Purtroppo, e sottolineo purtroppo, siamo stati facili
profeti. Del resto, non ci voleva molto: l’Italia, a Bruxelles, è sempre stata
presa a schiaffi in faccia, in special modo sulla questione clandestini. Perché
avrebbero dovuto ascoltarci oggi?
Succede così. Casualmente dopo le elezioni
amministrative, che hanno costituito una bella batosta per la sinistra
italiana, anche al Governo si accorgono che questi immigrati, in effetti,
cominciano a diventare leggermente troppi (ma solo un poco, eh!) e la gente,
anche qualcuno del buonissimo e moralissimo “popolo della sinistra”, ne ha un
po’ piene le balle. Ma solo un pochetto. Delegare la questione alle ONG
internazionali, braccio armato del mondialismo, che li vanno addirittura a
prendere sotto la costa, non è che poi aiuti più di tanto a fermare il flusso:
casomai lo aumenta. Anche qui il Governo italiano, sempre sul tempo, se n’è
accorto: delegare a delle organizzazioni – spesso straniere – la gestione della
questione migranti, per di più con le notizie di scandali (da Mafia Capitale
alle ONG corrotte e colluse) che quotidianamente leggiamo sui giornali, non è una
cosa particolarmente saggia: di fatto lo Stato ha delegato la gestione delle
frontiere ad altri.
Il che non è una cosa che i nostri vicini, nemmeno coi
governi più liberali/liberisti e di sinistra del mondo, fanno molto volentieri.
Ne ha avuto prova, il Primo Ministro Gentiloni, alla riunione di Bruxelles
dove, riunito con gli altri Capi di Stato, ha chiesto sostanzialmente aiuto poiché
“l’Italia non può farcela da sola”. Cosa si è sentito rispondere?
Sostanzialmente picche.
Di fronte all’eventualità che le ONG sbarchino i
clandestini anche nei porti di Marsiglia o Nizza, Spagna e Francia hanno
risposto di no: loro, i migranti, non li vogliono. L’Austria, dal canto suo, è
pronta a schierare l’esercito ai confini con l’Italia: il fatto che il Nostro
Paese lasci passare i clandestini al confine non viene visto con molta
benevolenza dalle autorità austriache. Del resto, il Ministro degli Esteri era
stato chiaro qualche mese fa: “La scelta di accogliere tutti i migranti è una
scelta esclusivamente italiana”. Traduzione: se vi riempite il paese di
clandestini, e poi non li volete, non dovete cercare di appiopparli a noi.
Quanto a Macron, idolo della sinistra erasmiana e
capitalista, ha sentenziato: “Non bisogna confondere tra rifugiati di guerra e
migranti economici. Bisogna difendere le nostre frontiere”. Se non si sapesse
che queste parole sono state pronunciate da Macron parrebbe di sentire Matteo
Salvini. Ma la sinistra, ovviamente, in questi giorni è distratta e queste
parole non le ha sentite, altrimenti, supponiamo, sarebbe scesa in piazza come
un sol uomo per protestare contro il vergognoso razzismo di Macron.
La Spagna, invece, per bocca di Dominuque Tian, sindaco
di Marsiglia: "No all'apertura del nostro porto alle navi umanitarie che
soccorrono i migranti nel Mediterraneo, se ogni settimana facessimo entrare
navi con centinaia se non migliaia di migranti saremmo nell'incapacità totale
di alloggiare queste persone. Perché una volta sbarcate, queste persone bisogna
alloggiarle, ma non abbiamo i mezzi, non possiamo accogliere dei migranti in
queste condizioni". Sono parole di buon senso che, purtroppo, è
difficilissimo sentire da un qualunque esponente di governo italiano.
L’unico punticino che Gentiloni è riuscito a portare a
casa sarebbe un dossier sui migranti, dove, in teoria, la UE dovrebbe chiedere
a Spagna e Francia di prendersi anche loro un po’ di clandestini, con quali
esiti è facile immaginare. Nel dossier dovrebbe essere inclusa anche una bozza
sul ruolo delle ONG, in cui si afferma che, di fatto, le stesse avrebbero il
totale controllo del flusso migratorio dalla Libia (e questo avrebbe anche portato
ad alcune frizioni tra i taxisti delle ONG e la Marina Militare Libica, come
dimostrato da alcuni avvenimenti di cronaca delle settimane scorse) e dei
confini marittimi tra Italia e Libia. Una situazione, va da se, inaccettabile. Ne
è ben consapevole la Marina di Tripoli Anche se le ONG hanno la faccia come il
deretano e, per bocca di Forti, responsabile immigrazione per la Caritas (che
sui clandestini ci mangia quanto e più degli altri), piagnucolano che “limitare
l’azione delle ONG sarebbe inaccettabile”. Per i loro conti in banca
sicuramente.
Insomma: la Spagna non li vuole, la Francia di Macron
non li vuole, l’Austria addirittura vuole mettere l’esercito a difesa dei
confini per impedirci di sbolognarglieli ulteriormente.
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