mercoledì 27 luglio 2011

Legge sull'omofobia: per una volta vince il buon senso

Non se ne abbiano a male i buonisti e i moralisti, ma prendiamo come una buona notizia il fatto che il disegno di legge contro l’omofobia non sia passato. E questo non certamente perché siamo favorevoli alle discriminazioni o alle violenze contro omosessuali, lesbiche, trans gender o chissà chi altro. Anzi: se c’è qualcuno che ha dimostrato di essere intollerante e ipocrita con noi e con il MFL quella è proprio una certa frangia del movimento omosessuale (rimandiamo il lettore a questo indirizzo per saperne di più: http://chessaandrea.blogspot.com/2011/05/eccoli-i-poveri-perseguitati.html).

Non siamo convinti che vadano punite le discriminazioni e le violenze contro omosessuali, trans gender e lesbiche. Siamo convintissimi che vadano punite tutte le violenze e le discriminazioni (fermo restando il nostro diritto di provare ed esprimere schifo per le loro volgari manifestazioni) contro “tutte” le persone, senza alcuna distinzione di sesso, di razza, di religione o, come qualcuno che si straccia le vesti vorrebbe, di preferenze sessuali. Siamo convinti che un ragazzo che viene colpito alle spalle con un casco da motociclista vada tutelato sia nel caso che sia un omosessuale, un eterosessuale o un Fascista, come è accaduto recentemente ad un ragazzo romano che è stato aggredito da dei prodi difensori della libertà e della democrazia per il sospetto (poi rivelatosi infondato) che fosse un camerata. Aggiungo io: gli stessi vigliacchi teppisti – degni eredi, con i soliti e disonorevoli attacchi alle spalle, dei loro nonni partigiani.

Siamo convinti che vadano tutelate le persone in quanto tali. E che, in nome di quella Costituzione della quale ci si ricorda solo quando si cerca (invano) di metterci a tacere, un “frocio di merda” non debba essere più grave di un “negro di merda” o di un “sardo di merda” o di un “trippone di merda”. Perché se si difendono gli omosessuali con una legge ad hoc lo si dovrebbe fare anche con i disabili, gli obesi, i calvi, i meridionali, le persone nane. Ma la legge italiana prevede già, nel suo ordinamento, l’aggravante di reato per futili motivi.

La legge sull’omofobia ha solo ed esclusivamente un disegno politico, con il quale i soliti partiti contano di raccattare qualche voto in più. Almeno per una volta ha vinto il buon senso.

Nessun commento: