venerdì 12 maggio 2017

Serracchiani: chi è causa del suo mal pianga se stesso



E’ proprio vero: non sputare in cielo ché in faccia ti ritorna, recitava l’antico proverbio. Potremmo anche dire: chi di politicamente corretto ferisce, di politicamente corretto perisce. Ne sa qualcosa il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che in queste ore è letteralmente nell’occhio del ciclone per aver commentato, con queste parole, lo stupro subito da una giovane di Trieste ai danni di un immigrato che le ha chiesto aiuto per ingannarla e poi l’ha picchiata e violentata in un angolo della stazione. 

“La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre, ma risulta socialmente e moralmente ancora più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese”. Serracchiani poi aggiunge: “Sono convinta che l’obbligo dell’accoglienza umanitaria non possa essere disgiunto da un altrettanto obbligatorio senso di Giustizia da esercitare contro chi rompe un patto di accoglienza. Per quanto mi riguarda, gesti come questo devono prevedere l’espulsione dal nostro Paese”

Sembrano, almeno a chi ha conservato ancora un po’ di lucidità mentale, parole assolutamente di buon senso. Si evince chiaramente che Debora Serracchiani non vuole assolutamente dire che, in astratto, uno stupro commesso da un uomo di colore sia più grave rispetto allo stesso stupro commesso da un uomo bianco. Anche perchè sarebbe una stupidaggine. È chiaro a qualunque normodotato che qui c’è un aggravante, perché chi ha stuprato ha chiesto l’aiuto del Nostro Paese (che nell’85% dei casi l’Italia non sarebbe assolutamente tenuta a dare, poiché i presunti profughi non scappano da nessuna guerra e spesso non sono nemmeno profughi) e, pertanto, si è letteralmente approfittato della fiducia e dell’accoglienza che ha ricevuto. Moralmente, lo si capisce chiaramente, è un’aggravante.

Lo stupratore che violenta mia figlia andrebbe impalato per i testicoli, e su questo non ci piove. Se questa persona la ritenevo un amico e violenta mia figlia mentre è ospite a cena a casa mia, il suo gesto fa ancora più schifo ed è ancora più esecrabile. 

Affermazioni semplici, di buon senso, che prescindono dall’essere di destra, di sinistra, di centro, comunista o fascista. Ma qui abbiamo a che fare con dei malati di mente, non con homines politici.

Quanto alla Serracchiani, fa parte di un partito che su queste scempiaggini ci campa, perennemente dalla parte dei carnefici e mai delle vittime, sempre schierato per l’invasore straniero e mai per l’italiano. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

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