sabato 13 settembre 2008

Ecco come la Massoneria abbattè il Fascismo



Il sito Controstoria.it, tra i più apprezzabili siti internet per quanto riguarda la veridicità e l'attendibilità delle informazioni internet che riporta, pubblica sette documenti segreti della massoneria già a suo tempo pubblicati da "La vita italiana del 1944" di Giovanni Preziosi, ovviamente dimenticati e taciuti dalla stampa di regime - asservita sempre ai "grembiulini". Tali documenti dimostrano, in modo inequivocabile, l'odio viscerale che la massoneria italiana ed internazionale nutrì per il Fascismo, per il suo capo e per le conquiste dell'Italia durante il Ventennio, ed il conseguente imperativo che i "fratelli d'Italia" si diedero - in seguito alla emanazione della legge (fortemente voluta da Mussolini) del 1925 contro le società segrete - per abbattere in tutti i modi il Fascismo. In tutti i modi. Ecco quindi che per distruggere il Fascismo e le sue conquiste sociali tutto diventa lecito: da una fortissima campagna di disinformazione e denigrazione del Fascismo, della sua ideologia e dei suoi dirigenti (cosa che continua con lo stesso e identico vigore e livore, a dimostrazione indiretta della validità del Fascismo e della paura che anche solo il nome provoca a questi "signori"), passando per l'alleanza con la Russia "del Nostro Gran Fratello Lenin", fino a sabotare le iniziative belliche dell'Italia, fino a "favorire la corruzione per disgustare il popolo" del fascismo. Ancora: spingere al contrabbando, impoverire la popolazione con il mercato nero, applicare nel modo più incoerente e rigido le leggi italiane - in modo da provocare la rabbia della popolazione contro il regime - impoverire le finanze statali e le risorse del popolo affamandolo, in modo da far si che si potesse sollevare ontro il Fascismo. Insomma, "l'ordine è uno solo: tradire".


Adesso si chiedano i lettori: che cosa si deve pensare di un ristretto numero di persone che, per raggiungere i propri scopi di potere e di vendetta, affama il popolo, sabota la propria Nazione in guerra, affama i soldati e fa avere loro equipaggiamento insufficiente, ridicolizza e mette in pericolo coscientemente i dirigenti e i politici nazionali, e per far ciò si allea con i peggiori nemici della Nazione stessa?




