mercoledì 11 marzo 2009

Le Iene, i rom e il politicamente corretto

Qualche giorno fa, su Italia Uno, è andato in onda un servizio della trasmissione Le Iene firmato dall’ottimo Paolo Calabresi, inviato e trasformista ineguagliabile che già a suo tempo riuscì a farsi passare per un Marilyn Manson che avrebbe dovuto esibirsi al Festival di Sanremo; oppure per un importante vescovo dell’America del Sud il quale, giunto allo stadio San Paolo per una partita di calcio del Napoli, viene trattato con tutti gli onori dalle autorità e dal Presidente del Napoli De Laurentis prima di essere scoperto in seguito ad una soffiata; oppure riuscì, non molto tempo fa, a farsi passare per un mafioso dell’est desideroso di aprire un casinò in un paesino dell’Italia, mettendo ai suoi piedi importanti uomini politici e imprenditori del luogo, attirati dalle generose parcelle che il Calabresi in incognito aveva fatto intendere di essere disposto a concedere generosamente.

In quest’ultimo servizio Calabresi torna a travestirsi, ma stavolta non è un importante personaggio o un cantante controverso, bensì un più semplice romeno. Calabresi, così travestito, è andato in quei quartieri romani che recentemente sono stati teatro di stupri ed efferate violenze ai danni delle donne, per “testare” come si comportano i cittadini di Roma alla vista di un romeno. Nella maggior parte dei casi l’accoglienza della gente di Roma è stata benevola; in due casi, però, la situazione ha minacciato di degenerare. La prima quando, all’uscita di una pizzeria, il finto rom Calabresi viene fermato da un romano che lo accusa di averlo guardato male, ma viene poi fermato da un amico il quale, cortesemente, si scusa, e la cosa finisce lì. Nell’ultima parte del video, invece, la situazione assume una piega molto pericolosa tanto da costringere Calabresi ed il suo collega a farsi riconoscere come inviati de Le Iene per evitare le ire di un romano furibondo. Lo dico subito, per evitare fraintendimenti: rincorrere una persona con un coltello dicendogli “Ti apro come una cozza” non è un comportamento da sottoscrivere.

Come prevedibile, la stampa e il mondo di internet in questi giorni si sono scatenate con una sequela di vomitevoli dichiarazioni sul razzismo che prende piede in Italia, sul Fascismo che ritorna, sulla inospitalità dei romani come indice più alto di un vero e proprio razzismo degli italiani, e così via.

Come al solito accade in queste situazioni, il buon senso non è di casa, benché meno in Italia. A nessuno dei solerti antifascisti è venuto in mente di far notare come un romeno barcollante, con un bottiglione di birra in mano, che va in giro a chiedere sigarette e a mangiare la pizza sulle panchine pubbliche, per giunta in quartieri dove la rabbia e l’impotenza dei cittadini per quello che sono costretti a subire giornalmente è molto forte, non sia la cosa migliore da fare. Un po’ come accendere un fuoco dentro una polveriera.

Alla fine del servizio Calabresi rimarcava come la situazione per i romeni non fosse proprio idilliaca, dimenticandosi anche di far notare, da bravo sinistrorso come egli stesso si definisce, che i romeni sono il gruppo etnico che ha più propensione per lo stupro e che sempre più spesso sono tristemente sulle prime pagine dei giornali. Certamente, il 60% degli stupri e delle violenze fisiche sono ancora commesse da italiani, ma basta pensare che gli stranieri in Italia sono in netta minoranza rispetto agli italiani (ancora per poco!) per capire come quel 40% sia un dato allarmante. Tanto più se si pensa che, dove l’incidenza dei rom aumenta, come è per l’appunto il caso di Roma, la percentuale dei rom che commettono efferati delitti sale al 31%.

Ancora, va ricordato che i rom hanno alcuni tristi records, come dimostra il rapporto del Ministero dell’Interno del 2007: omicidi volontari (15,4), violenze sessuali (16,2), furti di autovetture (29,8), furti con strappo ovvero borseggiamenti e scippi (19,3), con destrezza (37,0), rapine in esercizi commerciali (26,9).

Fermi, fermi… Già mi immagino gli antifascisti commentare le mie statistiche e i miei dati e chiedere: da dove hai preso questi dati? Risposta: da un sito tradizionalmente non certo favorevole a Berlusconi, il quale fa notare come tra i romeni sono 17 volte più propensi allo stupro di altre etnie. Il che non significa affatto che tutti gli stupratori sono rumeni, ma che tra i rumeni c’è un’ampia probabilità di trovare degli stupratori. Il sito è Antimafia Duemila, e questa è la pagina web in questione: http://www.antimafiaduemila.com/content/view/13242/48/1/2/, mentre le percentuali più sopra sono presi da un’altra fonte, non certo tacciabile di filofascismo, come il Corsera (http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_23/calabro_d5e96f52-0189-11de-91dc-00144f02aabc.shtml).

