In questo periodo più che mai “piccante” per la politica italiana – dove i sollazzi personali del Presidente del Consiglio riempiono pagine e pagine di giornali di una stampa schiava e succube – possiamo vedere, chiaramente, l’agonia di una parte politica italiana – vale a dire la sinistra ed il centro-sinistra (se ancora vale questa distinzione) – nei disperati tentativi di stare a galla da parte di colui che, bene o male, viene indicato come il suo leader, ovvero Dario Franceschini.
E’ proprio assistendo alle incredibili gesta di questo personaggio che assistiamo alla disfatta morale, altrochè politica, di una opposizione che non ha più idee, progetti, proposte, e che per stare a galla cavalca le vicende private di Berlusconi.
Sia ben chiaro: il sottoscritto pensa che chiunque, nel momento in cui non infrange la legge, sia libero di fare ciò che più gli pare e gli piace, a maggior ragione nella sua camera da letto. Anche il Presidente del Consiglio, che dei suoi comportamenti privati, se leciti, non deve rispondere a nessuno dei suoi elettori.
Berlusconi si diverte a stare con signorine in topless nella sua villa? Quale italiano non desidererebbe ciò? Berlusconi incontra privatamente le belle ragazzine per fare il karaoke? Chi mai si priverebbe di tale piacere, tra gli italiani? Forse solo Sircana (portavoce di Prodi a suo tempo pizzicato a contrattare il prezzo con un transessuale), ma questo è un altro discorso. Del resto, non è proprio per questo che Berlusconi – puttaniere e “smanettone” e vanitoso e vanaglorioso – piace a così tanti italiani, che si immedesimano con lui? Mai il popolo italiano è stato più degnamente rappresentato da uno di loro come mentalità e modi di fare cafoneschi.
C’è da dire anche un’altra cosa. Come ho già scritto, io penso che Berlusconi nella sua villa privata possa fare quello che vuole. Tuttavia, dato che ormai è ampiamente dimostrato che su Noemi Letizia ci nasconde qualcosa (prova ne siano le mille contraddizioni nelle quali è incorso per cercare di spiegare le sue frequentazioni con la ragazza), mi interessa non poco sapere se il “mio” Presidente del Consiglio se la fa con le minorenni. Non lo ritengo un particolare di secondaria importanza. Viceversa, quali e quante signorine hanno passato il Capodanno a Villa Certosa, e come lo hanno passato, non mi interessa particolarmente. Se Silvio si è divertito con una cinquantina di belle ragazze a Capodanno son fatti suoi; anzi, buon per lui. Vuol dire che ancora gli tira bene. Anzi Presidente, mi raccomando: se non ce la fa a tenere tutte e cinquanta le ragazze insieme, e ha bisogno di aiuto, nel MFL troverà tanti ragazzi pronti a darle una mano. Quando la Patria chiama, Presidente Berlusconi, noi ci siamo sempre, con l’asta ben innestata e pronti a fare la nostra parte.
Chiusa parentesi.
Ironia a parte, nessuno dei nuovi moralisti di sinistra ha pensato di affermare una cosa palese e di buon senso: che chiunque, anche se è Presidente del Consiglio, può fare della sua vita privata ciò che meglio crede, a patto che non violi le leggi e non vada con le minorenni.
Questa semplice considerazione avrebbe imposto ai moralisti di sinistra di tacere per buona parte di questi giorni, limitandosi a chiedere il rispetto delle leggi ed una coerente spiegazione da parte di Berlusconi riguardo ai suoi trascorsi con quella bella ragazza che oggi riempie tutti i giornali. Invece a sinistra non si è fatto questo, o non si è fatto solo questo, ma ci si è fatti trascinare dalla polemica più squallida e triste degli ultimi tempi, con un Dario Franceschini in prima linea.
Un Franceschini che, incredibilmente, è riuscito a collezionare gaffe su gaffe da quando è succeduto a Veltroni nel tentativo di salvare quel gigantesco carrozzone di ex comunisti chiamato Partito Democratico. Riassumiamole un poco per i lettori più smemorati.
