Sul noto social network Facebook, all’interno di un forum dedicato alla figura di Benito Mussolini, sono pubblicati due miei scritti: “Di cosa si preoccupa Battisti?” e “La tragedia del caso M’arrizzo”. Il tutto in mezzo a contenuti aberranti, come vere e proprie incitazioni allo sterminio di rom ed extracomunitari vari, che per noi del MFL non sono certo una buona compagnia.
L’utente che ha postato questi contenuti si è ben guardato dall’indicare in qualche modo la fonte, cioè il sottoscritto e questo spazio.
Lo contatto, molto gentilmente, e gli chiedo conto di ciò. Mi risponde che lui fa un lavoretto difficile, non vuole esporsi troppo, e non vuole farmi troppa pubblicità, pur apprezzando i miei scritti (sono commosso!) per via della nostra connotazione Fascista. Con buona pace della legislazione italiana – alla quale si è dovuto adeguare anche Facebook, inserendo una apposita procedura per denunciare la violazione della proprietà intellettuale – e del presunto rapporto tra camerati, anche se di diversi schieramenti. Tra l’altro, in un apposito messaggio che sta sulla colonna destra di questa stessa pagina che state leggendo, è fatta espressa richiesta di citare adeguatamente le fonti di quanto viene pubblicato in altri siti.
Ora resta da chiarire quanto possa essere intelligente un personaggio che – incapace anche solo di scrivere una frase di senso compiuto, confondendo “ai” con “hai” e “te” con “tè” – vuole restare nell’ombra per non essere tacciato come “fascista” ma che sta su Facebook con la propria foto, nome e cognome, pubblicando contenuti fascisti. Un vero e proprio genio del travestimento!
Questo genio, quando gli faccio notare che il suo atteggiamento non è corretto, mi risponde con indignazione: caro Chessa, io sono più camerata di te, ma la prossima volta per non offenderti citerò la fonte, così sarai più felice.
Quando qualcuno di voi mi/ci rimprovererà di generalizzare eccessivamente sui fascisti da tastiera, ricordatevi di questo cialtrone – il cui glorioso nome su internet riporta solo ad una impresa di edilizia e al suo contatto su Facebook – che si appropria indebitamente di contenuti altrui e si concede perfino patenti di superiorità nei confronti di chi milita nell’unico Movimento Fascista italiano e per questo ne paga interamente il prezzo: ostracismo sociale e lavorativo, persecuzione giudiziaria, intimidazioni e minacce, con dirette conseguenze nella propria vita, sia privata e lavorativa.
Che cosa fare nei confronti di uno stupidotto del genere? Voi cosa direste? Un amico avvocato intuisce l’affare e mi esorta a fare apposita denuncia. Un altro mi dice di lasciar perdere. Altri mi dicono di segnalare il tutto a Facebook, magari con una apposito messaggio in quella stessa bacheca, in modo da sputtanarlo platealmente. Il sottoscritto, ricordandosi del famoso detto “Non metterti mai a discutere con uno stupido: ti porta al suo stesso livello e poi ti batte per esperienza” si è detto che per fare ciò c’è sempre tempo. Tra vedere e non vedere, l’ho mandato a cacare. Non tutelerò la famosa proprietà intellettuale, ma che soddisfazione!
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