«L'altra potente forza che assedia e minaccia l'Europa è l'America e più propriamente gli Stati Uniti d'America, incoraggiati in ciò dal pensiero anglosassone (...) La Costituzione americana porta al potere, sotto il falso segno della democrazia, vere e proprie oligarchie capitalistiche, che io chiamo plutocrazie. Sono oligarchie di grandi interessi, più che di idee e di princìpi. Esse hanno bisogno di espansione per aumentare i profitti. Non è difficile prevedere che la dottrina di Monroe, avendo già avuto un primo strappo nel 1917-18, possa venire sostituita da una teoria d'imperialismo. I prodotti americani in crescente misura avranno bisogno di saturare il mondo. Dietro gli affari e a difesa degli affari non sarà poi illogico trovare la torre di una corazzata o le ali di un aeroplano da bombardamento. lo sto molto attento alla espansione dei prodotti americani, non solo, ma anche dei modi americani. È innegabile che fra gli italiani si vanno estendendo certi gusti e certi atteggiamenti degli statunitensi, tutt'altro che consoni al nostro modo di pensare: musiche negriere o troppo yankee, orribili cocktail, i piedi sui tavolini, la gomma da masticare. Sembrano sciocchezze trascurabili, ma incidono nei caratteri e nei gusti (...) A forza di imitare l'americanismo si può perdere la propria personalità. Contro il bolscevismo io ho innalzato i gagliardetti di combattimento fin dal 1919; contro l'americanismo invadente io cercherò di dare un taglio, se sarà necessario, richiamando il popolo italiano a un'autarchia sia economica che spirituale».
Benito Mussolini, 1932
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