DOCUMENTO 1


Londra, 1 settembre 1935: Al Dilettissimo e Potentissimo Fratello Venerabile Gran Maestro del Grande Oriente Italiano dì Rito Scozzese Antico e Accettato, e della Grande Loggia di Rito Simbolico. I Potentissimi Fratelli delegati di tutti gli Orienti, riuniti sotto la Volta Celeste del Supremo Aeropago per i lavori del segreto Gran Congresso Massonico Universale, chiamati a discutere sulla nostra posizione generale di fronte alla reazione, hanno ammesso all'unanimità che un ulteriore sviluppo e durata del fascismo provocherebbe, col ritorno all'oscurantismo, la nostra fine irreparabile. Per iniziativa dei Potentissimi Fratelli rappresentanti la valle del Senna, il Congresso, riconosciuti i fatti lamentati e la inderogabile necessità di porvi riparo, ha affermato all'unanimità assoluta di voler insorgere con tutte le forze contro il fascismo, specialmente europeo, prima che esso, affermandosi negli Orienti ancora immuni, ne tolga i mezzi e la possibilità. L'odio profondo che il fascismo, nelle sue concezioni dottrinarie e per le azioni dei suoi capi e gregari a noi avversi, ha dimostrato verso di noi con la distruzione degli Orienti più prosperosi a lui soggetti, ci autorizza ad essere inesorabili nella lotta e nella scelta dei mezzi da impegnare verso di esso e i popoli che lo sostengono e lo nutrono con la loro sopportazione e con la loro fiducia. Alla testa dell'antifascismo i fascisti massoni: il Congresso Universale con voto unanime, ha investito il Supremo Grande Oriente Universale di tutta l'autorità necessaria ad iniziare la lotta contro i vari dispotismi esistenti nel mondo e, tracciata la linea di condotta, ha riversato, nel supremo aeropago, che da oggi siederà in permanenza, tutti i mezzi occorrenti al raggiungimento del fine. Il Congresso, accolta la relazione che i Potentìssimi Fratelli Vostri rappresentanti hanno ampiamente illustrata, dalla quale risulta la completa ripresa di ogni Vostro lavoro, esprimendo il suo compiacimento, ha esultato nell'apprendere l'inconcussa fede massonica di tutti i Vostri diletti Fratelli partecipanti al fascismo e come essi siano disposti a tutto osare per l'affermazione dei nostri ideali. Il giuramento da essi rinnovato nelle Vostre mani e in quelle dei Potentissimi Fratelli del grado 33° da Voi delegati, dimostra che avete saputo ben operare per la nostra causa e che inoltre possiamo anche contare su tutti i Fratelli partecipanti nell'Esercito e nel suo Stato Maggiore da Voi dipendente. Il Supremo Congresso, nel riconoscere la grande opera da Voi spiegata per la brillante ripresa dell'Oriente italiano, il più conculcato dal fascismo, che ha pure sanato il dissidio fra le sponde del vecchio Tevere, constata che la Vostra ripresa è base vitale per l'inizio della lotta e demanda a Noi, Supremo Maestro del Grande Oriente Universale, l'incarico di porgervi la riconoscenza della Massoneria Universale. Col nostro plauso Vi trasmettiamo il nostro incoraggiamento per il futuro.




DOCUMENTO 2


Per la Società delle Nazioni - Londra, 15 ottobre 1935: In seguito al Vostro suggerimento, il Supremo Grande Oriente del Grande Oriente Universale, dopo aver interpellato gli Orienti interessati, ha deciso di formulare le istruzioni per l'opera che i Potentissimi e Potenti Fratelli partecipanti alla Società della Nazioni debbono svolgere per la lotta contro il fascismo. Vi accludiamo copia destinata ai Fratelli di codesto Grande Oriente da Voi fatti designare a rappresentare la Vostra Nazione, in quel supremo consesso internazionale, pregandovi di farne prendere visione ai Fratelli del Dicastero degli Esteri e degli Enti interessati. I Potenti Fratelli, membri permanenti nel Supremo Aeropago Universale, sono concordi nel riconoscere che l'Oriente italiano da Voi fatto risorgere a nuova vita, è stato il primo ad essere colpito dalla reazione fascista e a risentirne gli effetti deleteri. Il satanico creatore del fascismo, governa sul territorio del Vostro Oriente principalmente per spegnere ogni traccia del nostro potere. Costui vuole ignorare la nostra potenza e la forza insopprimibile del nostro giuramento! Dopo averci osteggiato da socialista ed essere assurto al potere in virtù della nostra credulità e dell'azione fattiva e concreta dei nostri Fratelli migliori, vorrebbe, distruggendoci, ricondurre la sua Nazione all'oscurantismo, ma non si rende conto di essere in nostro potere e ignora le nostre irrevocabili decisioni per il suo annientamento. Il Supremo Gran Consiglio del Grande Oriente Universale ha perciò deciso che la lotta contro il fascismo, per la riscossa democratica che ridarà nel mondo la pace agli uomini di buona volontà, sia iniziata dall'Oriente italiano. Per la pratica attuazione di tale decisione il Supremo Gran Consiglio, che ha raccolto durante il Congresso le proteste dei Potentissimi Fratelli ad esso partecipanti, ha in esame quelle stesse proteste dettate dalla luminosa Vostra esperienza personale e da quella dei Potentissimi Fratelli Vostri Supremi Consiglieri, per armonizzarle. Nel preavvisarvi l'invio del piano d'azione concretato dal Supremo Consiglio in base alla psicologia del Vostro popolo e alla conoscenza del despota, Vi sollecitiamo l'invio dei dati del Vostro tesoro per equilibrarlo con quelli degli altri Orienti, acciò di bilanciarlo alle necessità generali dell'azione ed eventualmente per provvedere in tempo alle sue deficienze.




