È un NO secchissimo l’ingiunzione
di sfratto che caccia via il boy scout abusivo e i suoi complici da Palazzo
Chigi. L’apertura del Berlucchi e del Rossini è rimandata: dopo la Brexit e la
vittoria elettorale di Trump, che li vedeva ancora convalescenti, ecco la terza
batosta in meno di un anno per i sinistri italiani e mondiali.
A prescindere da un
referendum costituzionale che la sinistra, dopo più di venti anni di ostracismo
contro Berlusconi e i suoi, non aveva alcun diritto, né morale né politico, per
imporre da sola, anche a prescindere da un referendum costituzionale che anche
ai più ottimisti tra noi è parso almeno pastrocchiato, confusionario,
frettoloso, la stragrande maggioranza degli italiani ha votato di pancia. Un NO
secco a Renzi, alla sua arroganza, e a quella dei suoi.
Per carità: erano ancora
convalescenti dalla batosta data loro da Donald Trump. Vederli oggi, sconfitti,
derisi, insultati e così deboli, fa ben venire voglia, anche al sottoscritto,
di estraniarsi dal coro di insulti e di umiliazione che questo popolo
miserabile da sempre riserva agli sconfitti. Facebook e le reti sociali, in
queste ore, sono a dir poco stomachevoli: da una parte chi è vinto, incapace
ormai di opporre una difesa che non sia d’ufficio, e dall’altra il popolino
aizzato dalla canea dei Cinque Stelle, di quella associazione a delinquere
pomposamente chiamata ANPI e di tutta quella marmaglia che li segue a ruota,
incapace di fare un po’ di silenzio per rispettare chi ha perso, anche solo per
qualche ora. Non c’è niente da fare: anche a distanza di settant’anni restiamo
quello stesso popolo che rapava a zero e stuprava le donne che avevano osato
giacere con i tedeschi, portate sui carri per essere esposte all’umiliazione
più totale dalla folla inferocita e selvaggia. Una Nazione di partigiani,
insomma….
Eppure, vista l’arroganza
che questa parte politica esercita dalla seconda guerra mondiale sull’altra, i
loro latrati furiosi contro il nemico, il loro odio viscerale, il loro
annientare giornalisticamente e moralmente il nemico, quella loro presunta
superiorità culturale da radical chic secondo la quale tutti coloro che non
votano a sinistra sarebbero dei razzisti, dei selvaggi con l’osso in testa e la
clava in mano, questi qui un bel giro di carro, lo stesso che i loro nonni
hanno riservato ai vinti decenni or sono, se lo meriterebbero proprio.
Quella stessa arroganza
che li ha portati ad etichettare come ignoranti e rincoglioniti gli inglesi che
hanno espresso, pure loro, ancor prima di noi un NO secco contro l’Unione
Europea e le sue regole, le regole e la cattiveria di un golem mostruoso e
severo che ha sostanzialmente disatteso tutte le legittime esigenze dei
cittadini: più sicurezza, più giustizia sociale, più stabilità economica. Il tutto
sacrificato sull’altare dello spread, del salvataggio di banche criminali e di
gruppi malavitosi che sono ben rappresentati sugli scranni di Bruxelles.
Quella stessa arroganza
che li ha portati ad etichettare come bifolchi ed ignoranti gli americani –
quelli stessi che fino a poco prima erano il baluardo della democrazia e dei
diritti civili – che hanno avuto il solo torto di bastonare severamente una
che, tra un festino pedofilo-satanico e l’altro, sapeva solo parlare di
toilettes pubbliche per i transgender e dei paesi che avrebbe bombardato una
volta giunta al potere, per votare liberamente uno che, a torto o a ragione, ha
parlato di dazi contro le aziende che delocalizzano e quelle asiatiche che
importano, di posti di lavoro, di trattati economici asfissianti per le aziende
americane.
Quella stessa arroganza
che li ha portati ad etichettare sempre e comunque come un pericoloso fascista
fomentatore di odio chiunque si sia azzardato, anche solo lontanamente, a
chiedere una regolamentazione chiara e secca sull’immigrazione, esprimendo
dubbi più che fondati sulla legittimazione che i sinistri hanno dato all’invasione
della Nazione da parte di torme di fancazzisti africani che vengono presi sulle
loro coste, portati nel nostro Paese, rifocillati a dovere a spese degli
italiani per poi delinquere, stuprare, uccidere, rubare, ben consci dell’impunità
più totale che questo Sistema di pennivendoli, politici e magistrati comunisti
garantisce loro.
Non era Renzi che qualche
anno fa, da un congresso del Partito Democratico, ci dava delle “bestie”? E che
solo qualche giorno fa ci ha definito accozzaglia? E ora sussurra “Non pensavo
mi odiassero così tanto?”
Si guardi intorno, tra i
suoi stessi compagni di partito, e vedrà chi ha invelenito il clima politico in
tutti questi anni, aprendo le frontiere a decine e decine di migliaia di invasori, piegando la testa davanti ai mafiosi di Bruxelles. Adesso ne avrà tutto il tempo.
Nessun commento:
Posta un commento