lunedì 5 dicembre 2016

Finisce l'era Renzi?



È un NO secchissimo l’ingiunzione di sfratto che caccia via il boy scout abusivo e i suoi complici da Palazzo Chigi. L’apertura del Berlucchi e del Rossini è rimandata: dopo la Brexit e la vittoria elettorale di Trump, che li vedeva ancora convalescenti, ecco la terza batosta in meno di un anno per i sinistri italiani e mondiali.

A prescindere da un referendum costituzionale che la sinistra, dopo più di venti anni di ostracismo contro Berlusconi e i suoi, non aveva alcun diritto, né morale né politico, per imporre da sola, anche a prescindere da un referendum costituzionale che anche ai più ottimisti tra noi è parso almeno pastrocchiato, confusionario, frettoloso, la stragrande maggioranza degli italiani ha votato di pancia. Un NO secco a Renzi, alla sua arroganza, e a quella dei suoi.

Per carità: erano ancora convalescenti dalla batosta data loro da Donald Trump. Vederli oggi, sconfitti, derisi, insultati e così deboli, fa ben venire voglia, anche al sottoscritto, di estraniarsi dal coro di insulti e di umiliazione che questo popolo miserabile da sempre riserva agli sconfitti. Facebook e le reti sociali, in queste ore, sono a dir poco stomachevoli: da una parte chi è vinto, incapace ormai di opporre una difesa che non sia d’ufficio, e dall’altra il popolino aizzato dalla canea dei Cinque Stelle, di quella associazione a delinquere pomposamente chiamata ANPI e di tutta quella marmaglia che li segue a ruota, incapace di fare un po’ di silenzio per rispettare chi ha perso, anche solo per qualche ora. Non c’è niente da fare: anche a distanza di settant’anni restiamo quello stesso popolo che rapava a zero e stuprava le donne che avevano osato giacere con i tedeschi, portate sui carri per essere esposte all’umiliazione più totale dalla folla inferocita e selvaggia. Una Nazione di partigiani, insomma….

Eppure, vista l’arroganza che questa parte politica esercita dalla seconda guerra mondiale sull’altra, i loro latrati furiosi contro il nemico, il loro odio viscerale, il loro annientare giornalisticamente e moralmente il nemico, quella loro presunta superiorità culturale da radical chic secondo la quale tutti coloro che non votano a sinistra sarebbero dei razzisti, dei selvaggi con l’osso in testa e la clava in mano, questi qui un bel giro di carro, lo stesso che i loro nonni hanno riservato ai vinti decenni or sono, se lo meriterebbero proprio.
Quella stessa arroganza che li ha portati ad etichettare come ignoranti e rincoglioniti gli inglesi che hanno espresso, pure loro, ancor prima di noi un NO secco contro l’Unione Europea e le sue regole, le regole e la cattiveria di un golem mostruoso e severo che ha sostanzialmente disatteso tutte le legittime esigenze dei cittadini: più sicurezza, più giustizia sociale, più stabilità economica. Il tutto sacrificato sull’altare dello spread, del salvataggio di banche criminali e di gruppi malavitosi che sono ben rappresentati sugli scranni di Bruxelles.

Quella stessa arroganza che li ha portati ad etichettare come bifolchi ed ignoranti gli americani – quelli stessi che fino a poco prima erano il baluardo della democrazia e dei diritti civili – che hanno avuto il solo torto di bastonare severamente una che, tra un festino pedofilo-satanico e l’altro, sapeva solo parlare di toilettes pubbliche per i transgender e dei paesi che avrebbe bombardato una volta giunta al potere, per votare liberamente uno che, a torto o a ragione, ha parlato di dazi contro le aziende che delocalizzano e quelle asiatiche che importano, di posti di lavoro, di trattati economici asfissianti per le aziende americane.

Quella stessa arroganza che li ha portati ad etichettare sempre e comunque come un pericoloso fascista fomentatore di odio chiunque si sia azzardato, anche solo lontanamente, a chiedere una regolamentazione chiara e secca sull’immigrazione, esprimendo dubbi più che fondati sulla legittimazione che i sinistri hanno dato all’invasione della Nazione da parte di torme di fancazzisti africani che vengono presi sulle loro coste, portati nel nostro Paese, rifocillati a dovere a spese degli italiani per poi delinquere, stuprare, uccidere, rubare, ben consci dell’impunità più totale che questo Sistema di pennivendoli, politici e magistrati comunisti garantisce loro.

Non era Renzi che qualche anno fa, da un congresso del Partito Democratico, ci dava delle “bestie”? E che solo qualche giorno fa ci ha definito accozzaglia? E ora sussurra “Non pensavo mi odiassero così tanto?”

Si guardi intorno, tra i suoi stessi compagni di partito, e vedrà chi ha invelenito il clima politico in tutti questi anni, aprendo le frontiere a decine e decine di migliaia di invasori, piegando la testa davanti ai mafiosi di Bruxelles. Adesso ne avrà tutto il tempo.

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