DOCUMENTO 3


Le vittorie di Etiopia sono uno scacco per il 'Supremo potere' - Londra, 20 maggio 1936: Da tutti gli Orienti ci pervengono osservazioni, tutt'altro che benevole, per i risultati ottenuti sullo sviluppo della campagna italiana in Etiopia. È la prima volta che il nostro Supremo potere viene messo in scacco da un avversario che non avrebbe avuto la capacità e i mezzi di poterci resìstere. Questo prova che in tutti i Fratelli dell'Oriente italiano è mancata la volontà di essere soprattutto massoni, come il sacro giuramento prestato imponeva loro di dimostrare coi fatti. Non possiamo accettare le ragioni da Voi posteci e da Voi ritenute adatte a giustificare l'impossibilità materiale di eseguire i voleri del Supremo Grande Oriente Universale, interprete fedele e regolatore degli interessi della Massoneria Universale. Il fallimento del piano applicato attraverso la Società delle Nazioni e l'aiuto che il despota reca ai ribelli spagnoli nostri nemici, ne sono la prova irrefutabile. Il Supremo Grande Oriente che veglia in permanenza sugli interessi della nostra grande Famiglia, dopo i ripetuti avvertimenti fatti a Voi pervenire per mio mezzo, ha deciso di infliggervi il biasimo di tutta la Massoneria Universale e dì richiamare all'ordine, per l'ultima volta, tutto l'Oriente italiano, dal Supremo Gran Consigliere all'ultimo Fratello del grado I, e con l'avvertimento categorico che, continuando nella condotta tenuta fino ad oggi, detto Oriente verrà irrevocabilmente e definitivamente espulso dalla Grande Famiglia Universale per indegnità massonica dimostrata nell'imperdonabile tradimento. Riteniamo superfluo rammentarvi le dure conseguenze che risulterebbero a danno Vostro e di tutti i Fratelli dell'Oriente italiano, perché la Massoneria Universale non ha alcuna intenzione di abdicare nella lotta intrapresa, e la Vostra Nazione si verrebbe a trovare indifesa nelle dure conseguenze che ne deriverebbero. Attendiamo di leggere le Vostre conclusioni in merito e di prendere nota di quelle assicurazioni sostanziali che riterrete di presentarci per la difesa del Vostro avvenire in seno alla Grande Famiglia, rammentandovi che accetteremo solamente argomenti concreti e veramente atti ad assicurarci.




