sabato 6 febbraio 2010

Berlusconi in Israele: l'ennesimo esempio di sudditanza



La visita di Berlusconi in Israele rimarrà negli annali come un lungimirante esempio di sudditanza italiana verso un Paese straniero. Una sudditanza talmente marcata che non solo il nostro Presidente del Consiglio ha sciorinato, davanti alla Knesset, le solite balle della lobby sionista su Israele “avamposto dell’Occidente” e stato democratico; ma che lo ha portato, pur di fare felici i sionisti, anche a stravolgere completamente la geografia: come si può pensare diversamente, infatti, quando parla di far entrare Israele – che qualunque cartina geografica colloca nella zona mediorientale – nell’Unione Europea? Ma non solo: pur di contentare l’onnipotente lobby, Berlusconi è arrivato anche a compromettere gli interessi dell’Italia con l’Iran, paese in cui attualmente stazionano una trentina di nostre compagnie, con vari progetti in cantiere, e in cui la stessa ENI ha siglato due importantissimi contratti energetici (già firmati) nel 2000 e nel 2001.


Le menzogne della propaganda sionista, di cui Berlusconi si è fatto illustre portavoce, partono da lontano. La più grande, la più scandalosa, la più vergognosa, è l’accenno alla “giusta reazione” degli israeliani a Gaza, in esplicito riferimento all’operazione Piombo Fuso che l’entità sionista scatenò in seguito al lancio di qualche razzo sul proprio territorio, e che costò la morte di 1400 civili palestinesi; il ferimento di altri 5000 (spesso gravemente mutilati oppure orrendamente dilaniati); la distruzione delle principali infrastrutture di quella disgraziata striscia di terra, molte con il contrassegno ONU. Un attacco che ha portato alla esplicita condanna delle Nazioni Unite con il rapporto Goldstone, il quale ha dimostrato ampiamente come i sionisti abbiano enormemente sopravvalutato la minaccia di Hamas per poter scatenare un attacco militare che è stato diretto deliberatamente contro la popolazione civile, condotto con una ferocia inaudita e persino con l’ausilio di pericolosissime armi al fosforo bianco, in palese condizione delle norme internazionali.




Già questo basterebbe per bollare il premier come un bugiardo, ma ciò non basta. Berlusconi ha definito Israele come un esempio di “democrazia e libertà”. Come si possa fare una dichiarazione del genere nei confronti di uno Stato che si è autoproclamato “Stato ebraico”, assumendo così una esplicita connotazione religiosa e razziale, e che da decenni attua un vero e proprio programma di pulizia etnica contro una popolazione confinante con lo scopo di annettersi la sua terra, in violazione di più di una settantina di risoluzioni ONu che sono state sistematicamente calpestate e ignorate, è un qualcosa che può accadere solo in uno Stato, come quello italiano, dove il dibattito mediorientale è acriticamente orientato da una sola parte.

Ancora, Berlusconi ha auspicato una più decisa presa di posizione nei confronti dell’Iran, colpevole solo di sviluppare un proprio programma di nucleare civile, mettendo il nostro Paese in seria difficoltà nei confronti della Repubblica islamica, con la quale abbiamo un collaborazione economica tutt’altro che secondaria.


Ma poteva bastare questo campionario di menzogne alla potentissima lobby? Certo che no. A suscitare più di un mormorio tra le file del parlamento israeliano è il paragone che il nostro Presidente del Consiglio ha fatto tra il dolore che prova per le vittime dell’olocausto (dolore che è stato al centro della immancabile visita allo Yed Vashem) e quelle di Gaza. Come ha osato Berlusconi paragonare la Shoa ai goym palestinesi? L’olocausto è unico, sacro, intoccabile, è il simbolo stesso della sofferenza che non può essere accostato a nessun altro dolore.


Ma viene da dire: che Berlusconi si metta d’accordo con se stesso. Perché non si può definire il martirio che hanno dovuto sopportare i palestinesi come una “reazione giusta” e poi commuoversi per i palestinesi stessi.


L’Iran non l’ha presa affatto bene, affermando che non accetterà alcuna intromissione di stati esteri nella propria politica (evidentemente la parola “sovranità nazionale” per qualcuno conta ancora qualcosa), e che con il suo discorso su Gaza, Berlusconi ha calpestato i corpi dei 1400 palestinesi barbaramente uccisi dall’esercito di Sion.


La potente lobby ha chiesto una prova di fedeltà. L’ha ottenuta a
ncora una volta.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

E' caduto un mito. Si fa troppo affidamento sull'uomo,anche lui,silvio,deve essere rimasto sorpreso quando si e' trovato premier.E' un uomo di spettacolo,e' vecchio,ha problemi fisici e sentimentali,non e' rambo e un povero cristo.Vediamo cosa succedera' prossimamente in politica internazionale e poi possiamo lapidarlo.Duomo o pirellone?

Pietro Melis ha detto...

