Vorrei cominciare tranquillizzando le
vestali dell’antirazzismo nostrane, che già staranno lanciando guaiti
indignati, dopo avere letto il titolo di questo articolo, perché i negri
dei quali andrò a parlare non sono individui di pelle scura, ma sono
negri metaforici, e più precisamente i tanti italiani falsi Fascisti che
in questo periodo si stanno comportando esattamente come i negri
americani di qualche decennio fa, i quali, nonostante vivessero in uno
Stato infame come gli USA, che ne limitava i diritti con apposite Leggi,
facendone cittadini di serie B, si davano da fare per gli interessi di
questo Stato senza ribellarsi in alcun modo.
A qualcuno parrà strano questo paragone, ma chi avrà voglia di seguirmi capirà…
Prima di addentrarmi nell’attualità, mi
concedo, come faccio spesso, un riassunto storico; quelli dotati di un
minimo di cultura ed intelligenza, sanno bene che i tanto deprecati
Fascismo e Nazional-socialismo non furono mai razzisti nell’accezione
più comune del termine. E’ vero, parlavano di preservare le razze
(tutte, non solo la loro), ma non fecero mai ridicole classifiche di
razze più o meno superiori. Persino la lotta contro gli ebrei, che non
aveva nulla di razziale, non era altro che autodifesa contro una lobby
(e non razza) dedita a cercare di governare il mondo impadronendosi
della finanza di tutti i Paesi. La prova di ciò è nel fatto che sia in
Italia, sia in Germania, moltissimi ebrei restarono al loro posto senza
che nessuno gli torcesse un capello… Ovvero, non era importante la
razza, ma il comportamento.
Molto diversa è la questione razziale
tanto cara agli anglosassoni e che non prevedeva affatto esenzioni: se
eri negro, aborigeno, nativo americano e quant’altro, eri inferiore e
non avevi diritti. Punto e basta.
Ricordiamo agli immemori ed ai cialtroni
giudei come Enrico Mentana, che definì la II Guerra Mondiale come
“Guerra delle democrazie contro il razzismo” (Sigh!), qual era
l’ambiente dei sedicenti “antirazzisti:
(…) Per diverso tempo dopo il suo
ritorno a casa, Owens difese il modo con cui era stato trattato da
Hitler e dalla Germania, soprattutto in confronto all’accoglienza che
aveva ricevuto dai suo connazionali una volta tornato negli Stati Uniti,
dove la segregazione razziale era ancora in vigore (e lo sarebbe stato
per altri trent’anni). Owens paragonò il fatto che Hitler gli avesse
inviato un proprio ritratto autografato con il comportamento del
presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt, che non lo
invitò alla Casa Bianca e non gli fece nemmeno una telefonata di
congratulazioni.
In Germania Owens aveva dormito negli
alberghi insieme agli altri atleti e alle altre celebrità. Quando negli
Stati Uniti partecipò a una manifestazione all’albergo Waldorf Astoria,
fu costretto a entrare dall’ingresso posteriore e a utilizzare
l’ascensore di servizio invece di quello riservato agli ospiti bianchi
dell’albergo. Raccontò in un’intervista: «Dopo tutte queste storie su
Hitler e il suo affronto, quando sono tornato nel mio paese non potevo
ancora sedermi nella parte anteriore degli autobus ed ero costretto a
salire dalla parte posteriore. Non potevo vivere dove volevo. Allora
qual è la differenza?». Nel libro Triumph, l’autore Jeremy
Schaap attribuisce a Owens la frase: «Non fu Hitler a farmi un affronto. Fu Roosevelt». (…)
Cose note, direte voi… Neanche tanto,
rispondo io, visto che ancora oggi milioni di coglioni credono alla
favola del Fuhrer furioso per le vittorie di Owens e che rifiuta di
stringergli la mano per razzismo!
Caso mai qualcuno avesse ancora dei
dubbi sulla questione razzismo, ho trovato in rete un interessante brano
che parla del razzismo imperante negli USA (ed in tutti quei Paesi che
hanno avuto la sfortuna di essere colonizzati dai barbari di etnia
anglosassone; questo documento sarà certamente molto deludente per i
tanti ritardati mentali italiani che si eccitano utilizzando simboli del
cosiddetto “white power” e delle mille sigle di razzisti provenienti
dagli USA, in quanto dimostra ciò che loro non hanno ancora oggi
compreso: per i finti nazisti americani e per tutti i loro emuli, noi
italiani, insieme a tutti gli altri europei non nordici, siamo
semplicemente dei Negri!
