Forse voi ci riderete sopra, ma non avete idea di che
cosa abbiamo rischiato! Il commissariamento da parte dell’ONU, la messa al
bando di tutte le organizzazioni di destra, una censura su internet da far
impallidire l’Inquisizione medievale e, forse, anche i roghi sulla pubblica
piazza, con tanto di Laura Boldrini che legge le varie pene da applicare ai
colpevoli. Il tutto per cosa? Per una cacchetta (che poi tanto cacchetta non
sarebbe, a sentire il vicino) di cane.
Per ore la storiella del gesto razzista (il giardino di
casa imbrattato di feci) contro la casa dell’ex Ministro dell’Integrazione,
Cecile Kyenge, aveva fatto uscire dal sarcofago personaggi come Fassino, che
aveva subito espresso solidarietà contro il “vile gesto razzista e xenofobo”
(aiuto! Quanto sono pesanti e noiosi: se ci pagano anche un quinto di quello
dei loro addetti stampa ci inventeremmo qualcosa di meno soporifero), e ridato
fiato a quella sinistra che ritrova compattezza e vigore solo quando si
appresta a fare grandissime figure di cacca. Di cane, in questo caso.
Era stato l’ex Ministro a dare il via: sulla sua pagina
personale di Facebook pubblica un intervento in cui ci fa sapere che le hanno
sporcato il muro della sua casa di popò. “Non capisco che messaggio vogliano
lanciarmi”, aveva piagnucolato. Sorvolando sull’acume della Kyenge, passa
qualche ora e scopriamo l’amara, amarissima verità: si è trattato di uno dei
suoi vicini che, stanco della maleducazione e dell’inciviltà della famiglia
della Kyenge, che non si degna di raccogliere la cacca del suo cane durante le
passeggiate in giro per la città, ha ben pensato di raccoglierla e fargliela
ritrovare dentro casa. Di più: la famiglia dell’ex Ministro è stata ripresa
varie volte e tantissimi suoi concittadini sono a dir poco esasperati da questo
comportamento. Fino a che qualcuno non ha pensato bene di ripagare la felice
famigliola multirazziale della loro stessa moneta.
La sinistra antirazzista? Tace, ovviamente: un’altra
figura da geni è stata fatta. Né si può sperare che qualche giornalista od opinionista, spesso e volentieri loro amico, glielo faccia notare.
Si è integrata bene, la Kyenge, non c’è che dire:
spiccicata a quei cittadini cafoni e incivili che non si degnano di raccogliere
le deiezioni del proprio cane, sporcando il bene pubblico e creando disagio
agli altri. Questo è il livello umano di gente che poi viene a darci lezioni di
civiltà e di comportamento, col ditino di sinistra puntato sulla nostra faccia
di bianchi razzisti: ricordatevelo, se siete stati così minchioni da votare o
simpatizzare per questi miserabili.
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