lunedì 1 settembre 2008

Ridateci Bava Beccaris


Come è ormai – purtroppo – prassi comune, anche ieri la domenica calcistica ha regalato all’Italia, e al mondo intero, la solita domenica di devastazione, di saccheggio, di disordine. Un esempio tipico di cafoneria italica che ci è stato proposto dalla spazzatura subumana di Napoli – l’unica che andrebbe riciclata per prima, per poter procedere ad un riassetto quantomeno decoroso della città – distruggendo e occupando abusivamente il treno in partenza per il capoluogo campano; teppisti aiutati, in questo caso, dallo stesso personale di Trenitalia, che ha invitato i passeggeri muniti di regolare biglietto a scendere dal treno per far posto ai tristemente conosciuti parassiti napoletani. Questo esempio non potrebbe descrivere meglio la squallida condizione in cui versa la nostra Patria: delinquenti e parassiti che, con la forza della prepotenza e della cafoneria, hanno la meglio sui cittadini onesti.
In un Paese civile, quale noi non siamo più da quando siamo stati “liberati”, si sarebbe fatta una cosa assai semplice. Si sarebbe fatta sgomberare tutta la stazione e, con l’esercito munito di autoblindo, pallettoni di piombo, fumogeni e manganelli si sarebbe fatto un repulisti generale. E poi, dopo aver fermato e schedato tutti i delinquenti napoletani onde poter poi far pagare loro i danni e i disagi causati agli onesti cittadini, via subito con i napoletani in galera e i cittadini sul treno, risarciti del ritardo e delle complicazioni. Questo in un Paese civile. Invece in Italia, l’Italia dei Flavio Briatore, l’Italia dell’antifascismo, l’Italia della cosiddetta “resistenza”, l’Italia dove i giovani hanno la forza di indignarsi e protestare solo per le motivazioni più stupide (il diritto allo sballo, la sconfitta della squadra del cuore, l’apertura delle discoteche fino a tardi, il diritto a sbagliare senza mai dover essere costretti a rendere conto delle proprie azioni) la prepotenza la fa da padrona. Chissà che cosa sarebbe accaduto se si fosse fatta un’azione del genere, come era auspicabile e purtroppo improbabile (se non impossibile). “Famiglia Cristiana” – la stessa che ha gridato al Fascismo per paura che, con la diminuzione del numero dei clandestini, alle organizzazioni “di carità”, cioè quelle che prendono milioni di euro all’anno sfruttando il problema dell’immigrazione clandestina, andassero in tasca meno soldi – avrebbe gridato al “ritorno del Fascismo”; i delinquenti noglobal, per spirito di “solidarietà delinquenziale”, avrebbero manifestato a favore dei napoletani vittime della repressione fascista ed antidemocratica; i giornali e i media di sinistra, la stragrande maggioranza, avrebbero gridato all’attentato contro la democrazia, e via dicendo. E’ un coro che – ahimé noi – abbiamo già sentito molte volte.
A parte queste considerazioni, purtroppo scontate e ritrite, c’è un'altra osservazione più triste che va fatta. Questi incivili cominciano a diventare la maggioranza in Italia. La cafoneria italiana comincia al supermercato, dove si parcheggia nel posto macchina riservato ai disabili pur non avendo l’autorizzazione, per continuare nelle strade, dove ogni fine settimana intere legioni di dementi, strafatti ed ubriachi, uccidono i poveri genitori di turno che tornano dalla cena con gli amici; continua e si estende poi in ogni ambito della vita civile, passando dai vicini del piano di sopra che mettono lo stereo a palla alle due del pomeriggio, per finire poi in tv – un tempo educatrice degli italiani (ricordate quei bellissimi programmi della RAI dove l’immagine solenne del professore che spiegava la materia si alternava agli schemini blu, fatti apposta per aiutare il lettore a capire meglio?) e oggi vetrina per ignoranti palestrati e tatuati e per veline, letterine e quant’altro. (Non è moralità spicciola: a tutti, e al sottoscritto per primo, fa piacere guardare un programma intervallato dai balletti di cinque belle ragazze; ma la televisione, e i media in genere, si sono ridotti “unicamente” a questo).