“Negli anni ’40 del XIX secolo
proprio quando la popolazione degli Stati Uniti d’America iniziò a
diventare più disomogenea con l’aumento dell’immigrazione dall’Europa
meridionale ed orientale si diffusero convinzioni sulla necessità di
distinguere i “bianchi”. Nacque la suddivisione etnica dei “caucasici”
in una gerarchia razziale stabilita scientificamente al cui vertice vi
erano gli anglosassoni e i popoli nordici.
Il 1° gennaio 1863 venne abolita la
schiavitù da Abraham Lincoln, nel 1865 con la sconfitta dei Confederati
Sudisti e la conferma dell’abolizione della schiavitù l’ideologia
razzista negli U.S.A. si istituzionalizzò a partire dal 1870 basandosi
sulle teorie del razzismo scientifico appena formulate e moltissimi
Stati dell’Unione (quasi tutti) introdussero leggi
discriminatorie (le Leggi Jim Crow abolite nel 1964) praticamente di
segregazione razziale che definivano anche il reato di “mescolanza
razziale” cioè la proibizione di matrimoni misti e delle unioni
interrazziali.
Nella maggior parte degli
Stati Uniti le persone provenienti dal Portogallo, dalla Spagna, dalla
Francia del Sud, dall’Italia del Sud, dalla Grecia, dal Nord Africa e
dal Medio Oriente furono classificate «diversamente bianche» e lo stesso
termine “bianco” era in riferimento agli anglosassoni, i germanici e
gli scandinavi. L’appartenenza alla razza bianca dei non-nordici (come
gli slavi) era spesso messa in discussione. Gli europei del Sud erano
considerati appartenenti alla “razza mediterranea”, a sottostare alle
peggiori condizioni, e in molti Stati vennero equiparati ai neri, con
diverse accentuazioni da zona a zona. Persino gli
irlandesi ai quali si attribuivano origini mediterranee (?) erano
oggetto di forte pregiudizio e discriminazione. Spesso però il
preconcetto non colpiva tanto l’origine etnica di questi quanto la
religione cattolica professata dagli immigrati “papisti”, che nella
società puritana statunitense erano guardati con grandissima ostilità.
L’Immigration Restriction League,
fondata nel 1894, grazie alla pressione politica ottenne la chiusura
delle frontiere statunitensi tra il 1921 e il 1924 opponendosi anche
all’immigrazione dei popoli mediterranei. L’organizzazione fece passare
leggi che proibivano l’entrata nel paese ai mediterranei analfabeti
modificando le quote d’ingresso, gli spagnoli e gli italiani erano i
popoli più analfabeti d’Europa e solo il 15% di questi emigranti poté
entrare negli USA. Per contro fu grandemente aumentata la quota
consentita per gli immigrati provenienti dai paesi nordici.
Nel 1922 in un tribunale
dell’Alabama una donna italiana stuprata da americani venne dichiarata
“non appartenente alla razza bianca”, nel
1927 furono condannati a morte ingiustamente i due italiani anarchici
Sacco e Vanzetti, questi due fatti provocarono grave scontento e
sconforto nell’opinione pubblica italiana che si sentì colpita
razzisticamente dalle nazioni dell’Europa occidentale. Gli Italiani venivano visti come mediterranei dalla pelle olivastra non propriamente bianchi un po’ come gli zingari.
Solo dagli anni ’30 del XX secolo con
la paura del “pericolo comunista” dopo la crisi di Wall Street la
strategia politica cambiò, in tutti gli States si adottarono teorie meno
rigide e i segregazionisti estesero i diritti dei bianchi a tutti i
“caucasici” gruppo razziale che includeva anche la razza mediterranea
per paura che questi discriminati creassero una coalizione con asiatici e
neri”.
Capito cari razzisti all’amatriciana?
Mentre voi oggi giocate alla razza superiore, le vostre nonne venivano
stuprate negli USA e non avevano giustizia, in quanto gli italiani non
appartenevano alla razza bianca!