Il nostro, appena eletto alla guida del PD, parte subito alla grande. Subito si presenta a celebrare la Resistenza col papà partigiano. Il paragone è netto: come i partigiani combatterono il Fascismo così io combatto il nuovo Fascismo, quello di Berlusconi. Retorico, demagogico e ridicolo: non per niente infiamma (in senso lato) solo i comunisti e poco più.
Nell’occasione rilancia: se Berlusconi è un sincero democratico vada a celebrare la Resistenza!! E Berlusconi – che in questi anni ha imparato ad essere astuto e politicamente abile – che fa? Va ad Onna, ed è un successo di pubblico strepitoso. Autogol.
Ma Franceschini non è contento, e si fa fotografare col cappello delle Ferrovie dello Stato, proprio come a suo tempo fece Berlusconi. Che figuraccia: critica critica, poi lo copia spudoratamente.
Ma non basta. Lo sentiamo strepitare in TV insieme agli immigrati che sono scappati dal centro di accoglienza, legittimando in tal modo comportamenti criminali. Roba da denunciarlo per sovversione…
Ancora: date un assegno statale ai disoccupati, dimostrate che siete a favore delle famiglie in difficoltà e delle fasce più deboli! Urlano per giorni e giorni con questa boiata; i giornali sinistri affermano che ecco che il PD risorge con proposte serie e convincenti; Franceschini è il Duce della riscossa di sinistra! Poi interviene Tremonti: “Sarebbe un incentivo al licenziamento di massa e al lavoro in nero”. Il ragionamento tremontiano, ahimè, non fa una grinza: se i disoccupati li paga lo Stato, allora gli imprenditori possono anche assumere in nero… Che figuraccia! Il PD e Dario Franceschini arrossiscono, e parlano d’altro. Ahi ahi ahi ahi ahi! diceva una pubblicità di qualche tempo fa… Tonf!!
Può bastare? Certo che no! Eccolo ora denunciare la politica come spettacolo ed esercizio di demagogia berlusconiana. Lo vediamo sul settimanale “Chi”, che si fa fare un ritratto da bravo ragazzetto di famiglia, manco fosse un divo dei Cesaroni o di Maria De Filippi…
E veniamo ai giorni nostri. Sempre su un altro settimanale dice: “Uscirei con Veronica Lario, a patto che non mi parli del marito”. Tipico comportamento da don Giovanni italiano e da latin-lover sbruffoncello di paese. Che gaffe! Il tutto mentre il popolo di sinistra esulta, e vuole Veronica Lario dentro il PD! Poveri sinistri: sempre alla ricerca di capi e di duci ai quali sottomettersi. Mussolini, Blair, Clinton, Obama, Fidel Castro, Cofferati, Alba Parietti, Sabrina Ferilli, Sabina Guzzanti, Luttazzi, Veronica Lario… quelli di sinistra sono di bocca buona, si accontentano.
L’Italia respinge i clandestini direttamente in mare, senza permetter loro di sbarcare sul territorio italiano. Franceschini si butta subito nella mischia, e grida al ritorno del Fascismo. Urla ed urla, poi si scopre che quelli di sinistra facevano le stesse identiche cose. Pure Fassino e D’Alema sono d’accordo! Tonf!!
E poi Franceschini fa l’euro-autogol, quello che rimane impresso nella Storia. Nella vicenda Letizia-Berlusconi, corre a fare il moralizzatore. A sinistra, baluardo dei transessuali e degli omosessuali e degli immigrati clandestini, scopriamo dei moralisti che non avremmo mai immaginato. Ma come?! Ma non erano loro che dicevano che le libertà individuali (inclusa quella sessuale) erano sacrosante? E adesso ce li troviamo schierati nientepopòdimeno che con il Vaticano, a dire che il Presidente del Consiglio deve avere una moralità, che deve dare l’esempio. Proprio loro che la moralità, in sessanta anni, l’hanno usata come pezza da piedi, difendendo tutto ciò che va contro le regole, contro il sentire comune della maggior parte della popolazione, contro il buon senso… Difensori di brigatisti rossi, assassini, omosessuali, transessuali, centri sociali, black block, immigrati clandestini, nomadi abusivi…
“Chi farebbe educare i propri figli da Berlusconi?”, sentenzia. Ecco che i figli rispondono a tono, tutti compatti con il padre, e lui disperato innesta la retromarcia: “Non volevo offendere i figli di nessuno… se ho sbagliato chiedo scusa…” E la famiglia Berlusconi ci fa un figurone. Tonf!!