Ancora una considerazione, logica conseguenza di queste. Come ci si dovrebbe comportare se il proprio figlio trascurasse i suoi doveri scolastici per passare tutto il suo tempo davanti ai videogiochi? Bisognerebbe sequestrare subito il videogioco, magari facendolo usare al bambino solo dopo che ha finito tutti i suoi compiti. Come ci si comporterebbe con una persona che pretende di monopolizzare la discussione non concedendo agli altri il diritto di replica? Si cercherebbe di riportare la discussione entro delle “regole” e, in caso di insuccesso, si abbandonerebbe la conversazione stessa. Come ci si comporterebbe con il ragazzino che, nell’utilizzo del suo telefono cellulare, spende decine e decine di euro al mese? Si stipulerebbe un piano tariffario prepagato, rinnovabile solo dai suoi genitori, o gli si sequestrerebbe direttamente il cellulare. Come si comporterebbe la ragazza nei confronti del suo fidanzato se questi pensasse ogni sabato sera solo ad uscire con gli amici, lasciandola ogni fine settimana da sola? Si arrabbierebbe, e pretenderebbe giustamente dal suo ragazzo dei comportamenti più seri, lasciandolo se questo continuasse nei suoi atteggiamenti irrispettosi. C’è, in sintesi, un senso della misura, della moderazione, del buon senso e dell’equilibrio che dovrebbe scandire tutta la nostra vita. Non è questione di destra o di sinistra, di fascisti o di antifascisti, ma di quel famoso buon senso che scaturisce da un ragionamento logico elementare. Ora, in base a questi ragionamenti, è evidente che l’inciviltà italiana impedisce agli italiani stessi di vivere spensieratamente e di godere di determinati divertimenti che negli altri paesi sono comunissimi.
Pensiamo al Capodanno; in Italia non è possibile festeggiare un Capodanno senza che il giorno dopo il telegiornale ci svegli con un vero e proprio bollettino di guerra: petardi illegali sparati impunemente, cialtroni che sparano contro i palazzi uccidendo onesti padri di famiglia (come successo il 31 dicembre a Napoli), persone che perdono le mani o l’udito per l’utilizzo improprio e criminale dei fuochi d’artificio. Pensiamo al sport del calcio; ogni domenica tifoserie di squadre avversarie si affrontano a suon di spranghe, bombe molotov e quant’altro: non più una sana domenica di sport, ma una vera e propria guerra che spesso colpisce anche bambini che portano i loro figli allo stadio, o normali viaggiatori come i pendolari di Trenitalia di ieri. Pensiamo alle discoteche del sabato sera; ogni domenica mattina metà telegiornale fa la conta dei morti del giorno prima: spesso e volentieri ragazzi strafatti e drogati (e fino a qui non ci sarebbe granché di cui dolersi) che si spalmano sulla loro BMW, altrettanto spesso intere famiglie rovinate da questi criminali (e qui dovrebbe scattare, come giustamente proposto da Di Pietro, l’accusa di omicidio intenzionale, e non colposo). Stessa cosa dicasi per le vacanze del Ferragosto, con i media che ribadiscono perennemente i soliti consigli che solo in un Paese incivile come il nostro vanno perennemente ricordati: guidare rispettando i limiti di velocità e le regole del Codice della Strada, non mettersi al volante se si è bevuto e simili.
Se fossimo in un Paese civile, allo stesso modo del genitore che sequestra il cellulare al figliolo spendaccione, o la mamma che requisisce il videogioco al bambino isterico, o la ragazza che, stanca di essere trascurata, manda a quel paese il suo ragazzo, osserveremo l’unica cosa che veramente si impone agli occhi di tutti con evidenza e che nessuno invece vuole vedere: che i festeggiamenti del Capodanno, le trasferte delle tifoserie calcistiche la domenica, “l’esodo” di Ferragosto o la discoteca il sabato sera sono tutte cose che non possiamo permetterci senza che puntualmente ci scappi il morto. Abbiamo dimostrato di essere immaturi non tanto come popolo (a quello ci ha già pensato la canea comunista, filoamericana e sterminazionista degli ultimi decenni), quanto come cittadini. La conclusione è una: vietare le discoteche il sabato, gli esodi vacanzieri, lo stadio aperto al pubblico. Ma ci vorrebbe una consapevolezza nazionale delle proprie miserie, bisognerebbe percepire fino in fondo lo squallore di questa società che abbiamo contribuito a creare, una voglia di crescere e di arricchirsi moralmente. La classe politica dovrebbe cominciare quest’opera di moralizzazione (non quella che porta avanti il Casini pluridivorziato o il Mele che va a puttane), dovrebbe imporla fortissimamente. Non è in grado di farlo. Fu solo uno l’uomo che riuscì a fare una cosa simile, ad elevare moralmente, culturalmente e spiritualmente – e non solo dal punto di vista economico e del tenore di vita – l’intero popolo italiano. Ci vorrebbe un altro Mussolini, ma la Storia non è così generosa, purtroppo. Possiamo solo seguire quegli insegnamenti, consapevoli della validità e dell’attualità della soluzione Fascista, con la nostra flebile voce. E nell’attesa di rivedere il Fascismo al potere, mi accontenterei anche di un Bava Beccaris.
Andrea Chessa
(foto da Corrieredellosport.it)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo la responsabilità individuale è una sconosciuta in un paese che non riesce ad avere la dignità di Nazione. Sei sicuro di avere solo 25 anni? Sicuro sicuro?? Complimenti (alle idee).