DOCUMENTO 4


Londra, 27 giugno 1936: Abbiamo preso atto delle giustificazioni inviatici per decisione unanime del Vostro Supremo Gran Consiglio e le accettiamo con riserva di vederle convalidate dalle Vostre opere e pertanto veniamo a porgerVi il mezzo per dimostrarci la sincerità della Vostra fede. Gli osservatori presso di Voi distaccati dal Supremo Gran Consiglio della Massoneria Universale, ci riferiscono con ampia e dotta relazione, che qualora la fede dei Vostri Fratelli fosse sincera, nella zona di codesto Oriente il terreno sarebbe maturo per passare dalla fase decisiva della lotta contro il nostro più mortale nemico. Ci rivolgiamo perciò al Potentissimo Fratello Venerabile Maestro del Gran Oriente Italiano, posto sulle sponde del vecchio Tevere, del Rito Scozzese Antico e Accettato, e della Gran Loggia Simbolica Italiana: Potentissimo, il Gran Maestro del Supremo Grande Oriente Universale, è pronto quindi a comunicare a tutti i Fratelli del suo Oriente e di quella Gran Loggia Simbolica, e ai loro visitatori, le disposizioni di massima già sottoposte al Vostro altissimo parere. Noi, Supremo Gran Maestro del Supremo Grande Oriente Universale, dopo l'ultima approvazione del Supremo Gran Consiglio ci degneremo trasmetterle per iniziare la decisiva della lotta. Noi riterremo personalmente responsabili sia il Potentissimo Fratello Gran Maestro, sia i Potentissimi Fratelli del grado 33° del Vostro Gran Consiglio, di fronte alla loro coscienza massonica, di fronte a noi Supremi Regolatori della Condotta Massonica Universale e al cospetto dell'Altissimo Grande Architetto dell'Universo, per ciò che riguarda la fedele e accurata esecuzione dei voleri del Congresso Universale emanati da Noi, suo esecutore, e solo innanzi a Lui responsabile. Fidando sulla Vostra fede vi investiamo del potere Supremo perché prendiate, a Nostro Nome, tutte le precauzioni necessarie alla perfetta riuscita dell'attuazione dei voleri del Congresso. Voi Potentissimo Gran Maestro detterete gli ordini necessari per guidare e sostenere i Fratelli diligenti che avranno l'onore della responsabilità, e provvederete alla rigorosa sorveglianza acciocché tutti gli altri Fratelli attivi e dormienti, collaborino con essi volenterosamente, prendendo nel contempo tutte le misure perché nessuno possa tradire anche involontariamente l'opera nostra. A questo riguardo Vi autorizziamo, Potentissimo Gran Maestro, ad infliggere, anche a Nostro Nome, tutte le punizioni, comprese quelle del 'rogo' e della soppressione effettiva, rammentando che i Fratelli incaricati della sorte di questo triste ma necessario mandato, sono fin da ora riconosciuti degni di tutte le lodi, della Nostra imperitura riconoscenza, dell'impunità più assoluta e della nostra sostanziale protezione, come di eventuale adeguato compenso. Qualora Voi, Venerabile Gran Maestro, trovaste ostacoli sormontabili solo col Nostro diretto intervento, dovrete premurosamente richiedercelo, certo di ottenerlo e sviluppato con completa e sollecitata energia.




DOCUMENTO 5


Il perché dell'alleanza col 'detestato' bolscevismo - Londra, 15 agosto 1936: Per ogni azione da svolgere nella lotta, il Dilettissimo Nostro Potentissimo Fratello Maestro tenga presente che tutte le Nazioni democratiche del Globo, dal Grande Architetto a Noi affidate, quando sarà giunto il momento, entreranno coalizzate in guerra contro l'acerrimo nemico per annientarlo. In seguito ai Vostri giusti rilievi e ai preziosi consigli trasmessici dai Fratelli interessati, Vi comunichiamo, Venerabile Gran Maestro, che la Russia, benché non sia più quella del Nostro Gran Fratello Lenin, troppo prematuramente scomparso, sta distruggendo inesorabilmente con la Vita dei Nostri Dilettissimi Fratelli ogni Nostro potere e attività in quel disgraziato Oriente, e scenderà certamente in campo con le Nazioni democratiche. La necessità strategica da Voi, Dilettissimo Gran Maestro giustamente impostaci per la comune salvezza, ha riempito l'animo Nostro di amarezza per l'orrore di tale inderogabile necessità; però purtroppo siamo costretti a riconoscere che nella lotta senza quartiere iniziata contro il più mortale nemico, avere al fianco un alleato di quella potenza può significare la vittoria. Facciamo perciò buon viso alla jattura che Ci colpisce temporaneamente, consolandoci con la certezza di poter battere, attraverso lui, il più potente dei due nemici. L'Altissimo Grande Architetto dell'Universo Ci consentirà, in seguito, di distruggerlo per vendicare inesorabilmente la morte e il martirio di tanti nostri disgraziati e dilettissimi Fratelli. Nella certezza di quanto è giusto ottenere dobbiamo trovare la forza per marciare al fianco di tale inesorabile nemico. Eliminate quindi ogni contrasto coi partecipanti al bolscevismo, aiutandoli quel tanto che serva a provare la Nostra apparente benevolenza, servendovi, con cautela, dei pochi Fratelli loro simpatizzanti.




