venerdì 10 luglio 2009

Nonostante tutto...


… noi c’eravamo! Nonostante sabotaggi orchestrati da magistrati e prefetti mafiosi, il MFL è stato presente alle elezioni dove ha potuto, ed ha conseguito risultati anche egregi in un paio di comuni. Alla faccia di badogliani, traditori, abiuratori e venduti di ogni risma!

Pubblico a seguire una mia breve intervista rilasciata al regista e scrittore Renato Farina, nonchè i risultati elettorali del MFL tratti dal sito del Ministero dell’Interno.

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L’intervista che segue è stata pubblicata, nonostante i mafiosi in toga da magistrato avessero già sabotato la candidatura alla provincia di Torino del sottoscritto, sul Blog “VITA DI UN IO”, gestito dallo scrittore e regista Renato Farina, alias “soloparolesparse”.

Carlo Gariglio

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Terza puntata delle interviste ai candidati alla Presidenza della Provincia di Torino .Dopo Claudia Porchietto, e Renzo Rabellino, risponde ora Carlo Gariglio, candidato per Fascismo e libertà.Il dott. Gariglio ha tenuto a precisare che al momento la sua lista è stata esclusa dalle elezioni per irregolarità del simbolo. E’ stato presentato un ricorso al TAR che aspetta di essere analizzato.Comunque vada a finire il ricorso ho deciso di dare spazio a tutti i candidati che si sono proposti e quindi pubblico anche le risposte del dott. Gariglio.Ricordo che le interviste sono pubblicate nell’ordine in cui mi arrivano le risposte, che sono pubblicate senza alcuna mia considerazione e che i commenti sono aperti.Trovate tutte le altre interviste taggate elezioni 2009.
Qui di seguito le risposte di Carlo Gariglio.

1. Negli ultimi anni da più parti si è ventilata l’ipotesi di cancellare le Province Italiane in quanto ritenute da alcuni un inutile via di mezzo tra Comuni e Regioni. Quali pensa siano le peculiarità dell’ente Provincia e quindi perchè pensa che debbano sopravvivere?
Il nostro movimento è forse l’unico nel panorama politico italiano a proporre, fin dalla sua fondazione, la soppressione delle Regioni ed il rafforzamento dei poteri delle Province; sono le Regioni gli inutili carrozzoni che i partiti usano per parcheggiare i vari “trombati” a livello nazionale ed europeo, i quali si sono, nel corso degli anni, elargiti prebende e privilegi del tutto simili a quelli dei parlamentari, tipo l’immonda leggina che consente anche ai consiglieri regionali di godere della pensione dopo 2 anni e mezzo di carica. Inoltre, sono proprio le regioni ad avere competenze scarse ed incerte, indi queste potrebbero tranquillamente essere assorbite dalle province le quali, quanto meno, hanno un senso territoriale, dato che accorpano comuni siti in aree omogenee e normalmente aventi caratteristiche, peculiarità e problemi uniformi… Cosa che non si può certo dire delle regioni: che cosa hanno in comune aree come la turistica Verbania, la Torino industriale , le zone vinicole come Asti e Cuneo, le zone note per le loro risaie come Vercelli e Novara, la manifatturiera Biella…?

2. Quale sarà il primo intervento (il più urgente) nel caso venisse eletto come Presidente della Provincia di Torino . Ed in che tempi prevede di poter applicare questo intervento?
Data l’attuale crisi, ritengo che il problema più urgente sia quello del lavoro, specie per quanto riguarda chi il lavoro lo ha perso o sta per perderlo. Indi la ristrutturazione e messa in piena operatività dei Centri per l’impiego (che sono le strutture dell’Agenzia del lavoro decentrate sul territorio provinciale), rappresenta una priorità assoluta. Questi Centri vanno ampliati sul territorio e dotati dei più ampi mezzi per fare incontrare domanda ed offerta lavorativa; così facendo si creeranno innanzi tutto nuovi posti di lavoro legati proprio alla gestione degli uffici stessi, nonché opportunità anche più ampie per le esigenze di chi cerca lavoro e di chi lo offre. Ovviamente, come abbiamo sottolineato nel nostro programma amministrativo, la precedenza nel collocamento va data innanzi tutto ai residenti della provincia, per poi passare ai cittadini italiani e solo in ultimo agli stranieri residenti e regolari. In questo modo si potrà dimostrare se e in che misura il luogo comune circa gli italiani che non vogliono più fare determinati lavori sia realistico.

3. Il governo del Paese in maniera decisa affidato al centro-destra. Il governo del Comune di Torino e della Regione Piemonte altrettanto fortemente assegnati al centro-sinistra. Come pensa di collocarsi nella gestione della Provincia tra questi due opposti?
Mi collocherei a meraviglia, dato che il Fascismo è nato proprio come una “Terza Via” che si collocava in mezzo fra i due schieramenti che andavano per la maggiore, ovvero la sinistra socialista – comunista e la destra liberalcapitalista; al di là di quanto dicono i falsi storici ed i commentatori politici a digiuno di studi storici, il Fascismo non fu mai di destra; non a caso legiferò a favore delle classi meno abbienti come mai nessun governo di sinistra aveva fatto prima, né avrebbe fatto dopo. Unire quanto di buono propongono la destra e la sinistra fu proprio la peculiarità del Fascismo che noi, modestamente, vorremmo riportare sulla scena della politica locale ed italiana. Tutela della legalità e del suolo Patrio si possono coniugare benissimo con la tutela delle classi lavoratrici e disagiate in genere, così come la libertà di mercato e di impresa si possono coniugare con la limitazione della rapacità delle classi borghesi ai danni di quelle meno abbienti. Se e quando ci lasceranno governare, senza anacronistici sabotaggi di regime e assurde limitazioni ai nostri diritti politici, sapremo dimostrarlo.

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