Caro Andrea

sa già che per me gli arabi sono degli invasori e che, comunque, hanno il torto di non riconoscere lo Stato di Israele. E non è vero che Israele si uno Stato religioso e razzista. Almeno il 60% della popolazione ebraica non crede nelle stronzate della Bibbia. Quanto al fatto che sia ebraico, questa è una giusta difesa per non essere cancellati dagli arabi, che sanno prolificare come conigli in allevamento.

Anonimo ha detto...

@ Melis:guarda che l'abito non fa il monaco,e' vero che vediamo sempre gli arabi o meglio i magrebini che delinquono nelle nostre citta',pero' non sono loro che hanno causato la crisi di oggi,l'alcoa non e' degli egiziani,la fiat non e' dei libici,quindi e' normale ma non dovrebbe esserlo farsi ingannare dai bei modi e belle parole.
Israele non puo' essere una spina nel fianco dei paesi del mediterraneo,gli americani devono smetterla insieme agli inglesi di provocare odio fra vicini di casa usando israele.Razzismo di bassa lega.

Andrea Chessa ha detto...

** Al primo utente: per il sottoscritto e tutto il MFL Berlusconi non è mai stato un mito. Casomai ci si è limitati a sottolineare alcune iniziative che a mio parere possono essere considerate come il debole segnale che l'Italia ha cercato di fare una politica estera un minimo indipendente.

Ma deve essere tornato nei ranghi.

** Professore,
che gli arabi (inclusa Hamas) si siano rifiutati di riconoscere lo Stato di Israele è una grossa balla dei mezzi di disinformazione. Ma anche se fosse: che legittimità dare ad uno Stato che è nato sul terrorismo e sulla pulizia etnica delle popolazioni confinanti? Che legittimità dare ad uno Stato che ha costruito una economia solidissima con l'appropriazione indebita di terre altrui?

E posto che la presenza degli ebrei in Palestina è un mito che comincia ad essere smontato da varie correnti storiche (anche israeliane,)che Israele sia uno Stato religioso e razzista mi pare evidente. Non so da dove prenda la sua percentuale, ma Le ricordo che Israele si è autodefinito "Stato ebraico" violando le norme internazionali che impediscono a qualsivoglia Stato di caratterizzarsi in base ad un ben determinato fattore etnico, religioso, razziale o politico. Come a dire: le balle sul meticciato valgono solo per qualcuno, evidentemente.

Inoltre che cosa c'entra la prolificazione musulmana? Tanto poi ci pensa l'avamposto del Medio Oriente a far scendere il numero degli arabi con qualcuna delle sue ricorrenti carneficine.

Sull'invasione islamica sono d'accordissimo con Lei, ma ciò non ci deve impedire di solidarizzare con un popolo che sarà anche arretrato rispetto a noi ed ai suoi vicini, ma è comunque la vittima di una operazione di pulizia etnica che Israele persegue con metodo da decenni.

Le consiglio questo articolo al seguente indirizzo: http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=28469.

** Un saluto

Anonimo ha detto...

E' noto ormai che l'italia e i suoi rappresentanti politici devono mostrarsi servili per quel maledetto armistizio dell'8settembre 1943. Vedere Berlusconi sproloquiare alla Knesset israeliana non mi meraviglia più di tanto dopo aver sentito il cagnolino Frattini, massone dichiarato, scusarsi con la Clinton per le intemperanze di Bertolaso prontamente richiamato all'ordine. Se abbiamo questi politici asserviti alle lobby massoniche sioniste è normale schifarsi e vomitare ad ogni loro esternazione...propongo un'iniziativa per le prossime regionali...astensione netta ora più che mai per non alimentare più questo sistema falsamente democratico...
In alto i cuori
Emil

Anonimo ha detto...

Il mito a cui mi riferivo e' quello che le riviste di geopolitica avevano fatto credere che fosse.Sembrava che berlusca resistesse agli attacchi dell'ala italiana pro amerikani,concludendo tramite le aziende italiane grossi appalti con russi e iraniani,invece sembra che qualcosa o qualcuno lo abbia cosi' spaventato che finalmente e' andata in israele,infatti queste riviste facevano risaltare il suo menefreghismo nei confronti dei grandi tanto da snobbare la merkel e la regina d'inghilterra.
Dovranno rivedere le loro valutazioni pro russia.
Ciao

Andrea Chessa ha detto...

Emil, sapevo che Frattini fosse un massone. Ma pure dichiarato?!!

All'ultimo utente: anche io avevo avuto questa impressione, francamente.

ETTORE MARANO ha detto...

caro Andrea, seppur in ritardo ti scrivo una breve risposta per tutti quelli che si definiscono camerati ma altro non sono che sayanim ausilirii.NESSUN ISLAMICO MI HA MAI CHIAMATO FASCISTA DI MERDA!!!CIAO, ETTORE.

Andrea Chessa ha detto...

Non potevi essere più chiaro.

E aggiungo: in compenso ce lo dicono molti cattolici e/o cristiani.