DOCUMENTO 6


Suscitare rancore contro il Duce e il regime fascista - Londra, 28 ottobre 1936: Nel trascrivervi gli ordini ricevuti ed approvati dal Supremo Gran Consiglio già da Voi precedentemente sanzionati, Vi comunichiamo che sono stati elaborati in base alla perfetta conoscenza della psicologia del popolo da Voi sorvegliato. Con le variazioni adatte alla differenza di mentalità dei popoli corrispondenti, andiamo ad impartirle anche ai Grandi Orienti tedesco e spagnolo e a tutti gli altri Orienti interessati. Fingere devozione al Duce e applicare le leggi senza logica: Illustrateli con chiarezza ai Dilettissimi Vostri Fratelli e ai loro visitatori, analizzandoli con perfetto spirito massonico e in modo che l'opera dei buoni e volenterosi Fratelli, presenti nei posti di comando del fascismo, una volta attuata, lasci ignari tutti coloro che non sono con noi, rammentando a tutti che occorre agire sempre esaminando l'azione da compiere in base alla psicologia umana e all'esperienza che si possiede sui singoli e sul popolo dal quale ci ripromettiamo di ottenere il risultato. Curate soprattutto la precisione dei particolari perché solo l'esecuzione scrupolosa di essi può dare la certezza della vittoria, senza preoccuparvi del risultato che certamente pregiudicherebbe quello finale. Con questa accuratezza provocheremo la confusione, il malumore e poi il rancore verso il despota e il regime, diminuendo lentamente ma sicuramente la capacità di rendimento dei suoi adepti in buona fede e la stima dei simpatizzanti, degli agnostici e del popolo tutto. Nulla deve essere abbandonato al caso. Fingere alla perfezione una incondizionata devozione al Duce e all'idea: fascista, sacrificando, se occorre, qualche Fratello noto (da compensare in seguito) pur di dare tale sicurezza. Assecondare abilmente lo sviluppo del lavoro mussoliniano, senza mai dimenticare di farlo gravare anziché gradire al popolo. Applicare le leggi fasciste con la minor logica possibile e con la massima rigidezza. Il Partito Socialista con gli scioperi bianchi, più perniciosi di qualunque altra forma di ribellione, vinse le sue più belle battaglie e noi dobbiamo saperne seguire l'esempio. Quando una disposizione o una legge, così applicata, provocherà il malessere, occorrerà proporre nuove disposizioni in apparenza adatte a correggere il supposto errore che, applicate col metodo anzidetto, completeranno il risultato. Svalutare i fascisti e invelenire gli antifascisti: Nella creazione degli organi corporativi, provocare la necessità di un maggior numero di essi, in modo da rendere pletorico l'inquadramento e praticamente irraggiungibile lo scopo, favorendo la confusione e la perplessità che verranno a crearsi nella Nazione. Portare le autorità costituite, Pubblica Sicurezza, Carabinieri Reali, Guardia di Finanza, ad assecondare in pieno il nostro piano creando, con arresti, carcerazioni, confinamenti ecc., il vittimismo, specie tra i fascisti definiti puri, per farlo ricadere sul loro capo e sul fascismo. Per ottenere questo risultato occorre corazzare le nostre coscienze adamantine con la necessità impellente del Nostro successo, rammentando che il fine giustifica il mezzo. Segnalare tutte le pubblicazioni antifasciste, anche se inoffensive, provocando quei provvedimenti coercitivi che le renderanno più preziose e facilmente assimilabili; favorire la diffusione di quelle fasciste di nessun valore, per dimostrare la povertà dell'intellettualità fascista. Favorire la corruzione per disgustare il popolo: Coadiuvare con ogni mezzo i Fratelli presenti nelle Forze Armate, specialmente quelli dello Stato Maggiore, vantandone presso il Duce il sapere e la fedeltà fascista. Fomentare, in qualsiasi modo, l'attrito tra Milizia ed Esercito. Spronare tutti i Fratelli ma specialmente i Potentissimi a consolidare, a spese del regime, la loro posizione materiale al fine di poter generosamente pensare al 'sacco della vedova', controllando che ciò avvenga con serietà d'intenti; questo provocherà il disgusto del popolo e specialmente di coloro che non possono arrivarvi. Sabotare con tutti i mezzi, nessuno escluso, la tedescofilia di Mussolini, favorendo la ben nota fobia del Sovrano. Depauperare le scorte e spingere al contrabbando: Ritardare il più possibile il razionamento sui generi di prima necessità, in modo da depauperare le scorte, sabotando con tutti i mezzi la sua applicazione quando verrà decisa; spingere nel miglior modo tutto il popolo al contrabbando per produrre, nel più breve tempo, la svalutazione della moneta favorendone tutte le conseguenze. I Nostri Fratelli preposti alla direzione del razionamento dovranno, con l'applicazione rigida delle disposizioni, provocare il marasma, ostacolando in ogni modo le importazioni dall'estero. Noi penseremo a coadiuvare la loro azione dall'esterno. Provocare, adoperando con accortezza tutti i ben noti sistemi, il depauperamento delle finanze italiane, propagandone poi largamente tra i1 popolo le conseguenze e addebitarne la causa alla condotta del Governo. Comunicate ai Fratelli dell'Esercito le norme presenti, perché comincino ad adeguare la loro condotta allo scopo.




