mercoledì 14 ottobre 2009

Come ti vinco il Nobel per la pace

L'ho sempre vista una cosa lontana, il Premio Nobel; assegnato a personalità importanti (a volte neanche quello: Gandhi non l'ha vinto), che magari hanno speso tutta la propria vita al servizio di un ideale, di una giusta causa, di un qualcosa che aiutasse tutta l'umanità: scoprire la cura del cancro, dell'AIDS, magari promuovere iniziative per la pace...

Avevo appena digerito (con gran dolore del mio fegato) i funerali di Stato a Mike Bongiorno; cercavo di raccapezzarmi del fatto che certi personaggi famosi, per alcuni loro films di dubbio gusto – meglio se con un infanzia infelice alle spalle e sostenuti dalla lobby che non posso nominare – potessero stuprare impunemente le tredicenni, salvo poi essere inondati dal sostegno incondizionato di legioni di ammiratori e fini intellettuali quando qualche magistrato si ricorda di fargliela sacrosantamente pagare; ed ecco che mi ritrovo davanti alla notizia che Obama ha vinto il Premio Nobel.

Ho pensato: ma dai che scherzano! E' uno scherzo goliardico, tra amici! Son ragazzi, in fondo... E invece no. E' vero. Manco l'abbronzatissimo della Casa Bianca ci credeva, quando gli e l'hanno detto. Io so cosa deve aver pensato. Si sarà detto, tra se e se: “Incredibile. Ho continuato la politica di Bush, evitando di indagare la passata amministrazione; ho fatto strage di civili pakistani con quei simpatici droni teleguidati a distanza, tanto perché noi americani non si perda l'allenamento; ho sostenuto e ingrassato per l'ennesima volta i parassiti di Wall Street a spese dei gonzi americani; sostengo gli israeliani mentre fanno il tiro a segno con quelli di Gaza; ho coalizzato il mondo contro l'Iran, membro della AIEA, mentre taccio su Israele; ho deciso di inviare altri soldati in Afghanistan e rompo le balle anche agli altri sudditi per fare altrettanto... Tutte queste cose e mi danno il Nobel. Fico!”


Chissà le risate che si è fatto Obama.


Io penso che i miei tradizionali metri di giudizio, in questo “libero” e “democratico” Occidente, non sono più validi. I carnefici passano per vittime; gli aggressori per aggrediti; i guerrafondai (quelli che sterminano i palestinesi, quelli che hanno in corso due guerre, in Iran e Afghanistan) si incaricano di mantenere la pace mondiale; chi ha 300 testate atomiche si impegna per il disarmo militare; chi stupra le bambine diventa la vittima di un subdolo complotto giudiziario, con tanto di ministri europei che si strappano indignati i capelli; i conduttori di quiz televisivi vengono onorati con funerali di Stato; e un Presidente americano che continua le schifezze del suo degno predecessore, il massone ubriacone, riceve il Premio Nobel per la Pace.


Devo aver sbagliato qualcosa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Saranno contenti tutti quegli imbecilli, dalla parvenza "democratica" che trasversalemte fanno parte del PDL e del PD, che credono sull'esportazione della cosiddetta democrazia in Iraq e in Afganistan, senza contare dei vari conflitti più o meno pubblicizzati in altre aree, che chiudono gli occhi vilmente e ipocritamente sui reali obiettivi americani in quelle aree del globo. Più passa il tempo e in questa società smidollata succede tutto e il contrario di tutto.
In alto i cuori!!!...instancabilmente
Emil

Anonimo ha detto...

LEGGO SEMPRE CON MOLTO PIACERE GLI ARTICOLI SUOI OFFRONO SEMPRE PUNTO DI RIFLESSIONE E CONDIVIDO TUTTI I SUOI PENSIERI

Andrea Chessa ha detto...

La ringrazio.

Andrea