Comunque sia, grazie a Calabresi sappiamo come dobbiamo comportarci se non vogliamo passare per razzisti, tantomeno contro questa povera ed indifesa categoria. Quando vediamo, nel nostro quartiere tipo Caffarella o Guidonia, un rom che si avvicina barcollante con una bottiglia di birra in mano a chiederci delle sigarette, e rimane lì a fissarci come un ebete (aspettando qualche reazione di stizza, come fa il furbissimo Calabresi) anche quando gli abbiamo detto che non abbiamo nessuna sigaretta, non dobbiamo in alcun modo irritarci né avere paura. Anzi, anche se non fumiamo, d’ora in poi portiamocene qualcuna nella tasca dei pantaloni, pronti ad offrirla al primo romeno bisognoso. Non sia mai che sia un servizio delle Iene.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao Andrea,è vero che ci sono tanti delinquenti italiani che dovrebbero marcire in galera ma il problema è che per i crimini commessi da clandestini lo stato è responsabile in quanto costoro non dovrebbero poter circolare liberamente in quanto le persone che vengono trovate senza documenti vanno identificate e rimpatriate come avviene nei paesi dove i governi non sono collusi con le mafie,infatti gli immigrati vanno ad alimentare le organizzazioni mafiose quindi difendere i clandestini è come difendere le mafie.anche se il clandestino non commette reati(ma gia ne commette uno entrando clandestinamente) ha gia partecipato al sistama mafioso pagando lo scafista.questo per i clandestini perchè i rom sono cittadini italiani da decenni e secondo me sono i più pericolosi di tutti in quanto non si vogliono integrare.i media ci dicono che non si integrano perchè vivono un disagio socile,perchè sono poveri e ci propongono le solite immagini di campi rom.tutto questo è falso nella mia città e non solo i rom si sono arrichiti,hanno grandi ville,cambiano il mercedes ogni giorno ma non si sono integrati praticano uno dei reati più infami,l'usura,tutti sanno che delinquono ma nessuno li denuncia e tantomeno ci pensa.non sono razzista ma fino ad ora non ho mai visto un rom onesto e queso mi dispiace.secondo me vanno eliminati i campi rom e vanno tolti i figli ai rom che non lavorano e che delinquono in quanto come ho detto prima il popolo rom non vuole integrarsi e cosi costringono i figli a delinquere sempre qualsiasi sia la condizione sociale.

Andrea Chessa ha detto...

Hai colto pienamente il punto.
L'affermazione idiota che anche gli italiani delinquono è confutata dal fatto che quei clandestini in Italia non dovrebbero esserci: hanno già commesso un reato introducendosi clandestinamente in Italia.
Qui il comune di Cagliari ha speso, ti parlo di diversi anni fa, alcune centinaia di migliaia di euro per rimettere in sesto un campo rom che dopo due settimane era peggio di prima con i fili elettrici strappati e dissotterrati (loro rivendono il rame, che va via come il pane), i servizi igienici completamente distrutti e così via...
Io dico una cosa: la gente si sta rompendo le scatole, e gli episodi di intolleranza ai quali assistiamo giornalmente sono l'estremo rimedio di una popolazione che percepisce uno Stato assente, corrotto, di manica larga e ipocrita.
Ma finchè la maggior parte della gente continuerà a votare per i delinquenti (di destra o di sinistra poco importa) in questo Paese non cambierà mai nulla.
E che poi ci debbano anche dire che siamo razzisti se qualcuno alla Caffarella da fuori di matto perchè vede un (finto) rom che barcolla, con una bottiglia di birra nella mano, è comunque troppo.

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa per una risposta dopo tanti anni, ma cercavo nei vari siti se qualcuno si è mai accorto della correttezza politica delle Iene o ne è infastidito, ma a quanto pare il gregge le considera “controcorrente”...
Come si fa a guardare un programma come Le Iene? E' la solita spazzatura ideologica socialdemocratica (è così per tutte le televisioni nazionali, italiane e no, Mediaset compresa).
 
Non le guardo mai, ma ecco la loro stagione tipo, estrapolata da una saltuaria e fulminea visione quando cambio canale o quando registro un programma che le segue o le precede: Omosessuali vittime, immigrati vittime, pornoattrice ungherese cessa e senza sopracciglia in nudo di autore, ti sei mai fatto una canna, leghisti cattivi, pornoattrice ungherese cessa e senza sopracciglia in nudo artistico, sparlamentari, ti sei mai fatto una canna, maghetto Faccia da Pixel,ti sei mai fatto una canna, sparlamentari, pornoattrice ungherese cessa e senza sopracciglia in nudo filosofico, leghisti maligni, ti sei mai fatto una canna , maghetto Faccia da Pixel, immigrati porelli, ti sei mai fatto una canna, pornoattrice ungherese cessa e senza sopracciglia in nudo contemplativo, sparlamentari, omosessuali, maghetto Faccia da Pixel, leghisti malvagi, e per concludere: ti sei mai fatto una canna guardando Le Iene?... D'accordo, i servizi sui maghi e parlamentari forse sono buoni (forse, perché poi nel primo caso coprono le facce dei malfattori, quindi alla fine è solo uno spettacolo per fare soldi) Perché non prendono mai in giro i partiti che vogliono fare entrare immigrati all'infinito, perché non prendono mai in giro partiti la cui politica pro immigrati è causa di omicidi, stupri, rapine e quant'altro?
E poi ricordi caro Andrea: in questo paese uno schiaffo a un negro di colore è sempre e comunque peggio di un omicidio ai danni di un italiano onesto

Andrea Chessa ha detto...

Ovviamente. Dopo qualche anno constato che stiamo precipitando verso il baratro.

Anonimo ha detto...

Noto che un mio simile commento sulle iene presso http://www.davidemaggio.it
non è stato pubblicato, democraticamente...
Saluti.