DOCUMENTO 7


Aizzare contro Mussolini i subalterni delle Forze Armate - Londra, 15 dicembre 1936: Vi trasmettiamo le istruzioni di massima per i Fratelli appartenenti ai Dicasteri militari che il Supremo Gran Consiglio ha riveduto e corretto in base alle vostre osservazioni e alla relazione dei Potentissimi Fratelli Osservatori. Sabotare per via capillare ogni intendimento fascista e soprattutto il sentimento tedescofilo, principalmente fra gli ufficiali subalterni che sono più a diretto contatto con la truppa, creando lentamente rancore per Mussolini. Dimostrare, con argomenti adatti e soprattutto con le cifre, la solidità e la grandezza della potenza finanziaria e militare, praticamente inesauribile, delle Nazioni democratiche, mettendo in evidenza l'immensità dell'Impero Inglese, ove il sole non tramonta mai, facendo risultare che la Russia, loro fedele alleata, sarebbe da sola sufficiente a battere tutte le Nazioni fasciste. Vantare qualunque successo politico e, quando verranno, quelli militari dei nostri amici, minimizzando quelli fascisti. Portare il servizio di informazioni militari nelle mani della Massoneria: I Fratelli diano esempio di critica prima benevola, poi sempre più accentuata, agli inferiori, dimostrando evidente sprezzo per le eventuali rappresaglie che lasciano indifferente l'elemento militare, guardandosi dal non commettere errori con gli elementi fedeli al Regime verso i quali dovranno saper fingere l'attaccamento al fascismo. Quando le truppe italo-tedesche verranno messe a contatto fra loro, drammatizzare tutti quegli incidenti che certamente nasceranno tra i bassi elementi, cosi differenti di abitudini e di mentalità, in modo che tra i componenti dei due eserciti non possa sorgere, né mantenersi, il benché minimo sentimento di cameratismo che sarebbe esiziale al nostro piano. Far giungere alle nazioni amiche, attraverso il Nostro tramite, tutte le notizie interessanti su macchine di guerra veramente utili e qualsiasi progetto geniale che i Nostri Fratelli avessero studiato e volessero, dietro adeguato compenso, cedere ai Nostri alleati. Provvedere a porre, fin da ora, a Capo del SIM e specie della Divisione Controspionaggio, dei Fratelli di Vostra completa fiducia, che al momento giusto sappiano neutralizzare gli effetti, per noi deleteri, di quei servizi, allontanandone accortamente tutti gli elementi fascisti e filo-fascisti, ponendo i volenterosi che intendessero collaborare col 'Servizio' per amor patrio, nelle condizioni di perderne l'intenzione. Creare la deficienza dei viveri per la popolazione civile: Per diminuire con certezza gli effetti dannosi, sarebbe bene creare in detta branca delle altre Divisioni Speciali, con compiti unici e ben definiti, in modo che dividendo le responsabilità e i compiti, se ne diminuisca l'efficacia dei risultati. Queste nuove specialità accavallandosi fra loro, dovranno produrre la confusione adatta ad annullare la capacità di lavoro di tutte quelle zelanti persone non ancora allontanate. Quale sia l'esito di queste ultime disposizioni, dovrete adoperarvi per segnalarci in tempo gli agenti distaccati all'estero per neutralizzare la loro opera dannosa. Ci facciamo garanti della vita, della completa incolumità personale e del benessere di quegli agenti che Ci verranno segnalati in tempo utile e per i quali Ci limiteremo alla neutralizzazione del loro lavoro. Sarebbe superfluo aggiungere che nel caso essi fossero Nostri Fratelli, come tali dovranno essere segnalati immediatamente. I Fratelli dello Stato Maggiore, requisendo per le Forze Armate più del necessario, ostacoleranno lo svolgimento della vita civile, creando quello stato di disagio necessario a far odiare il Fascismo e a porre la Nazione in stato di marasma e poi di collasso. Far mancare alla truppa i rifornimenti: A questo riguardo tenete presente che la deficienza dei viveri influisce più sulla popolazione civile che