La dimostrazione migliore che probabilmente in venti
anni di Fascismo non si è sparato abbastanza ci arriva da Dante Franchi, ex
consigliere di Rifondazione Comunista (ah, abbiamo capito tutto!) a Marzabotto,
che commenta con queste parole cariche di amore e tolleranza l’evento relativo
alla uccisione di Anis Amri:
“1) Un fascista resta un fascista anche se ammazza un
terrorista”; “2) Una Repubblica democratica con una Costituzione Antifascista
non dovrebbe affidare la propria sicurezza a fascisti, neppure se sparano bene”;
“3) Non esistono fascisti buoni vivi”
Insomma è la riedizione in salsa moderna, ma nemmeno
tanto, delle famose parole “Uccidere un fascista non è reato”, che hanno portato
all’uccisione dei fratelli Mattei, di Ramelli, di Mantakas, e di tanti altri
ragazzi che, specialmente negli anni settanta e ottanta, sono stati massacrati
dai criminali comunisti per il solo torto di militare dalla parte sbagliata.
Resterebbe da chiedersi cosa accadrebbe se le parti
fossero invertite. Se, cioè, qualcuno di destra o di estrema destra richiedesse
a gran voce il massacro degli avversari politici: avremmo manifestazioni in
tutte le principali città d’Italia, speciali alla TV sul pericoloso ritorno
dell’estremismo neofascista in Europa, appelli alle autorità ed al Presidente
della Repubblica per chiudere i partiti e i movimenti estremisti, e via
dicendo. Invece, siccome si chiede a gran voce il massacro dei fascisti o
dei presunti tali, tutti tacciono. Ennesimo esempio, casomai ce ne fosse
bisogno, del doppiopesismo, della ipocrisia e della disonestà intellettuale che
la sinistra tutta applica nei confronti degli avversari politici, complice
anche un sistema giornalistico e giudiziario che li sostiene apertamente.
In realtà, il Franchi si indigna perché i due
poliziotti che a Sesto San Giovanni hanno seccato il terrorista di Berlino
hanno pubblicato, qualche tempo fa, delle immagini di Benito Mussolini e di
aperta contestazione delle politiche immigratorie dello Stato italiano.
Navigando qua e là in rete scopriamo che i sinistri,
anche quando non sono così estremisti ed imbecilli come il Dante Franchi,
riescono comunque a toccare vette di coglionaggine importanti. Il mantra che
vanno ripetendo in queste ore, infatti, è che i due poliziotti non sarebbero
degli eroi perché hanno semplicemente fatto il proprio lavoro. Che, si
dimenticano, è anche quello di proteggere le loro belle chiappette mentre
sparano queste scempiaggini davanti al loro pc, loro che per un ceffone corrono
in questura a fare denuncia contro i cattivi e maneschi fascisti.
Riepilogando: un terrorista entra da clandestino in
Italia, traghettato da una Marina Militare che si è ormai ridotta a fare da
scafista per gli invasori africani, e nel nostro Paese rimane tranquillamente a
svernare un po’ di tempo, mantenuto a spese di tutti noi imbecilli che paghiamo
le tasse a questo Stato infame; dopo aver sonnecchiato tranquillamente in
Italia va a Berlino, ruba un camion, uccide l’autista, e si lancia col camion
sulla folla di un mercatino natalizio, uccidendo decine di persone; torna in
Italia – dove si sospetta che abbia importanti basi di reclutamento – e viene
freddato a Sesto San Giovanni da due poliziotti che, si scopre in seguito, ogni
tanto pubblicano ogni tanto qualche foto di Mussolini o mentre fanno il saluto
romano. Indovinate, di tutto questo, per che cosa si è scandalizzato il PD e la
sinistra in generale?
Che massa di coglioni…
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