Detto questo, dopo avere ridicolizzato
tanti idioti, torno al discorso principale, cioè “fascisti” nostrani (o
presunti tali), uguali ai negri americani.
Perché? E’ presto detto; i Fascisti
odierni vivono in un regime illiberale praticamente privi di diritti… Si
va dal malato di mente di etnia giudaica, Emanuele Fiano, che vorrebbe
in galera chiunque osi vendere e/o acquistare un misero gadget storico,
fino alle dichiarazioni praticamente quotidiane di falliti della
politica che incolpano il Fascismo di ogni sorta di male a partire dal
peccato originale… Mentre nelle piazze si sente ancora cantare che
“Uccidere un Fascista non è reato”, e si vedono legioni di pidocchiosi
drogati che tentano di impedire quelle iniziative che i loro cervelletti
di tossico-dipendenti individuano come “Fasciste”.
Tutto questo con il benestare di forze
dell’ordine e magistrati, uniti nel punire e processare chi osa fare un
saluto romano, ma ciechi, sordi e muti di fronte ai tanti reati delle
zecche di sinistra.
Il cosiddetto Presidente “Cagarella”, la
zecca passata dai centri sociali alla presidenza della Camera Fico, per
finire a qualche oscuro Sindaco di centri microscopici che toglie per
decreto la cittadinanza onoraria a suo tempo data a Mussolini, o che
propone ordinanze illegali che vietano la propaganda non antifascista,
sono solo alcune delle tante porcate che un Fascista odierno deve subire
quasi quotidianamente, ed a queste si aggiungono i vari pistolotti di
pseudo giornalisti sempre pronti a straparlare di violenze “fasciste”,
stragi “naziste”, aggressioni “squadriste” e cazzate simili assortite.
Ebbene, cosa fa il Fascista (o presunto
tale) di oggi? Nulla, esattamente come il negro americano degli anni
passati! E spesso, oltre a subire in silenzio, si mette a parteggiare
per questo o quell’altro soggetto, benché tutti amino definirsi
antifascisti.
Negli USA del razzismo, i negri
accettavano supinamente di essere cittadini di Serie B, ed invece di
boicottare questo sistema politico infame, spesso si facevano in quattro
per rendere grande la Nazione; lo stesso Owens, lucido e critico nelle
dichiarazioni che ho riportato sopra, restò al suo posto, partecipò alle
Olimpiadi per gli USA, vinse le medaglie d’oro che per sempre saranno
conteggiate come medaglie vinte dagli USA, si mise sugli attenti durante
le premiazioni mentre la banda suonava l’inno degli USA… Cioè di quel
Paese che impediva a quelli come lui di sedersi nei locali pubblici, sui
mezzi pubblici e in qualsiasi posto non fosse contrassegnato dal
cartello “Colored”!
Persino durante la II guerra Mondiale i
negri americani rimasero al loro posto e servirono quella Patria che non
li voleva mischiati ai soldati bianchi, relegandoli in reggimenti
composti da soli soldati negri, ma comandati da alti ufficiali bianchi;
rischiavano e spesso perdevano la vita per rendere grande una Nazione
che li umiliava ed insultava, trattandoli da cittadini privi di diritti.
Non vi ricordano qualcuno?
Pensate agli ultimi avvenimenti della
politica italiana, senza andare troppo indietro con gli anni: come si
comportano i Fascisti in Italia? Si ribellano forse alle squallide
discriminazioni? Si uniscono in un unico partito dichiaratamente ed
orgogliosamente Fascista e Nazionalsocialista per riprendersi i loro
diritti e la loro dignità? Boicottano questo Stato infame ed illegittimo
che discrimina chi non si schiera con la maggioranza? Si astengono dal
voto perché non vogliono sostenere i vari partiti antifascisti?
NO! Al contrario, li vediamo correre e
scodinzolare come tanti negretti fra le gambe dei vari antifascisti di
destra e di sinistra, mendicando da loro un minimo di considerazione e
partecipazione ad una vita politica che non li dovrebbe riguardare.
