E’ proprio vero: non sputare in cielo ché in faccia ti
ritorna, recitava l’antico proverbio. Potremmo anche dire: chi di politicamente
corretto ferisce, di politicamente corretto perisce. Ne sa qualcosa il
Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che in
queste ore è letteralmente nell’occhio del ciclone per aver commentato, con
queste parole, lo stupro subito da una giovane di Trieste ai danni di un
immigrato che le ha chiesto aiuto per ingannarla e poi l’ha picchiata e
violentata in un angolo della stazione.
“La
violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre, ma risulta socialmente e
moralmente ancora più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene
accoglienza nel nostro Paese”. Serracchiani poi
aggiunge: “Sono convinta che l’obbligo
dell’accoglienza umanitaria non possa essere disgiunto da un altrettanto obbligatorio
senso di Giustizia da esercitare contro chi rompe un patto di accoglienza. Per quanto
mi riguarda, gesti come questo devono prevedere l’espulsione dal nostro Paese”.
Sembrano, almeno a chi ha conservato ancora un po’ di
lucidità mentale, parole assolutamente di buon senso. Si evince chiaramente che
Debora Serracchiani non vuole assolutamente dire che, in astratto, uno stupro
commesso da un uomo di colore sia più grave rispetto allo stesso stupro
commesso da un uomo bianco. Anche perchè sarebbe una stupidaggine. È chiaro a qualunque normodotato che qui c’è un
aggravante, perché chi ha stuprato ha chiesto l’aiuto del Nostro Paese (che
nell’85% dei casi l’Italia non sarebbe assolutamente tenuta a dare, poiché i
presunti profughi non scappano da nessuna guerra e spesso non sono nemmeno
profughi) e, pertanto, si è letteralmente approfittato della fiducia e dell’accoglienza
che ha ricevuto. Moralmente, lo si capisce chiaramente, è un’aggravante.
Lo stupratore che violenta mia figlia andrebbe impalato
per i testicoli, e su questo non ci piove. Se questa persona la ritenevo un
amico e violenta mia figlia mentre è ospite a cena a casa mia, il suo gesto fa
ancora più schifo ed è ancora più esecrabile.
Affermazioni semplici, di buon senso, che prescindono
dall’essere di destra, di sinistra, di centro, comunista o fascista. Ma qui
abbiamo a che fare con dei malati di mente, non con homines politici.
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