Non erano loro che nella vicenda di Sircana, collaboratore di Prodi a suo tempo sorpreso in mezzo ai transessuali, dissero che chiunque poteva scegliere liberamente i propri orientamenti sessuali? Viene da pensare che si possa andare a transessuali ma non si possa passare il Capodanno con cinquanta ragazze in topless (io preferirei la seconda, fate un po’ voi): che razza di libertà sessuale è mai questa?
Io me lo immagino Berlusconi che si sveglia di mattina. Si alza, pensa a Franceschini e sorride contento. “Quale altro assist mi farà oggi?”, si chiede il Presidente del Consiglio. Franceschini è come il difensore-pippa delle partite di calcetto scapoli-ammogliati: il sogno di ogni attaccante. Che non deve correre a prendere palloni, a contrastare l’avversario, a sostenere il centrocampo. Sta lì, passeggia nei pressi del difensore-pippa, aspettando che questi commetta un errore, un liscio, uno scivolone, un retropassaggio sbagliato… E quando la palla gli arriva nei piedi castiga severamente la squadra avversaria.
Eccolo lì, Franceschini, che cerca di tenere in piedi in tutti i modi un carrozzone che imbarca pericolosamente acqua da tutte le parti, ed affonda irrimediabilmente. Franceschini urla per attirare l’attenzione, la spara grossa una dopo l’altra per negare l’evidenza: la sinistra si sta polverizzando, fortunatamente per noi. Il PD ha una emorragia di voti e di consensi spaventosa. Una gigantesca nave di comunisti ed ex-comunisti si sta inabissando, corre senza controllo verso il vortice delle elezioni europee, verso il baratro.
Io sto in tribuna, e mi godo lo spettacolo.
E’ proprio assistendo alle incredibili gesta di questo personaggio che assistiamo alla disfatta morale, altrochè politica, di una opposizione che non ha più idee, progetti, proposte, e che per stare a galla cavalca le vicende private di Berlusconi.
Sia ben chiaro: il sottoscritto pensa che chiunque, nel momento in cui non infrange la legge, sia libero di fare ciò che più gli pare e gli piace, a maggior ragione nella sua camera da letto. Anche il Presidente del Consiglio, che dei suoi comportamenti privati, se leciti, non deve rispondere a nessuno dei suoi elettori.
Berlusconi si diverte a stare con signorine in topless nella sua villa? Quale italiano non desidererebbe ciò? Berlusconi incontra privatamente le belle ragazzine per fare il karaoke? Chi mai si priverebbe di tale piacere, tra gli italiani? Forse solo Sircana (portavoce di Prodi a suo tempo pizzicato a contrattare il prezzo con un transessuale), ma questo è un altro discorso. Del resto, non è proprio per questo che Berlusconi – puttaniere e “smanettone” e vanitoso e vanaglorioso – piace a così tanti italiani, che si immedesimano con lui? Mai il popolo italiano è stato più degnamente rappresentato da uno di loro come mentalità e modi di fare cafoneschi.