sull'elemento militare, sorvegliato e guidato dalla disciplina, e che quindi, sottraendo al consumo civile la maggior quantità di viveri e di altri generi necessari porremmo il popolo nelle condizioni di risentimento, diminuendone la capacità morale e togliendogli la volontà di incitamento alla resistenza militare. Anche se i magazzini dell'esercito verranno a trovarsi ben forniti, si dovrà cercare il modo di far mancare alla truppa i rifornimenti necessari, specie nell'equipaggiamento personale, in quanto questa deficienza apparente è, da sola, sufficiente a far ritenere certa la mancanza di scorte. Una volta create le deficienze, con propaganda molto accorta e facendo in modo che siano i militari, specie di truppa, a farle conoscere al popolo, occorre farne ricadere la colpa sul Capo del Governo e sugli eventuali responsabili militari che possono essere scambiati per fascisti. Fare apparire Vittorio Emanuele III come 'simpatizzante' massone: I Nostri Potentissimi Fratelli dello Stato Maggiore debbono trovare il modo plausibile che non urti, almeno inizialmente, la suscettibilità di Mussolini, per trovarsi a diuturno contatto col Sovrano, verso il quale rammentando le sue innate fobie tedesche, useranno una persuasione lenta, accorta e sottile, per addebitare le varie cause, sorgenti col tempo, al Capo del Governo, del quale però si dichiareranno tuttavia, entusiasti ammiratori, e questo fino a quando non sarete ben certi di avere completamente il Sovrano dalla parte Vostra. A questo riguardo rammentare che egli, da principe ereditario, è stato realmente nostro simpatizzante, e accolto da noi quale 'gradito visitatore'. Il Commissariato per le fabbricazioni di guerra dovrà essere assegnato a un Potentissimo Fratello, molto accorto e assolutamente devoto alla causa, in quanto esso non potrà, per la sua posizione essere giornalmente controllato dal Vostro vigile occhio. Questi dovrà curare che la distribuzione delle materie prime alle industrie di guerra avvenga in modo da favorire il più possibile quelle rette da Fratelli obbedienti, procrastinando ogni assegnazione e fornitura non rispondente ai Nostri fini. L'ordine è uno solo: tradire: Provvedere a perfezionare fin d'ora, attraverso il SIM, il sistema di fornire al momento opportuno ai Nostri amici, e per tramite Nostro, i cifrari riservati e le segnalazioni riguardanti tutti i movimenti militari e specialmente quelli marittimi relativi ai convogli di rifornimenti, che dovranno esserCi segnalati soprattutto nei momenti critici della guerra, quando intercettarli vuol dire vincere. Ostacolare tutte le proposte atte al miglioramento del vitto alla truppa e alla mensa ufficiali, perché il malessere creato in quel campo è il miglior coefficiente per far maggiormente gravare il peso della guerra sui combattenti. Favorire in ogni modo la distanza corrente fra i vari gradi di ufficiali, e fra questi e la truppa, in modo che manchi l'affiatamento e che la comunicativa del superiore influisca il meno possibile sull'inferiore, favorendo l'irrigidimento della disciplina formale, cercando pure di distaccare quanto è più possibile militari dai centri abitati ove potrebbero trovare conforto, ed eventuale incitamento alla guerra; a meno che nei centri abitati non prevalgano gli elementi sovvertitori. Non Ci stancheremo mai di ripetere che la nostra azione deve basarsi innanzi tutto sui coefficienti psicologici e sull'accurato studio delle conseguenze materiali che esse produrranno con la loro applicazione. Nell'autorizzarVi tutte le iniziative che tendono a colmare le lacune e le difficoltà che certamente sorgeranno durante l'esecuzione del piano, di cui gli ordini di massima trasmessiVi rappresentano la falsa riga, Vi rammentiamo che tutto l'avvenire della Massoneria Universale è posto nelle Vostre mani e che l'attenzione di tutti i Fratelli della Grande Famiglia è rivolta ansiosamente su di Voi.