Anonimo ha detto...

Cribbio dimenticavo!! Meglio le puttane di Mele che i trans del portavoce Prodiano (fammi fare il fascista, mi piace tanto).

Andrea Chessa ha detto...

Sul primo messaggio. In un paese in cui dominano i comunisti, i sionisti e i massoni è difficile diventare Nazione e camminare uniti. Non per niente il Fascismo li combattè tutti e tre. Per quanto riguarda l'età si, ho 25 anni e mi sento già vecchio. Grazie del complimento.
Sul secondo messaggio: su questo hai perfettamente ragione. Anche perchè mi era capitato di vedere la tipa con cui era Mele e non era affatto male. Mica scemo. Tra parentesi: il problema poi non sta nel fatto che l'onorevole va a p*****e e sniffa cocaina: il problema è che vorrebbe impedire agli altri di farlo passando per il difensore della famiglia cattolica. E poi tranquillizzati: qui ne sparo grosse contro tutti ma sicuramente non contro i Fascisti!!

Anonimo ha detto...

sul fatto che il nostro che il paese è governato dai massoni non ci piove. Non vedo comunisti e sionisti però.

Il discorso di Ahmadinejad, non riesco a leggerlo, dal momento che quando un leader politico inizia con parole del tipo: "Ringrazio Dio, Dio è con noi, Dio ha creato il mondo con un obiettivo..."ì(come se lo conoscesse e fossero amici)", mi viene l'orticaria.

sono consapevole delle porcherie che commette Israele, ma non è un buon motivo per essere d'accordo con un fanatico religioso. Ancora non riusciamo a liberarci dell'idea di Dio. Ma chi
se ne frega di comunisti e dei fascisti. Diaciamoci la verità, gli uomini hanno (purtroppo) bisogno di un leader, di qualcuno che gli indichi il cammino. In altre parole, bambini che hanno bisogno del papà. Per coerenza, destrosi e sinistrosi,dovrebbero portare il ciucciotto 24ore su 24e abbandonarlo in etaà adulta (cioè mai), il comunismo sovietico è stato un tragico episodio,com'è tragica la situazione in Cina. Ma il manifesto della razza, non è stato da meno. Fate vobis.

Andrea Chessa ha detto...

Quello che dici mi ispirerebbe a scrivere pagine e pagine... Vediamo se riesco a chiudere un pò il cerchio in tempi rapidi tali da non annoiarti, se decidessi di tornare a leggere qui.
I comunisti, purtroppo, li vediamo tutti i giorni. E non mi riferisco a quella teppaglia dei centri sociali, ma a coloro che hanno monopolizzato tutti i posti pubblici, le tv, i giornali in modo che non uscisse mai fuori neanche una sola opinione "eretica".
I sionisti sono quelli che hanno imposto a Mastella la legge anti-revisionista (leggasi Ruben, della Anti Defamation League); che hanno mandato in Parlamento Fiamma Nirenstein, di fatto rappresentante di un Paese straniero e non dell'Italia che l'ha eletta; che tacitano qualunque discussione sull'Olocausto o sulla questione palestinese come "antisemitismo".
Per quanto riguarda Agmadinejad, devi contestualizzare il discorso. Tutti i discorsi dei capi musulmani cominciano con questa formula, bene o male. Se salti quel discorso e vai a leggere più in basso ti accorgerai che quello che dice Ahmadinejad è, per un'opinione pubblica cloroformizzata come la nostra, rivoluzionario (sionisti che comandano l'America, Israele Stato-canaglia, esplicita condanna dell'invasione in Iraq: dove hai mai sentito queste cose negli ultimi anni?).
Sul comunismo sovietico: è stato un olocausto di proporzioni bibliche, ed è durato decenni: non lo definirei "episodio", in quanto, perlomeno io, definisco come episodio in qualcosa di relativamente circoscritto nel tempo. Il Fascismo è stato tutto l'opposto del comunismo: uno splendido ventennio di conquiste sociali, politiche, culturali, che è caduto per mano militare, e non per altri motivi. E il manifesto della razza si inscrive in quella teoria delle razze che andava per la maggiore in tutta Europa, non solo Italia e Germania.
Per ora può bastare.
Un saluto