C’è da dire anche un’altra cosa. Come ho già scritto, io penso che Berlusconi nella sua villa privata possa fare quello che vuole. Tuttavia, dato che ormai è ampiamente dimostrato che su Noemi Letizia ci nasconde qualcosa (prova ne siano le mille contraddizioni nelle quali è incorso per cercare di spiegare le sue frequentazioni con la ragazza), mi interessa non poco sapere se il “mio” Presidente del Consiglio se la fa con le minorenni. Non lo ritengo un particolare di secondaria importanza. Viceversa, quali e quante signorine hanno passato il Capodanno a Villa Certosa, e come lo hanno passato, non mi interessa particolarmente. Se Silvio si è divertito con una cinquantina di belle ragazze a Capodanno son fatti suoi; anzi, buon per lui. Vuol dire che ancora gli tira bene. Anzi Presidente, mi raccomando: se non ce la fa a tenere tutte e cinquanta le ragazze insieme, e ha bisogno di aiuto, nel MFL troverà tanti ragazzi pronti a darle una mano. Quando la Patria chiama, Presidente Berlusconi, noi ci siamo sempre, con l’asta ben innestata e pronti a fare la nostra parte.
Chiusa parentesi.
Ironia a parte, nessuno dei nuovi moralisti di sinistra ha pensato di affermare una cosa palese e di buon senso: che chiunque, anche se è Presidente del Consiglio, può fare della sua vita privata ciò che meglio crede, a patto che non violi le leggi e non vada con le minorenni.
Questa semplice considerazione avrebbe imposto ai moralisti di sinistra di tacere per buona parte di questi giorni, limitandosi a chiedere il rispetto delle leggi ed una coerente spiegazione da parte di Berlusconi riguardo ai suoi trascorsi con quella bella ragazza che oggi riempie tutti i giornali. Invece a sinistra non si è fatto questo, o non si è fatto solo questo, ma ci si è fatti trascinare dalla polemica più squallida e triste degli ultimi tempi, con un Dario Franceschini in prima linea.
Un Franceschini che, incredibilmente, è riuscito a collezionare gaffe su gaffe da quando è succeduto a Veltroni nel tentativo di salvare quel gigantesco carrozzone di ex comunisti chiamato Partito Democratico. Riassumiamole un poco per i lettori più smemorati.
Il nostro, appena eletto alla guida del PD, parte subito alla grande. Subito si presenta a celebrare la Resistenza col papà partigiano. Il paragone è netto: come i partigiani combatterono il Fascismo così io combatto il nuovo Fascismo, quello di Berlusconi. Retorico, demagogico e ridicolo: non per niente infiamma (in senso lato) solo i comunisti e poco più.
Nell’occasione rilancia: se Berlusconi è un sincero democratico vada a celebrare la Resistenza!! E Berlusconi – che in questi anni ha imparato ad essere astuto e politicamente abile – che fa? Va ad Onna, ed è un successo di pubblico strepitoso. Autogol.
Ma Franceschini non è contento, e si fa fotografare col cappello delle Ferrovie dello Stato, proprio come a suo tempo fece Berlusconi. Che figuraccia: critica critica, poi lo copia spudoratamente.
Ma non basta. Lo sentiamo strepitare in TV insieme agli immigrati che sono scappati dal centro di accoglienza, legittimando in tal modo comportamenti criminali. Roba da denunciarlo per sovversione…
Ancora: date un assegno statale ai disoccupati, dimostrate che siete a favore delle famiglie in difficoltà e delle fasce più deboli! Urlano per giorni e giorni con questa boiata; i giornali sinistri affermano che ecco che il PD risorge con proposte serie e convincenti; Franceschini è il Duce della riscossa di sinistra! Poi interviene Tremonti: “Sarebbe un incentivo al licenziamento di massa e al lavoro in nero”. Il ragionamento tremontiano, ahimè, non fa una grinza: se i disoccupati li paga lo Stato, allora gli imprenditori possono anche assumere in nero… Che figuraccia! Il PD e Dario Franceschini arrossiscono, e parlano d’altro. Ahi ahi ahi ahi ahi! diceva una pubblicità di qualche tempo fa… Tonf!!