4 commenti:

Anonimo ha detto...

A parte il fatto che non citi le fonti di questi presunti documenti ma, se anche fossero comunque veri, beh allora non ci resterebbe che dire: VIVA LA MASSONERIA!!!

Andrea Chessa ha detto...

La tua ignoranza è pari solo alla tua arroganza.
Se guardi l'introduzione ai documenti è esplicitamente indicato che furono pubblicati a suo tempo da "La vita italiana" di Giovanni Preziosi.
Per quanto riguarda la tua esultanza finale, speriamo vivamente che tu sia uno di quelli che più soffrono la crisi economica provocata dai soliti noti, dato che ti stanno così tanto simpatici.

Anonimo ha detto...

Avevo letto che i cosiddetti "documenti" sono stati tratti da un testo di Preziosi (prete, poi spretato, antisemita dichiarato nonchè fascista). Ma tu non citi (o meglio l'ex-prete antisemita e fascista non cita) la loro origine semplicemente perchè sono fantasie inventate da quel mentecatto e fatte tue come oro colato.
Per quanto riguarda la crisi, faresti meglio a dedicarti all'orto, invece di improvvisarti storico...

Andrea Chessa ha detto...

Che la Massoneria abbattè il Fascismo, sabotando quest'ultimo in tutti i modi (tanto da non esitare a riportare la mafia in Sicilia) è un dato di fatto che non può essere negato.
Che i documenti pubblicati su "La vita italiana" di Preziosi abbiano a suo tempo conosciuto oggetto di indagini, tanto da portare a dei processi, è altrettanto risaputo.
Il problema, inoltre, non sta nella veridicità dei documenti, ma nella loro legittimità. Forse ti sfugge la differenza, ma pazienza.
La tua indicazione di dedicarmi all'orto poi è sacrosanta. Non facendo io parte dei grembiulini devo pensare ai tempi brutti che arrivano, tranne che per alcuni.