venerdì 30 dicembre 2016

Mohamed Abdallah: "Ho consegnato Regeni al Ministero degli Interni"



Mohamed Abdallah non ha alcun tentennamento: Si, ho consegnato Giulio regeni al Ministero degli Interni e qualunque buon egiziano, al mio posto, avrebbe fatto lo stesso”

È una dichiarazione che solo i mass media servili, e i dementi di sinistra, possono trovare scioccante e disdicevole. Dichiarazione che, oltretutto, è palesemente falsa. Il termine "consegnato" farebbe pensare proprio ad una trappola, o al fatto che Abdallah abbia effettivamente incastrato Regeni, mentre andando a vedere le sue dichiarazioni risulta che egli abbia semplicemente fatto una telefonata per avvisare il proprio Paese di quel ragazzo che si comportava in modo certamente strano, per uno straniero. 

Noi, viceversa, non ci vediamo alcuna stranezza: qualunque buon patriota, vedendo uno straniero che ficca il naso negli affari interni del proprio Paese, avrebbe il dovere di intervenire come ritiene più utile.

Il capo del sindacato autonomo degli ambulanti non ha alcun dubbio in proposito: “Io e Giulio ci siamo incontrati in tutto sei volte. E’ un ragazzo straniero che faceva domande strane e stava con gli ambulanti per le strade, interrogandoli su questioni che riguardano la sicurezza nazionale. L’ultima volta che l’ho sentito al telefono è stato il 22 gennaio, ho registrato la chiamata e l’ho spedita agli Interni”. Perché? “E’ illogico che un ricercatore straniero si occupi delle condizioni degli ambulanti se non lo fa nemmeno il Ministero degli Interni”. Traduzione: “Giulio Regeni faceva troppe domande”. Aggiungiamo noi: aveva anche delle frequentazioni particolari, come la società con la quale collaborava, Oxford Analitica. Si tratta di una azienda fondata da personaggi poco raccomandabili come, a quanto si può leggere in alcuni siti web, John Negroponte, importante funzionario e diplomatico degli Stati Uniti e già implicato nello scandalo dei cosiddetti squadroni della morte, squadracce agli ordini del Governo degli Stati Uniti per fare il lavoro sporco. La Oxford Analityca è una società che, diciamo così, si occupa di raccogliere informazioni per conto di grandi imprese, onlus, agenzie governative. Niente esclude, in sostanza, che possa essere una agenzia di intelligence sotto copertura. Questo avvalorerebbe la tesi che Giulio Regeni, in realtà, lavorasse per i servizi, di quale Paese non è dato sapere, anche se ciò è stato sempre categoricamente smentito dalla famiglia (ci pare anche ovvio).

Non è da escludere, comunque, che il ragazzo sia stato ucciso da qualcuno. Stupisce, infatti, la data della sua morte, avvenuta proprio nel periodo in cui l’Italia e l’Egitto erano in procinto di sottoscrivere un accordo sullo sfruttamento di un importante giacimento minerario scoperto recentemente in acque egiziane ed altre importanti questioni economiche.

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