Può bastare? Certo che no! Eccolo ora denunciare la politica come spettacolo ed esercizio di demagogia berlusconiana. Lo vediamo sul settimanale “Chi”, che si fa fare un ritratto da bravo ragazzetto di famiglia, manco fosse un divo dei Cesaroni o di Maria De Filippi…
E veniamo ai giorni nostri. Sempre su un altro settimanale dice: “Uscirei con Veronica Lario, a patto che non mi parli del marito”. Tipico comportamento da don Giovanni italiano e da latin-lover sbruffoncello di paese. Che gaffe! Il tutto mentre il popolo di sinistra esulta, e vuole Veronica Lario dentro il PD! Poveri sinistri: sempre alla ricerca di capi e di duci ai quali sottomettersi. Mussolini, Blair, Clinton, Obama, Fidel Castro, Cofferati, Alba Parietti, Sabrina Ferilli, Sabina Guzzanti, Luttazzi, Veronica Lario… quelli di sinistra sono di bocca buona, si accontentano.
L’Italia respinge i clandestini direttamente in mare, senza permetter loro di sbarcare sul territorio italiano. Franceschini si butta subito nella mischia, e grida al ritorno del Fascismo. Urla ed urla, poi si scopre che quelli di sinistra facevano le stesse identiche cose. Pure Fassino e D’Alema sono d’accordo! Tonf!!
E poi Franceschini fa l’euro-autogol, quello che rimane impresso nella Storia. Nella vicenda Letizia-Berlusconi, corre a fare il moralizzatore. A sinistra, baluardo dei transessuali e degli omosessuali e degli immigrati clandestini, scopriamo dei moralisti che non avremmo mai immaginato. Ma come?! Ma non erano loro che dicevano che le libertà individuali (inclusa quella sessuale) erano sacrosante? E adesso ce li troviamo schierati nientepopòdimeno che con il Vaticano, a dire che il Presidente del Consiglio deve avere una moralità, che deve dare l’esempio. Proprio loro che la moralità, in sessanta anni, l’hanno usata come pezza da piedi, difendendo tutto ciò che va contro le regole, contro il sentire comune della maggior parte della popolazione, contro il buon senso… Difensori di brigatisti rossi, assassini, omosessuali, transessuali, centri sociali, black block, immigrati clandestini, nomadi abusivi…
“Chi farebbe educare i propri figli da Berlusconi?”, sentenzia. Ecco che i figli rispondono a tono, tutti compatti con il padre, e lui disperato innesta la retromarcia: “Non volevo offendere i figli di nessuno… se ho sbagliato chiedo scusa…” E la famiglia Berlusconi ci fa un figurone. Tonf!!
Non erano loro che nella vicenda di Sircana, collaboratore di Prodi a suo tempo sorpreso in mezzo ai transessuali, dissero che chiunque poteva scegliere liberamente i propri orientamenti sessuali? Viene da pensare che si possa andare a transessuali ma non si possa passare il Capodanno con cinquanta ragazze in topless (io preferirei la seconda, fate un po’ voi): che razza di libertà sessuale è mai questa?
Io me lo immagino Berlusconi che si sveglia di mattina. Si alza, pensa a Franceschini e sorride contento. “Quale altro assist mi farà oggi?”, si chiede il Presidente del Consiglio. Franceschini è come il difensore-pippa delle partite di calcetto scapoli-ammogliati: il sogno di ogni attaccante. Che non deve correre a prendere palloni, a contrastare l’avversario, a sostenere il centrocampo. Sta lì, passeggia nei pressi del difensore-pippa, aspettando che questi commetta un errore, un liscio, uno scivolone, un retropassaggio sbagliato… E quando la palla gli arriva nei piedi castiga severamente la squadra avversaria.
Eccolo lì, Franceschini, che cerca di tenere in piedi in tutti i modi un carrozzone che imbarca pericolosamente acqua da tutte le parti, ed affonda irrimediabilmente. Franceschini urla per attirare l’attenzione, la spara grossa una dopo l’altra per negare l’evidenza: la sinistra si sta polverizzando, fortunatamente per noi. Il PD ha una emorragia di voti e di consensi spaventosa. Una gigantesca nave di comunisti ed ex-comunisti si sta inabissando, corre senza controllo verso il vortice delle elezioni europee, verso il baratro.
Io sto in tribuna, e mi godo lo spettacolo.
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