Dalle sue ultime lettere, la situazione greca appare molto grave; non solo dal punto di vista della situazione economica, ma anche da quello dell’ordine interno: la protesta sociale cova tra le ceneri, pronta ad esplodere nei momenti in cui il governo greco, alla canna del gas a causa della sua rigida adesione ai dogmi capitalisti, è costretto ad imporre una politica di lacrime e sangue ai propri cittadini.

Ci rendiamo conto sempre di più che la crisi dell’economia greca è stata, se non pianificata a tavolino, quantomeno “auspicata”.
Ricapitoliamo. Lo scorso dicembre erano state la Fimalac e la Flithc Ratings a declassare l’economia greca. Subito l’allarme era corso sui mercati, ed a niente erano valse le grida e le rassicurazione dei rappresentanti del governo greco sul fatto che la Grecia non sarebbe mai stata insolvente. Anche se, in base alla propria regolamentazione, l’Unione Europea “avrebbe” l’obbligo di aiutare gli Stati che si trovano in forte difficoltà, non è possibile rifinanziare direttamente la crisi economica di una Nazione. Ecco che nelle settimane scorse sono arrivate in soccorso le banche private, Goldman Sachs prima fra tutte, la quale, ben lungi dal voler aiutare la Grecia, ha anch’essa preteso da quest’ultima la sua libbra di carne. Le grandi banche internazionali, pertanto, non solo – come hanno detto molti giornali – hanno aiutato al Grecia a truccare i propri dati contabili per poter avere una maggiore liquidità, ma addirittura si sono poi lanciati su questa Nazione in coma vigile per spolpare gli ultimi brandelli di carne. Questi investitori hanno emesso vari swaps (per saprene di più si legga qui http://chessaandrea.blogspot.com/2007/12/swap-derivati-e-i-voli-poco-pindarici.html) scommettendo sul rapido affondo delle obbligazioni greche, trascinando tutti gli altri a fare altrettanto.

Eccoci. Gira che ti rigira, arriviamo sempre qui: la creazione di un ordine mondiale, non eletto da noi cittadini ma dalle tante lobbies (alcune, come ben sanno i nostri lettori, ben più influenti di altre) che quotidianamente sgomitano una contro l’altra per imporre le loro decisioni a livello transnazionale, in modo che la nostra vita e la nostra economia venga diretta da un ristretto gruppo di oligarchi.

Non per niente Herman Van Rompuy appartiene al Bilderberg ed alla Trilateral Commission, vale a dire le due tra le organizzazioni massoniche più potenti al mondo, capaci di suscitare paura e di farsi ubbidire.
La domanda da farsi, a questo punto, è una: quanto ancora dovrà peggiorare la situazione, per forzare le già flebili resistenze dei singoli Stati nazionali? E come ci si può opporre ad una forza, come la massoneria, che è riuscita ad infiltrare i suoi uomini in tutti gli apparati chiave del potere, nazionali ed internazionali?
1 commento:
Certo che siamo messi male
Però,sembra che siano talmente abili questi "signori",da riuscire a smorzare ogni possibile rivolta seria ed estesa.Di evitare il loro crollo delle loro malefatte
Ogni tanto si sente,una popolazione in rivolta,uno stato in bancarotta,insomma l'ìapocalisse
Ma nonstante questo stato di fallimento,riescono sempre a rimettere in salute(per modo di dire)la situazione
Cioè,un sistema fallimentare che inizia anche a fare perdere colpi agli stati........dovrebbe nel futuro "cadere" e "sgretolarsi"......ma ho la vaga sensazione che non accadrà
TiTi
Posta un commento