Ricordate gli schiavi negri delle
piantagioni di cotone, alla fine della guerra di secessione? Presero le
armi in un’ultima disperata resistenza, sparando contro quei nordisti
che stavano arrivando per liberarli (non era vero, ma questo è un altro
discorso!)… I nostri, più modestamente e senza fucili, si limitano a
prendere le armi virtuali per difendere l’ex leader dei comunisti
padani, cioè Matteo Salvini, nonché i vari carneade che recitano il
teatrino del Movimento 5 Zecche, così ribattezzato in quanto espressione
del voto di tutte le zecche italiane appartenenti ai centri sociali… Li
abbiamo visti persino minacciare il presidente della Repubblica per
avere osato fermare l’elezione a Ministro del giudeo Savona, come se la
nomina di questo ennesimo esponente della comunità ebraica potesse in
qualche modo soddisfare noi Fascisti!
Senza contare quelli che parteggiavano
per Casa Down, cioè gli ultimi falsi Fascisti nati dalla tradizione dei
falsi Fascisti del MSIDN, Forza Vecchia e ridicoli alleati, cioè gli
epigoni dell’esercito papalino preso a calci nel culo nel 1870 dagli
italiani (quelli veri), per finire con i famosi Fratelli d’Israele,
altro pezzo del rottame MSIDN svenduto al peggiore giudaismo
internazionale di destra.
Leggete le loro stesse dichiarazioni, se
siete come quelli che ci accusano di insultare i “camerati” senza
motivo, magari per gelosia!
“Salvini si dichiara antifascista: Il 25 aprile sarò in piazza”.
“Matteo Salvini, insieme a Crosetto di Fratelli d’Italia, si dichiara antifascista”.
“Salvini in una recente
intervista ha dichiarato che se dovesse diventare premier scenderà in
piazza il 25 aprile per festeggiare insieme a tutti gli altri: “Certo, sarà mio dovere esserci” dichiara il leader della Lega”.
“Crosetto di Fratelli d’Italia è
stato il primo. In una diretta TV Crosetto, candidato e coordinatore
nazionale di Fratelli d’Italia, si è detto vicino con il cuore alla
manifestazione antifascista organizzata dalla sinistra a Roma la
settimana scorsa”.
“Per quanto riguarda la Lega, in realtà, le sue connotazioni sono antifasciste dalla nascita, ovvero già dalla gestione di Bossi. Nel 1994, al corteo che organizzò la Lega Nord, alcuni esponenti leghisti vennero bastonati da alcuni partigiani e affini: “Le manifestazioni del popolo sono così, è normale che un po’ di confusione ci sia.
Noi siamo antifascisti” disse Bossi. Tanto che l’anno seguente Lega e ANPI tornarono a sfilare insieme e nessuno ebbe qualcosa da obiettare, probabilmente le parole di Bossi sdoganarono il suo movimento agli occhi dei comunisti”.
Leggete con i vostri occhi il documento originale ed evitate di vomitare, se riuscite:
Quindi, miei cari negretti travestiti da
Fascisti, continuate a godervi tutto il lerciume della politica
italiana, di destra o di sinistra che sia, ma state lontani da cose
serie come Fascismo e Nazionalsocialismo, dato che non avete neppure il
diritto di parlarne… Avete sostituito Hitler e Mussolini con Beppe
Grillo e Salvini, avete svenduto una Storia che ha portato progresso ed
evoluzione con bande di ignoranti senza cultura che tuonano persino
contro la costruzione di nuovi ponti, siete diventati luridi lacchè
dell’Europa dei banchieri e dell’Euro, ma continuate a spacciarvi per
“sovranisti” e/o Nazionalisti… Ed infine, da fieri ed unici avversari
dello strapotere della lobby giudaica, vi siete trasformati in leccaculo
della sinagoga e dello Stato pirata di Israele.
E non saranno certo le urla contro
l’immigrazione di un cretino leghista, ex comunista padano anti italiano
che fino a pochi mesi fa blaterava di Nazione Padana e porcate varie.
I Fascisti veri non dimenticano e non
parteggiano per certa feccia; gli altri possono andare a prendersela in
un posto a loro noto!
1 commento:
Ottimo articolo, eccellente approfondimento con relative considerazione. Vedere schiere di pseudofascisti parteggiare per questo governo è la cosa più rivoltante che ci possa essere.
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