L'Arabia Saudita, in cui
gli eretici vengono decapitati e le donne trattate come noi nemmeno tratteremmo
gli animali, NO.
La Francia, che blinda le
frontiere e ci rimanda indietro le clandestine anche mentre stanno partorendo
con tanto di gendarmi pistola in pugno, NO.
La Spagna, che spara
addosso ai clanestini che cercano di abbattere i perimetri difensivi di Ceuta,
NO.
La Germania, che espelle
forzatamente gli immigrati senza nemmeno verificare la loro richiesta di asilo,
NO.
L'Italia,
che cerca di difendere le proprie frontiere dopo anni e anni di invasione
scellerata e indiscriminata, SI: invio degli ispettori ONU per presunte
violazioni dei diritti umani, manco fossimo una dittatura sudamericana. Così ci
dobbiamo subire la Bechelet che viene qui, nella Nostra Nazione, a darci
lezioni di moralità e di correttezza, noi che l’immigrazione l’abbiamo sofferta
più di tutti gli altri, con decine di centinaia di parassiti che sono liberi di
vagare sul nostro territorio dilettandosi nell’arte del cazzeggio, del
borseggio e dello stupro. Non ultimi i clandestini della Diciotti, in teoria accolti
dalla Chiesa di Papa Bergoglio, in pratica lasciati liberi di ciondolare chissà
dove per le strade. Se qualcuno di questi dovesse delinquere di chi dovrebbe
essere la colpa? Di quello Stato Italiano che ha permesso loro di allontanarsi
per andare a finire chissà dove? Oppure di quei magistrati che hanno inquisito
il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, proprio perché ha cercato di far si
che questa gente venisse schedata e fosse vagliata la propria posizione?
L'Italia
rovesci il tavolo sull'immigrazione, e che i 20 miliardi annuali dell'Italia se
li trovino da qualche altra parte. Pagare questa montagna di soldi – è già
troppo se ce ne rientra la metà – per avere delle radical/femministe che
vengono a trattarci manco fossimo l’Afghanistan, è francamente troppo.
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