Anonimo ha detto...

su ciò che è successo in unione sovietica, d'accordo: nulla da dire,ci mancherebbe altro e ti prego non iniziamo con la gara su chi ne ha uccisi di più, perchè la chiesa vincerebbe alla grande.
Fascismo: quali conquiste sociali?
la mordacchia alla stampa? il colonialismo? il patto con la germania nazista? la condizione della donna? la sessuofobia? la vicinanza del clero? Hai fatto caso che i regimi dittatoriali tornano in auge ogni qual volta il popolo è impaurito?

Contestualizzare il discorso?
Cioè, io dovrei prendere sul serio uno che è convinto che Dio, un giorno, giocando con il DAS, ha creato l'uomo? Stai scherzando, spero. Tanto meno non ho bisogno di leggere il discorso di un fanatico per fare un lucido esame sull 'intervento americano in Iraq. Capirai: sono lì per esportare democrazia. Non sono un genio, ma io avrei trovato delle scuse migliori.

In merito ai sionisti. Perchè chiamarli cosi? Sono banchieri.Come i banchieri bianchi, neri, gialli, di destra e di sinistra. Non c'è nulla nella tua piccola analisi che mi faccia pensare che ci sia qualcosa di polico o di ideologico. Sono soldi ragazzo e non c'è ideologia che tenga. I fascisti e i comunisti hanno una cosa in comune: sottovalutano la pecoraggine del popolo. Il popolo vuol starsene sdraiato sul divano e godersi la partita. Se non sono stato sufficientemente chiaro, la razza umana, non è ancora evoluta abbastanza per avocare a se valori come il rispetto dell'altro. E' qui che si gioca la partita. Ecco perchè Comunismo e Fascismo sono falliti amaramente. Ci risentiamo tra trecento anni quindi, quando sarà possibile parlare tra persone adulte (forse). Buona vita e perdonami se ho approfittato di questo spazio.

Vorrei soffermarmi di più su ogni punto ma sono in ufficio.

Andrea Chessa ha detto...

Non sto a dirti che cosa fu il Fascismo. Come Fascismo e Libertà abbiamo siti internet, forum virtuali, libri, documentari, e in più non è il caso di stare a ripetere cose che abbiamo già detto mille volte. Sei comunque liberissimo di pensare del Fascismo quello che vuoi. Non mi riguarda, perlomeno in questa sede.

Su Ahmadinejad: idem come sopra. E' il tipico discorso di un capo musulmano: se tu fossi un islamico mediorientale ti stupiresti dei discorsi dei leaders europei e li giudicheresti spaventosamente materiali. Poichè sei occidentale (credo, da come scrivi) non sei abituato a quel tipo di retorica. Punti di vista.

Sui sionisti: il sionismo è una precisa corrente politica; più o meno forte che in altri Paesi, posso anche concordare, ma presente anche in Italia. I nostri politici, fortunatamente, non sono ancora arrivati al punto di dover rassicurare l'AIPAC sulle loro intenzioni di bombardare i Paesi contrari agli interessi israeliani in caso di elezione, ma anche qui la lobby è attiva e lavora a pieno ritmo.

Per quello che riguarda invece le tue considerazioni finali, il sottoscritto sa benissimo l'idiozia del popolo italiano, non preoccuparti. E ho sempre detto che se gli italiani usassero almeno solo la metà della rabbia che usano per reclamare le cose più stupide (il diritto allo sballo, la droga libera, il cellulare all'ultima moda) saremmo sicuramente molto più avanti. Lo dico e lo scrivo pubblicamente.

Quel tuo "Ci risentiamo tra trecento anni quindi, quando sarà possibile parlare tra persone adulte (forse)", con annesso saluto, inoltre, mi sembra abbastanza ironico. Se è così mi dispiace, sicuramente troverai tante altre persone pronte a dirti quello che ti piace sentire: che il Fascismo era il male assoluto, che il capitalismo è bello, che la nuova destra è fascista, e tante altre cose del regime vigente.

Contrariamente ad altri, questo blog di persone non mature ospita gli spazi di tutti, anche degli antifascisti. Sempre fino a quando non ci minacciano, non ci augurano la morte in un forno crematorio, non ci scrivono "Attento perchè so chi sei": allora si è costretti a ricorrere alla bistrattata "censura". Speriamo che tra trecento anni non ce ne sia più bisogno.

Buona vita anche a te.