lunedì 30 novembre 2009

Billo, il mio unico grande affetto

Un esempio nobile di amore verso gli animali.
Tratto dal blog del Prof. Pietro Melis
http://pietromelis.blogspot.com

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Sono passati più di otto mesi ma il dolore è sempre lo stesso. Sentii il bisogno di esternarlo sul forum "La zampa" de La Stampa del 7 settembre. Billo, ti amo sempre, sei sempre con me. Non ci sono medicine che mi possano diminuire il dolore. Ciò che scrivo in questo blog è accompagnato sempre dalla tua presenza. Rinuncerei a tutto per te. Continuo a vivere per te, perché tu continui a vivere con me. Nessuno mi può capire. Chi non capisce l'amore che può dare un cane non è degno di vivere. Il mio prossimo libro (IO NON VOLEVO NASCERE. Una vita disperata senza certezze) sarà dedicato a te con la più bella fotografia. Così non sarai vissuto invano.

Dopo sette mesi di terapia domiciliare per insufficienza renale, con due flebo al giorno di 500 cc., mi ha lasciato l'unico grande affetto della mia vita, Billo, che stava per compiere 12 anni: Mi ha lasciato nella notte tra il 3 e il 4 marzo. Lo trovai cucciolo abbandonato nei giardini della Facoltà di Scienze della Formazione (dove insegno). Vi erano tanti studenti, ma Billo, appena mi mi vide, seguì solo me. Fu un amore a prima vista. Non riesco a riprendermi dal dolore.Tutti i bei ricordi vengono sempre sopraffatti e annullati dal ricordo dell'agonia- Ho avuto altri cani ed ogni volta è stata una tragedia. E' fatta male la natura. Un cane a 10 anni diventa anziano mentre una tartaruga può vivere 100 anni. Non si incrementi la speculazione degli allevamenti. Chi può prenda un cane dal canile. Anche anziano, perché possa almeno compensare nella vita rimanente la sofferenza di un'intera vita. Ho letto la storia di Lella. Io non posso sostituire Billo. Oltre al fatto che ho una femmina di 8 anni (Laika), trovata abbandonata e ferita quando poteva avere al massimo un anno. Non voglio soffrire ancora di più dopo Laika. Ho 70 anni e non voglio arrivare alla fine dei miei giorni continuando a soffrire. E un cane giovane, a questo punto, potrebbe sopravvivermi. Non riesco più a uscire di casa con Laika e con la mia compagna. Uscivamo sempre in quattro. Billo non può essere sostituito. Sono entrato in una sorta di semipazzia per salvarmi. Billo è sempre con me. Gli parlo e lo accarezzo. Un medico mi ha detto che ho bisogno di uno psicologo per elaborare il lutto. Ma nessuno psicologo può salvarmi. Billo sta sempre con me. Non credevo che fosse un amore così grande. La mia vita continuerà in uno stato di depressone. Uno come me non doveva nascere. Sono ateo anche perché non posso credere che un dio abbia creato una natura così mal fatta.

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