Dal 26 maggio fino alla fine del mese, per esplicita
direttiva del capo della Polizia, Franco Gabrielli, ai porti della Sicilia
saranno interdetti gli sbarchi di clandestini. La sicurezza dei partecipanti al
G7 (ministri e capi di governo europei), che si terrà in Sicilia proprio a fine
maggio, ha imposto questa misura di prevenzione.
Se ne deduce, nemmeno tanto velatamente, che gli
sbarchi, quando si vuole, evidentemente si possono fermare. L’invasione non è
così ineluttabile come ce la descrivono. Del resto noi di Fascismo e Libertà lo
diciamo da anni: applicazione di misure di guerra sul territorio marittimo,
respingimento forzato dei barconi, pattugliamenti serrati delle tratte percorse
dagli scafisti. In due settimane l’invasione di quelli che non sono profughi di
guerra, ma invasori al servizio di interessi contrari a quelli nazionali,
verrebbe fermata e debellata.
I grandi della terra, insomma, non vogliono accattoni
in mezzo alle scatole. Ne va della loro sicurezza.
Finita la loro gitarella siciliana, invece, gli sbarchi
potranno riprendere tranquillamente. Della nostra sicurezza, evidentemente, gli
importa poco o niente.
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