e nei limiti della Costituzione (principio fondamentale).”
“Art. 5. La Repubblica è
una e indivisibile.”
“Art. 52. La difesa della Patria è sacro dovere del
cittadino.”
“Art. 54. Tutti i cittadini hanno il dovere di essere
fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi”.
Nell’articolo 52 – la difesa della Patria – rientra anche
il non far sbarcare genti straniere, che sono entrati in Italia clandestinamente,
violando quindi gli ordinamenti previsti dal nostro Stato? Certamente si. È così
in tutti i Paesi europei, in tutti i paesi del mondo: se vuoi entrare devi chiedere
permesso.
Comunque sia: e adesso? Adesso la palla passa al
Tribunale dei Ministri, competente per reati commessi dal Presidente della
Repubblica, dal Presidente del Consiglio e dai ministri nell’esercizio delle
loro funzioni. In caso di autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini, la
Camera potrà decidere di fare quadrato attorno al Ministero dell’Interno,
negando l’autorizzazione a procedere giustificandolo sulla base che l’inquisito
abbia agito per tutelare l’interesse supremo dello Stato.
Sarebbe divertentissimo se Matteo Salvini, nella sua difesa, affermasse di aver agito per difendere la Costituzione e, specialmente, quel famoso articolo 52 che i sinistri nostrani dimenticano spesso e volentieri di citare.
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