lunedì 21 dicembre 2020

Seguiamo l'esempio del capoccione della Pfizer!

“È arrivata la nuova variante del Covid19!”

“Blocchiamo tutti quelli che arrivano dall’Inghilterra!”

“Serve assolutamente il vaccino!”

La narrazione pandemica deve proseguire, in un modo o nell’altro, e deve sempre mantenere alta la paura nei cittadini. Senza la paura instillata da politici, persone dello spettacolo e mass media – h24, quasi come una vera e propria propaganda di guerra - tutte le misure apparirebbero per quello che sono: il tentativo spudorato do imporre un nuovo corso politico/esistenziale all’intera popolazione italiana, forse mai come in questi mesi laboratorio di sperimentazione economico-sociale per i grandi potentati economici e per lo “Stato profondo”.

Proprio mentre la Pfizer annuncia di aver ricevuto il via libera dagli Stati Uniti per la commercializzazione del vaccino, il suo amministratore delegato, Albert Bourla, dichiara candidamente che non farà il vaccino, o quantomeno non sarà tra i primi: “Io sono sano, relativamente giovane ed in buona salute: ritengo che le categorie più a rischio debbano avere la priorità”, si è giustificato. Ottimo. Anche tantissimi di noi sono relativamente giovani ed in buona salute, quindi saremo ben felici di dare la precedenza alle categorie a rischio che decideranno di sottoporsi ad un vaccino che è stato realizzato in meno di un anno, a fronte di tempi di realizzazione che per gli altri “normali” vaccini sono sempre stati di non meno di una decina di anni. Saremo responsabili come il capoccione della Pfizer. A proposito: indovinate a quale etnia appartiene?



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