sabato 31 dicembre 2016

Monte Paschi: a pagare, ovviamente, saremo noi



Le porcate dei sinistri con la loro banca privata, il Monte dei Paschi di Siena, le pagheremo noi tutti. Sorridete, italiani: non potete dire che non vi siano stati fatti dei bei regali, per questo Natale.

Il primo è il quarto governo non eletto, targato Gentiloni, che avrà il compito di emanare tutte quelle riforme che “ce lo chiede l’Europa” (il nuovo mantra che gli imbecilli europeisti recitano da qualche annetto a questa parte) volte alla distruzione del mercato del lavoro e dello Stato sociale, in modo da farci diventare competitivi sul mercato globale. Prima di questo non si andrà al voto. Il governo potrà operare come meglio gli pare, in assoluta tranquillità, perché tanto non ha alcun elettorato al quale rendere conto: quando finirà il suo sporco lavoro, forse, gli italiani potranno finalmente scegliere la maggioranza. 

Fino ad ora abbiamo sperimentato che cosa sia la democrazia di facciata e la dittatura sostanziale, in questo Paese, che è poi quella della sinistra: un governo del PD non eletto cade a causa del NO al referendum costituzionale (voluto dal PD), e pertanto il PD incarica il PD di formare un nuovo governo. Se non è dittatura questa…

Tra le tante azioni meritorie di questo “illuminato” governo figura il regalo che i sinistri faranno a loro stessi (ma ci sono anche i “destri”, come vedremo tra poco), per coprire i loro ladrocinii e le loro malefatte di anni e anni: il salvataggio del Monte Paschi di Siena. Che costerà, in media, 300 euro a testa per ogni italiano. L’Unione Europea ha accettato, infatti, il piano di indebitamento dell’Italia: permetterà al nostro Paese di sforare il debito di altri 20 miliardi (4/5 di questi andranno a pagare il debito di MPS) ma senza sforare il Fiscal Compact, le stringenti regole fiscali e contabili europee. Va da se che se allunghi la coperta sulla testa ti si accorcia sui piedi, e viceversa. Il rispetto del FC europeo comporterà, pertanto, due cose essenziali: il taglio della spesa pubblica e l’aumento delle tasse. Traduzione: lacrime e sangue per i cittadini italiani. Avremo servizi ancora peggiori e li pagheremo di più.

Chi sono coloro che non hanno rimborsato la banca delle perdite? Piccoli risparmiatori? Imprenditori che non sono riusciti a mandare avanti la propria attività? Comuni cittadini? Pensionati gabbati dal cattivo e crudele impiegato dello sportello? Niente affatto. Tra i debitori più grossi figura la Sorgenia, appartenente alla famiglia di De Benedetti, con più di 600 milioni di debito. Con 200 milioni di debito, invece, figura anche Don Verzè, il fondatore del San Raffaele di Milano. Tra i debitori di MPS figura anche Antonella Costanza, moglie di Paolo Berlusconi, fratello del più conosciuto Silvio, che per quasi nove milioni si indebitò per comprarsi la villa in Costa Azzurra. C’è da dire che intervenne Silvio Berlusconi ad appianare, pare parzialmente, la cosa.

Ora il conto da pagare è lievitato fino a 4 miliardi. A pagarlo, come sempre, saranno quei quattro coglioni, cioè noi.

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